L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 #1 Inviato 21 Febbraio, 2013 (modificato) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G113/1 Modificato 21 Febbraio, 2013 da L. Licinio Lucullo
L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 Autore #2 Inviato 21 Febbraio, 2013 Secondo Crawford, il R/ raffigura la statua di culto di Juno Sospita presente a Lanuvio (descritta da Cicerone) e rivela l'origine del monetiere da quella città. In effetti è probabile, ma non sicuro, che la moneta ritragga la statua (Alteri non ne fa menzione); doveva trattarsi di una statua antica di stile etrusco, coeva allo Spinario: una dea guerriera, diversa dalla Giunone usuale, più simile ad Athena che ad Era (controparte greca di Giunone). Lo scudo è di tipo miceneo (pelta) e testimonia un influsso egeo, comune nel Lazio arcaico.
L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 Autore #3 Inviato 21 Febbraio, 2013 Il ruolo della Iuno lanuvina era guidare gli eserciti, come attesta Livio: nel 197 Roma è in guerra con i Galli e la vittoria non è sicura; il console Gaio Cornelio Catego fa voto di dedicare un tempio a Juno Sospes. La vittoria è ottenuta e il tempio viene edificato dentro le mura di Roma: è il tempio la cui festa cade proprio alle calende di febbraio; i Romani quindi fanno loro il concetto di Juno Sospita, affiancandolo a quello di Juno Matuta.
L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 Autore #4 Inviato 21 Febbraio, 2013 Altri denarî mostrano il binomio serpente-Juno: secondo Properzio, il culto di Juno includeva il rito di offerta di cibi ad un serpente che viveva in una profonda grotta nelle vicinanze del tempio di Lanuvio ad opera di fanciulle vergini. Le fanciulle dovevano compiere il tragitto in discesa verso la grotta in solitudine, recando le offerte alimentari su dei canestri. Una volta consegnata l'offerta la fanciulla potevano tornare dai parenti che le attendevano e il suo ritorno era accolto con giubilo dai contadini, poiché era di buon auspicio per la fecondità dei campi nel prossimo anno agricolo. Nel caso però che la fanciulla non fosse stata vergine, allora la fanciulla non sarebbe mai tornata dai partenti e l'annata agricola sarebbe stata nefasta. Iuno Sospes è quindi la dea guerriera ma anche la dea delle tradizioni e della stabilità. La verginità potrebbe rappresentare per i Lanuvini la necessità di un mondo, quello agricolo, privo di eccessi e privo di troppo mutamento quindi a mio avviso di pure tradizioni. La loro esigenza era di limitare gli eccessi della natura e fanno ricorso al simbolo della verginità in connessione colla dea, regina, salvatrice e madre, Juno
L. Licinio Lucullo Inviato 21 Febbraio, 2013 Autore #5 Inviato 21 Febbraio, 2013 Discussioni su questa emissione: http://www.lamoneta.it/topic/18755-domanda-per-esperti-di-arte-antica/
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