L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 #1 Inviato 21 Febbraio, 2013 (modificato) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G326/1 Modificato 21 Febbraio, 2013 da L. Licinio Lucullo
L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 Autore #2 Inviato 21 Febbraio, 2013 Crawford propende per assegnare questa emissione a L. Volumnius, membro del consilium di Cn. Pompeius Strabo ad Ausculum. Il R/ mostra il ratto d’Europa ad opera di Zeus sotto mentite spoglie, mito che ispirerà dopo più di due millenni pittori come Tiepolo, Tiziano e Veronese. Europa, figlia del re fenicio Agenore e sorella del fondatore di Tebe Cadmo, all’alba di quel giorno aveva fatto un sogno premonitore: due donne si battevano con violenza per averla, una era l’Asia, l’altra era la terra che le sta di fronte, che ancora non aveva un nome. Europa si svegliò spaventata, poi quel mattino uscì come sempre con le compagne per giocare e raccogliere fiori sulla spiaggia di Tiro. La fanciulla si aggirava con il suo canestro d’oro tra le rose e lo scrosciare delle onde, quando Zeus la vide e, innamoratosi della sua bellezza, ricorse ad una delle sue metamorfosi per avvicinarla. Apparve allora sul prato un grande toro bianco, abbagliante, che la guardava con dolcezza ed emanava un profumo che superava quello dei fiori. Europa incuriosita si avvicinò all’animale e prese ad accarezzarlo, lui si inginocchiò davanti a lei offrendole la groppa. Come lei fu montata alla maniera delle Amazzoni, il toro balzò verso il mare e cominciò a fendere le onde in un’interminabile impetuosa corsa verso l’altra riva, remota e misteriosa. La principessa gridava atterrita, invocava Poseidone padre di suo padre, aggrappata ad uno dei lunghi corni, mentre il vento gonfiava il peplo alle sue spalle come una vela. Approderanno a Creta, Zeus le rivelerà la propria identità e dalla loro unione nasceranno Minosse, Sarpedonte e Radamante. L’altra riva, quella terra senza nome, da quel giorno si chiamerà Europa 1
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