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Monete di Pisa


Afranio_Burro

Risposte migliori

Buona sera a tutti :) come da discussione, vorrei parlare delle monete pisane, o meglio avrei qualche domanda... Dunque, il mio settore principale di interesse è la monetazione antica, ma trovo molto belle e affascinanti anche le monete medioevali e per questo volevo seguire un minimo questo filone collezionistico. Dando un' occhiata rapida del forum, ho avuto l' impressione che sia necessario concentrarsi su un' unica Zecca e, dal momento che per diverso tempo ho vissuto a Pisa, pensavo di concentrarmi sulle emissioni di questa città. Per questo, volevo anzitutto chiedere se esiste un qualche libro o manuale che tratta questo argomento (ho visto che c' è un catalogo nella sezione del forum, ma per ora è in manutenzione). E' poi una collezione facile (nel reperimento delle monete, ad esempio..)? Inoltre avrei una domanda molto pragmatica: è una collezione che può essere portata avanti senza grossi sforzi economici o invece richiede un certo impegno? Intanto mi fermo qui e aspetto le vostre risposte.. Grazie a tutti :)

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Ciao,

sicuramente Pisa ha monete importanti medievali, secondo me tra le più belle in assoluto, credo che il grosso con la Vergine e il Bambino in braccio, sia un piccolo quadro, una icona, ma bellissimi sono anche i successivi quelli con l'aquila e la Vergine in trono con Bambino.

Sono anche monete da collezione che comunque costano e delle quali poi ci sono tante varianti.

Secondo per capire inizialmente guarda il MIR Toscana e poi se ti appassioni ti consiglio " Zecca e monete del Comune di Pisa dalle origini alla seconda Repubblica " di Monica Baldassarri che è anche sul forum, libro incredibile per completezza su questa monetazione, qui troverai tutto, certamente una monetazione anche da studio oltre che da collezione,

Mario

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Benvenuto :)

Premetto che la monetazione medievale pisana è tra le più interessanti nel panorama numismatico italiano (mio parere personale, chiaramente e senza nulla togliere alle altre emissioni). Quindi reputo la tua scelta "azzeccata".

Come bibliografia ti consiglio vivamente "Zecca e monete del Comune di Pisa" a cura di Monica Baldassarri.

Per un approccio meno impegnativo ma pur sempre rigoroso il MIR "Toscana, zecche minori" di Alessio Montagano (troverai anche le valutazioni). Comunque la letteratura non manca, sicuramente.

Molte tipologie sono reperibili nel mercato numismatico. Dipende poi dalla rarità. Tu che sei esperto di monete classiche sai benissimo come funziona. Non c'è molta differenza. Gli sforzi economici ci saranno sicuramente ma tutto dipende da che livello di collezione vuoi affrontare. ;).

Non capisco dove hai visto il catalogo di Pisa. Credo non sia stato ancora improntato.

Per ogni evenienza non esitare a contattarci.

Saluti

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Quoto chi mi ha preceduto per quanto riguarda le note bibliografiche.

Per quanto riguarda la reperibilitá e il costo delle monete, Pisa é una delle zecche piú costose.

Io ti sconsiglio vivamente di partire da una zecca! La monetazione medievale si sviluppa per aree molto vaste: il sistema monetario é uguale in tutto il centro-nord Italia, se vuoi conoscere le monete medievali devi sempre tener conto di tutto il contesto in cui si sviluppano.

Non si puo studiare il denaro pisano senza conoscere quello lucchese, allo stesso modo non si possono studiare le zecche minori toscane senza conoscere la tipologia del grosso di ancona ecc ecc...

Ti consiglio la lettura della tesi di laurea di Mario Bernocchi per iniziare a scoprire la monetazione medievale.

Quando arrivo a casa ti invio la bibliografia (ora sono a scuola e spiega Pirandello :) )

Ciao, Magdi

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Innanzitutto vi ringrazio :)

@@adolfos intanto ti posto il link relativo al manuale sulle monete di Pisa http://manuali.lamoneta.it/MANUALI.html , poi ti dico che purtroppo non sono un esperto di antiche :D sono un semplice appassionato

@@magdi vedo che sei di Pisa, chissà se frequenti la stessa scuola che ho frequentato io a suo tempo.. magari hai i miei stessi professori :D comunque, scherzi a parte, mi rendo conto del discorso che fai e cercherò di tenerne conto per quel che riguarda la conoscenza generale della monetazione medievale (tra l' altro vi avrei poi chiesto dei testi in proposito :P).. ma sfortunatamente affrontare la materia come dici tu, ovvero nel modo migliore, richiede una grande quantità di tempo che ahimè non ho (sia per i miei impegni personali, sia perché come ho specificato sono già "impelagato" nel mondo delle antiche..). Questa mia scelta nasce per lo più da motivi affettivi ed estetici, se così si può dire, e per questo pensavo di concentrarmi su un' unica Zecca :)

Colgo l' occasione per chiedervi di consigliarmi, oltre ai testi di riferimento, anche una "metodologia" di studio e di collezione, dal momento che sono poco pratico della monetazione di questo periodo... grazie mille :)

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L'argomento é molto piú semplice della monetazione classica: la monetazione si sviluppa uniformemente in tutta l'area centro-nord della penisola: tralasciando le barbariche, con carlomagno appare il denaro, che si svaluta, poi appare il grosso, e di seguito gli altri tipi... Se trovi un testo che spiega semplicemente questa progressione, lo studio non é difficile.

La parte che ritengo complicata, invece, é la moneta di conto: quella é variabile tra le zone e non ci sono testi che la spiegano con semplicitá assoluta, tuttavia nel testo del Bernocchi da delle nozioni.

Un metodo per collezionare puó essere quello di prendere una zecca e raccogliere tutte le tipologie (questo metodo richiede anche disponibilitá economiche maggiori), oppure si puó prendere un'area (italia centrosettentrionale o una regione in particolare) e raccogliere monete per una o piú tipologie di ogni zecca.

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@@magdi

Ciao, piccolo grande amico!!!

Ma tu sei veramente convinto di quello che hai scritto?

Non voglio crederlo. Andiamo tutti in pensione a questo punto.

Dai, diciamo che hai voluto dare un aiuto morale al nostro nuovo amico ;) .

Un abbraccio

Adolfo

Modificato da adolfos
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@@magdi

Ciao, piccolo grande amico!!!

Ma tu sei veramente convinto di quello che hai scritto?

Non voglio crederlo. Andiamo tutti in pensione a questo punto.

Dai, diciamo che hai voluto dare un aiuto morale al nostro nuovo amico ;) .

Un abbraccio

Adolfo

?????

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Ciao adolfos , Mi sono spiegato male... non volevo assolutamente sminuire la parte medievale, ci mancherebbe altro (anche perchè è quella di cui mi occupo, ci mancherebbe altro... :) ).

Volevo dire che i concetti di base sulla metrologia e sulla scansione temporale, datazioni etc. etc. sono molto più concreti (ci sono dei punti fermi e gli studi sono più progrediti) di quelli che si possono trovare nella parte preromana o romana del primo periodo... ovviamente (ci mancherebbe altro) tutto quello che circonda questo è complicato, mi riferivo all'ossatura... soprattutto perchè è uniforme in tutt'Italia, non varia indipendentemente da città a città... poi che sia una materia vasta e complessa nello specifico è assodato :) ... io parlavo di concetti base ;) .

ciao, Magdi

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in pratica, mi state dicendo che le medioevali sono complicatissime da studiare :D e va bene, che sfida sia... a questo punto però vi chiedo: esiste un manuale che affronti in maniera generale l' argomento? giusto per avere una prima infarinatura

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Oltre ai testi citati mi sento di consigliare un libro che che copre tutta la monetazione pisana:

VANNI Franca Maria, PISA GLORIOSA - Le monete della Zecca di Pisa Casa Editrice CLD Libri 2010

Ecco il sito dell' autrice:

http://www.francamariavanni.it/index.php?option=com_content&task=view&id=13&Itemid=30

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Parti dal MIR Toscana, poi se ti appassioni Baldassarri e Vanni sono i testi di riferimento, l'importante è iniziare e poi avere passione, aspettiamo ora una bella moneta di Pisa qui sul forum :blum: ,

un caro saluto,

Mario

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Consiglio vivamente il primo volume già citato di Monica Baldassarri (il secondo non dovrebbe tardare troppo), non solo per la chiara classificazione dei vari nominali, ma soprattutto per la parte iniziale che merita d'essere letta e riletta per bene.

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Se poi vuoi una visione più generale prima di settorializzarti, ti consiglio:

Andrea Cavicchi, "La moneta medievale in Italia", Gruppo archeologico romano, 1991

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La tesi si intitola "La monetazione fiorentina dall'etá dello splendore, analisi attorno al fiorino d'oro" di Mario Bernocchi.

Non é facile reperirla, tuttavia é spiegata molto semplicemente dalla comparsa del denaro al ritorno al plurimetallismo e alla ricomparsa dell'oro (non solo per la zecca fiorentina, ma per tutta l'area geografica di cui si parla).

Come dicevo la metrologia é la base, e una volta capita l'evoluzione della moneta, poi questa é uguale per tutta l'italia centro-nord...

Ovviamente ripeto che poi la difficoltá sta nel conoscere le singole zecche, le singole emissioni, i singoli casi, nel conoscere la circolazione del periodo, tutto ció che é legato al mercato, la lettura delle leggende (talvolta quasi impossibili), l'iconografia particolare, i monogrammi, le tipologie etc. etc.

Non vorrei aver dato l'idea di una monetazione semplice, io mi riferivo, ovviamente, solo al sistema metrico che é piú semplice perché uniforme, niente di piú. ;) .

Ciao, Magdi

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Sicuro che il "sistema metrico" sia così semplice ?

Rispetto ad una monetazione come puó essere quella preromana o romana del primo periodo, credo di si... É una monetazione senza riferimenti quella... Non c'é un'uniformitá, ogni zecca adotta i suoi pesi e le sue misure, ogni caso va trattato in modo differente... Per una persona che si affaccia senza conoscenze, secondo me, il sistema medievale é molto piú schematizzato... Il denaro é il denaro ovunque, la svalutazione, quando c'é, c'é ovunque, il grosso é ovunque, le basi sono comunque il denaro, il soldo e la lira...

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Buongiorno a voi,

forse per introdurre il prefetto Burro ( :D) alla monetazione medievale e a tutte le sue problematiche sarebbe meglio un vero manuale, tipo quello, abbastanza facilmente recuperabile e con un prezzo abbastanza contenuto, di Lucia Travaini, Monete e storia nell'Italia medievale, IPZS, Roma 2001 (70 Euro).

Non dico certo che i libri consigliati sopra non siano importanti (ho comunque alcune forti perplessità sul catalogo della Vanni...), ma sono già, a parte il testo di Cavicchi, opere catalogiche monografiche che, proprio per questo danno per scontate molte cose sottointendendole.

Allego, giusto come esempio, la "piccola" bibliografia che si trova alla fine della voce "Pisa", firmata dalla bravissima Monica Baldassarri, nella "Guida delle zecche"... e allego pure la copertina del manuale della Travaini.

Bibliografia: Argelati I, pp. 77-78, II, pp. 7-8, V, pp. 22-24, 77, 83, 164; Bargello III, IV, V; Bianchimani 2004, p. 37; Bernareggi 1983; Carli Rubbi 1754, passim; Ceccarelli Lemut 1979; CNI XI, pp. 286-323; Gnecchi 1889, pp. 291-294; Matzke 1993, 2000; MIR 2008a; Muratori 1739, pp. 643-646; Panini Rosati 1974; Pardi 2003; Ravegnani Morosini II; Salvioli 1901, pp. 65-67; Travaini 1983, 1988a-b, 2003a; Vanni 2004; Zanetti I, II, II, IV, V, passim.

Baldassarri M. 2003a, La monetazione della Repubblica di Pisa fino alla prima dominazione fiorentina, in Pisa nei secoli, II, Pisa, pp. 7-66.

Baldassarri M. 2003b, La città e il commercio internazionale: la monetazione a Pisa tra XII e XVII secolo, in Pisa e il Mediteranno. Uomini, merci, idee dagli Etruschi ai Medici, catalogo della mostra, a cura di M. Tangheroni, Milano, pp. 262-269.

Baldassarri M. 2005, “Un abate non accetta denaro, neppure per i poveri”. L’uso di moneta a San Michele della Verruca in base allo studio dei reperti numismatici, in L’aratro e il calamo. Benedettini e Cistercensi sul Monte Pisano. Dieci anni di archeologia a San Michele alla Verruca, catalogo della mostra, a cura di A. Alberti e S. Gelichi, Pisa, pp. 323-358.

Baldassarri M. 2009, La circolazione monetaria in area alto tirrenica tra XI e XIV secolo: nuovi dati e riflessioni metodologiche, in Pre-atti del Convegno nazionale della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (Foggia, 30 settembre-3 ottobre 2009), Firenze, pp. 665-670.

Baldassarri M. c.s., I nominali della zecca di Pisa e la loro circolazione in area tirrenica tra XII e XIV secolo: il contributo delle fonti scritte ed archeologiche, «RIN», 111.

Banti O. 1978, A proposito della questione della moneta “lucchese” nel secolo XII e di un accordo monetario tra Pisa e Lucca del 1319, «NAC », 7, pp. 291-304.

Banti O. (a cura di) 1997, I brevi dei consoli del Comune di Pisa degli anni 1162 e 1164 (Istituto Storico Italiano per il Medioevo, Fonti per la Storia medievale, Antiquitates, 7), Roma.

Bonaini F. (a cura di) 1854-1857, Statuti inediti della città di Pisa dal XII al XIV secolo, voll. 3, Firenze.

Caturegli N. 1955-1956, Due biblioteche private in Pisa alla fine del secolo XIII, «Bollettino Storico Pisano», 24-25, pp. 22-79, con edizione di documenti in Appendice, pp. 79-90.

Ceccarelli Lemut M.L. 1979, Appendice documentaria, in G. Garzella, M.L. Ceccarelli Lemut, B. Casini, L’uso della moneta nei documenti pisani dei secoli XI e XII, in Studi sugli strumenti di scambio a Pisa nel Medioevo, Pisa 1979, pp. 49-83.

Cecchini P. (a cura di) 1931, Il Caleffo Vecchio del Comune di Siena, Siena.

Cristiani E. 1974, Problemi di datazione delle monete comunali pisane, in Le zecche minori toscane 1974, pp. 195-204.

Da Morrona A. 1787-1793, Pisa illustrata nelle arti e nel disegno, I-III, Pisa (ristampa Livorno 1812).

Del Mancino A. 1964, Attribuzione di una singolare imitazione del “bianco” di Pisa, «RIN», 66, pp. 137-169.

Del Mancino A. 1975, La prima serie monetale della zecca di Pisa con aquila e Vergine in trono, «RIN», 77, pp. 173-180.

Della Nava M. 1910, Il ristabilimento della zecca in Pisa nel 1595, «Notizie d’Arte», 3-4.

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Garzella G. 1990, Pisa com’era topografia e insediamento urbano, Napoli.

Gennai P.L. 1998, Monete pisane coniate durante la prima e la seconda repubblica, Navacchio, Pisa.

Ghignoli A. (a cura di) 1998, ed. I brevi del Comune e del Popolo di Pisa dell’anno 1287 (Istituto Storico Italiano per il Medioevo, Fonti per la Storia medievale, Antiquitates, 11), Roma.

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Saccocci A. 2006, I materiali. II Le monete: denari normanni (XI secolo) e ripostiglio di quattrini toscani (II metà XIV secolo), in “In Silice”. Lo scavo della chiesa di San Ponziano in Lucca, a cura di G. Ciampoltrini, Lucca, pp. 131-150.

Tolaini E. 1992, Forma Pisarum, Pisa.

Vanni F.M. 1990, Problemi di datazione di alcune monete pisane, «Bollettino Storico Pisano», 59, pp. 243-248.

Viani G. 1809, Memorie sopra due monete inedite della Repubblica di Pisa, Pisa 1809; riprodotto nel 1812 nella ristampa di Morrona 1787-1793, pp. 474-476, tav. III, nn. 1-2, e ancora in «RIN», 5 (1892), pp. 126-128.

Violante C. 1954/1980, Per la storia economica e sociale di Pisa nel Trecento: la riforma della zecca nel 1318, «Bullettino dell'Istituto Storico Italiano», 66, pp. 129-205 (versione riveduta con il titolo di Zecca e monetieri nei mutamenti costituzionali fra Due e Trecento, in Id., Economia, società ed istituzioni a Pisa nel Medioevo. Saggi e ricerche, Bari 1980, pp. 171-220, con appendice documentaria: i numeri di pagina citati nel testo si riferiscono a quest’ultima edizione).

Violante C. 1979, Alle origini del debito pubblico nel secolo XII: l'esempio di Pisa, in Studi per Enrico Fiumi, Pisa, 1, pp. 149-176.

Cordiali saluti, Teofrasto

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grazie per l' indicazione sul volume della Travaini :)

Volume prezioso :)

Il libro di Cavicchi citato è una buona e soprattutto snella "introduzione all'introduzione" e può valere la pena leggerlo per fissare i concetti base. Sempre come letture preliminari sono buoni anche i due volumi "Introduzione alle monete barbariche" e "Introduzione alle monete medievali" pubblicati dal Circolo numismatico di Monticello Conte Otto. Assorbiti questi :) puoi cominciare a focalizzarti su qualcosa di più specifico.

Sempre che poi non ti appassioni all'alto medioevo, o al medioevo dell'Italia meridionale, che sono quasi dei mondi a parte... e su questi, per una lettura comunque già piuttosto avanzata, ci sono i due monumentali volumi del MEC (Medieval European Coinage vol.I e vol.XIV, che tra l'altro sono a oggi gli unici pubblicati della collana). Il MEC XIV peraltro non tratta le monetazione bizantina e araba in Italia meridionale.

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grazie Paleologo, terrò conto dei tuoi preziosi consigli :) comunque, al momento terrò questo filone di ricerca al margine di quelli che sono i miei interessi principali, quindi non prevedo grossi approfondimenti nel breve periodo (a meno che io non rimanga folgorato dalle medievali, s' intende :P)

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