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IGNORED

Emissioni delle merides - tetradracma di Thalma


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Nominale: Tetradracma

Materiale: Argento

Peso: 16,63 g (dai cataloghi d'asta)

Anno: 149 a.C.

Zecca: Amphipolis

SNG Cop. 1317; Mackay ANSMN-14.12

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Modificato da L. Licinio Lucullo

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Dopo la sconfitta di Perseo (168) la monarchia macedone fu abolita e la Macedonia fu divisa in 4 circoscrizioni amministrative (i cui confini sono oggi ignori), denominate merides.

I diritti di conio, inizialmente aboliti ad eccezione delle sole emissioni romane, con la creazione delle merides furono ad esse assegnati. Due merides coniarono monete d'argento, una i bronzi.

Nel 149 il pretore P. Juventius Thalma (o Thalna) emise un limitato numero di tetradracme, tramite un suo legato, recanti al R/ la legenda LEG (legatus pro quaestore) e una mano che regge un ramo d'ulivo (ΘAΛΛOΣ, allusivo a Thalma). Nello stesso anno fu tuttavia sconfitto da un pretendente al trono, tale Andrisco, che affermava di essere nipote di Filippo V; la coniazione di queste tetradracme proseguì, omettendo tuttavia la legenda LEG e la mano con il ramo d'ulivo. Assunto nome e titolo del presunto nonno, l'usurpatore coniò anche tetradracme recanti la legenda ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΦΙΛΙΠΠΟΥ. Sconfitto Andrisco nello stesso anno 149, la Macedonia fu ridotta a provincia e la coniazione degli argenti cessò per più di un secolo. I bronzi furono tuttavia coniati dal pretore D. Junius Silanus e, forse (se non hanno operato in precedenza), dai questori L. Fulcinnius e G. Publilius, oltre che da alcune città per esigenze locali.

Dal 93 i governatori della Macedonia ripresero, per 5 o 6 anni, la coniazione degli argenti, con legenda MAKEΔONΩΝ; a giudicare dal numero di conî, furono emissioni abbondanti. Le monete (dracme e tetradracme), simili fra loro, sono firmate da Aesillas, questore dal 93 all'88 e da Q. Bruttius Sura, legato pro quaestore dal 92 all'88. Furono queste le ultime emissioni recanti l'etnico MAKEΔONΩΝ ("del popolo macedone"); i bronzi continueranno a essere coniati dalle colonie romane (con inscrizioni latine e tipi tratti sia dalla storia locale che dalla tradizione romana), dalla confederazione (koinon) macedone (con iscrizioni greche e recanti generalmente al D/, sotto l'impero, il ritratto del principe) e da alcune città (caratterizzati dalla presenza dell'etnico al R/).

Modificato da L. Licinio Lucullo

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