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Inviato

Nella lista Columbia (c.1280) leggo "denari santafioresi". Sarebbe nostra intenzione compilare la scheda di questa "misteriosa" zecca toscana nel catalogo online del forum. Qualcuno potrebbe fornire qualche informazione a riguardo oltre quelle descritte in " Le Zecche Italiane "? E soprattutto sarebbe possibile avere un'immagine di questa rarissima moneta? E magari poi commentarla insieme :)

Vi ringrazio anticipatamente

Saluti a tutti


Inviato

Prova a vedere quest'articolo:

Sozzi, M., Il denaro piccolo di Santa Fiora, in «Il Giornale della Numismatica», 9. 2012, pp. 32-35.

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Inviato

@@Liutprand

Grazie Liutprand. Non sono abbonato ma proverò a chiedere la scansione a qualche amico.

Quando faccio questo tipo di richieste faccio affidamento in qualche utente del posto nella speranza di avere qualche informazione particolare ;). Gli studiosi indipendenti locali sono e sono stati sempre una miniera d'oro (hai presente il parroco, il farmacista o il sindaco di vecchia memoria?) :)

Saluti


Inviato

@@Liutprand

Grazie Liutprand. Non sono abbonato ma proverò a chiedere la scansione a qualche amico.

Quando faccio questo tipo di richieste faccio affidamento in qualche utente del posto nella speranza di avere qualche informazione particolare ;). Gli studiosi indipendenti locali sono e sono stati sempre una miniera d'oro (hai presente il parroco, il farmacista o il sindaco di vecchia memoria?) :)

Saluti

hai omesso la levatrice e il maresciallo dei carabinieri!

Inviato

@@matteo95

Grazie Matteo, sei molto gentile.

Ti mando i MP la mia email


Inviato

Metto anche un po' di bibliografia...

- Lisini A. "Di una nuova zecca dei conti Aldobrandeschi" nella RIN del 1895

- Milanesi G. "Di una moneta battuta dai conti Aldobrandeschi di S.Fiora" In periodico di numismatica e sfragistica del 1868

- Caucich, ha scritto nel bullettino di numismatica italiana 1867/1868 (qui trovate anche la prima rappresentazione della moneta).

Ciao, Magdi

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Inviato

@@magdi

speravo in un tuo intervento ;)

ciao


Inviato (modificato)

Allora scrivo anche due righe... Non vorrei tradire le aspettative del curatore :P :)

La zecca di S.Fiora non é molto nota e, al contempo, neanche molto conosciuta a causa anche della mancanza di fonti rilevanti.

L'attribuzione dell'unica moneta battuta in questa zecca é stata oggetto di numerose discussioni e articoli della seconda metá del XIX secolo, a causa dei pochissimi esemplari censiti e della loro conservazione che non ne permetteva una buona lettura.

La prima attribuzione proposta da Gaetano Milanesi nel '68 ad Aldobrandino VII, egli scioglie la leggenda " + COMES P. AL." In "COMES Paladinus ALdobrandinus"; a questo conte era stato concesso il permesso di battere moneta da Federico I.

In realtá, nella genealogia Aldobrandeschi, ci sono veramente molti conti che si chiamano Aldobrandino, per cui lo studio risulta ancor piú complesso.

Nel 1895 esce il mio mentore Lisini sulla RIN e corregge la leggenda, lui ne visiona tre esemplari e può affermare con certezza che la leggenda corretta é COMES PAL. , ovvero COMES PALadinus .

Lisini crede che la vera autoritá relativa alla moneta sia il bisnipote di Aldobrandino VII, ovvero Aldobrandino XI e motiva questa datazione con l'accostamento ad un esemplare molto simile attribuito (per quello ci sono documenti affidabili) al cugino Aldobrandino il Rosso di Sovana e quindi coevo.

Il CNI ignora Lisini (erroneamente) e scrive che la moneta é un quattrino (ovviamente no! ) :) .

L'unico ritrovamento di questa moneta (a volte le provenienze possono risultare importanti) si riferisce al grossetano ed é confluito nella collezione reale.

Nel 1997, Finetti pubblica un documento inedito in cui si apprende che alla metá del XIII sec. Questi piccioli giravano fino a Perugia insieme alle altre monete toscane; questo conferma la tesi del Lisini.

Purtroppo Lisini identifica il picciolo con il nome "provisino" (con cui la moneta é ancora oggi riconosciuta dai cittadini di S.Fiora)... Ovviamente é un errore, si tratta di un denaro piccolo come quelli di Volterra e dintorni (anche alla luce del documento pubblicato da Finetti che parla di denari).

Modificato da magdi
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Inviato

@@magdi

Come farei senza di te :P ?

Grazie per le interessanti informazioni. Quindi possiamo includere il santafiorese tra i "mali piczoli" insieme ai cortonesi, aretini, viterbesi e volterrani valutati un terzo in meno dei "boni" senesi, lucchesi, pisani, fiorentini,ravennati e anconitani (Finetti 1999). Nonostante ciò hanno circolato anche in area perugina e in Toscana meridionale.

Dovrebbero essere giunti fino a noi più esemplari effettivamente. Strano siano così rari. Leggerò con interesse quanto scive Sozzi.

Grazie a tutti per ora

Saluti

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Inviato (modificato)

Ciao @@fedafa ... Nel numero successivo della rivista, c'é anche un articolo piú approfondito scritto dallo stesso autore ;)

Modificato da magdi
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Inviato (modificato)

Effettivamente, @@adolfos, la raritá é un enigma... Anche i chasolesi, seppur non a questi livelli, sono belli rari, e i volterrani anche di piú dei casolesi, e ancora Chiusi e Massa... Eppure hanno circolato tanto in un'area vasta...

Sicuramente in un momento di crisi possono essere stati banditi da alcune cittá importanti, e questo può averne limitato la circolazione nell'ultimo periodo... Ma io credo che questo non sia sufficiente a spiegare raritá cosí elevate...

Modificato da magdi
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Inviato

L'iconografia ha una evidente aria di famiglia...


Inviato

L'iconografia ha una evidente aria di famiglia...

E sì :)


Inviato

Quanti esemplari si conoscono di questa moneta?


Inviato

Quanti esemplari si conoscono di questa moneta?

Il C.N.I. Parla di tre esemplari noti (di cui uno é, in realtà menzionato due volte, per cui sono solo due in veritá), poi ne abbiamo uno in coll.ne privata, recentemente pubblicato sul G.d.N., ancora Lisini afferma di averne raccolti 3 o 4 per un'accademia senese, poi c'é l'esemplare censito da Caucich che credo sia un altro ancora... In definitiva credo non siano più di 5 o 6...

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Inviato

Il C.N.I. Parla di tre esemplari noti (di cui uno é, in realtà menzionato due volte, per cui sono solo due in veritá), poi ne abbiamo uno in coll.ne privata, recentemente pubblicato sul G.d.N., ancora Lisini afferma di averne raccolti 3 o 4 per un'accademia senese, poi c'é l'esemplare censito da Caucich che credo sia un altro ancora... In definitiva credo non siano più di 5 o 6...

Se non ho capito male un esemplare lo troviamo al Museo Nazionale Romano? E' presente anche in altri musei? Così si potrebbero contattare per avere dei dati e delle foto.


Inviato

Si, un esemplare é nella collezione reale ed altri dovrebbero essere nel museo dell'accademia per cui Lisini dice di averne raccolti tre o quattro; comunque per la foto basta prendere quella pubblicata sul Giornale della Numismatica ... Se serve per pubblicarla nel catalogo, basta comunque citare la fonte ;)

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Inviato (modificato)

Ecco l'immagine pubblicata sul CNI
post-22363-0-70421100-1360419981_thumb.j

Ecco l'immagine pubblicata su "Il Giornale della Numismatica" n.9 Settembre 2012
post-22363-0-46993900-1360419991_thumb.j

Come si può vedere, le conservazioni non sono eccezionali...

Modificato da adolfos
Indicazione completa della fonte
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Inviato

Se volete posso mandare una mail alla Bufalini del Museo nazionale Romano per chiedere i dati, per le foto eviterei, i tempi sono lunghi.

  • Mi piace 1

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