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La serie con l’asino fa parte di alcune emissioni del periodo 169-158 a.C. con simboli variabili (farfalla, pilei dei Dioscuri, lupa e i gemelli, ancora, stella) non associate con la moneta d’argento. Sono emissioni quindi composte solamente di monete in bronzo e senza il nome del magistrato monetario (non riconducibili alla gens).

Anche per il Sydenham questa moneta fa parte di una serie di emissioni in bronzo con simboli variabili.

Per il Grueber invece, essendo la testa di asino allusiva al cognomen del monetario M. Junius Silanus nell’emissione del denario del 145 a.C. (RRC 220/1), ipotizza che anche in questa emissione in bronzo si voglia far riferimento al cognomen Silanus.

Nella mitologia greca Sileno era il più anziano dei satiri, spesso ubriaco e a cavallo di un asino.


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