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Inviato

Chi crede alla storia dell'investimento senza informarsi prima è un imbecille e basta...

Chi vuole fare un regalo deve comunque informarsi se non vuole incappare nella fregatura e con internet a portata di mano direi che non ci vuole molto... Per chi non conosce internet ci sono altri modi per informarsi (amici, riviste, eccetera...). Si tratta soltanto, per chi non è del settore, di passare un po' di tempo a cercare informazioni per non incorrere in specchietti per le allodole, truffe e fregature varie. Poi ripeto se uno non vuole manco sbattersi un po' poi non si lamentasse.

Tu stai citando una bella (o orrenda) legge di mercato. Ognuno dovrebbe essere libero di vendere ai prezzi che vuole, in presenza di un mercato, nel quali tutti avessero pieno accesso a tutte le informazioni. Non è così, c'è poco da fare. Chi ha la possiiblità di farsi conoscere "pompa" le proprie informazioni. La libera concorrenza è un bel po' diversa dal capitalismo ed ancor più dal capitalismo selvaggio nel quale è sporofndata la società degli utlimi 30 anni. C'è una totale dicrepanza del parimonio di infomrazioni fra acquirenti, piccoli venditori e grandi venditori.

E te lo dico senza connotazioni politiche, ma proprio da uno che ha studiato un pochino di microeconomia.

Detto questo, dato che gli stati si guardano bene dal tutelare i consumatori e che questa economia di mercato, ben diversa da chi la studiò e promosse oltre 200 anni fa, è appoggiata, nella sostanza, dai governi di mezzo mondo ed anche dai cittadini che democraticamente li hanno eletti non vedo assolutamente come si possa parlare di truffa.

C'è chi fa soldi vendendo i numeri del lotto, chi facendo gli oroscopi. Due panzane colossali, ma la legge lo permette (anche se le raccomandazioni europee imporrebbero qualcosina di diverso, ma ci guardiamo bene dall'applicarle).

Scusatemi se chiudo qua la discussione, ma è meglio che non degeneri oltre (non sto parlando dei toni assolutamente civili, ma proprio dei contenuti) e quallo che doveva essere detto è stato detto.

Da questa discussione emerge che la società in questione vende monete originali, certificate, a prezzi nettamente superiori ai prezzi di mercato. truffa? Direi proprio di no. Qulcosa che chiamerei in altro modo? Assolutamente sì.

Il giorno in cui le normative europee allargheranno gli ambiti di applicabilità degli articoli 81 e 82 del Trattato Istitutivo della CEE, così modificati dal Trattato di Amsterdam (ex- art 85 e 86 del Trattato di Roma) ne riparleremo e sarà un grande giorno per la democrazia economica d'Europa. Per ora, non si rileva alcun tipo di comportamento illecito.

Se altri membri dello staff, riterrano di riaprire la discussione, presa visione di quanto possa, eventualmente, nuocere al forum e, soprattutto, ai partecipanti alla discussione, nessun problema.


Inviato

Mi è stato, giustamente, fatto notare che il mio pensiero non è stato spiegato adeguatamente. E' necessario che questa discussione sia visionata da alcune persone, prima di un'eventuale riapertura della stessa, per valutare alcuni aspetti importanti.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

La discussione è stata riaperta, dato che può contenere elementi interessanti. Lo staff, però, si riserva di chiuderla,nel momento in cui fossero pubblicati altri commenti sopra le righe.


Inviato

Visto che è stata riaperta, la mia opinione, per quel poco che conta, è la seguente:

caso.1... Chi ha soldi da spendere senza problemi con le vendite della casa in oggetto, difficilmente può essere un'ignorante, senza internet, senza possibilità di documentarsi. Se ha i mezzi ma volontariamente non si documenta prima dell'acquisto, significa che non ha problemi, nello spendere, quindi il problema non si pone.

caso.2... Chi ha soldi da spendere senza problemi con le vendite della casa in oggetto, ed è un ignorante, uno che non si documenta, se si può permettere di acquistare presso la suddetta casa, ha molti più soldi (fatti chissà come essendo un ignorante senza mezzi) del caso.1, quindi il problema non si pone.

caso.3... Chi è intenzionato a spendere con criterio i suoi soldi per delle monete che andranno a far parte della propria collezione oggetto di cure e studio (credo la quasi totalità dei forumisti o chi comunque ha una minima idea di cosa sia la numismatica), non compra niente dalla suddetta casa, quindi il problema non si pone.

Quindi se il problema non si pone, la domanda che resta è: "perchè ho perso 4 minuti del mio tempo a commentare questa discussione?" :blink:

Un saluto a tutti :lol:

  • Mi piace 1
Awards

Inviato

Ascoltando io spesso la trasmissione, che ha l'indubbio merito di diffondere massmediaticamente la passione numismatica, i due venditori, naturalmente riferendosi all'acquisto delle loro monete, parlano spesso di "cospique rivalutazioni".

La parola "grande rarità" è spesso usata, e a sproposito.

In una puntata riferiscono di un loro cliente che ha rivenduto loro una moneta riacquistata da loro stessi 3 anni prima, ottenendo buona soddisfazione economica.

Tutti questi "casi" (ma molti altri se ne possono aggiungere) sono evidentemente non reali. Non si verificano.

Io non so come questo si chiami giuridicamente, però quando si affermano dati evidentemente...diciamo molto esagerati...Bè...

Caso personale: io stesso, prima di leggere ed iscrivermi a "La moneta" avevo telefonato alla casa per acquistare un sesterzio di Traiano, il quale per fortuna non era più disponibile (a volte le puntate sono molto vecchie). E chiamatemi fesso, però quella casa ha un certo buon nome, l'importo non era elevatissimo....


Inviato

@@Eldorado io penso che il problema sia a monte. Non diamo solo la colpa all'acquirente. Se non ci sono trappole in giro nessuna bestia ci incappa dentro... Il problema è che esistono queste "trappole". A mio modo di vedere l'acquirente va sempre tutelato anche se non si vuole informare altrimenti cadiamo nella logica del "ben ti sta". E le case proliferano giocando proprio attorno al fatto che la gente non si documenta... Uno vede una moneta d'oro a 4000 euro, si fa abbindolare dai discorsi, si fida ciecamente telefona e la acquista. Ok per me è stato uno sciocco ma va tutelato. Non è detto che chi compra da loro sia necessariamente un ricco o uno a cui piace perdere soldi. Si legge parecchio di gente amareggiata per la sola presa...

  • Mi piace 3

Inviato

Nulla vieterebbe al sottoscritto o a qualsiasi altro Professionista di chiedere un elevato onorario, ma vige (anche se non per tutti) un'etica professionale che mi "impone" di non esagerare.

Per quale motivo, mi chiedo, tale etica professionale non dovrebbe valere anche per questi signori di cui stiamo discutendo?


Inviato

Senza offesa per chi vende abitualmente, ma non mi sembra che l'attività rientri in quelle libero professionali.

Si tratta di un imprenditore e non di un libero professionista.

Insomma non è postulabile automaticamente un codice deontologico al pari di quello degli ordini degli ingegneri, dei notai dei medici, dei comercialisti

E' solo una opinione

Polemarco

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Sono esempi sballati.

I prodotti bancari e finanziari sottostanno a tutta una normativa precisa e puntuale stabilita da Banca d'Italia e Consob.

Se compri un derivato senza conoscerlo, ma firmando pagine e pagine di moduli senza leggere, sono caxxi tuoi e non di chi te lo vende.

I prodotti scadenti hanno poco a che fare con la numismatica, le monete e i prodotti che Bolaffi propone - nella maggior parte - li puoi vedere dal vivo, in foto e se non ti piacciono restituirli, come ogni altro prodotto.

Il problema è solo nel prezzo.

Daccordo su tutto, ma sul bancario che appioppa derivati truffa non lo sono affatto, se io mi affido ad un consulente tecnico lui ha il DOVERE di spiegarmi ONESTAMENTE su cosa sto investendo o cosa mi sta vendendo, se poi scopro che il suo milione di parole rassicuranti erano una colossale supercazzola prematurata volta solo ad estorcermi quella firma per potersi incassare qualche bel migliaio d'euro di commissioni, non posso fare a meno di mandargli Ermes Cassiodoro. Qui il mercato c'entra poco, questa si chiama truffa.

E' impressionante il video di quell'imprenditore pugliese che quando ha capito che lo stavano fregando (dirigenti della seconda banca italiana, non il promoter di una finanziaria) ha iniziato a registrarsi gli incontri e così li ha inchiodati.

E' di 10 giorni fa la notizia che la procura di trani sta indagando su 4 istituti riguardo i derivati, le accuse sono truffa aggravata, usura, e falso ideologico. Le vittime erano tutti imprenditori già pieni di debiti e grazie a loro ridotti tutti alla bancarotta.

scusate per l'OT

Modificato da donax

Inviato

Prima di tutto ringrazio lo staff che ha riaperto questa discussione. La mia opinione sta nel verificare non tanto le sproporzionate cifre di vendita -e qui posso parzialmente dare ragione ha chi sostiene il libero mercato- ma è come si pone la vendita.

A - dire di aver messo in ordine il mercato numismatico

B - creare un sistema di conservazione (30-40-70% di un catalogo prefatto dalla ditta con valutazioni di fantasia) da cui si fa risultare il prezzo di ogni esemplare.

C - sostenere che la ditta e disposta a ricomprare la merce venduta(pero non si sostiene mai a che prezzo la merce viene ricomprata.)

D- che in molti casi la merce presentata e solo di esempio, poi quando la ritiri l'esemplare che ti appioppano non è quello che tu hai visto in Tv.

Anche sui "certificati di vendita " ci sarebbe da obbietare ma penso che siano gia sufficienti i 4 punti.

Mi dispiace respingere questo tipo di trasmissioni( perche e' anche vero che trovo molto interessante un programma televisivo, e capisco che la ditta in questione a sicuramente dei costi) pero fa parte di un discorso di principio, quel principio( o etica) che in qeusto benedetto paese si è smarrito da tempo!


Inviato

Punti condivisibilissimi e di assoluto buon senso.

Mi sento solo di aggiungere:

C - ricordiamo che la Ditta ha anche una Casa d'Aste, i cui "punti di forza" sono ricchezza di materiale, basi di partenza molto basse - che invogliano a puntare - e (si dice) una squadra ben rodata di rilanciatori, quindi se vogliono i tuoi soldi li riprendi.

D - è un errore molto comune considerare tutte le monete simili in conservazione o peggio ancora uguali. Questo è un discorso sicuramente valido per le monete prese dai rotolini oppure già impacchettate dalle zecche, ma non lo è - ovviamente - per tutte le altre.

Al di là della conservazione espressa da sigle o numeri (sono convenzioni), ogni moneta è diversa pur dello stesso tipo od anno, ha le sue caratteristiche, la sua patina, i suoi colpi, i suoi graffi e magari per un francobollaro questi sono elementi trascurabili, ma fino a che punto?

Se è pur vero che i francobolli dell'era moderna staccati dal foglio sono pressocchè tutti uguali, lo stesso non può dirsi degli antichi nei quali invece si considera la freschezza di stampa, la centratura, la gomma, l'eventuale linguella, e così via. E sono centinaia se non migliaia di euro di differenza.

Nei cataloghi o nelle presentazioni mi sembra che non si faccia menzione di questi dettagli, si dice solo di buona qualità, di prima/seconda scelta, in conservazione splendida, ecc. ecc.

Questo modo di vendere - in tanti anni in cui il "problema" viene fuori e se ne prende coscienza - mi sa molto di vendite dirette a principianti od inesperti che non si curino di cosa stiano comprando in sé ma semplicemente del contorno: il marchio in piedi da tanti anni, le "certificazioni", le garanzie, le belle scatoline, le dispense che ti illustrano la storia, e via dicendo. La moneta, purchè sia simile a quella presentata, passa in secondo piano.

E vi dirò: se continuano a vendere, e bene, visto che sono sulla breccia da tempo, aprono negozi, fanno pubblicità martellante, riescono a ripagarsi tutto, che si mantengano la loro fetta di pubblico, che farà esperienza e dopo li abbandonerà con dispiacere in favore di un mercato diverso al di fuori del Truman Show.

A noi spetta - questo sì - fare corretta e garbata informazione a chiunque ci chieda un parere, invitandolo a guardare al di là del proprio naso.

  • Mi piace 3

Inviato (modificato)

Oggi sono andato all' Ufficio postale e mi vedo questi simpatici fascicoli in bella vista

http://www.bolaffi.it/index.php?method=news&action=zoom&id=8144

http://e-filatelia.poste.it/lira.shtml

Per soli 10€ si acquistava: fascicolo n.1 + 3 monete (20 lire quercia bronzital FDC, 20 centesimi impero BB, un due stotinki bulgaro mi pare...)

Per soli 20€ si acquistava: fascicolo n.2 + 3 monete (500 lire argento caravelle BB, lira impero MB/BB, una roba dell'Est Europa che il mio cervello ha scartato a priori)

Tutta la collana si compone di 12 numeri per un totale di circa 230€.

Ok il libero mercato... ok il libero arbitrio... però..............

Saluti

Simone

Modificato da uzifox

Inviato

Oggi sono andato all' Ufficio postale e mi vedo questi simpatici fascicoli in bella vista

http://www.bolaffi.it/index.php?method=news&action=zoom&id=8144

http://e-filatelia.poste.it/lira.shtml

Per soli 10€ si acquistava: fascicolo n.1 + 3 monete (20 lire quercia bronzital FDC, 20 centesimi impero BB, un due stotinki bulgaro mi pare...)

Per soli 20€ si acquistava: fascicolo n.2 + 3 monete (500 lire argento caravelle BB, lira impero MB/BB, una roba dell'Est Europa che il mio cervello ha scartato a priori)

Tutta la collana si compone di 12 numeri per un totale di circa 230€.

Ok il libero mercato... ok il libero arbitrio... però..............

Saluti

Simone

si vede che devono far fuori delle rimanenze….alla fine costa più il fascicolo che le monete :D

Awards

Inviato (modificato)

Come diceva il saggio «Nel libero mercato è libero soltanto chi ha il culo preparato»

A tutelarci dal libero o selvaggio mercato qualche leggiucola ancora esiste, in questo caso secondo me ci sono gli estremi della pubblicità ingannevole, anzi più che estremi ci siamo in pieno.

La pubblicità ingannevole è "qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, sia idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a ledere un concorrente", come definito dall'articolo 20 del decreto legislativo 206/2005 dell'ordinamento italiano.

La pubblicità ingannevole è dunque un atto contrario alla correttezza professionale. Essa è tale quando induce in errore il consumatore, influenzandone le decisioni mediante informazioni false o il mancato apporto di informazioni rilevanti.

Modificato da donax
  • Mi piace 1

Inviato

Un paio di anni fa, un conoscente mi ha mostrato con orgoglio una piccola collezione di monete. Tutte acquistate da Bolaffi. Le ha comprate piano piano per lasciare "un tesoretto" alla nipote. Quando mi ha parlato di cifre, mi è venuto un colpo. In alcuni casi si parlava anche di 7/8 volte il prezzo di mercato.

Ricordo che quando ero bambino, Bolaffi faceva un intero catalogo che spediva a casa. Utilizzavano metodi che definire poco tecnici è poca cosa: "il Marengo di Vittorio Emanuele" "lo scudo di Umberto primo". Mai un anno, mai una conservazione.

Personalmente non comprerei una spilla da questi signori. Sarebbe inoltre carino che l'ordine vegliasse su queste vendite.

  • Mi piace 1

Inviato

Il catalogo ancora lo fanno, purtroppo, si chiama collector club e lo trovi sul loro sito, io lo leggo ogni tanto per prendere qualche spunto e farmi due risate sui prezzi che come al solito sono totalmente fuori mercato.

Questo mese, 20 Francs Napoleone, anno casuale tra 1809-1814, conservazione buona a soli 945 Euro. Rateizzabile in 15 comode rate da 63 Euro.

2 Euro TYE - Italia a soli 9,90 Euro, Germania 13,50, Lux 24,50.

Vi consiglio poi argenti del mondo, 6 monetine d'argento comunissime da 2,5gr. del '900 (1/2 francs svizzero, dime mercury, mezzo scellino austriaco ecc.) a soli 165 Euro :unknw:

I soliti affaroni insomma.


Inviato

Una follia. Ribadisco che chi di dovere dovrebbe intervenire. Non si può solo parlare di libero mercato. Il mercato va normato


Inviato

Come diceva il saggio «Nel libero mercato è libero soltanto chi ha il culo preparato»

A tutelarci dal libero o selvaggio mercato qualche leggiucola ancora esiste, in questo caso secondo me ci sono gli estremi della pubblicità ingannevole, anzi più che estremi ci siamo in pieno.

La pubblicità ingannevole è "qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, sia idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a ledere un concorrente", come definito dall'articolo 20 del decreto legislativo 206/2005 dell'ordinamento italiano.

La pubblicità ingannevole è dunque un atto contrario alla correttezza professionale. Essa è tale quando induce in errore il consumatore, influenzandone le decisioni mediante informazioni false o il mancato apporto di informazioni rilevanti.

Consiglio a tutti di legeger gli articoli, che ho citato in precedenza e a riflettere se non sia il caso di abuso di posizione dominante anche al bene "informazioni" (l'ho spiegato un po' alla carlona, ma sono cotto e pigro :D)


Inviato (modificato)

Inviato

Va bè, dai...Dicono alla gente quello che la gente vorrebbe sentirsi dire. :)

I canali attigui vendono numeri per vincere al lotto!

Finché si tratta di beni voluttuari (e non salute etc)...


Inviato

Moneta in cupronichel dorata (in 24 carati) in 2013 esemplari coniata dalle Isole Cook.

Pesa 25 g e ha un diametro di 38,6 mm. (Prezzo 39,00)

€ 39 x 2013 = € 78.507

Sarebbe interessante conoscere il nome presidente della Banca Nazionale delle Isole Cook (ammesso che ne esista una) con una

superficie complessiva di 240 km2 e una popolazione di poco meno di 18.000 abitanti)

Polemarco


Inviato

...Cominciano tutti con B. questi venditori di emozioni...di sogni ??

Mi riferivo a Briatore, cosa avete capito :P


Inviato

Inviato (modificato)

Moneta in cupronichel dorata (in 24 carati) in 2013 esemplari coniata dalle Isole Cook.

Pesa 25 g e ha un diametro di 38,6 mm. (Prezzo 39,00)

€ 39 x 2013 = € 78.507

Sarebbe interessante conoscere il nome presidente della Banca Nazionale delle Isole Cook (ammesso che ne esista una) con una

superficie complessiva di 240 km2 e una popolazione di poco meno di 18.000 abitanti)

Polemarco

Purtroppo le isole Cook (stato liberamente associato alla Nuova Zelanda nell'ambito del Commonwealth britannico) vivono principalmente di questo: monete e francobolli. Oltre che, in parte, di turismo finchè non verranno sommerse dai mari.

Di per sè non la trovo una cosa obbrobriosa, meglio questo che le armi. Sicuramente è da bacchettare chi segue il marketing e la distribuzione sul mercato che fa lievitare i prezzi oltre misura.

E questo è un operatore occidentale.

Modificato da heineken79

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