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Volume di Vecchi sui fusi italici


Risposte migliori

Il libro l’ho acquistato.

Rispetto all'edizione del 1979 è in formato più grande (quasi un A4); le foto sono migliorate (anche se in bianco e nero); e con una nuova numerazione.

Per il resto segue l’impostazione del precedente lavoro: una brevissima introduzione, glossario, metrologia e datazione schematizzata, e poi l’elenco delle monete con i vari riferimenti e i pesi min-max (che sono grosso modo quelli dell’Haeberlin).

Come cronologia si segue il Crawford ed il Rutter (HN Italy).

Mancano quelle pagine introduttive di analisi e di commento delle varie emissioni.

Modificato da legionario
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Il libro l’ho acquistato.

Rispetto all'edizione del 1979 è in formato più grande (quasi un A4); le foto sono migliorate (anche se in bianco e nero); e con una nuova numerazione.

Per il resto segue l’impostazione del precedente lavoro: una brevissima introduzione, glossario, metrologia e datazione schematizzata, e poi l’elenco delle monete con i vari riferimenti e i pesi min-max (che sono grosso modo quelli dell’Haeberlin).

Come cronologia si segue il Crawford ed il Rutter (HN Italy).

Quello che mancano sono quelle pagine introduttive, di analisi e di commento alle varie emissioni.

Quindi un altro "copia e incolla" senza nessun nuovo apporto...se ne sentiva proprio la mancanza..si si si.. complimenti a Italo...

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Egregi signori, il volume, da noi edito, ha apportato variazioni sull'attribuzione di talune emissioni, inoltre sono stati aggiunti degli esemplari inediti a completamento dell'opera.
Ovviamente si segue l'impostazione di Crawford ed di Rutter in quanto perfettamente in linea con il pensiero dell'autore.
Sono graditi commenti e soprattutto contestazioni se supportate da tesi valide, per intenderci non basta dire

" ...per me e' luceria e non volterra... " ma " ...per me e' luceria e non volterra perche'...."

Numerosi sono stati gli studi successivi alla prima edizione di " Italian Cast Coinage" e pertanto si e' sentita l'esigenza di
migliorare l'opera e non solo di svolgere un copia e incolla.

Augurando a tutti un Buon 2014

Alessandra Brunetti LAC Ltd

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Ancora debbo acquistare l'intero volume, ma avevo avuto da Vecchi la bozza del testo (senza le tavole fotografiche).

Dal momento che sto studiando la monetazione di Ariminum, per il suo Corpus, debbo rilevare che è sfuggita una variante della Teruncia, che ha i segni di valore non solo a destra, ma anche a sinistra del tridente. E' un dettaglio abbastanza particolare.

Allego, anche come esempio, la scansione del testo di Vecchi realtivamente ad Ariminum.

Non ho ancora esaminato la monetazione delle altre zecche: per quelle preferisco attendere il libro, che ho già ordinato alla Libreria Classica Editrice Diana.

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Ancora debbo acquistare l'intero volume, ma avevo avuto da Vecchi la bozza del testo (senza le tavole fotografiche).

Dal momento che sto studiando la monetazione di Ariminum, per il suo Corpus, debbo rilevare che è sfuggita una variante della Teruncia, che ha i segni di valore non solo a destra, ma anche a sinistra del tridente. E' un dettaglio abbastanza particolare.

Allego, anche come esempio, la scansione del testo di Vecchi realtivamente ad Ariminum.

Non ho ancora esaminato la monetazione delle altre zecche: per quelle preferisco attendere il libro, che ho già ordinato alla Libreria Classica Editrice Diana.

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Grazie per la segnalazione, nella stesura definitiva e' stata inserita tale variante, quindi la trovera' nel volume.

Cordialmente Alessandra Brunetti

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Ho una domanda.

Per ogni moneta è indicato l'elenco degli esemplari conosciuti o solo il range con il peso massimo e il peso minimo, come nella pagina esempio postata da acraf?

Ringrazio e saluto.

Modificato da Vincenzo
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Ho una domanda.

Per ogni moneta è indicato l'elenco degli esemplari conosciuti o solo il range con il peso massimo e il peso minimo, come nella pagina esempio postata da acraf?

Ringrazio e saluto.

Buongiorno Vincenzo, il volume non riporta gli esemplari conosciuti, per alcuni sarebbe praticamente impossibile un censimento, tuttavia può farsi un'idea degli esemplari prendendo in considerazione la numerazione Haeberlin o di altri studi citati. Per essere piu chiara : " Haeberlini 1-12" esemplari censiti 12, " Bergamini 1-18" esemplari censiti 18, in questo caso Bergamini cita 6 esemplari in più di Haeberlin.

Ben presto uscirà una errata corrige che sarà disponibile sul nostro sito, scaricabile gratuitamente e sarà inviata a chi ne farà richiesta.

Per questo motivo invito tutti a segnalare errori o incongruenze.

Ringraziando tutti sin da ora resto a vostra disposizione per ogni altra domanda.

Cordialmente Alessandra Brunetti

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Il libro l’ho acquistato.

Rispetto all'edizione del 1979 è in formato più grande (quasi un A4); le foto sono migliorate (anche se in bianco e nero); e con una nuova numerazione.

Per il resto segue l’impostazione del precedente lavoro: una brevissima introduzione, glossario, metrologia e datazione schematizzata, e poi l’elenco delle monete con i vari riferimenti e i pesi min-max (che sono grosso modo quelli dell’Haeberlin).

Come cronologia si segue il Crawford ed il Rutter (HN Italy).

Mancano quelle pagine introduttive di analisi e di commento delle varie emissioni.

Alla fine ho deciso per l'acquisto di questo volume

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  • 2 settimane dopo...

Dopo quasi un anno dall'acquisto (e dal pagamento - bizzarro porre in vendita qualcosa che ancora non esiste, senza esplicitarlo) il libro é arrivato qualche giorno fa.

Dalla prima scorsa temo purtroppo che il suo destino sia quello di andare a prendere polvere su uno scaffale.

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Awards

Al giorno d'oggi, proporre foto in b/n di monete caratterizzate principalmente dalla patina multicolore, mi sembra una pessima scelta. Anche seguire la datazione del Crawford, totalmente incongrua per questa monetazione, lo è, ma questa è una mia opinione (IMHO) .

Modificato da caiuspliniussecundus
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Dopo quasi un anno dall'acquisto (e dal pagamento - bizzarro porre in vendita qualcosa che ancora non esiste, senza esplicitarlo) il libro é arrivato qualche giorno fa.

Dalla prima scorsa temo purtroppo che il suo destino sia quello di andare a prendere polvere su uno scaffale.

Caro Giorgio,

tenendo in massima considerazione il tuo parere e, purtroppo, un portafoglio che non mi permette di acquisire libri e decidere a posteriori, potresti fare una recensione dettagliata di questo volume.

Finora mi è parso di capire che non si tratta di un vero e proprio Corpus, ma si rimanda semplicemente ad opere precedenti.

Ti ringrazio e ti saluto.

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Per l'impostazione del libro, basta andare al mio post # 29, dove è riportata una pagina (quella relativa ad Ariminum).

Non è un Corpus, ma solo un catalogo e praticamente è la versione migliorata del Thurlow-Vecchi.

Può essere utile per chi si accosta inizialmente alle monete fuse e per una agevole classificazione, ma non è un'opera per scopi scientifici.

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Per l'impostazione del libro, basta andare al mio post # 29, dove è riportata una pagina (quella relativa ad Ariminum).

Non è un Corpus, ma solo un catalogo e praticamente è la versione migliorata del Thurlow-Vecchi.

Può essere utile per chi si accosta inizialmente alle monete fuse e per una agevole classificazione, ma non è un'opera per scopi scientifici.

Ok. Grazie mille.

Si potrebbe postare, cortesemente, una pagina con le immagini?

E, soprattutto, per ogni immagine vi è scritto il riferimento preciso di collocazione dell'esemplare?

Comunque, nel mio sito, ho deciso di dar vita a recensioni firmate sui volumi di monetazione antica e medievale.

Se qualcuno vuole, può contattarmi.

Saluti.

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Volentieri. Il volume di Vecchi ha 90 tavole, che forniscono un buon panorama dei vari tipi e le immagini sono in B/N, anche se in genere con adeguata qualità.

Per rimanere ad Ariminum, del quale avete già la pagina del catalogo, allego la corrispondente tavola, la n. 60, che riassume tutta la monetazione di quella zecca (compresa la emissione n. 235, che è coniata e non fusa):

post-7204-0-80551000-1390606795_thumb.jp

In precedenza, in un indice prima delle tavole, il volume cita la provenienza delle foto.

post-7204-0-52773900-1390606858_thumb.jp

Tutto molto stringato e senza ulteriori riferimenti, come il peso. Nel catalogo è riportato solo l'intervallo ponderale (peso massimo - peso minimo), senza altri dati (come il numero dei pezzi noti o quanto meno presi in considerazione).

Peccato che, nel caso di Ariminum, la foto del quncunx n. 229 non sia quello di Ars Classica 16/1933, n. 1502 (che poi era finito nella collezione Piancastelli, nel museo civico di Forlì), bensì sia quello proveniente da asta Artemide, 18/12/2005, n. 30. Quindi la citazione nell'indice non è corretta per questo nominale (negli altri casi è corretta).....

In ogni caso, nel volume sono riportati alcuni inediti, talvolta in collezioni private, come una semuncia di 9.06 g di Firmum (un pezzo unico), con Testa di toro frontale/Punta di lancia e FIR retrogrado (Vecchi n. 247). Peccato che la foto sia quasi illeggibile..... Poi, sempre per Firmum, noto che non conosceva il lavoro di Roberto Rossi, Inedito fuso di zecca picena a legenda FIR, dal 2° Convegno di Studi Numismatici Marchigiani, con Tripode e FIR e S/ Tripode e FIR e S, g. 134,6 (la cui autenticità però deve essere ancora verificata, anche se non appare essere un banale falso).

Visto che ti interessano le monete apule, ti avviso che riporta un paio di inediti: per Luceria, un quincunx (Vecchi n. 338), che poi è quello di NAC 54/2010, n. 4 e per Venusia una uncia (Vecchi n. 357) che è noto in due pezzi (Vecchi 13/1998, n. 579, g. 15,67 e NAC 59/2011, n. 672, g. 14,72).

Ciao

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Aggiungo che in qualche sporadico caso mancano le illustrazioni, come il secondo asse di Reate (Vecchi n. 256), anche se sono disponibili immagini dall'Haeberlin. In questo caso c'erano almeno due esemplari che appartenevano alla collezione personale di Haeberlin, che poi confluirono nel 1940 nel museo di Berlino. Bastava chiedere a Berlino e pagare (nemmeno tanto) le relativa immagine per riprodurla.....

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Visto che ti interessano le monete apule, ti avviso che riporta un paio di inediti: per Luceria, un quincunx (Vecchi n. 338), che poi è quello di NAC 54/2010, n. 4 e per Venusia una uncia (Vecchi n. 357) che è noto in due pezzi (Vecchi 13/1998, n. 579, g. 15,67 e NAC 59/2011, n. 672, g. 14,72).

Ciao

Ringrazio nuovamente acraf per le preziose informazioni.

Per la precisione.

La moneta lucerina rappresenta una variante di un tipo noto, ma ne è dubbia l'autenticità.

Il nummo venosino ha problemi, invece, di attribuzione, in quanto la legenda potrebbe essere VES(anche se è nota già una tipologia di oncia) e non semplicemente VE(almeno vedendo l'esemplare NAC). Se qualcuno ha il catalogo e l' immagine dell'esemplare VECCHI 13/1998, mi farebbe un gran favore a postarlo qui, in buona risoluzione, o a inviarmelo in privato.

GRAZIE.

Modificato da Vincenzo
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Considerati i limiti sopra indicati vorrei sapere quale testo "scientifico" e' eventualmente disponibile in alternativa ?

Grazie

Haeberlin

Ma devi modificare la tua libreria per ospitarlo!

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Grazie Numa Numa

Ho appena acquistato una nuova abitazione in Liguria e guarda caso ho una stanza da arredare come studio con tre pareti libere per una libreria di ampie dimensioni !

Modificato da piergi00
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Grazie Numa Numa

Ho appena acquistato una nuova abitazione in Liguria e guarda caso ho una stanza da arredare come studio con tre pareti libere per una libreria di ampie dimensioni !

Allora prevedi uno scaffale alto almeno 50 !

E' una delle piu' belle pubblicazioni sulla numismatica antica. Anche se risale al 1903 è ancora oggi utilissima (anche se inevitabilmente studi di serie monografiche o articoli specifici vengono a correggerla o ampliarla ogni tanto) e nessuna nuova pubblicazione ne ha comunque preso il posto per ampiezza di zecche e materiali trattati

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Dopo quasi un anno dall'acquisto (e dal pagamento - bizzarro porre in vendita qualcosa che ancora non esiste, senza esplicitarlo) il libro é arrivato qualche giorno fa.

Dalla prima scorsa temo purtroppo che il suo destino sia quello di andare a prendere polvere su uno scaffale.

viste le premesse espresse nel tomo sulle monete Etrusche, era prevedibile... Modificato da numizmo
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Ringrazio nuovamente acraf per le preziose informazioni.

Per la precisione.

La moneta lucerina rappresenta una variante di un tipo noto, ma ne è dubbia l'autenticità.

Il nummo venosino ha problemi, invece, di attribuzione, in quanto la legenda potrebbe essere VES(anche se è nota già una tipologia di oncia) e non semplicemente VE(almeno vedendo l'esemplare NAC). Se qualcuno ha il catalogo e l' immagine dell'esemplare VECCHI 13/1998, mi farebbe un gran favore a postarlo qui, in buona risoluzione, o a inviarmelo in privato.

GRAZIE.

Volevo ringraziare pubblicamente acraf per essersi prodigato celermente a soddisfare la mia richiesta.

Saluti.

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  • 1 anno dopo...

Viste le premesse e le recensioni non entusiastiche ho aspettato una buona occasione per acquistarlo e ne ho infine trovata una copia usata ma ben tenuta a 30 euro che ho acquistato.

Devo dire che come volume almeno, è all'esterno almeno esteticamente piu' bello del Thurlow-Vecchi.... ;)

Già che le fotografie in bianco e nero di monete in bronzo...nel 2015...non sono certo il massimo, e uno sforzo in piu' si poteva certo fare.

Modificato da cliff
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  • 2 mesi dopo...
  • 3 settimane dopo...

 

Ben presto uscirà una errata corrige  che sarà disponibile sul nostro sito, scaricabile gratuitamente e sarà inviata a chi ne farà richiesta.

Per questo motivo invito tutti a segnalare errori o incongruenze.

Ringraziando tutti sin da ora resto a vostra disposizione per ogni altra domanda.

 

Cordialmente Alessandra Brunetti

Buongiorno signora Brunetti.

è stata pubblicata l' errata corrige?

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