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IGNORED

Savoia VS Antichi Sati preunitari


Guest Fid

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Scusate, ma come fate a dire che i Borboni avevano reso fiorente il sud!?

I Borboni lo hanno malgovernato lasciandolo in mano alle baronie che poi si sono evolute nella mafia e i Savoia lo hanno trattato come territorio di conquista.......

risultato Sud KO!

Ciao Leo (parlo anch'io da un territorio appartenuto al regno delle 2 Sicilie).

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  • ADMIN
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Inviterei tutti a cercare di non scivolare sulla politica....

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Scusate, ma come fate a dire che i Borboni avevano reso fiorente il sud!?

I Borboni lo hanno malgovernato lasciandolo in mano alle baronie che poi si sono evolute nella mafia e i Savoia lo hanno trattato come territorio di conquista.......

risultato Sud KO!

Ciao Leo (parlo anch'io da un territorio appartenuto al regno delle 2 Sicilie).

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Sono dell'opinione che i Savoia non abbiano per nulla affrancato il sud impoverendolo ulteriormente(vedi tassa sul macinato) e trattandolo da territorio di conquista mantenendo l' ingiustizia, il malgoverno e i privilegi nobiliari che avevano garantito.Viceversa i Borboni erano dei regnati assenti in uno stato allo sbando dove il potere era in mano,come giustamente detto,ai potentati nobiliari e alla malavita

Personalmente penso che l'esperienza Napoleonica avrebbe potuto portare una ventata di modernità e di sviluppo

Modificato da Fid
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Scusate, ma come fate a dire che i Borboni avevano reso fiorente il sud!?

I Borboni lo hanno malgovernato lasciandolo in mano alle baronie che poi si sono evolute nella mafia e i Savoia lo hanno trattato come territorio di conquista.......

risultato Sud KO!

Ciao Leo (parlo anch'io da un territorio appartenuto al regno delle 2 Sicilie).

114601[/snapback]

Sono dell'opinione che i Savoia non abbiano per nulla affrancato il sud impoverendolo ulteriormente(vedi tassa sul macinato) e trattandolo da territorio di conquista mantenendo l' ingiustizia, il malgoverno e i privilegi nobiliari che avevano garantito.Viceversa i Borboni erano dei regnati assenti in uno stato allo sbando dove il potere era in mano,come giustamente detto,ai potentati nobiliari e alla malavita

Personalmente penso che l'esperienza Napoleonica avrebbe potuto portare una ventata di modernità e di sviluppo

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guarda Fid, che la tassa sul macinato era stata messa solo per risanare le tasse e per uscire dal debito pubblico e non per rendere il sud più povero.

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Concordo con Fid sul fatto che Giacchino sarebbe stato un buon regnante, meno sul fatto che la tassa sul macinato sia stata pensata apposta per impoverire il sud.

La "piemontesizzazione" del meridione è stato un grosso errore storico ampiamente riconosciuto; ma un sud-Italia indipendente sotto i Borboni avrebbe aggravato le cose portandolo in tempi più moderni a una situazione da staterello Balcanico.

Ciao Leo

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Inviterei tutti a cercare di non scivolare sulla politica....

114602[/snapback]

Scusa Incuso, che c'azzecca la politica!?!?

P.s. prima volevo scrivere Gioacchino!

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  • ADMIN
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Semplice, dalla situazione di fine 800 si passa al 900 e poi il salto è breve... La differenza tra storia e politica è labile.

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  • ADMIN
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Beh, io l'ho buttata lì per precauzione :)

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Spessop mi sono chiesto anche io (da aspirante storico) cosa sarebbe successo se .....

non fosse esistito Garibaldi,

non ci fosse stato Cavour

se Vittorio Emanuele si fosse accontentato di mettere le mani su Milano

se

se

se

Certo la storia non si fa con i se e con i ma.... però è lecito chiederselo.

Io credo che il problema non è se si fosse o meno realizzata l'unità d'italia, quanto piuttosto quando.

La seconda metà dell'800 era attraversata da spinte nazionalistiche in tutta europa, e non è un caso che in quegli anni siano nate molte nazioni europee come le conosciamo oggi (non ultima, la Germania).

Anche perchè col progresso dei mercati e dei trasporti, alla fine tutti (o molti) si sarebbero resi conto che dover passare 4 stati e tre frontiere per andare da Milano a Bologna sarebbe stato eccessivo.

Sicuramente però non avremmo avuto lo stato unitario e centrale come lo abbiamo conociuto, che è stato a tutti gli effetti, nel bene e nel male, una decisione piemontese.

Probabile anzi che sulla spinta della nascita del secondo Reich tedesco, si potesse arrivare a pensare ad una unione simile, di tipo imperiale, anche per l'italia.

Con la differenza che in Italia non c'era però un re di Prussia riconosciuto "superiore" anche dai suoi pari... A chi sarebbe dovuta andare la corona imperiale? quale sovrano sarebbe potuto essere riconosciuto come "superiore" da tutti gli altri?

Se ci pensate forse la risposta non è difficile....

Come sarebbe andata a finire?

parafrasando Kipling, non lo so, sarebbe stata "tutta un'altra storia".....

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ciao a tutti, ho seguito con interesse le varie opinioni e gradirei esprimere le mie. Intanto metterei a fuoco i due motivi di discussione:

1 - se non ci fosse stata l'Unità d' Italia?

2 - i Savoia e l'unità hanno veramente migliorato il paese?

Le due domande, come appassionato di Storia mi trovano piuttosto critico.

L'unità non poteva che essere il futuro dell'Italia e non per volere di un singolo. Stretti come erano tra grandi potenze, i vari popoli italiani capivano che per non essere sopraffatti come Lombardi e Veneti bisognava diventare un'unica nazione. E' da Milano che è partita l'unità d'Italia, anche se per realizzarla la Storia si è servita di vari strumenti.

La questione dei Savoia e del loro contributo ha riempito le biblioteche di saggi e libri. Oggi possiamo dire che i Savoia si sono ritrovati strumento dell'unificazione, al di là delle loro ambizioni storiche. Unificazione territoriale che non vuol dire unità. L'unità si costruisce ogni giorno. Ciascuno di noi se vuole può contribuire e anche il forum nel suo limitato ambito, può far la sua parte. :)

Modificato da bavastro
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Awards

Spessop mi sono chiesto anche io (da aspirante storico) cosa sarebbe successo se .....

non fosse esistito Garibaldi,

non ci fosse stato Cavour

se Vittorio Emanuele si fosse accontentato di mettere le mani su Milano

se

Come la Scozia, ma con pizza e sole.

Una nostra nazionale e Champions League un anno si e un anno no.

Serie A

Napoli

Bari

Foggia

Avellino

Salernitana

Catanzaro

Reggina

Palermo

Messina

Catania

Taranto

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Sono state omesse squadre di assoluto rilievo, quali il Lecce, l'Alcamo, L'Acireale, Sorrento, Scillese, Ebolitana, Comiso, il grande Sapri (la cui fama ha oscurato il "grande Torino") e per far contento FID anche il Siracusa merita un posto nella prima divisione Delle Due Sicilie.

Come disse qualcuno a noi noto: Abbiamo fatto l'Italia, ora facciamo gli Italiani.

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Io un posto d'onore nella serie A del sud lo riserverei alla Cavese: ne sono diventato tifoso dopo la mitica vittoria per 2-1 a San Siro nel 1982 :P

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A chi sarebbe dovuta andare la corona imperiale? quale sovrano sarebbe potuto essere riconosciuto come "superiore" da tutti gli altri?

Se ci pensate forse la risposta non è difficile....

114681[/snapback]

Giobertiano delle mie scarpe... :P

Ciao, P. :)

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  • 5 mesi dopo...
Guest Danilo Maucieri

La storia che tutti studiano a scuola è ben diversa dai fatti realmente accaduti...è la storia scritta dai vincitori!

Dopo l'annessione della Sicilia all'Italia le riserve auree del Banco di Sicilia furono trasportate interamente in Piemonte (chissà perchè...).

Dopo l'unificazione si stabilì che le singole regioni avrebbero dovuto pagare un tributo; ebbene, l'ex Regno di Sardegna (ossia Sardegna + Piemonte + Liguria + Valle d'Aosta) paga 16 milioni, mentre la sola Sicilia...43 MILIONI!!!

La storia scritta dai vincitori descrive i Borboni come dei tiranni...eppure avevano cominciato ad aprire molte industrie artigianali al Sud, le quali furono legalmente comprate dai Piemontesi e sistematicamente distrutte per non fare concorrenza a quelle del Nord (si pensi alla fine che fecero le industrie della ceramica di Palermo...comprate e distrutte con i calci del fucile!!!); inoltre i Borboni avevano iniziato ad impiantare le ferrovie, i Piemontesi le chiusero e portarono tutto al Nord.

Furono introdotte molte più tasse rispetto a quelle esistenti sotto i Borboni, alcune delle quali pima inesistenti (macinato docet...).

Fu introdotta la leva obbligatoria, che durava "solo" 4 anni (sotto i Borboni non esisteva affatto, dato che l'esercito Borbonico era costituito da mercenari)...i giovani per sfuggire a tale costrizione fuggirono all'estero (Malta, ecc...) oppure si diedero alla macchia, rinpinguando le schiere dei briganti....

E che dire delle famose leggi mirate a depauperare il patrimonio ecclesiastico siciliano, da secoli ricchissimo?...Quanti conventi e chiese furono razziati dai nuovi dominatori!

Il destino volle che nel 1860 sul trono delle Due Siclie ci fosse Franceschiello e non Ferdinando II...con lui i Piemontesi avrebbero trovato ben altro pane per i loro denti!

Parafrasando la legenda del 5 lire 1848 Governo Provvisorio di Milano, potremmo intonare: "SICILIA LIBERA - DIO LO VUOLE".... B)

P.S.: Che non venga scambiato per un messaggio politico! :)

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Che la storia la scrivano i vincitori posso essere d'accordo, sul resto un pò meno.

1) Confronta la lunghezza totale della linea ferroviaria nel Regno di Sardegna e quella nel Regno delle 2 Sicilie nel 1859 e avrai un quadro più preciso della situazione.

2)Il Regno di Sardegna aveva già il bilancio statale in passivo dovuto ai grossi investimenti di modernizzazione nel decennio 1850-60, poi venne la 2° guerra di indipendenza e i soldi dovevano pur prenderli da qualche parte.

3)La confisca dei beni ecclesiastici Siciliani rientra nel quadro della secolarizzazione dei suddetti beni attuata in Piemonte dal 1854, si è solo estesa la legge a tutto il territorio nazionale.

4)Se anche ci fosse stato Ferdinando II non sò quanto sarebbe cambiato, l'esercito borbonico (siamo sicuro che fosse composto da mercenari? io sapevo che anche a napoli si faceva il servizio militare, non sono sicuro, controllerò in seguito) nei 100 anni precedenti ha collezionato solo brutte figure e generalmente era l'Austria che toglieva le castagne dal fuoco. Nel 1860 la troviamo momentaneamente a leccarsi le ferite dell'anno precedente.

Quindi o Ferdinando II o Francesco II avrebbero dovuto vedersela nella medesima situazione col medesimo esercito.

5) Le industrie del sud come giustamente hai detto erano per l'appunto "artigianali" e senza dazi protezionistici non potevano sopravvivere alle industrie meccanizzate del nord; indubbiamente una politica più saggia e meno accaparratrice sarebbe stata auspicabile per lo sviluppo economico-sociale nel sud, che avrebbe forse impedito il radicarsi così in profondità delle mafie.

6)Una delle grandi colpe dei Savoia è stata la non risoluzione della questione agraria, i latifondi sono rimasti intatti (hanno cambiato padrone) e in più con le nuove tasse imposte all'indomani della nascita del regno d'Italia si è alimentato il brigantaggio.

Una vera e propria guerra civile che fece più vittime italiane delle tre guerre d'indipendenza messe insieme, una vergogna nazionale molto spesso dimenticata dalla storia ufficiale.

Ciao Leo

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Guest Danilo Maucieri
Che la storia la scrivano i vincitori posso essere d'accordo, sul resto un pò meno.

1) Confronta la lunghezza totale della linea ferroviaria nel Regno di Sardegna e quella nel Regno delle 2 Sicilie nel 1859 e avrai un quadro più preciso della situazione.

2)Il Regno di Sardegna aveva già il bilancio statale in passivo dovuto ai grossi investimenti di modernizzazione nel decennio 1850-60, poi venne la 2° guerra di indipendenza e i soldi dovevano pur prenderli da qualche parte.

3)La confisca dei beni ecclesiastici Siciliani rientra nel quadro della secolarizzazione dei suddetti beni attuata in Piemonte dal 1854, si è solo estesa la legge a tutto il territorio nazionale.

4)Se anche ci fosse stato Ferdinando II non sò quanto sarebbe cambiato, l'esercito borbonico (siamo sicuro che fosse composto da mercenari? io sapevo che anche a napoli si faceva il servizio militare, non sono sicuro, controllerò in seguito) nei 100 anni precedenti ha collezionato solo brutte figure e generalmente era l'Austria che toglieva le castagne dal fuoco. Nel 1860 la troviamo momentaneamente a leccarsi le ferite dell'anno precedente.

Quindi o Ferdinando II o Francesco II avrebbero dovuto vedersela nella medesima situazione col medesimo esercito.

5) Le industrie del sud come giustamente hai detto erano per l'appunto "artigianali" e senza dazi protezionistici non potevano sopravvivere alle industrie meccanizzate del nord; indubbiamente una politica più saggia e meno accaparratrice sarebbe stata auspicabile per lo sviluppo economico-sociale nel sud, che avrebbe forse impedito il radicarsi così in profondità delle mafie.

6)Una delle grandi colpe dei Savoia è stata la non risoluzione della questione agraria, i latifondi sono rimasti intatti (hanno cambiato padrone) e in più con le nuove tasse imposte all'indomani della nascita del regno d'Italia si è alimentato il brigantaggio.

Una vera e propria guerra civile che fece più vittime italiane delle tre guerre d'indipendenza messe insieme, una vergogna nazionale molto spesso dimenticata dalla storia ufficiale.

Ciao Leo

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Non intendevo dire ovviamente che in Piemonte non esistessero prima ferrovie...ma che tutto quello che hanno potuto ricavare dallo smantellamento delle nostre linee (vagoni compresi) lo hanno riutilizzato da loro!

Che il Regno di Sardegna avesse per gli affari suoi il bilancio in rosso è un conto; ma che dovessero tassare così inequamente le regioni per rinpinguare le loro casse questo non è giusto. Non c'è dubbio che alla base di tutto ci stava una politica di dominazione nei confronti delle altre regioni, non di unificazione.

L'estensione delle leggi sulla secolarizzazione anche alla Sicilia è stata solo l'ennesima "leccata di baffi"; fin troppo bello per essere vero avere sotto mano una mela d'oro tutta da spolpare...

Vorresti mettere l'energico Ferdinando II, il più napoletano dei napoletani, con il debole Francesco, che il padre stesso chiamava ironicamente "Lasagna"?

I Borboni non si fidavano dei soldati napoletani e siciliani, per questo si servivano di soldati mercenari stranieri; solo nel 1857 uscì un provvedimento in materia di leva.

Ciao

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Non credo che con i vagoni e l'altro materiale ricavabile dalla linea Napoli-Pompei-Nola (l'unica esistente), i Piemontesi siano andati molto lontani!

Ferdinando II era energico solo quando si trattava di prendere a cannonate carbonari o gli insorti che volevano una costituzione liberale; con i baroni molto meno (avrebbe fatto meglio a fare il contrario!).

Quanto al nostro Lasagna, in fin dei conti non era troppo malaccio; combattè fino alla fine nella roccaforte di Gaeta assediata per mare e per terra, era l'esercito che faceva pietà e compassione.

Durante gli avvenimenti del 1859, si attenne ai consigli del padre: restare neutrale in caso di crisi internazionali che coinvolgessero forti potenze europee; purtroppo per lui la tegola che gli cadde in testa era molto grossa (e lo sarebbe stata anche per suo padre).

Concordo in pieno invece per il ruolo tenuto dall'Inghilterra.

L'inghilterra auspicava la formazione di uno stato nazionale Italiano non troppo forte da mettere in discussione la sua posizione nel mediterraneo, ma abbastanza per poter impegnare con almeno 200000 uomini la Francia o l'Austria su un fronte secondario (se guardiamo bene fino al 1918 hanno avuto ragione loro....) in caso di guerra europea.

Ciao Leo

P.s. Sicuro che a Napoli la circoscrizione obligatoria fu introdotta solo nel 1857?

Mi sembra che gia ai tempi del "RE Lazzarone" Ferdinando IV si utilizzassero truppe autoctone.

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