[Discussione a tema] Gli incisori artisti

[Emiliano77]

mi sento di citare il grande Aurelio Mistruzzi.

fonte: wikpedia

Aurelio Mistruzzi (Villaorba, 1880 – Roma, 1960) è stato uno scultore e medaglista italiano.

Nato a Villaorba di Basiliano nel 1880, frequenta la Scuola d’Arte di Udine ai corsi dello scultore De Paoli. S’iscrive poi all’Accademia di Venezia e poco dopo si trasferisce a Milano per seguirvi i corsi serali dell’Accademia di Brera tenuti da Mazzucchelli e di Pellini, scultori di linguaggio impressionista. Si avvicina poi ai modi veristi di Vela. Nel 1908, grazie ad una borsa di studio, può seguire la Scuola dell'arte della medaglia a Roma.

Aurelio Mistruzzi

Fontana delle rane, MonzaNel 1914 ottiene l’importante commessa della decorazione scultorea del Palazzo Municipale di Udine che esegue in collaborazione con Raimondo D'Aronco con gruppi statuari monumentali dedicati alle virtù civili e politiche (La vittoria del lavoro, Il Lavoro, L'unione e la forza, Venezia e Terza Italia, Impero e Patriarcato). Si dedica anche alle commissioni private, in particolare alla statuaria funeraria.

Dopo la fine della Prima guerra mondiale è incaricato di numerosi Monumenti ai Caduti per numerose località friulane, oltre che di statuaria sacra come ad esempio per la Basilica del Santo a Padova e alcune chiese di Roma.

Dai primi anni venti del Novecento si dedica con assiduità anche alla medaglistica e alla monetazione. Firma le monete di Pio XI e parte di quelle di Pio XII.

Cospicua è inoltre la sua produzione di carattere civile e profano: da ricordare la bella Fontana delle rane a Monza.

Tra le ultime opere il suo monumento al generale Trujillo a Santo Domingo (1957). Si spegne a Roma nel 1960.

fonte wikipedia

ciao ciao

[dizzeta]

Evvabbè ...cari amici, volete proprio che metta in pubblico la mia estrema ignoranza?

E allora lo faccio sperando perdonerete i miei strafalcioni in materia di Storia dell’Arte.

Ordunque, gli “esperti” dicono che “l’opera del Pisanello presenta caratteri simili e paralleli alla dote fondamentale degli incisori greci, cioè saper osservare in modo penetrante e appassionato gli oggetti che penetravano e da questa caratteristica derivò un realismo che deve la sua forza al senso di verità ed al sincero e appassionato interesse delle forme ideali. nello spazio e nel tempo. Le decorazioni e gli ornamenti dei suoi soggetti sono certamente moderni, e questo rende il suo stile non eccessivamente classico, nondimeno la sua cura verso i soggetti e la sua attenzione per la forma ideale sono fortemente sentiti.”

Dalla prima medaglia, del 1438, che raffigura Giovanni Paleologo in visita in Italia, e nei 20 anni seguenti realizzò non meno di 30 medaglie-ritratto ed è stato osservato che da subito raggiunse l’apice della sua arte, dai disegni preparatori che ci sono pervenuti possiamo capire quale livello di studio e di analisi egli dedicasse al soggetto prima di procedere alla preparazione del modello in cera.

Qui mi stacco dagli “esperti” per dirvi le mie senzazioni, diciamo, a "pelle", perché voglio sottolineare come il Pisanello, secondo me, riuscì a dare ai suoi lavori una armonia prospettica che prima di lui non esisteva, introdusse i diversi “piani”, come in questa medaglia che allego di Francesco Gonzaga, dove la spada appare sopra alla coscia, che a sua volta sta sopra al cavallo, che è sopra alla coda, che è ancora sopra al secondo cavallo e, ultimo, il paesaggio: sono sei “piani” distinti e sovrapposti che danno alla medaglia una profondità incredibile in così poco spazio che provano come il pittore abbia saputo trasformarsi in scultore e tradurre le luci, le ombre e le velature dei sui dipinti in una piccola medaglia di 10 cm.

Infine, più prosaicamente, sono affascinato dai suoi “cappelli” incredibili, a volte mostruosi ma sempre meravigliosamente in armonia con l’immagine e con la sensazione che si prova alla visione dell’insieme e sembrano voler dissacrare le immagini austere dei “potenti” e dare un tocco d’ironia che per me è inarrivabile.

[Utente.Anonimo3245]

Grazie Dizzeta, che medaglia particolare, non ne avevo mai viste del Pisanello...ed i cappelli sono particolarissimi in effetti, quasi dei panettoni.

Chissà se li portavano davvero così all'epoca oppure era una sua rimarcazione del personaggio come hai appena accennato.

Grazie, Giò

[dizzeta]

Fra gli incisori “artisti” non posso non ricordare un genovese ....un po di "campanile" permettetemelo ...che ci ha lasciato opere memorabili: Girolamo Vassallo.

Per descriverlo un po’ rubo a man bassa dall’articolo che Monica Baldassarri scrisse insieme a Nicolò Pera sulla rivista della Banca Carige “La Casana” …e chiedo scusa agli autori per il mio sunto.

Girolamo Vassallo studiò all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Tra il 1796 e il 1797, forse in conseguenza del cambio di governo o per la sua conoscenza del nobile Girolamo Durazzo, cominciò a lavorare nella zecca genovese, infatti fino al pieno XVIII secolo gli zecchieri erano scelti tra una ristretta cerchia di famiglie, i cui componenti a rotazione occupavano varie mansioni di responsabilità nell’officina monetaria. Rimase alle dipendenze della zecca fino al 1805 e, negli ultimi 5 anni, come capo-incisore, preparandovi conii, definiti da Alizeri: “notabili per freschezza d’intaglio come per gusto di composizione finissimo.”

Delle sue opere possiamo ammirare le 96 lire in oro della Repubblica Ligure” dove al dritto raffigura con la superba figura femminile la Liguria, come Repubblica Democratica e Sovrana, e nei nominali in argento dove mostra la rappresentazione statuaria di Libertà in forma di Minerva, con picca e berretto frigio, ed Uguaglianza come donna paludata, che ispirandosi alla riconquistata libertà sorregge l’archipendolo.

Oltre a queste monete abbiamo il progetto di un 100 franchi del 1807, di cui si conoscono solo le prove in rame e rame dorato, preparato in seguito all’annessione di Genova all’Impero Francese (4 giugno 1805), e una serie di medaglie veramente notevoli sia per significato che per esecuzione, fra le quali spicca il Napoleone del 1797 per ricordare la nascita della Repubblica Ligure.

Nel 1808, in qualità di zecchiere al servizio dell’imperatore francese, Vassallo fu trasferito a Milano dove collaborò con altri incisori.

[Ianva]

Evvabbè ...cari amici, volete proprio che metta in pubblico la mia estrema ignoranza?

E allora lo faccio sperando perdonerete i miei strafalcioni in materia di Storia dell’Arte.

E saresti uno cho non ne sa? non ce la dai a bere :rofl: :hi:

Non sapevo che Pisanello fosse medaglista, e che medaglista! Mi sto emozionando nello scoprire che alcuni artisti anche di grande calibro ci hanno lasciato in eredità dei tondelli che, magari, in alcuni casi possono essere più a favore delle tasche della gente comune di quanto non lo sia acquistare un dipinto o una scultura, che sono capaci, per quel che riguarda alcuni artisti, di costare milioni/miliardi. Poter avere un piccolo pezzo di loro, in più unendo il tutto con la passione per la numismatica, come si suol dire, non ha prezzo!!!!!! :good: :)

[dizzeta]

...ma sapete che mi sono "invexendôu" ...(confusione, agitazione emotiva) ...

e mi sono comprato un Pisanello! ....è una rifusione postuma ovviamente ...

...ma mi è piaciuta e la terrò in ricordo di Giovanna, Petronius e Ianva...e del cappello ...

Modificato 6 Marzo, 2013 da dizzeta

[Ianva]

...ma sapete che mi sono "invexendôu" ...(confusione, agitazione emotiva) ...

e mi sono comprato un Pisanello! ....è una rifusione postuma ovviamente ...

...ma mi è piaciuta e la terrò in ricordo di Giovanna, Petronius e Ianva...e del cappello ovviamente ...

Ma anche a me ne è venuta voglia!! Beh ci hai messo poco pero :)

[Ianva]

E saresti uno cho non ne sa? non ce la dai a bere :rofl: :hi:

Non sapevo che Pisanello fosse medaglista, e che medaglista! Mi sto emozionando nello scoprire che alcuni artisti anche di grande calibro ci hanno lasciato in eredità dei tondelli che, magari, in alcuni casi possono essere più a favore delle tasche della gente comune di quanto non lo sia acquistare un dipinto o una scultura, che sono capaci, per quel che riguarda alcuni artisti, di costare milioni/miliardi. Poter avere un piccolo pezzo di loro, in più unendo il tutto con la passione per la numismatica, come si suol dire, non ha prezzo!!!!!! :good: :)

Per Genova sfondi una porta aperta, sono genovese pure io, un po' di campanilismo credo ci stia :)

[Ianva]

mi sento di citare il grande Aurelio Mistruzzi.

ciao ciao

Ci metti qualche immagine? :)

Modificato 6 Marzo, 2013 da Ianva

[Utente.Anonimo3245]

...ma sapete che mi sono "invexendôu" ...(confusione, agitazione emotiva) ...

e mi sono comprato un Pisanello! ....è una rifusione postuma ovviamente ...

...ma mi è piaciuta e la terrò in ricordo di Giovanna, Petronius e Ianva...e del cappello ...

Ed io scaricherò la foto, almeno quella per ricordo la tengo volentieri... :lol: :lol: .

Grande Dizzeta, ciao. :D

[Emiliano77]

Ci metti qualche immagine? :)

[Emiliano77]

Ci metti qualche immagine? :)

medaglista di stato e chiesa, Aurelio Mistruzzi

mentre lavora alla targa di Dante

[Ianva]

medaglista di stato e chiesa, Aurelio Mistruzzi

mentre lavora alla targa di Dante

Grazie :)

[Emiliano77]

Grazie :)

ma figurati :good:

[dizzeta]

MI è giunta notizia che anche Donatello incise una serie di medaglie.

Su internet non ho trovato nulla, c'è qualcuno che ne ha notizia? O qualche riferimento?

[Ianva]

MI è giunta notizia che anche Donatello incise una serie di medaglie.

Su internet non ho trovato nulla, c'è qualcuno che ne ha notizia? O qualche riferimento?

Io non ne so nulla, sarebbe davvero notevole tuttavia, aspettiamo conferme!

[dizzeta]

Su Donatello …navigando, navigando …da buon genovese … fra altre “placchette” ho trovato questa piccola opera di Donatello (misura 28 cm) che si avvicina alle “medaglie”, che mi sembra simpatico segnalare:

il 27 agosto 1456 il medico Giovanni Chellini scrisse sul suo “Libro dei debitori e ricordanze” che il “huomo grande” Donatello fu da lui curato e in segno di gratitudine ricevette questo tondo di bronzo raffigurante “la Vergine Maria col bambino al collo e due angeli da lato, tutto in bronzo e dal lato di fuori cavato”. Il medico avrebbe poi versato il vetro fuso dall’altra parte del tondo per ricavarne la seconda immagine che allego.

Mi sembra geniale che Donatello abbia eseguito e curato non solo il dritto ma anche il retro della sua opera affinchè possa essere utilizzata sia come originale (al dritto) che come stampo da utilizzare per ottenere copie in serie ( il retro).

….Comunque non mi fermo …continuo a cercare le sue medaglie ….

Modificato 10 Marzo, 2013 da dizzeta

[Emiliano77]

grazie dizzeta non ne sapevo nulla di Donatello :good:

[Ianva]

Grazie a Dizzeta per la sua ricerca.

Non ho capito bene: hanno fatto uno stampo in vetro del fronte per farci una placca in vetro?

[dizzeta]

Grazie a Dizzeta per la sua ricerca.

Non ho capito bene: hanno fatto uno stampo in vetro del fronte per farci una placca in vetro?

No è proprio il retro che è stato lavorato per essere esso stesso uno stampo, quindi il dritto è quello della prima fotografia e il suo retro l'immagine in negativo ben scolpita con tutti i dettagli che vediamo nella immagine blu (in vetro).

Modificato 10 Marzo, 2013 da dizzeta

[dizzeta]

Un altro tra i "grandissimi" che meriterebbe approfondimenti è il Mantegna.

Scrive Giannino Giovannoni:

Per il Mantegna i problemi della partecipazione alla produzione e alla progettazione delle monete e delle medaglie vanno visti in una prospettiva completamente diversa rispetto alle medaglie del Pisanello, poiché l’autore veronese, oltre a disegnare le medaglie, ne curava direttamente la produzione, la fusione e, negli esemplari destinati alla corte dei Gonzaga, probabilmente anche le operazioni di rifinitura e bulinatura...
Completamente diversa è la prospettiva per le monete e medaglie realizzate nell'epoca del Mantegna che, come tutti i grandi maestri del Rinascimento, si limitava forse a progettare o a disegnare i soggetti affidandone l'esecuzione poi agli allievi della scuola o ai mastri della Zecca Marchionale.
Nel caso del Mantegna non è quindi possibile affermare con sicurezza una sua partecipazione diretta alla produzione di medaglie e monete dei Gonzaga, data la scarsità di documenti e l’assenza di disegni autografi che lo possano provare...

[Ianva]

No è proprio il retro che è stato lavorato per essere esso stesso uno stampo, quindi il dritto è quello della prima fotografia e il suo retro l'immagine in negativo ben scolpita con tutti i dettagli che vediamo nella immagine blu.

Notevole! Quindi si potrebbero fare tutte le copie possibili!! Quale è la dimensione di questa cosa?

[dizzeta]

Notevole! Quindi si potrebbero fare tutte le copie possibili!! Quale è la dimensione di questa cosa?

il cerchio intorno alla Vergine è 20,5 cm, con tutto il bordo esterno 28,5 cm. Il tutto è in un museo di Londra ...non so se ti fanno fare una copia.... :D

[Ianva]

il cerchio intorno alla Vergine è 20,5 cm, con tutto il bordo esterno 28,5 cm. Il tutto è in un museo di Londra ...non so se ti fanno fare una copia.... :D

Si ne dubito anche io :) pensavo fosse piu piccola!! Sarebbe bello se facessero una commemorativa pantografando una cosa di questo genere e riproducendola su una moneta prodotta in migliaia di esemplari!

[dizzeta]

Intanto godetevi questa: di Gian Lorenzo Bernini: la prima è sicuramente sua in un museo veneziano, la seconda a lui attribuita ...