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IGNORED

ORO IN PICCHIATA


gallo83

Risposte migliori

Supporter

@@lindap sapevo che si aggiravano attorno ai 5/ 6 euro, ma và bene così, abbiamo guadagnato tutti e due.

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All'ultimo Veronafil di fine novembre un noto commerciante (anche utente del forum) pagava, se ricordo bene, una cifra attorno ai 6,30 Euro a pezzo, un amico che era con me gli ha venduto alcune centinaia di pezzi che aveva accumulato negli anni. Chiaro che oggi i prezzi sono nettamente calati (ma erano in calo, pur se meno vistoso, già da dicembre) e queste cifre non si vedono più. E i 5 Euro citati qui sopra si riferiscono obbligatoriamente al periodo in cui l'argento aveva già cominciato a calare, perchè assicuro che fino a fine novembre caravelle a 5 Euro le trovavi giusto dall'ignaro privato che non aveva la più pallida idea dei reali prezzi di mercato.

Sulle quotazioni cmq molto dipende anche dal quantitativo che si ha da vendere, se vai con 2 o 3 pezzi ti ridono in faccia qualsiasi sia la tua richiesta, se invece porti qualche chilo di materiale le cose cambiano, e di parecchio.

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Voi dove comprate l'oro fisico? Inteso come sterline, marenghi, ecc..ebay credo proprio di no, visto che lì non si segue per niente l'andamento giornaliero dell'oro..

Modificato da chiodo92
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  • ADMIN
Staff

Nella colonna a sinistra c'è scritto acquistiamo/vendiamo e relative tariffe. Quindi non le quota e basta.

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Dal sito mi pare di capire che non vende monete ma le quota e basta..

sono sicuro che le vende.

Se ci vai di persona, ti consiglio di telefonare prima e chiedere la disponibilità , perchè c'è sempre molta gente.

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L'oro oggi ha registrato il piu' forte incremento giornaliero da giugno 2012 e sta tornando a 1.500 $ l'oncia.Presto supererà' nuovamente i 1.600 recuperando totalmente le perdite.

Ma veramente c'e' ancora qualcuno che crede che nel medio termine il trend sia ribassista? Ma per favore...

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Io avevo un centinaio di 500 lire caravelle e a fine 2012 le ho vendute tutte a 5 euro l'una, qualcuno mi aveva dato del matto, ma forse l'ho indovinata.

Ho riflettuto su questa discussione, dopo essere anche intervenuto, ponendomi alcune domande.

La principale è questa: ma chi ha accumulato le 500 lire d'argento nella seconda metà degli anni '60 ha fatto bene o male?

Ipotizziamo che un genitore abbia raccolto in una scatoletta di latta 100 monete da 500 lire, quelle comuni delle caravelle che circolavano.

Oggi il figlio le ha vendute a 5,00 euro l'una.

Ha guadagnato o ha perso?

Facciamo un calcolo.

100 x 500 lire = 50.000 lire.

Vendute oggi: 100 x 5,00 euro = 500,00 euro, cioè circa 970.000 lire.

Su un sito di finanza ho trovato un dato sull'inflazione dal 1970 ad oggi: aumento di circa 18 volte.

Perciò le 50.000 lire del 1970 dovrebbero corrispondere, se adeguate all'inflazione, a circa 900.000 lire.

Perciò il nostro genitore ha fatto bene a conservare le 500 lire.

Il guadagno non è stato molto, ma ha conservato perlomeno il suo capitale.

Forse il guadagno non c'è neanche stato se si parte non dal 1970, ma da qualche anno precedente, comunque saremmo vicini a questa cifra.

Certo ci potevano essere forme più redditizie per le sue 50.000 lire, ma anche più rischiose.

Se avesse comprato monete d'oro avrebbe fatto meglio, ma non è detto che avesse rilevanti disponiblità economiche.

E poi qual'è quell'oggetto che conservato in casa si rivaluta come l'inflazione?

E soprattutto si possa rivendere subito al prezzo giusto?

Spero di non avervi annoiato

Un saluto a tutti

Trinariciuto

Modificato da Trinariciuto
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La principale è questa: ma chi ha accumulato le 500 lire d'argento nella seconda metà degli anni '60 ha fatto bene o male?

Non sono sicuro che abbia fatto bene. Ora non ricordo dove l'ho letto, ma la prima cosa da dire è che il piccolo aumento del prezzo dell'argento che è stato la causa della sparizione dalla circolazione delle monete da 500 lire, in realtà non è stato sufficiente a far sì che queste monete valessero più del facciale. In altre parole, si poteva tranquillamente continuare a spenderle, il valore dell'argento contenuto era comunque ancora inferiore a 500 lire.

E, sempre la stessa fonte, precisava che con 500 lire di allora ci compravi ben più che con 5 euro di oggi ;)

petronius :)

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Non sono sicuro che abbia fatto bene. Ora non ricordo dove l'ho letto, ma la prima cosa da dire è che il piccolo aumento del prezzo dell'argento che è stato la causa della sparizione dalla circolazione delle monete da 500 lire, in realtà non è stato sufficiente a far sì che queste monete valessero più del facciale. In altre parole, si poteva tranquillamente continuare a spenderle, il valore dell'argento contenuto era comunque ancora inferiore a 500 lire.

E, sempre la stessa fonte, precisava che con 500 lire di allora ci compravi ben più che con 5 euro di oggi ;)

petronius :)

Ci si comprava molto ma molto di più.......

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Supporter

Con l'inflazione a due cifre che c'era in quegli anni é difficile stabilire comparazioni.

Per fare un esempio, un Topolino nel 1970 costava 150 lire, nel 1973 giá era a 200 lire (+33%) e nel 1975 costava 300 lire (+ 100%).

Chi ha tesaurizzato le monete d'argento l'ha fatto probabilemente anche perché influenzato dalla dinamica inflazionistica di quegli anni; cosa difficile da comparare con i nostri giorni (a parte i primi anni dell'euro).

Con ció voglio dire che, essendo l'inflazione reale degli ultimi 40 anni molto disomogenea, l'intervallo temporale preso in considerazione cambia notevolmente il risultato.

PS Oggi un Topolino costa 1,90 euro

Modificato da scalptor
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Supporter

@@scalptor Topolino oggi - e da un po' di tempo - costa 2,40€

Ah, io vivo all'estero e qui costa 1,90 euro. Comunque la sostanza del discorso non cambia.

Modificato da scalptor
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Ecco qui il calcoletto, ho riadattato il nostro esempio delle caravelle.

http://www.albanesi.it/Finanza/inflazione_italia.htm

Si consideri un investimento in 500 Lire Caravelle fatto il 01 gennaio 1971. Considerando ogni forma di spesa, abbiamo investito 500 Lire (pari a 0,26 euro).
Smobilizzato l'investimento il 01 gennaio 2013, abbiamo realizzato 5 euro. Andiamo sulla tabella e verifichiamo che 1,05 unità al 31 dicembre 1970 valgono 17,93 unità al 01 gennaio 2013. I nostri 5 euro valgono pertanto, rapportati al 1971, (5 euro*1,05/17,93)=0,29 euro. Il reale guadagno è perciò di soli 0,03 euro in 42 anni.

Cioè non abbiamo perso potere d'acquisto nonostante l'inflazione, la funzione tipica di un bene rifugio.

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Ho riflettuto su questa discussione, dopo essere anche intervenuto, ponendomi alcune domande.

La principale è questa: ma chi ha accumulato le 500 lire d'argento nella seconda metà degli anni '60 ha fatto bene o male?

Ipotizziamo che un genitore abbia raccolto in una scatoletta di latta 100 monete da 500 lire, quelle comuni delle caravelle che circolavano.

Oggi il figlio le ha vendute a 5,00 euro l'una.

Ha guadagnato o ha perso?

Facciamo un calcolo.

100 x 500 lire = 50.000 lire.

Vendute oggi: 100 x 5,00 euro = 500,00 euro, cioè circa 970.000 lire.

Su un sito di finanza ho trovato un dato sull'inflazione dal 1970 ad oggi: aumento di circa 18 volte.

Perciò le 50.000 lire del 1970 dovrebbero corrispondere, se adeguate all'inflazione, a circa 900.000 lire.

Perciò il nostro genitore ha fatto bene a conservare le 500 lire.

Il guadagno non è stato molto, ma ha conservato perlomeno il suo capitale.

Forse il guadagno non c'è neanche stato se si parte non dal 1970, ma da qualche anno precedente, comunque saremmo vicini a questa cifra.

Certo ci potevano essere forme più redditizie per le sue 50.000 lire, ma anche più rischiose.

Se avesse comprato monete d'oro avrebbe fatto meglio, ma non è detto che avesse rilevanti disponiblità economiche.

E poi qual'è quell'oggetto che conservato in casa si rivaluta come l'inflazione?

E soprattutto si possa rivendere subito al prezzo giusto?

Spero di non avervi annoiato

Un saluto a tutti

Trinariciuto

Una volta parlammo di questa cosa qui sul forum perchè un utente aveva 1000 di queste monete messe da parte dal padre.

Convenimmo sul fatto che questo accumulo non era stato un gran affare visto che nel 1968 una automobile FIAT 500 all'epoca costava circa 500.000 Lire e oggi anche rivendendole a 6€ ognuna una Fiat Panda (più o meno l'equivalente odierno come categoria ) non ci usciva...

Se invece l'accumulo era stato fatto in tempi più recenti tipo anni 80/90 forse l'affare non era stato male ma senza grossi guadagni.

Poi alla luce di questi nuovi calcoli di heineken non saprei dirti... secondo i conti quindi è una cosa fatta bene?

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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Io ho preso in esame i dati statistici ufficiali.

L'aumento dei prezzi non è stato omogeneo.

Alcuni beni hanno avuto aumenti notevoli, altri minori.

Ad esempio, nel sito che ho consultato, nel 1970 lo stipendio medio di un operaio era di 123.000 lire al mese, un caffè costava 70 lire ed un litro di latte 230 lire.

Lo stipendio dell'operaio oggi è di circa 20 volte superiore, il caffé di circa 27 volte, ma il latte è aumentato soltanto di 12,5 volte circa.

Trinariciuto

Modificato da Trinariciuto
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(...)

Poi alla luce di questi nuovi calcoli di heineken non saprei dirti... secondo i conti quindi è una cosa fatta bene?

Saluti

Simone

Il calcolo che ho mostrato io dimostra come, nel lungo periodo, i metalli preziosi non siano un investimento (in senso stretto, cioè la possibilità di un guadagno futuro).

I beni rifugio, come ho già detto, preservano dall'inflazione mantenendo inalterato il potere d'acquisto di chi li detiene. Conservare una caravella per 40 anni - l'esempio è ovviamente moltiplicabile all'infinito, con 10, 100, 1000 caravelle -, con l'inflazione che ha ballato alla grande negli anni '70 e '90, ha il solo scopo di non vederne ridotto il valore in termini reali.

Uzi ho trovato dei dati in più, tratto da un forum di auto storiche:

Negli anni ’50 (...)lo stipendio medio di un operaio era di circa 40.000 lire

500 "Topolino" terza serie (Tipo C) Giardiniera (1949-1955)

Prezzo di lancio: 625 000 lire(16 stipendi)

Negli anni ’60 (...) lo stipendio medio di un operaio è sulle 60.000 lire al mese

La 500 D su strada costava 515.000 lire(9 stipendi)

All’inizio degli anni Settanta lo stipendio medio di un operaio si aggira sulle 120.000 lire,

Nel 1973 la 126 costava quasi un milione(poco più di 8 stipendi)

All'inizio degli anni '80 lo stipendio medio di un operaio arriva a 350.000 lire a metà eravamo a 800.000 lire(l'inflazione galoppava :-[)

Nel 1986 la 126 costava 5.650.000(7 stipendi) e la Panda 750(appena uscita) 7.251.000(9 stipendi)

All’inizio degli anni ’90, lo stipendio di un operaio è di circa 1.100.000 lire

Una Panda a metà dei 90 costava poco più di 13 milioni(quasi 12 stipendi)

Ho evidenziato il periodo che ci interessa. Oggi una Panda costa 11-12.000 euro e un operaio dovrebbe prendere 1.200-1.500 al mese (confermare per favore), quindi anche qui siamo sui 10 stipendi circa (un po' meno forse).

Concludendo, nel 1973 con 2000 caravelle ci compravi la 126 e oggi con 2000 caravelle ci compri all'incirca la Panda. ;)

Modificato da heineken79
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Perfetto quindi stiamo sempre sulla decina di stipendi più o meno uno/due...

...quindi è confermato il tuo conto: bene rifugio ma non investimento in senso stretto.

Molto interessante :)

Saluti

Simone

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Costo oro

L'oro oggi ha registrato il piu' forte incremento giornaliero da giugno 2012 e sta tornando a 1.500 $ l'oncia.Presto supererà' nuovamente i 1.600 recuperando totalmente le perdite.
Ma veramente c'e' ancora qualcuno che crede che nel medio termine il trend sia ribassista? Ma per favore...

Solo per mantenere l'attuale produzione un'oncia costa intorno ai 1200 usd, per cui più di tanto non può scendere, a meno che le miniere più onerose non chiudano perchè non sono in grado di sopporatre i costi.

Però è anche vero che se l'oro scende aumentano gli acquirenti come si è visto ad aprile, per cui aumentando la domanda...

http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/perche-oro-fisico-e-alcuni-elementi-fondamentali-su-produzione-e-costi.html

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Tutta la discussione è interessante. Però quali altre forme di investimento hanno mantenuto il capitale o addirittura incrementato lo stesso?

Il settore immobiliare? non credo. Investimenti obbligazionari credo porprio di no. Azionari? dipende dal timing di entrata e uscita...

Perfetto quindi stiamo sempre sulla decina di stipendi più o meno uno/due...

...quindi è confermato il tuo conto: bene rifugio ma non investimento in senso stretto.

Molto interessante :)

Saluti

Simone

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Io rimango tutt'ora perplesso.. Ho cercato l'indice dei prezzi al consumo sul sito dell'ISTAT http://www.po.camcom.it/news/indice/indice.php è un indice che ritengo più appropriato dell'inflazione perché calcolato su un paniere di beni consumati dalle famiglie "medie" di operai ed impiegati.

Correggetemi se ho fatto qualche errore di calcolo ma 5 euro corrispondono a 9681,35 lire, di conseguenza 5 euro (che non è neanche il valore dell'argento contenuto in una caravella) fanno 19,36 volte 500 lire.

Dal 01/01/71 al 01/01/13 i prezzi sono aumentati del 1.603,4 % (16 volte)

Dal 01/01/75 al 01/01/13 i prezzi sono aumentati del 970,3 % (quasi 10 volte)

Dal 01/01/80 al 01/01/13 i prezzi sono aumentati del 408,3 % (solo 4 volte)

Cioè se qualcuno ha messo da parte delle caravelle nel 1980 (sempre che non fossero già state in larga parte tesaurizzate) e le avrebbe rivendute a Gennaio avrebbe quintuplicato il proprio investimento.

Se poi la stessa caravella fosse stata venduta a, diciamo, 7 euro l'investimento si sarebbe quasi triplicato dal '75 e moltiplicato per sette dall'80.

Quindi non mi è chiaro se è l'IPC che non è un indice affidabile o se mi sfugge qualcos'altro

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