Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

Ne abbiamo già parlato sul forum di gruppo, ma visto l'interesse vorrei riproporlo qui, abbiamo come dice il titolo due monete non a caso, un confronto particolare ed intrigante.

Sono due scudi di Milano di Filippo II, entrambi dello stesso anno, il 1592, entrambi della stessa tipologia, la Crippa 14/C, entrambi di provenienza Crippa Numismatica, la domanda è perchè li mostri e perchè ne hai comprati due così uguali ?

La risposta è nelle caratteristiche e nella visione dei due che si posono confrontare, il primo è abbastanza vicino agli standard, ha un diametro di 38 mm. e un peso di 32,05 gr., il secondo ha un diametro di 33 mm. e un peso di 25,03 gr.

praticamente il secondo ha caratteristiche più vicine al mezzo scudo perchè veramente fortemente tosato rispetto allo standard.

Questo dimostra come era usata e praticata la tosatura e a che risultati effettivi e fraudolenti poteva portare, seguono le due monete,

Mario


Inviato

Incomincio col primo quello di modulo e peso abbastanza vicino agli standard, anche se il diametro è comunque anche in questo caso inferiore,

post-18626-0-61761300-1361631226_thumb.j


Inviato

E veniamo ora al secondo scudo, quello fortemente tosato, paradossolmente la data è quasi più evidente qui che nel primo,

post-18626-0-25292100-1361631392_thumb.j


Inviato

Come ulteriore informazioni, anche per avere qualche dato in più, un mezzo scudo del 1588 dai documenti d'epoca doveva avere un peso di gr. 16, 336, in realtà il range risulta da 14, 85 a 19, 94 gr., mentre il diametro è di 34 mm.


Inviato (modificato)

Incomincio col primo quello di modulo e peso abbastanza vicino agli standard, anche se il diametro è comunque anche in questo caso inferiore,

Questo è un gradevole esemplare, peccato per l'impronta un po' debole... Il peso è perfettamente in regola, per quanto riguarda il modulo... be'! all'epoca non è che stessero a guardare tanto l'uniformità delle monete. Capita di vedere scudi (il discorso vale anche per i ducatoni) ampi e regolari di fianco a scudi più stretti e poligonali.

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato (modificato)

E veniamo ora al secondo scudo, quello fortemente tosato, paradossolmente la data è quasi più evidente qui che nel primo,

è interessante osservare come i fratelli Gnecchi e i compilatori del CNI credessero che queste monete fossero gli scudi (chiamando ducatoni gli scudi veri e propri) o filippi, volendo intendere monete da 100 soldi o comunque con un nominale inferiore al masismale in argento. Eppure le monete tosate generalmente si riconoscono facilmente... Dabbene, che effetto fa il contorno dello scudo tosato?

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato (modificato)

Questo dell'ultima NAC era davvero un bell'esemplare: largo, tondo e con bella patina..., quasi quasi c'avevo fatto un pensiero ma la mancanza di liquidi mi ha costretto a desistere (è stato aggiudicato a una cifra congrua).

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato

BiondoFlavio, hai il peso di quello della Nac ? Bel pezzo comunque indubbiamente.

In effetti ritornando al confronto tra i due scudi ti accorgi della differenza prendendoli in mano, senti il peso, vedi in modo evidente i diametri diversi e anche lo spessore dei bordi.

In questo caso diciamo che il Crippa certamente ha fatto un bel passo in avanti rispetto al Gnecchi e al CNI.

Però questo fa pensare che effettivamente ce ne dovevano essere diversi più o meno così.

Ne parla del fenomeno della tosatura anche lo stesso Crippa definendolo come uno dei mali dell'economia, poi aggiunge quanto riportato in una grida dell'epoca che credo sia interessante leggere qui :

"Che niuna persona ardisca fabricare, nè stampare alcuna sorte di moneta d'oro, nè di argento falsa,..... nè ardisca tosare, o remondare sorte alcuna di moneta, sotto la pena della confiscazione dei beni e corporale sino alla morte "

Eppure tosavano lo stesso alla grande nonostante tutto, allego immagine dei due bordi riavvicinati,

Mario

post-18626-0-48120400-1361646563_thumb.j


Inviato (modificato)

BiondoFlavio, hai il peso di quello della Nac ? Bel pezzo comunque indubbiamente.

In effetti ritornando al confronto tra i due scudi ti accorgi della differenza prendendoli in mano, senti il peso, vedi in modo evidente i diametri diversi e anche lo spessore dei bordi.

In questo caso diciamo che il Crippa certamente ha fatto un bel passo in avanti rispetto al Gnecchi e al CNI.

Però questo fa pensare che effettivamente ce ne dovevano essere diversi più o meno così.

Ne parla del fenomeno della tosatura anche lo stesso Crippa definendolo come uno dei mali dell'economia, poi aggiunge quanto riportato in una grida dell'epoca che credo sia interessante leggere qui :

"Che niuna persona ardisca fabricare, nè stampare alcuna sorte di moneta d'oro, nè di argento falsa,..... nè ardisca tosare, o remondare sorte alcuna di moneta, sotto la pena della confiscazione dei beni e corporale sino alla morte "

Eppure tosavano lo stesso alla grande nonostante tutto, allego immagine dei due bordi riavvicinati,

Mario

l'esemplare della nac pesa 31,82 g, come vedi non sempre ad un modulo largo corrisponde un peso eccedente (anzi!)... Sul mancato rispetto delle leggi... si sa che all'epoca si viveva allegramente... (e forse anche oggi!)

Se, come immagino, quello più sottile è lo scudo tosato, in origine doveva avere un bel modulo largo per pareggiare il peso con l'altro di maggior spessore!

Modificato da BiondoFlavio82

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.