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Risposte migliori

Scusa Simone....... chiedi se la tua moneta è " totalmente"...d'oro ... mettendo un'immagine che certamente non aiuta ee non comunichi peso e diametro..!...... :nea:

Secondo me ci stai sopravvalutando......! ( diciamo cosi..)

Modificato da profausto
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Condivido Profausto

La moneta è un tarì di Ruggero II

D/ T arabescato con ai piedi dell'asta due globetti + legenda marginale

R/ tre righe di leggenda cufica Se non Dio unico senza compagni non v'è divinità (la foto è capovolta)

+ legenda marginale

Spahr n 40

Il peso e diametro sonofondamentali dalle foto però direi che ikl tuo esemplare "puzza"

Ciao Mauro

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Scusatemi tanto sia per le foto che sono riuscito a recuperare daun articolo e che purtroppo al momento non ho in formato jpeg sia per la mancanza del peso e del diametro..... vi aggiorno subito

diametro: 14,2 mm

peso 1.60

Credo siano corrette ad ogni modo ve le riposterò quando le avrò prese di persona. Che mi dite? e soprattuto mi spiegate perchè diametro e peso sono importanti per l'identificazione di un falso. Nel senso non danno nessuna certezza o sbaglio?

PS: per il contesto della ricerca

Vi spiego meglio il contesto della ricerca, di fatto lo studio si
inquadra in un dottorato di ricerca che in partenza aveva poco o nulla a
che fare con la numismatica. In realtà il soggetto della mia tesi è
sugli aspetti tecnologico produttivi delle leghe di rame nel
medioevo(XI-XV) in italia centrale e per puro caso mi sono imbattutto in
una produzione, per ora solo di tondelli monetali, "non autorizzata".
Ho tutti gli indicatori del ciclo produttivo ma mi mancano i conii anche
se ho una serie di punzoni. Detto questo l'unico modo per sapere o
almeno ipotizzare che monete venivano prodotte è con le analisi
incrociate tra i tondelli e le monete coniate ritrovate nello scavo (XRF
e SEM).

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Condivido Profausto

La moneta è un tarì di Ruggero II

D/ T arabescato con ai piedi dell'asta due globetti + legenda marginale

R/ tre righe di leggenda cufica Se non Dio unico senza compagni non v'è divinità (la foto è capovolta)

+ legenda marginale

Spahr n 40

Il peso e diametro sonofondamentali dalle foto però direi che ikl tuo esemplare "puzza"

Ciao Mauro

Per caso mi puoi dare un riferimento bibliografico?

Modificato da Simone Prosperi
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Ha tutta l'apparenza di una moneta " suberata" con anima di vile metallo successivamente coperta da un "velo" d'oro.

Per me è una contraffazione o meglio un falso.d'epoca

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ma soprattutto si conoscono esemplari che non sono completamente d'oro?

Di quel tipo non ne conosco, anche perchè non è una monetazione che seguo particolarmente, ma che si facessero contraffazioni dei dinar e monete arabe in genere.è certo.

Ti riporto un brano tratto da "il tari' Amalfitano" di A.Sambon...

"""Ancora più frequenti e importanti erano i loro commerci in Sicilia, sia per la maggior facilità, sia per l’abbondanza dei prodotti e della merce che i Musulmani vi avevano trapiantati o v’importavano. Queste relazioni continue e la necessità di agevolarle fecero nascere il bisogno di contraffare i dinar arabici. Né Amalfi fu sola, tra le città del mezzodì d’Italia, ad imitare la moneta araba ; Salerno anch’essa, in continui rapporti commerciali colla Sicilia[], sin dalla metà del X secolo, coniò tari ad [p.]imitazione dei dinar del Califfo Al-Moez-ledin’-illah (953-975) e ne continuò per lungo tempo il conio, siccome attestano i documenti, trovandosene frequentemente menzione sin’oltre il 1148.""

Ovviamente poi oltre alle contraffazioni nasce anche il mercato dei falsi

Modificato da profausto
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I tarì erano in lega d'oro relativamente bassa per contenuto di fino. 16 carati ed 1/3, pari a 680,54/1000.

Solitamente per falsificare queste monete si creava un tondello con un'anima di metallo vile (rame) successivamente dorato e poi battuto.

La doratura veniva eseguita con l'amalgama di mercurio. Si mescolavano i due metalli, poi si posizionava l'amalgama sul tondello di metallo vile che poi veniva scaldato fino a far volatilizzare il mercurio, lasciando un sottile strato d'oro.

Non so se questo può essere di aiuto al tuo studio anche in considerazione dei pochi dati che ci hai fornito (da quello che ho capito l'immagine del tarì postato non è uno dei tondelli a cui fai riferimento).

Per approfondire la cosa ti consiglio:

L. Travaini Falsi e falsari in età normanna e sveva in Bollettino di Numismatica 6-7, Roma 1986

L. Travaini Monete e storia nell'Italia medievale, Roma 2007.

A. Finetti Numismatica e tecnologia, Roma 1987

Da cui spero tu possa trarre spunti ed ulteriori riferimenti utili ai tuoi studi.

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Sposto la discussione Monete e medagli delle due Sicilie- ( Approfondimenti su zecche di Napoli ed Italia Meridionale dal medioevo al 1859)

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..........credo che si stia facendo un po'di confusione o almeno all'utente che ha aperto la discussione(anche se amico permettimelo di dire :hai il bilancino di peso un po' starato! :)

A quanto detto da mirko....credo(mi posso sempre sbagliare),che la moneta sia incrostata dal tempo con ossidazione verdastra che di solito prende nelle basse tarature dell'oro.

Anch'io in passato vidi qualche esemplare simile che fu scambiata per falso d'epoca!

Anche il Tarascio( a nome di Kalima) ne indica qualcuno a pagina 92 al numero 76......cmq sei sulla dritta di via di conio eccellente di manifattura normanna!!!!

Saluti

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Si precisa che si tratta di Ruggero II "conte"......riportato anche nello Spahr a pagina 149 al numero 40 come detto anche da altri,inoltre lo Spinelli lo visualizza alla tavola VI n°10 !!! :)

Buona catalogazione ;)

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Non vorrei che si stia facendo una discussione su un equivoco :nea: .... non si è capito bene se la moneta postata sia dell'utente e se le interessa avere notizie di questa, oppure ha messo una immagine similare quale soggetto della sua ricerca.

Puo' darsi che abbia frainteso io...... sarei grato se si chiarisse

grazie.. :good:

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la moneta non può essere ossidata, l'oro non si ossida, quello che vedi è solo terriccio indurito che va via facilmente dall'oro. Se il nostro amico è in possesso della moneta, può far vedere il risultato dopo il lavaggio al limone e pulitura con stuzzicadenti, verrà fuori come nuova

Modificato da mirkoct
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La moneta in oggetto non è in mio possesso fa parte di una serie di ritrovamenti provenienti da uno scavo, per quanto riguarda il bilancino purtroppo le condizioni in cui ho effettuato la verifica del peso non è stata delle migliori (l'ho comunque eseguita con un bilancino di precisione ma forse non troppo!) purtroppo i potenti mezzi universitari non mi hanno permesso per il momento di essere più preciso. Ad ogni modo riscenderò in Italia la prossima settimana e se voi ritenete che sia solo sporca effettuerò la "pulitura" della moneta...vi farò sapere i risultati... vi ringrazio per i suggerimenti!

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