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Inviato

La legenda al rovescio mi pare che finisca AV, e mi sembra che siano tutte AVG, sempre se parliamo di GordianoIII


Inviato

un indizio è la legenda terminante tronca, e poi, è vero che è lisa e mal pulita... ma l'insieme mi pare un pelino non ufficiale come stile

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Inviato

il bello delle imitative !

nessuno sa cosa siano e non riusciamo a metterci d accordo :)

l AV potrebbe essere un errrore dell incisore che e` rimasto senza spazio e poi questa mi pare anche di argento buono

boh....


Inviato

bisognerebbe addentarla come nei cartoni di paperone con le monete d'oro e vedere se si piega o meno :D :D :D

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Inviato (modificato)

Per chi ha voglia di leggere... faccio un (spero non noioso!) ritorno sul fenomeno della presenza e circolazione dei radiati imitativi e dei minimi. cito alcuni passi da un saggio interessante.

(anche se a questo punto, sarebbe da aprire una discussione ad hoc ben organizzata con i vari interventi presenti nella bibliografia nota e considerazioni a margine... avessi un po' più di tempo!)

Contesto: Il tesoretto di Sofiana (Caltanissetta)

Composizione:

Adriano 1

Gordiano III 2

Filippo l'Arabo 1

Gallieno 7

Claudio II 13

Divo Claudio 12

Vittorino 6

Tetrico I e II 7

Radiati imitativi 34

Aureliano 2

Probo 2

Massimiano 26

Diocleziano 16

Galerio 15

Costanzo I 5

Massenzio 3

Costantino I 17

Licinio I 1

Licinio II 1

Costantino II 6

Fausta 1

Elena 1

Urbs Roma 3

Costantinopoli 2

Costanzo II 42

Costante 14

Magnenzio 1

Costanzo Gallo 6

Giuliano (?) 1

Autorità non identificata 36

Illeggibili 20

TOTALE 304

[...] L'arco cronologico [...] è assai ampio [...] dall'età di Adriano sino a quella di Costanzo II, alla fine della quale si dovrebbe datare la chiusura dello stesso (c. 360) [...].

[...] fra gli esemplari più antichi presenti nel tesoretto, un ruolo numericamente significativo rivestono gli antoniniani di Gallieno, di Claudio II [...], di Vittorino e dei due Tetrici. [...] Tuttavia il dato più interessante da rilevare all'interno del gruppo di nominali databili nel terzo quarto del III secolo è la presenza, a fianco degli antoniniani regolari, di un gran numero di cosiddetti "radiati barbari" emessi da zecche non ufficiali. [...] il tesoro di Sofiana non comprende in ogni caso i c.d. minimi e nessuno degli esemplari risulta tosato. [...] La presenza di queste imitazioni, in associazione con gli antoniniani di Claudio II e Divo Claudio, risulta attestata non solo nella vicina Villa del Casale, ma in gran parte della Sicilia orientale ed in particolare nella zona di Camarina. [...] Il tesoretto di Sofiana [...] sembra infatti testimoniare che gli antoniniani barbari, caratterizzati da una notevole usura, si siano attardati nella circolazione locale ben oltre la fine del III secolo. [...] Il fenomeno quale si prospetta in Sicilia grazie al ritrovamento di Sofiana può trovare una comune chiave interpretativa con quello emerso nella prospicente Africa: [...] poter disporre di monete divisionali per gli scambi minuti. [...] Nel contesto specifico del IV secolo va tenuto presente che i pur sviliti AE3 e AE4 di Costanzo II del tipo Fel Temp Reparatio e Spes Reipublice, anche in tempo di forte inflazione dovevano avere un valore nominale elevato: di qui poteva derivarne [...] la necessità di poter disporre di circolante di piccolo taglio. A questa necessità avrebbero fatto fronte, oltre ai pessimi antoniniani di Claudio II e dei Tetrici, anche gli scarsi radiati delle zecche irregolari. Come il gran numero di copie dei prototipi databili fra il 330 ed il 360 circolanti nei mercati della Gallia e della Britannia, essi sarebbero stati prodotti in risposta al bisogno di numerario da utilizzare nelle piccole transazioni quotidiane. [...] In quest'ottica è verosimile che la scarsità di moneta spicciola sia diventata a un certo punto talmente insostenibile che lo stato dovette tollerare che i privati fondessero, in forma semilegale, rozze monete di bronzo per far fronte alla necessità degli scambi quitidiani. Immaginiamo allora che, almeno in Africa, a un certo momento, a seguito della normale dispersione dei radiati già di imitazione si sia pensato a coniarne di nuovi, probabilmente dopo aver tosato quelli già in circolazione al fine da recuperarne il metallo, dando luogo a quelle "imitazioni delle imitazioni" rinvenute in Africa nel V-VI secolo. Questi esemplari hanno ormai il diametro ed il peso assai ridotti: sono minimi. Quanto finora evidenziato ci porta pertanto a considerare la possibilità che i radiati circolarono a lungo anche in Sicilia, o perlomeno nella Sicilia orientale fin oltre la metà del IV secolo come testimonierebbe il ripostiglio di Sofiana. [...] In questa prospettiva l'attardamento nella circolazione in Sicilia di radiati gallici coniati verso il 270, fin oltre la metà del IV secolo, se da un lato lega ancor di più l'isola alla prospicente Africa, dall'altro non presuppone certamente uno stretto movimento di uomini e merci fra la Sicilia e le Gallie in epoca così tarda, così come nel I-II secolo [...] dato confermato anche dal rinvenimento di scarsissima ceramica gallica in Sicilia.

cit. da IL TESORETTO DI BRONZI DI SOFIANA (CL) di Stefania Sant'Angelo (Istituto Italiano di Numismatica, Annali, Roma, 2002)

Ho cercato di citare solamente le parti più o meno inerenti alle imitative galliche. Il fenomeno dei minimi viene appena accennato e non riguarda il ripostiglio in oggetto. Tuttavia si ipotizza una delle possibili origini di una delle varie tipologie di minimi esistenti (nella fattispecie quelli creati nel territorio nord africano). Pur non generalizzando credo tuttavia che alcune considerazioni possano essere estese anche ad altre aree territoriali e in ogni caso il dato interessante è la circolazione di imitative in un territorio dell'impero centrale per quanto comunque di natura isolana e dotato quindi di alcune sue proprie specificità.

Modificato da grigioviola
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Inviato

Ciao,

molto interessante!

Il tesoretto di Sofiana [...] sembra infatti testimoniare che gli antoniniani barbari, caratterizzati da una notevole usura, si siano attardati nella circolazione locale ben oltre la fine del III secolo. [...]

L'Adriano dimostra che ci sono monete del I secolo che circolano fino al 360... ma anche che i "disprezzati" imitativi barbarici circolano fino al 360... altro che disprezzati.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

di sicuro i denari del I secolo avran avuto qualche valore , magari te le cambiavano a 1 siliqua e mezzo


Inviato

Ciao,

i denari sì, come abbiamo visto per vari Marco Antonio "Legionario" anche molto consunti rinvenuti in UK in contesti del III secolo.

Ma in questo caso di tratta di monete bronzee : un "logoro asse di Adriano e di tre sesterzi della prima metà del III secolo, più precisamente uno di Filippo l’Arabo e due di Gordiano III, notevolmente usurati."

Riporto ancora:

"La presenza di queste monete in un gruzzolo chiuso nei primi annidella seconda metà del IV secolo non costituisce affatto un unicumnella Sicilia romana. Non è infrequente infatti che all’interno di un tesoretto sostanzialmente omogeneo si riscontri la presenza di alcuni esemplari aventi un forte divario cronologico con gli altri: vale per tutti il caso del ripostiglio da Lipari della fine del V secolo dove,accanto ad antoniniani di Gallieno e Claudio II, figurano, addirittura, pezzi preimperiali (1 bronzetto di Lipara, 1 di Cartagine, 1 repubblicano)"

e ancora l'ipotesi degli autori del testo su Sofiana:

"Non è escluso pertanto che, come è stato ipotizzato per altri contesti, gli esemplari più antichi del tesoretto di Sofiana, insiemeagli antoniniani dei Tetrici di imitazione, numericamente più rilevanti,rappresentino del numerario ancora effettivamente circolante, sebbeneormai usurato, al momento dell’occultamento del gruzzolo."

infine:

" Quasi tutti i radiati di imitazione appaiono notevolmente usurati e devono pertanto aver circolato a lungo prima di essere tesaurizzati. Il loro peso oscilla dai gr. 3,5 di qualche raro esemplare ai gr. 0,4 di quelli più usurati, attestandosi attorno ad una media di gr. 1,5."

Ciao

Illyricum

:)


  • 5 anni dopo...
Inviato

In occasione delle semifinali dei Mondiali di Calcio con squadre che rappresentano alcune vecchie regioni barbare dell'Impero Romano mi permetto di postare questa con alcune info che ho raccolto in giro.

Imitazione barbarica radiato (antoniniano) -> Sono situate nel periodo di maggior turbolenza dell’Impero, caratterizzato anche da improvvisa chiusura di zecche, difficoltà nelle comunicazioni e trasporti militari, improvviso insediamento di “usurpatori”.

I luoghi di produzione di queste monete sono prevalentemente la Britannia, la Gallia Settentrionale ma in parte anche quella centrale, l’Africa, i Balcani (in particolare la Pannonia, attuale Ungheria, ma anche settori dell’Austria e dell’attuale Serbia). 

zecca gallica sconosciuta
D/ TETRICVS
   Busto radiato e drappeggiato a destra
R/ VIRTVS AVGG
   Virtus in piedi verso sinistra, appoggiata ad uno scudo e con lancia

Mentre prima si credeva fossero imitativo usati dalle tribù lungo i confini del Reno, ora si ritiene che possano essere coniate ufficialmente  a livello locale, simili ai "limes denarii" del periodo dei Severani.

2grammi
14mm

271-274 Tetrico imitazione barbara (Gallia) D.jpg

271-274 Tetrico imitazione barbara (Gallia) R.jpg

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