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Carlo V è stato un grande imperatore, sul suo impero si diceva che non tramontasse il sole. Da piccolo a scuola, ne ero innamorato, ma probabilmente se l'avessi visto di persona, ne sarei rimasto impaurito. Basta guardare i suoi numerosi ritratti "virili" che si vedono sulle tante monete da lui coniate in tutti i paesi del suo vasto impero. Non ho resistito a mostrarvi questo ritratto proveniente da un tarì battuto a Napoli.

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il classico mento asburgico, risultato di anni e anni di matrimoni interni alla famiglia...

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Già che ci sono, ecco il rovescio. Peso grammi 6,20 per un diametro di 28 mm

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Carlo V è stato un grande imperatore, sul suo impero si diceva che non tramontasse il sole. Da piccolo a scuola, ne ero innamorato, ma probabilmente se l'avessi visto di persona, ne sarei rimasto impaurito. Basta guardare i suoi numerosi ritratti "virili" che si vedono sulle tante monete da lui coniate in tutti i paesi del suo vasto impero. Non ho resistito a mostrarvi questo ritratto proveniente da un tarì battuto a Napoli.

Che stile! Che modulo! Un vero peccato però per il segnaccio al dritto. Moneta fuori dal comune per bellezza! Bravo Lorenzo.


Inviato

Bel ritratto!


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Ciao Lorenzo complimenti, gran bel Tarì ed anche con la sigla A….per la classificazione credo che tu non abbia problemi.

Ti ricordo che Giovanni Antonio Ennece è stato uno dei più valenti artisti (incisori) sotto il dominio di Carlo V.

Carlo V, figlio di Filippo il Bello e Giovanna la Pazza, per un complicato sistema d'eredità e parentele, si trovò a governare presto un vastissimo impero: dal padre ottenne la Borgogna e le Fiandre, dalla madre nel 1516 la Spagna, Cuba e il Regno di Napoli, per la prima volta col titolo di Rex Neapolis, la Sicilia a la Sardegna, nonché due anni dopo i domini austriaci dal nonno Massimiliano d'Asburgo.

Nel 1555, a seguito di una serie di sconfitte in Europa, Carlo abdicò e divise i suoi domini fra Filippo, a cui lasciò la Spagna, le colonie d'America, i Paesi BAssi spagnoli, il Regno di Napoli, la Sicilia a la Sardegna, e Ferdinando I d'Asburgo a cui andò l'Austria, la Boemia, l'Ungheria e il titolo di imperatore.

Nei primi quaranta anni del governo di Carlo V (1516-1556), la produzione di moneta nella zecca di Napoli fu abbondante e di elevatissimo livello artistico.

Questa è la vasta produzione monetaria che la Zecca di Napoli produsse sotto il suo dominio:

Quattro Scudi > Au

Due Scudi > Au

Ducato > Au

Scudo > Au

Scudo Ossidionale > Ag

Mezzo Scudo > Ag

Mezzo Ducato > Ag

1/3 di Scudo > Ag

Tarì > Ag

Carlino > Ag

Mezzo Carlino > Ag

Cinquina > Ag

Denaro > Mistura

Tre Cavalli > Cu

Due Cavalli > Cu

Cavallo > Cu

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Inviato

Carlo V è stato un grande imperatore, sul suo impero si diceva che non tramontasse il sole. Da piccolo a scuola, ne ero innamorato, ma probabilmente se l'avessi visto di persona, ne sarei rimasto impaurito. Basta guardare i suoi numerosi ritratti "virili" che si vedono sulle tante monete da lui coniate in tutti i paesi del suo vasto impero. Non ho resistito a mostrarvi questo ritratto proveniente da un tarì battuto a Napoli.

Bellissimo ritratto peccato per il taglio vicino all'imponente mento

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