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Inviato (modificato)

Ringrazio l'amico @@fedafa per aver "riesumato" la discussione che meriterebbe una platea ben più ampia e collaborativa.

Dai documenti si evince che la lira di conto è ormai sostituita dal fiorino d'oro, nuovo punto di riferimento valutario. Probabilmente fiorini e soldi sono in relazione con i denari paparini nuovi,coniati a Montefiascone da Giovanni XXII (1316-1334) e Benedetto XII (1334-1342), residenti in Avignone.

Carucci questi rimborsi :D

saluti a tutti

Modificato da adolfos

Inviato

Ciao Adolfo io sono uno della platea :D , ma posso solo limitarmi a leggere ed ad imparare qualcosa di nuovo .

Complimenti agli ottimi Fedafa e Paleologo e tutti gli altri.

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Inviato

Ciao Adolfo io sono uno della platea :D , ma posso solo limitarmi a leggere ed ad imparare qualcosa di nuovo .

Complimenti agli ottimi Fedafa e Paleologo e tutti gli altri.

Come sopra :P

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  • 8 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Ciao a tutti.

In questo periodo mi sto avvicinando molto alla monetazione del senato di Roma in epoca medievale ed ho recentemente dato un'occhiata alle discussioni del forum che trattano della zecca capitolina, soffermandomi su questa interessante raccolta di spunti numismatici tratti dagli Annales Ceccanenses.

In questo stesso periodo sto rileggendo per l'ennesima volta il libro "Storia di Alatri" del prof. Angelo Sacchetti Sassetti (fondamentale opera, edita nel 1947, sulla storia della cittadina ciociara) e mi sono accorto di un passaggio a cui altre volte non avevo fatto caso.

Il periodo storico di riferimento sono i primi anni 70 del XII secolo, nel bel mezzo di alcune trattative di pace tra Papa Alessandro III e Federico I il Barbarossa.

La cronaca del Sacchetti Sassetti riporta una sentenza del Papa in merito alla disputa per la definizione dei confini tra Alatri e Frosinone attingendo ad alcune pergamene conservate presso l'Archivio Capitolare di Alatri, datate 1173-1174.

Sempre dal testo, apprendiamo che "...La causa, lunga e dispendiosa, costrinse il Comune (di Alatri) a contrarre alcuni debiti, tra i quali uno di 50 lire di denari provisini, pagate per esso al Papa dal vescovo Leone...."

La zecca romana dovrebbe aver prodotto il denaro provisino a partire dal 1184; i provisini di cui al testo in parola sono dunque la moneta francese in voga nel lazio meridionale in quel periodo?

Grazie per ogni chiarimento,

un caro saluto

brozzi

Modificato da brozzi
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Inviato

Poco dopo, siamo al 1194, il Sacchetti Sassetti racconta della discesa di Enrico VI in Sicilia dove avrebbe affrontato il re Tancredi.

Cito dal libro: "...Enrico VI cominciò, allora, a spadroneggiare nelle terre della Chiesa. Nell'agosto del 1194, allestito un grande esercito, lo mandò in Sicilia, dove il partito nazionale aveva eletto a re Tancredi, bastardo della Casa Normanna d'Altavilla, ed egli con grandi forze prese la via di terra. Nella Campagna applicò il "fodro" e, fatto depredare Bauco, tornò a Salerno e quindi partì anche lui per la Sicilia. Alatri, tassata da Enrico VI per 50 lire di provisini, dovette, ancora una volta, ricorrere per un prestito al vescovo....."

In questo caso, a quali provisini si fa riferimento secondo voi?


Inviato

Attingendo da una pergamena del 12 novembre 1196, infine, il Sacchetti Sassetti riferisce di una disputa tra i comuni di Alatri e di Veroli per una calcara, disputa risolta amichevolmente.

Questo il testo:"..... i consoli d'Alatri concessero la calce in servizio della Chiesa di S. Maria Maddalena, presso la quale sorse un leprosario, di cui rimangono i vestigi, e il prete Grimaldo diede ai consoli 10 soldi di provisini e promise, una volta estratta la calce, di colmare la fossa".

In questa ultima testimonianza si parla di soldi di provisini e non di lire di provisini. Non saprei se si fa riferimento a moneta reale o moneta di conto. In quel periodo, il denaro provisino romano circolava già da qualche anno nella Campagna di Roma.

Cosa ne pensate?

Grazie ancora,

ciao


Inviato

Bentornato :)

Nel primo caso il documento si riferisce sicuramente ai denari di Provins che avevano corso legale a Roma con valore corrispondente a mezzo denaro pavese e parificato a un denaro lucchese..

A mio parere anche gli ultimi due fanno riferimento alla moneta francese. E' vero che nel periodo si venne a costituire un doppio sistema di valori ma le prime testimonianze documentarie che menzionano provisini Senatvs partono dal 1191 e come puoi vedere dopo provisino vi è la specifica ben precisa di Senato. Questo in base alla traduzione dell'Autore; chiaramente sarebbe basilare leggere i documenti originali.

Buon proseguimento per i tuoi studi

Rendici partecipi perché la monetazione senatoriale ci interessa moltissimo

salutoni

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Inviato

Grazie adolfos.

Colgo l'occasione per fare i complimenti a te e a Paleologo per l'interessantissimo articolo che avete messo a disposizione del forum.

Sono d'accordo con te, anche io credo che ci si riferisca in tutti i casi citati ai denari di Provins; non credo che avrò modo di visionare direttamente le pergamene, ma sarebbe senz'altro interessante conoscere la dicitura originale.

Se può essere di interesse anche per voi, qualora dovessi imbattermi ancora in paragrafi che riportano notizie con riferimento ad aspetti numismatici, ve ne renderò partecipi.

Un saluto

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