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Inviato

Ciao,
quante volte abbiamo cercato di decifrare quei caratteri che si celano in exergo del rovescio di una moneta e che ci sono utili per capire la zecca, l’officina emittente e la data di emissione? In un caso però una combinazioni di caratteri esplicita non solo questi dati ma oltre a ciò sono il risultato di un determinato periodo storico.

Certamente i dati presentati nella presente discussione agli utenti più addentro ai temi numismatici saranno già noti. Ma pensando ai miei primi passi, quando mi perdevo in una mare di XXI, K, A, P, etc… in exergo (e talvolta accade ancora ;) ) e a coloro che sono alle prime armi, ho pensato di presentare questo argomento, un po’ di nicchia se vogliamo, ma che ben rappresenta un periodo storico delimitato (e la confusione riflessa nella monetazione coeva).
E dimostra in fin dei conti, quanta Storia sia racchiusa in pochi caratteri alfabetici.

PROLOGO STORICO


La Crisi del III secolo aveva evidenziato la difficoltà nella reggenza dell’Impero da parte di un unico imperatore. Questo non solo per la vastità di un territorio soggetto a invasioni spesso contemporanee a
campagne belliche in altri settori ma anche per l’instabilità politica dovuta all’uccisione del regnante di turno (Aureliano e Probo su tutti) come ormai accadeva da tempo, spesso da parte dell'esercito stesso o da figure a lui vicine. E spesso lo iato di potere tra il regnante defunto e il suo successore coincideva con una recrudescenza dei disordini dovuti a incursioni di popoli barbari, ringalluzziti dall’assenza di una guida a capo dell’esercito.


Diocleziano ben conscio di questa evidenza elesse a Mediolanum nel 285 un Cesare con funzioni di co-imperatore e successore: la scelta ricadde su Massimiano (Marcus Aurelius Valerius Maximianus Herculius), un illirico nato a Sirmium attorno al 250 d.C., anche perché non aveva generato un erede al trono maschio. Le qualità di condottiero di Massimiano ben si integrarono con quelle politiche di
Diocleziano e nell’arco di un paio d’anni il primo ristabilì l’ordine in vari settori imperiali. In pratica fu l’origine della Tetrarchia.

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Diocleziano

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Massimiano




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Inviato

Nel 287 questa relazione fu definita anche a livello religioso: Diocleziano fu associato a Iovius (Giove), mentre il Cesare assunse il titolo di Herculius (Ercole) e rispecchiavano in un certo senso il rapporto tra i due in Giove divinità suprema ed Ercole come “braccio armato” della stessa. In realtà i due regnanti non erano in realtà vere e proprie divinità ma loro rappresentanti delle stesse; in termini pratici questo configurò l’Imperatore come un monarca di tipo orientale, dominus et deus, che viveva nel palazzo sacrum palatium con dei consiglieri sacrum consistorium.
Diocleziano smise la "classica" porpora imperiale e indossò vesti in seta ricamate d’oro e calzature
ricamate pure d’oro, decorate con pietre preziose. Veniva venerato come un dio da parenti e dignitari in adorazione in ginocchio, ai suoi piedi (proskynesis – dal greco προσκύνησις); si trattava di un costume in voga in Oriente fin dall'antichità e in epoca romana, presso i Persiani, ad esempio.

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Rilievo da Persepolis

Erodoto (Storie, I, 134) narra che:

«ἐντυγχάνοντες δ᾽ ἀλλήλοισι ἐν τῇσι ὁδοῖσι, τῷδε ἄν τις διαγνοίη εἰ ὅμοιοί εἰσὶ οἱ συντυγχάνοντες· ἀντὶ γὰρ τοῦ προσαγορεύειν ἀλλήλους φιλέουσι τοῖσι στόμασι· ἢν δὲ ᾖ οὕτερος ὑποδεέστερος ὀλίγῳ, τὰς παρειὰς φιλέονται· ἢν δὲ πολλῷ ᾖ οὕτερος ἀγεννέστερος, προσπίπτωνπροσκυνέει τὸν ἕτερον».

ovvero:

«Quando i Persiani si trovano per la strada, si può capire, nel modo che segue, se le persone che si incontrano sono dello stesso livello sociale. Se sono pari, si baciano sulla bocca senza pronunciare una sola parola di saluto; se uno è leggermente inferiore all'altro, egli è il solo a baciare l'altro sulla guancia; se invece è di gran lunga inferiore, si inchina e tributa la proskýnesis al suo superiore»



La santificazione divina aveva lo scopo di togliere importanza all’esercito e alle sue acclamazioni; la
legittimazione religiosa pertanto elevò Diocleziano e Massimiano al di sopra dei potenziali rivali con un'efficacia che né il potere militare né le rivendicazioni dinastiche potevano vantare.


Tornando ai due, il fedele Massimiano si occupò del settore occidentale e Diocleziano di quello orientale dell’Impero. L’est veniva definito “la casa di Giove”, l’ovest la “Casa di Ercole”.







Inviato

CENNI NUMISMATICI

In questo periodo la Zecca di Siscia fu comandata a emettere monete. Non è ben chiaro il motivo ma venne accantonato l’alfabeto latino in favore di quello greco: le tre officinae si divisero il lavoro. La legenda prescelta fu CONSERVATOR AVGG, un appello alla conservazione divina dei due Augusti (Massimiano lo divenne dopo il primo periodo da Cesare) e vennero emesse monete a nome di entrambi i reggenti.

Le leggende al dritto sono le seguenti:

IMP CC VAL DIOCLETIANVS P F AVG (in alcuni casi sono assenti le lettere P o F o entrambe)

e

IMP C M A VAL MAXIMIANVS P F AVG (o assente la F)


E fin qui niente di straordinario da un punto di vista numismatico, direte. In realtà la curiosità sta nella sigla in exergo.


In alcune monete di questa serie abbiamo il riferimento dell’officinae emittente (A, B o gamma), seguita da XXI ad indicarne il titolo e una terza parte.


Il buon Diocleziano, Iovius, optò per inserire la sigla in caratteri alfabetici grechi riferita a Giove, in
greco IOBI: l’officina A usò la I di IOBI, quella B la O di IOBI e la terza usò le rimanenti BI di IOBI.

Massimiano seguì uno schema similare riferito a HPKOYLI (Hercules): : l’officina A usò la HP di HPKOYLI,
quella B la KOY di HPKOYLI e la terza usò le rimanenti LI di HPKOYLI (dove L sta per lambda).

Oltre a queste regole principali esistono poi inserimenti di “dots” dal significato non accertato.





Inviato

GALLERIA

DIOCLEZIANO:

IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG , CONSERVATOR AVGG; Radiate and cuirassed bust right ; Jupiter on the right standing left and Diocletian on the left standng right facing each other, each sacrificing from patera, over a tripod type alter; with AXXI dot I in ex.

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IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG ; CONSERVATOR AVGG; Radiate and cuirassed bust right ; Jupiter on the right standing left and Diocletian on the left standng right facing each other, each sacrificing from patera, over a tripod type alter; with B in right field and XXI O in ex.

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IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG ; CONSERVATOR AVGG; Radiate and cuirassed bust right ; Jupiter on the right standing left and Diocletian on the left standng right facing each other, each sacrificing from patera, over a tripod type alter; with dot gamma dot XXI dot BI dot in ex.

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MASSIMIANO:

IMP C M A VAL MAXIMIANVS P F AVG ; CONSERVATOR AVGG; Radiate & cuirassed bust right; Hercules and Maximian jointly sacrifice over altar between them. Hercules is on right leaning on club; with A in left field and XXIHP in ex.

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Questa è la moneta della mia collezione personale che a suo tempo mi spinse a compiere questa ricerca.
Presenta buoni dettagli specie al dritto e una piacevole argentatura è ancora presente su gran parte della superficie:

IMP C M A VAL MAXIMIANVS P F AVG ; CONSERVATOR AVGG; Radiate head right; Maximian on left standing right holding scepter in left, Hercules on right standing left holding club in left, both sacrificing over altar between them; B in right field and XXIKOY in ex.

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IMP C M A VAL MAXIMIANVS P F AVG ; CONSERVATOR AVGG; Radiate and cuirassed bust right ; Maximianus standing left pouring a sacrifice from patina in right hand while holding a sceptre in left & Hercules pouring a sacrifice from a patina in right hand while leaning on a club in left hand; with XXI gamma dot lamba I dot in ex.

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Inviato (modificato)

Bene, con questo ho concluso la presentazione. Breve, spero abbastanza dettagliata ed accattivante.

Vi segnalo ancora per chi fosse interessato ad ulteriori approfondimenti i seguenti link:

http://dougsmith.ancients.info/code.html


http://forumancientcoins.com/Articles/east_meets_west.htm

e per altri confronti fotografici

http://www.forumancientcoins.com/gallery/thumbnails.php?album=12

Ciao e grazie

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato

DE GREGE EPICURI

Davvero curiosa e interessante soluzione; non ne sapevo nulla...Ma questo tipo di identificazione dell'officina, a Siscia, è stato usato a lungo? Penso di no, perchè non mi sembra che queste monete siano molto frequenti. O forse, non conoscendo la soluzione di questo enigma, ho sorvolato, come succede spesso quando si ignora qualcosa. Ora vado a cercare le mie monete dei tetrarchi.


Inviato

Ciao,

per quel che ne so è un unicum che riguarda questa zecca e questa serie di monete, classificate tra il "C" all' "R" dal RIC.

D'altra parte, proprio per questa particolarità mi piaceva descrivere la motivazione di queste legende...

Ciao

Illyricum

:)


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