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Inviato
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Quando dico che tutto ha un prezzo, intendo anche la stima e la reputazione.
Non fraintendetemi però...
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beh...spero che in giro ci sia poca gente che si vende per 1000 euro :)
io, come sicuramente anche te e tutti coloro che credono nella numismatica (ma anche nel loro lavoro) punterei molto di più sull'onestà e la correttezza che sul vivere sperando di rifilare la fregatura di turno.

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Inviato
[quote]Inoltre sono rimasto sconcertato dal fatto che a Milano è usuale il fatto di non certificare la conservazione[/quote]

Mi spiace dissentire, ma a me non è mai capitato. Dipende da che periti vai.

Inviato
Anche a Torino qualcuno agisce cosi' , ma non e' la regola generale

ciao

Inviato
A Milano dipende. Dipende sia dal perito, sia dalla persona che si presenta.
Ovviamente se conosci bene un perito puoi chiedere di non mettere la conservazione per poter "contrattare" quanlche mezzo grado in più. :D

Inviato
Come in tanti settori della vita se conosci qualcuno si ottiene qualche agevolazione in piu' <_< ........e non vado oltre B) :ph34r:

ciao

Inviato
ciao a tutti! :)

Ieri pomeriggio ho contattato il PROVVISIER,

In maniera molto fredda e oserei dire quasi sgorbutica mi ha detto di recarmi presso il suo negozio a Milano per fare le mie dimostranze.
Dopo avergli spiegato che ero impossibilitato a recarmi a Milano mi ha detto di scrivergli una raccomandata esponendo le mie lamentele.

Ritorniamo al solito discorso... E' un commerciante non un perito...

Un perito serio avrebbe affontato anche minimamente il problema a telefono.
Invece, in maniera scocciata e molto frettolosa, mi ha liquidato quasi chiudendomi il telefono in faccia, dicendomi quanto ho scitto prima...

A tutti le dovute conclusioni...

a presto.

tdsica

Inviato
Comunque la maggior parte (per non dire la totalità) dei periti commercia in numismatica... mi sembra plausibile... <_<

Inviato
No è usuale.Ci sono 2 tipi di perizie,quella sull'autenticità della moneta senza il grado di conservazione e quella con il grado di conservazione.Esiste anche la stima,cioè il perito mette anche la stima cioè la cifra che secondo lui il mercato pagherebbe per la moneta.Sconsiglio di mettere la stima poichè la quotazione del mercato varia con gli anni.
Inviato
[quote name='gbudo' date='13 marzo 2005, 19:49']Esiste anche la stima,cioè il perito mette anche la stima cioè la cifra che secondo lui il mercato pagherebbe per la moneta.Sconsiglio di mettere la stima poichè la quotazione del mercato varia con gli anni.[/quote]
Anche per me e' di dubbia utilita'
Ovviamente il prezzo bisogna rapportarlo alla data della perizia (se non e' presente il perito secondo me ha toppato)

ciao

  • ADMIN
Staff
Inviato
[quote name='gbudo' date='13 marzo 2005, 19:49']No è usuale.Ci sono 2 tipi di perizie,quella sull'autenticità della moneta senza il grado di conservazione e quella con il grado di conservazione.Esiste anche la stima,cioè il perito mette anche la stima cioè la cifra che secondo lui il mercato pagherebbe per la moneta.Sconsiglio di mettere la stima poichè la quotazione del mercato varia con gli anni.[/quote]

Inoltre la stima costa molto di più:

[url="http://www.numismatici-nip.it/"]http://www.numismatici-nip.it/[/url]

Penso che sia utile solo in caso di eredità che vanno divise.

M.

Inviato
Sarebbe utile per un commerciante che la vende e ci guadagna per il momento.Se io mi compro oggi una moneta stimata 1000 per investimento o collezione se cerco di venderla tra 5 anni dovrebbe valere di + ma l'interessato farebbe comunque riferimento alla stima di 5 anni fa
Inviato (modificato)
In questa ottica Gbudo hai pienamente ragione :)
Anche io pur non vendendo nessuna moneta della mia collezione mi scrivo il prezzo di acquisto (ancora meglio se e' scritto in una perizia o in un certificato di garanzia) in modo da confrontarlo con i prezzi futuri del mercato :) Giusto per soddisfazione personale
A maggior ragione per chi compra e vende , che deve valutare economicamente il rendimento dell' operazione compiuta :)


ciao Modificato da piergi00

Inviato
Fai benissimo.Consiglierei a tutti di farlo.Così in un domani sapranno fare i conti.
Inviato
ma la stima sulla perizia può essere usata anche al contrario.
Io compro una moneta a 100 sapendo che vale 200. La faccio periziare e faccio scrivere la stima di 200. Secondo voi sarà più facile ottenere un guadagno?

Inviato
[quote name='aquilasabauda' date='16 marzo 2005, 14:39']Secondo voi sarà più facile ottenere un guadagno?[/quote]

Il problema e' trovare chi ti vende una moneta a 100 euro che vale effettivamente 200 sul mercato <_<

ciao

Inviato
Mi sono espresso male...
Volevo dire: compro una moneta a 100, quando sul catalogo quota a 200.
Ovviamente la stima sulle monete fa sempre riferimento al catalogo...

Inviato (modificato)
ok :)
In questo caso la risposta mia e' Si


ciao Modificato da piergi00

Inviato
Oggi mi è capitato proprio quello che dicevo!!!
Ho comprato 3 monete identiche a 75 euro (già periziate FDC) con scritto il valore del catalogo gigante: 140 euro!!! :D :D :D

  • 3 settimane dopo...
Inviato
Non ho mai visto il 40 lire per il 1814 con i puntali aguzzi, mai in nessun catalogo d'asta o listino come neppure il 5 lire del 1814 puntali aguzzi. Credo, ma non sono sicuro che anche il 5 lire sia dato da Montenegro R5 per il puntali sagomati che invece è una delle monete più comuni del Regno d'Italia.

Inviato
[quote name='picchio' date='07 aprile 2005, 22:02']Non ho mai visto il 40 lire per il 1814 con i puntali aguzzi, mai in nessun catalogo d'asta o listino come neppure il 5 lire del 1814 puntali aguzzi. Credo, ma non sono sicuro che anche il 5 lire sia dato da Montenegro R5 per il puntali sagomati che invece è una delle monete più comuni del Regno d'Italia.
[right][post="25652"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Io invece le ho viste tutte, le monete che hai elencato. :D
Poi il 5 lire del 1814 puntali sagomati non è proprio tra le più comuni: il FDC costa 1600 e non è neanche facile trovarlo! :(

Inviato
Non ne facevo una questione di prezzo ma semplicemente di rarità. Il 1814 come certamente saprà è stato coniato ad oltranza dal I814. La coniazione originaria 4 è stata di soli 16.179 pezzi , poi tra il 1815 (85.915) 1816 (51.486) 1817 (129.569) 1818 (121.1807) e 1819 (18.136) in tutto per circa altri 407.000 pezzi . Il 5 lire 1814 è stato tesaurizzato negli anni a seguire , ed è abbastanza comune in splendida conservazione. Per ciò che riguarda la data 1814 il Corpus elenca il tipo aguzzi riportandolo dagli anni precedenti ed il Pagani rimanda alle note di Nascia per il tipo sagomato che quindi sarebbe logico considerare più raro, in realtà a fronte di decine e decine di puntali sagomati io non ho mai visto alcun esemplare a puntali aguzzi, non che ne escluda l'esistenza, non l'ho solo mai visto. Carlo Crippa (Vol. IV pag. 302 n. 28/G) autore della celeberrima opera sulle monete di Milano la classifica il 1814 come Comune ed io credo sia il giusto grado di rarità. Che poi la moneta valga 1.600 euro a catalogo in FDC. A breve verrà venduto in Asta pubblica l'esemplare provveniente dalla Collezione Curatolo in conservazione FDC/FS non credo sia stimata più di 1.300 euro. Avrei voluto avere la sua fortuna nel vedere un esemplare a puntali aguzzi, non è che per caso ne dispone di una fotografia ?. Mi sarebbe enormemente utile per i miei studi.
Anche il 40 lire è stato coniato dal 1814 al 1816 per 265.000 pezzi totali, nelle mie ricerche ho sempre trovato le varianti a puntali sagomati sia con le ultime due cifre ribattute su precedente, sia l'ultima soltanto o nessuna ma non ho mai visto un solo esemplare a puntali aguzzi. La invidio, davvero, mi avrebbe fatto un piacere incredibile riuscire a vedere un 40 lire 1814 puntali aguzzi.

Perdoni l'essermi dilungato, sono nuovo ai forum e non conosco a pieno le regole comportamentali.

Picchio.
Picchio.

  • ADMIN
Staff
Inviato
[quote name='picchio' date='08 aprile 2005, 21:35']Perdoni l'essermi dilungato, sono nuovo ai forum e non conosco a pieno le regole comportamentali.[/quote]

Anzi complimenti per l'interessantissimo intervento!

Le monete dell'epoca napoleonica mi affascinano moltissimo, ma sono purtroppo poco raggiungibili come prezzo. È un piacere sentire finalmente qualche intervento che non sia a proposito del Regno o della Repubblica :P

In effetti noto ora che il Gigante cita sì l'esistenza del 5 lire 1814 puntali aguzzi ma lo mette come R4 (però il totale riportato dei pezzi è leggermente inferiore).

M.

Inviato
Hanno tipologia eccellente e abbracciano un periodo storico che ha segnato profondamnete la vita culturale e storica della nostra Nazione. Studio monete napoleoniche da 25 anni, e non finisco ancora di meravigliarmi davanti ad una variante !. Non condivido a pieno l'affermazione che costano care, anzi, sono tra quelle che in conservazione tra il BB e lo SPL si sono rivalutate di meno. Se ha passione per queste monete certamente conoscerà il sito di Vern McRea Napoleonicmedals.org. Vern è competente e studioso ed il suo sito è aggiornato, ricco di informazioni, sebbene più propenso alla medaglistica che alla monetazione, comunque molto interessante.

Picchio.

  • ADMIN
Staff
Inviato
[quote name='picchio' date='08 aprile 2005, 22:18']Hanno tipologia eccellente e abbracciano un periodo storico che ha segnato profondamnete la vita culturale e storica della nostra Nazione. Studio monete napoleoniche da 25 anni, e non finisco ancora di meravigliarmi davanti ad una variante !. Non condivido a pieno l'affermazione che costano care, anzi, sono tra quelle che in conservazione tra il BB e lo SPL si sono rivalutate di meno. Se ha passione per queste monete certamente conoscerà il sito di Vern McRea Napoleonicmedals.org. Vern è competente e studioso ed il suo sito è aggiornato, ricco di informazioni, sebbene più propenso alla medaglistica che alla monetazione, comunque molto interessante.[/quote]

Le cose vanno viste in maniera relativa, sono care per le mie tasche :( . In effetti il Regno tira molto di più e quindi pezzi anche comuni viaggiano su ben altre cifre.

Conosco eccome. Ci siamo scambiati qualche mail occasionalmente. In effetti il suo sito è veramente notevole e ben curato. Altri siti che meritano sono quello della collezione Verri di Banca Intesa (in effetti neanche lì ci sono gli esemplari con puntali aguzzi) e, relativamente, alle monete coniate per l'Impero Francese il sito degli amici del franco (http://www.lefranc.net/ideal.html).

Tempo addietro ero stato contattato da un collezionista che mi ha fornito alcune bellissime foto che ho messo sul mio sito. Mi ero anche offerto di curare un sito web relativo alla sua collezione ma purtroppo poi non se ne è fatto nulla. Allego una immagine di una prova della sua collezione che sono sicuro che apprezzerà:

[img]http://incuso.altervista.org/immagina.php?resize=0.4&b=prima/E5lire1803R.jpg[/img]

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