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Inviato

Buongiorno amici lamonetiani, oggi volevo condividere con voi alcune monetine provenienti dal convegno di Torino.

Mi piacerebbe avere da voi giudizi e considerazioni in quanto queste monetazioni non sono proprio le più seguite da me anche se mi affasciano moltissimo

Giorgino con busto a destra e santo genuflesso

Questa moneta dal nome singolare per me, Giorgino, mi ha colpito subito per il ritratto di Francesco I ovviamente, la sua parrucca di boccoli doveva essere scomoda e caldissima da portare

Confrontanto con le sue omologhe nel catalogo di lamoneta ho notato alcune particolarità

primo, non ho trovato un busto simile fra quelli fotografati, in genere hanno tutti il busto con un taglio d'esergo sotto il quale si trovano le iniziali dello zecchiere, questo invece iniziali non ne ha (almeno io non le ho viste) e il busto finisce contro la perlinatura

secondo, la legenda al dritto è diversa, dovrebbe essere: FRA • I • MVT • REG Z DV • VIII • mentre nella mia leggo: FR• (con gambetta ribattuta in più) I•MV• RE•EGD•VIII

immagino che un salto di conio possa avere influito ma ...alcune puntinature sono diverse

terzo, al verso pure la legenda non corrisponde con le monete fotografate nel catalogo del forum, lì è descritta come : PROTEC NOSTER ma ho notato che vi sono delle varianti, la mia a catalogo non c'è, io nella mia moneta leggo: PROTECTO NOSTER

la moneta pesa gr.2,11 e misura mm 23,4 x 22,25

Eventuali note storiche ed una catalogazione corretta saranno molto apprezzati, chissà che un domani non decida di dedicarmi a tempo pieno a questa monetazine

ringraziando saluto

Sergio

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Inviato (modificato)

Ciao,

credo sia una moneta interessante per le leggende sia al diritto che al rovescio, vediamo se qualche esperto di Modena del forum ti può dire qualcosa di più, sul Crespellani ho trovato un PROTECT . NOSTER ., ma c'è anche un PROTETO . NOSTER .,

Mario

Modificato da dabbene

Inviato (modificato)

Il Giorgino che hai presentato presenta,a mio parere, alcune particolarità non trascurabili; il busto del Duca presenta una dimensione tale da far si che arrivi ad interrompere la legenda sia in alto che in basso; il diametro degli esemplari censiti è a mio parere sensibilmente superiore a quello delle altre tipologie descritte dal CNI: 23, 4 mm lesemplare in mio possesso, 23 mm quello descritto dal CNI, approssimativamente 23 mm il tuo esemplare. Gli esemplari con busto e/o testa ridotti presentano diametri (fonte CNI) fra i 20 ed i 23 mm..

Se a questo aggiungiamo che il Crespellani, il MIR, lo Zocca ed il Ravegnani Morosini (che pure si dedica allo studio dei ritratti) non descrivono questa variante e solo il CNI lo descrive al n°381, la cosa si fa interessante.

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Nella zecca di Modena operarono diversi zecchieri che caratterizzarono le loro produzioni (ma non sempre) con proprie sigle:

Josefo Teseo (sigla I.T.) 1633 al 1638, 1643 - 1646

Bartolomeo Simonis (sigla B.S.) 1638 1643

Gian Francesco Manfredi (sigla G.F.M.) 1646 1651

Natalini Premuta (sigla N.P.) 1651 - ??

Elia Teseo (sigla E.T. e/o stella) 1651 - 1661??

David Tentori 1656 1659

Non si conoscono giorgini marcati con le sigle di Bartolomeo Simonis ma ne ebbe sicuramente incarico e proprio i giorgini gli costarono l'accusa di alterazione della lega, il licenziamento ed il carcere..siamo in presenza dei pochi superstiti della sua produzione???

Elia Teseo produsse giorgini con la sigla E.T. di fattura completamente diversa da quello proposto ma in un lasso di tempo esattamente sovrapposto al suo, nella zecca di Modena operò anche David Tentori che, oltre alla concessione di battere monete per il levante, ebbe incarico di battere le mezze lire datate 1656 e 1657.

Sovrapponendo il giorgino in mio possesso alla mezza lira del 1656 mi sembra di trovare una corrispondenza stilistica e dimensionale non trascurabilema non mi risulta che il Tentori avesse ricevuto incarico di battere giorgini.

allego due dritti della mezza lira 1656 (fonte Crippa)

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E' possibile che il Tentori abbia coniato questi giorgini e che, ad oggi, non siano stati pubblicati documenti e/o concessioni che lo provino???

E possibile che lo stesso incisore che operò a fianco del Tentori abbia collaborato anche con Elia Teseo???

Sulla base di quanto descritto nelle opere sopra elencate (mie uniche fonti) non ho strumenti per andare oltre speriamo nel contributo di qualche dotto culture di questa monetazione.

Ciao

Mario

Modificato da mariov60
  • Mi piace 2

Inviato

E' veramente interessante quanto detto sopra da Mariov, in un certo qual senso accresce l'interesse e l'importanza di quanto postato da Karnescim, che si trova una moneta molto, ma molto interessante, certamente da studio, nel contempo si capisce quanti margini ci siano ancora di approfondimento su questa monetazione e quanto sia stata ricca e varia,

Mario


Inviato

stò seguendo la discussione con ovvio interesse e stò pensando dove, oltre qui, poter approffondire ancora questa tematica, vedrò se al circolo torinese ci potrebbe essere qualche documentazione, suggerimenti su cosa e dove cercare sarebbero sempre graditi, nel frattempo leggo quanto scrivete col dovuto interesse ed attenzione


Inviato

stò seguendo la discussione con ovvio interesse e stò pensando dove, oltre qui, poter approffondire ancora questa tematica, vedrò se al circolo torinese ci potrebbe essere qualche documentazione, suggerimenti su cosa e dove cercare sarebbero sempre graditi, nel frattempo leggo quanto scrivete col dovuto interesse ed attenzione

I testi sono quelli citati sopra da Mariov, ma mi risulta che qualcosa di nuovo uscirà su Modena, indubbiamente ci sono dei bei margini ritengo ancora di studio,

Mario


Inviato (modificato)

Mi complimento per l'enfasi con la quale karnescim descriva il suo giorgino di Francesco I per Modena, e il suo entusiasmo per l'eventuale interesse futuro per questa "magica" (col tempo capirai la mia affermazione) zecca.

Veniamo alla questione leggenda, per dovere di cronaca va ricordato che le varianti censite per questo nominale, non sono ancora state aggiornate del tutto anche perché sarebbe un lavoro impensabile, comunque ripeto nuovamente, "qualcuno" da qualche tempo sta lavorando su questa zecca.

La difficoltà nel reperire questo tipo di monetazione, è una delle prime cause, poi essendo tondelli battuti ancora a martello (tecnica di coniazione che si protrasse sino al 1676 sotto il duca Francesco II, in concomitanza al nuovo torchio ad acqua che vide i suoi albori proprio sotto Francesco I), in più la tosatura, e infine una monetazione sempre difficilissima da reperire in condizioni di facile lettura.

Le varianti per questa monetazione sono davvero molte, ma solo chi raccoglie, e ripeto RACCOGLIE, può sapere, conoscere ed essere al corrente, la bibliografia non sempre basta..., se poi aggiungiamo che l'ultima opera degna di nota risale al XIX sec. mi sembra che tutto possa essere più chiaro, se non ci fossero stati i collezionisti la numismatica si sarebbe estinta da tempo...

Quindi caro Karnescim non ti devi meravigliare se troverai delle incongruenze sui tondelli della zecca di Modena, molta va ancora scritto, e il bello è proprio questo, il velo di mistero che viene a crearsi attraverso gli acquisti e i ritrovamenti cusuali.

Ora tu mi dirai, si belle parole, ma sulla base di cosa, se non esistono altre fonti se non quelle citate da mariov60?????

Sull'unico pilastro che ancora oggi sostiene questa straordinaria scienza, il collezionista, e casualmente codesto scrivente possiede quattro esemplari del giogino di Francesco I, e ognuno diverso dall'altro...

Rimane interessante il tuo tondello per il suo dritto, ma prima di fare affermazioni preferirei visionarlo direttamente, se vai a Verona...

Eros

P.S. Dimenticavo, Caro Mario in riferimento agli zecchieri sono in possesso di esemplari dell' Elia Teseo, del Manfredi, e udite, udite, del Joseffo Teseo...

Modificato da eracle62
  • Mi piace 3

Inviato

Carissimo Eracle, leggo con piacere le tue parole, in questo tipo di monete sono ancora un novellino e , se mi guardo intorno mi accorgo che la quantità di cose da sapere sulla numismatica in generale è enorme, tutto questo vasto maremagnum di nozioni è solo grazie al lavoro di appassionati numismatici se viene scoperto e divulgato, non penso di poter essere io uno di tali divulgatori ma, se nel mio piccolo, anche con un umile pezzo consunto posso contribuire in qualche modo a qualche studio sarò felice di fare la mia parte.

Non sono un "cacciatore di affari", non ho mai cercato il colpo ne penso di averlo fatto con questa moneta ma per me come per molti altri è fonte di soddisfazione accorgermi di aver trovato una moneta meno comune di altre, imparare da essa qualcosa e conoscerne la storia è ancora più appagante

Ti dirò di più, poter avere persone come te, Dabbene, Incuso, Paolino , Mariov e tanti altri ancora disposti a dare i loro consigli e il loro aiuto ad altri collezionisti che come me sono ignoranti in materia è fonte di orgoglio e speranza per questa bella passione che abbiamo un pò tutti

grazie

  • Mi piace 1

Inviato

Eros

P.S. Dimenticavo, Caro Mario in riferimento agli zecchieri sono in possesso di esemplari dell' Elia Teseo, del Manfredi, e udite, udite, del Joseffo Teseo...

Ciao Eros

Io attualmente ho diversi giorgini (7); uno uguale all'oggetto della discussione (legenda leggermente differente), uno contromarcato, gli altri siglati da Elia Teseo, Gian Francesco Manfredi ed anonimi con varianti nei busti e nei ritratti, purtroppo spesso deturpati da usura, tosature e cattiva coniazione.

A conferma della particolarità della zecca di Modena e del periodo in questione, attualmente mi sto concentrando sull'analisi dei ritratti nelle muraiole siglate ed il riutilizzo dei loro punzoni nei sesini anonimi.....e anche qui devo dire che le varianti mai descritte che ho censito sono numerose ed intriganti ed i risultati delle sovrapposizioni sono veramente interessanti.

Nel caso ti servisse materiale per confronti e verifiche o visione diretta.....

ciao

Mario


Inviato

Egregi,

da modenese e appassionato della zecca, sono ben felice dell'interesse che Modena sembra sempre suscitare.

In merito al giorgino, mi pare che il ritratto del duca sia estremamente simile a quello di molte delle mezze lire coniate nel 1656-1657, al punto che chiederei lumi a chi sa di tecniche di coniazione: è possibile che sia stato realizzato un punzone (o più di uno) del busto del duca, da quale sono stati poi ricavati i (numerosi) conii di monete anche di diversa tipologia (giorgini, mezze lire, 2 lire 1657-1658, ecc.)? Sfortunatamente, il grado di usura non mi permette di corroborare tale ipotesi attraverso il mero confronto.

Ciao


Inviato

Buongiorno msclrt,

la sua ipotesi è corretta. Generalmente i busti presenti sul dritto delle monete non venivano creati sul conio utilizzando un unico punzone. Si costruivano punzoni recanti in rilievo varie parti del busto (testa, gorgiera, tronco, ecc.), dopodiché si assemblava il tutto sul conio. Non è dunque impossibile che singoli punzoni serviti per creare il busto del principe da apporre su di un nominale possano essere serviti per creare le immagini su altre monete, di differente valore liberatorio.

Le consiglio a tale proposito di dare un'occhiata al volume di Bentini J., Bellocchi L. (a cura di), Nobilitas estensis. Conii, punzoni e monete del Medagliere Estense, Catalogo della mostra, Carpi 1998.

Cordiali saluti, Teofrasto

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

è possibile che sia stato realizzato un punzone (o più di uno) del busto del duca, da quale sono stati poi ricavati i (numerosi) conii di monete anche di diversa tipologia (giorgini, mezze lire, 2 lire 1657-1658, ecc.)? Sfortunatamente, il grado di usura non mi permette di corroborare tale ipotesi attraverso il mero confronto.

Ciao

Come da me sopra accennato il confronto diretto del busto presente sul giorgino uguale a quello in questione e quello della mezza lira 1656 evidenzia una corrispondenza stilistica impressionante ed una certa similitudine dimensionale che non arriva alla perfetta sovrapponibilità....in pratica gli esemplari in mio possesso (e per ora ho confrontato solo quelli) non derivano dallo stesso punzone e alla misurazione di precisione presentano circa 1,4 mm di differenza nell'altezza della testa...ma di mezze lire ne sono state ordinate, sulla base di quanto riporta il Crespellani, ben 15000 libbre per 100 pezzi a libbra...

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Quanti coni e, cosa più importante, quanti punzoni possono essere serviti per questa produzione? I punzoni ovviamente possono poi essere stati sfruttati per altre produzioni....

L'altro enigma che si propone, prese per buona l'ipotesi di una coincidenza dei punzoni, è chi ha prodotto questi giorgini?

Elia Teseo ebbe un incarico di battere giorgini ed in effetti ne produsse e se ne conoscono con le sigle E.T. e/o con le stellette ma con testa ridotta.

post-20130-0-27268000-1364294185_thumb.j

Questa variante è quindi opera del Tentori o del Teseo? o di chi? urge una ricerca d'archivio....

ciao

Mario

Modificato da mariov60

Inviato

Ciao Eros

Io attualmente ho diversi giorgini (7); uno uguale all'oggetto della discussione (legenda leggermente differente), uno contromarcato, gli altri siglati da Elia Teseo, Gian Francesco Manfredi ed anonimi con varianti nei busti e nei ritratti, purtroppo spesso deturpati da usura, tosature e cattiva coniazione.

A conferma della particolarità della zecca di Modena e del periodo in questione, attualmente mi sto concentrando sull'analisi dei ritratti nelle muraiole siglate ed il riutilizzo dei loro punzoni nei sesini anonimi.....e anche qui devo dire che le varianti mai descritte che ho censito sono numerose ed intriganti ed i risultati delle sovrapposizioni sono veramente interessanti.

Nel caso ti servisse materiale per confronti e verifiche o visione diretta.....

ciao

Mario

Grazie Mario per la tua disponibilità, e per i toi contributi, questa zecca andrebbe valorizzata maggiormente...

Eros


Inviato

Ciao Eros

Io attualmente ho diversi giorgini (7); uno uguale all'oggetto della discussione (legenda leggermente differente), uno contromarcato, gli altri siglati da Elia Teseo, Gian Francesco Manfredi ed anonimi con varianti nei busti e nei ritratti, purtroppo spesso deturpati da usura, tosature e cattiva coniazione.

A conferma della particolarità della zecca di Modena e del periodo in questione, attualmente mi sto concentrando sull'analisi dei ritratti nelle muraiole siglate ed il riutilizzo dei loro punzoni nei sesini anonimi.....e anche qui devo dire che le varianti mai descritte che ho censito sono numerose ed intriganti ed i risultati delle sovrapposizioni sono veramente interessanti.

Nel caso ti servisse materiale per confronti e verifiche o visione diretta.....

ciao

Mario

Dimenticavo, visto che questa monetazione è così interessante e a quanto pare fra gli amici del forum potrebbero essercene parecchi, perchè non metterne le foto di tutti a catalogo così da agevolare ricerche future, magari proprio di qualche amico del forum??


  • 7 anni dopo...
Inviato (modificato)

Salve

scusate se dopo 7 anni scrivisu questa discussione del giorgino della zecca di Modena emesso dal duca Francesco I d'Este. 

Io ne possiedo uno con al rovescio la legenda PROTETOR NOSTER. L'immagine del santo inginocchiato è ampia e parte dall'alto al basso della linea della moneta che è perfettamente rotonda e del diametro di 23,5 mm e il peso di 2.5g.

Anche il dritto presenta una splendido Busto del duca con folti riccioli e splendidi drappeggi nella camicia e con collare alla alemanna. Anche qui il Busto copre tutta la moneta. Il Busto è molto simile alla mezza lira. Cosa ne dite? 

Dopo il tempo trascorso sapete se si sono fatti specifici studi?

Attendo aiuti sono un collezionista da alcuni anni in particolare x Modena e Mirandola. 

Ringrazio chi vorrà aiutarmi. 

Marco 

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Modificato da MarcoGSBM
  • Mi piace 2

Inviato
42 minuti fa, MarcoGSBM dice:

Salve

scusate se dopo 7 anni scrivisu questa discussione del giorgino della zecca di Modena emesso dal duca Francesco I d'Este. 

Io ne possiedo uno con al rovescio la legenda PROTETOR NOSTER. L'immagine del santo inginocchiato è ampia e parte dall'alto al basso della linea della moneta che è perfettamente rotonda e del diametro di 23,5 mm e il peso di 2.5g.

Anche il dritto presenta una splendido Busto del duca con folti riccioli e splendidi drappeggi nella camicia e con collare alla alemanna. Anche qui il Busto copre tutta la moneta. Il Busto è molto simile alla mezza lira. Cosa ne dite? 

Dopo il tempo trascorso sapete se si sono fatti specifici studi?

Attendo aiuti sono un collezionista da alcuni anni in particolare x Modena e Mirandola. 

Ringrazio chi vorrà aiutarmi. 

Marco 

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Complimenti pezzo molto interessante con Busto che sembra davvero riconducibile alla mezza lira. 

Marco

Awards

Inviato
4 ore fa, MarcoGSBM dice:

Salve

scusate se dopo 7 anni scrivisu questa discussione del giorgino della zecca di Modena emesso dal duca Francesco I d'Este. 

Io ne possiedo uno con al rovescio la legenda PROTETOR NOSTER. L'immagine del santo inginocchiato è ampia e parte dall'alto al basso della linea della moneta che è perfettamente rotonda e del diametro di 23,5 mm e il peso di 2.5g.

Anche il dritto presenta una splendido Busto del duca con folti riccioli e splendidi drappeggi nella camicia e con collare alla alemanna. Anche qui il Busto copre tutta la moneta. Il Busto è molto simile alla mezza lira. Cosa ne dite? 

Dopo il tempo trascorso sapete se si sono fatti specifici studi?

Attendo aiuti sono un collezionista da alcuni anni in particolare x Modena e Mirandola. 

Ringrazio chi vorrà aiutarmi. 

Marco 

 

 

In effetti la produzione di questi giorgini è da collegare ad un periodo ben identificabile grazie alla identicità dei punzoni utilizzati anche per la doppia d'oro con le sigle B.S. e la tecnica al torchio utilizzata, per i giorgini, solo nel periodo di gestione di Bartolomeo Simonis,

Nel frattempo io ho pubblicato su Panorama Numismatico  uno studio specifico sulla monetazione bassa (sesini, muraiole e giorgini) emessa a nome di Francesco I d'Este che puoi trovare suddiviso in due parti su academia.edu

Prima parte: 

https://www.academia.edu/34619869/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie_Prima_Parte

Seconda parte:

https://www.academia.edu/34883901/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie_Seconda_parte

ciao

Mario

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao Mario 

Grazie mille x l'aggiornamento. 

Vedrò di abbonarmi alla rivista che mi hai citato. Anni fa ero abbonato a Cronaca Numismatica del compianto Mario Traina che stimavo tantissimo e con il quale ero in contatto. 

Un cordiale saluto. 

Marco 


  • 3 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Scusa Mario, vorrei se possibile essere contattato, sono in possesso di un Giorgino Che non trovo Sui tuoi file e nemmeno da nessuna Parte! Grandezza 2,2cm  su un Lato c'è la scritta FRAN.I.MVT.RE.E.C.DVIII.  (nel sotto le iniziali di chi stampava IT) mentre Nell altro Presenta la scritta PROTECT NOSTER. non riesco a mettere foto qua!  MASSIMILIANO 

Il 25/3/2013 alle 20:55, mariov60 dice:

Il Giorgino che hai presentato presenta,a mio parere, alcune particolarità non trascurabili; il busto del Duca presenta una dimensione tale da far si che arrivi ad interrompere la legenda sia in alto che in basso; il diametro degli esemplari censiti è a mio parere sensibilmente superiore a quello delle altre tipologie descritte dal CNI: 23, 4 mm lesemplare in mio possesso, 23 mm quello descritto dal CNI, approssimativamente 23 mm il tuo esemplare. Gli esemplari con busto e/o testa ridotti presentano diametri (fonte CNI) fra i 20 ed i 23 mm..

Se a questo aggiungiamo che il Crespellani, il MIR, lo Zocca ed il Ravegnani Morosini (che pure si dedica allo studio dei ritratti) non descrivono questa variante e solo il CNI lo descrive al n°381, la cosa si fa interessante.

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Nella zecca di Modena operarono diversi zecchieri che caratterizzarono le loro produzioni (ma non sempre) con proprie sigle:

Josefo Teseo (sigla I.T.) 1633 al 1638, 1643 - 1646

Bartolomeo Simonis (sigla B.S.) 1638 1643

Gian Francesco Manfredi (sigla G.F.M.) 1646 1651

Natalini Premuta (sigla N.P.) 1651 - ??

Elia Teseo (sigla E.T. e/o stella) 1651 - 1661??

David Tentori 1656 1659

Non si conoscono giorgini marcati con le sigle di Bartolomeo Simonis ma ne ebbe sicuramente incarico e proprio i giorgini gli costarono l'accusa di alterazione della lega, il licenziamento ed il carcere..siamo in presenza dei pochi superstiti della sua produzione???

Elia Teseo produsse giorgini con la sigla E.T. di fattura completamente diversa da quello proposto ma in un lasso di tempo esattamente sovrapposto al suo, nella zecca di Modena operò anche David Tentori che, oltre alla concessione di battere monete per il levante, ebbe incarico di battere le mezze lire datate 1656 e 1657.

Sovrapponendo il giorgino in mio possesso alla mezza lira del 1656 mi sembra di trovare una corrispondenza stilistica e dimensionale non trascurabilema non mi risulta che il Tentori avesse ricevuto incarico di battere giorgini.

allego due dritti della mezza lira 1656 (fonte Crippa)

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E' possibile che il Tentori abbia coniato questi giorgini e che, ad oggi, non siano stati pubblicati documenti e/o concessioni che lo provino???

E possibile che lo stesso incisore che operò a fianco del Tentori abbia collaborato anche con Elia Teseo???

Sulla base di quanto descritto nelle opere sopra elencate (mie uniche fonti) non ho strumenti per andare oltre speriamo nel contributo di qualche dotto culture di questa monetazione.

Ciao

Mario

 

Il 25/3/2013 alle 18:32, dabbene dice:

Ciao,

credo sia una moneta interessante per le leggende sia al diritto che al rovescio, vediamo se qualche esperto di Modena del forum ti può dire qualcosa di più, sul Crespellani ho trovato un PROTECT . NOSTER ., ma c'è anche un PROTETO . NOSTER .,

Mario

 

Modificato da incuso
Eliminato numero di telefono come da regolamernto

Inviato

Se le differenze che stai mettendo in evidenza riguardano solo le diverse troncature o la presenza/assenza di segni di separazione (interpunzoni), queste rientrano nelle diverse varianti possibili.

Tieni presente che il CNI ne descrive 16 varianti, fra le quali le n°349 e 345 riportano la legenda del verso PROTECT NOSTER. 

Le n°337 e 342 hanno abbreviazioni nel dritto molto simili a quella che riporti; io, nel mio studio, ne ho descritte altre 3 mancanti al CNI (2 con abbreviazioni del dritto simili alla tua). Ovvio che il lavoro non può essere considerato conclusivo e che possono esistere varianti di legenda e di combinazione fra dritti e versi ancora sconosciute.

Ciao

Mario


Inviato
Il 23/1/2021 alle 15:24, mariov60 dice:

Se le differenze che stai mettendo in evidenza riguardano solo le diverse troncature o la presenza/assenza di segni di separazione (interpunzoni), queste rientrano nelle diverse varianti possibili.

Tieni presente che il CNI ne descrive 16 varianti, fra le quali le n°349 e 345 riportano la legenda del verso PROTECT NOSTER. 

Le n°337 e 342 hanno abbreviazioni nel dritto molto simili a quella che riporti; io, nel mio studio, ne ho descritte altre 3 mancanti al CNI (2 con abbreviazioni del dritto simili alla tua). Ovvio che il lavoro non può essere considerato conclusivo e che possono esistere varianti di legenda e di combinazione fra dritti e versi ancora sconosciute.

Ciao

Mario

Mario ti riferisci alla mia moneta? Comunque come è classificata la mia Moneta? E all' incirca quanto può essere valutata.?

 


Inviato
Il 26/1/2021 alle 21:41, PSILOCYBE dice:

Mario ti riferisci alla mia moneta? Comunque come è classificata la mia Moneta? E all' incirca quanto può essere valutata.?

 

Certo. Mi riferisco alla descrizione che hai dato della tua moneta e alle immagini (veramente troppo piccole...) che ha postato "l'altro Guadagni" nella discussione in collegamento...

Confermo che il dritto può essere classificato come CNI 337 - 342; il verso come CNI 345 - 349.

Si tratta quindi di una combinazione di 2 versi conosciuti.

In questo caso entriamo delle novero di varianti che, in quanto tali, possono interessare un numero limitato di collezionisti. Chi fosse semplicemente interessato ad una collezione tipologica, anche orientata alle singole sigle degli zecchieri, non penso assegnerebbe un plus di valore a questa variante. La conservazione inoltre non mi pare particolarmente allettante... ma le immagini non aiutano.

In definitiva il tuo giorgino può interessare pochissimi collezionisti dediti alle varianti e qualche collezionista alla ricerca di un esemplare con le sigle IT del terzo appalto...che si acconti di questa conservazione... Temo farebbe fatica ad andare oltre i 35 euro... parere del tutto personale (ma io non li spenderei...).

Ciao

Mario

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