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Il denario è attribuito a uno dei figli di Quinto Metello Macedonico (vincitore di Andrisco) che, secondo Cicerone, ebbe un ruolo importante nell’assedio di Numantia (133) e dovrebbe pertanto aver ricoperto la carica di monetario in data antecendete. Crawford tuttavia lo data al 125. A questa emissione apparterrebbero, secondo Amisano, i bronzi con C. METE che Crawford elenca nella serie 256.

Il retro commemora Lucio Cecilio Metello, che nel 250 sconfisse Asdrubale catturandogli tutti gli elefanti. Da allora, l’animale divenne il simbolo dei Cecilii.


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