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INCONTRO DI STUDIO “Medaglieri italiani, un tesor


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Che ci possano essere state delle complicità interne è certamente probabile. Continuo a non capire per quale motivo si debba insinuare che il furto fosse stato scoperto e non denunciato. Francamente uno scenario in cui tutto il personale del museo è connivente mi sembra difficilmente ipotizzabile e, questo sì, del tutto gratuito, a meno che non si voglia sostenere una posizione ideologica. Se poi ho capito male io, tanto meglio.

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Che ci possano essere state delle complicità interne è certamente probabile. Continuo a non capire per quale motivo si debba insinuare che il furto fosse stato scoperto e non denunciato. Francamente uno scenario in cui tutto il personale del museo è connivente mi sembra difficilmente ipotizzabile e, questo sì, del tutto gratuito, a meno che non si voglia sostenere una posizione ideologica. Se poi ho capito male io, tanto meglio.

Non mi pare di aver scritto "scoperto e non denunciato", né mi pare di aver parlato di scenario da "tutto il museo"... Se un custode o simile (con accesso alle chiavi) sottrae le monete toccherà aspettare che sia sostituito da un altro custode (questa era il "cambio della guardia") che, di fronte alla mancanza dei materiali, riferirà alla sua direzione. Questo intendevo, se mi sono espresso male chiedo venia, ma detto così credo ci sia poco da ribattere.

Modificato da BiondoFlavio82
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Che ci possano essere state delle complicità interne è certamente probabile. Continuo a non capire per quale motivo si debba insinuare che il furto fosse stato scoperto e non denunciato. Francamente uno scenario in cui tutto il personale del museo è connivente mi sembra difficilmente ipotizzabile e, questo sì, del tutto gratuito, a meno che non si voglia sostenere una posizione ideologica. Se poi ho capito male io, tanto meglio.

dove avrei scritto queste cose? la pregherei di citarmi espressamente i passi incriminati visto che personalmente non ho trovato alcun riscontro... soprattutto il secondo punto "Francamente uno scenario in cui tutto il personale del museo è connivente mi sembra difficilmente ipotizzabile e, questo sì, del tutto gratuito" è casomai una sua affermazione gratuita nei miei confronti visto che ho scritto "un custode o qualcuno che abbia accesso alle chiavi.

Modificato da BiondoFlavio82
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Negli ultimi post (modificati in corso d'opera) lei ha precisato il suo pensiero. I precedenti lanciavano accuse generiche e certamente molto meno condivisibili.

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Negli ultimi post (modificati in corso d'opera) lei ha precisato il suo pensiero. I precedenti lanciavano accuse generiche e certamente molto meno condivisibili.

in che senso "modificati in corso d'opera"? C'è quache messaggio che io avrei modificato dopo il suo intervento (ritrattando le mie considerazioni)? In tal caso gradirei una segnalazione circostanziata cosiderando che ogni messaggio porta l'orario di ultima modifica.

Al fine di essere più chiaro e non lasciare adito a diverse interpretazioni vorrei dire come generalmente siano proprio i custodi, e non i dirigenti, a portare i plateaux con le monete agli studiosi; alla luce di questo dovrebbe essere più chiaro il mio ragionamento di sopra (quello sul cambio della guardia).

Direi che ritornare a parlare del congresso non sarebbe cattiva cosa...

Modificato da BiondoFlavio82
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Non ho parlato di ritrattare alcunché, semmai di precisare, come fatto ad esempio al #26. In ogni caso, mi sembra che i concetti da chiarire siano stati chiariti. Rimango della mia idea che essendoci di mezzo questioni penali sia meglio esporre i fatti certi e limitare al minimo i commenti. Peraltro, continuare a polemizzare non aggiungerebbe nulla a questa discussione in cui si dovrebbe parlare di collaborazione, quindi rimango a disposizione per una eventuale prosecuzione in privato. Grazie.

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vedo che questo congresso vi ha appassionato proprio... ( :crazy: )

si scrivono decine di pagine su st...upidaggini e poi su cose importanti è notte fonda.

Difficile discutere di qualcosa cui non si è potuto partecipare e prima che ci venisse fornita una benchè minima relazione. Anche dopo, comunque, vedo che gli interventi sul tema centrale, o che ci può interessare di più (fruibilità e collaborazione) sono minoritari.

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Questo non so dirtelo, non sono un'esperta in fatto di Assicurazioni, forse ne fanno una cumulativa?

Qualche addetto potrebbe chiarirci questo punto volendo. Ciao

Non escludo che sia accaduto, ma sarebbe contro ogni logica assuntiva. Che qualcuno possa avere fiutatao l'affare posso capirlo, ma un assuntore serio come potrebbe assumere un rischio così generico?

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Continuo...

Parte III Tutela e fruizione dei medaglieri storici e dei materiali numismatici da scavo: il ruolo delle Soprintendenze archeologiche

Intervento del dott. GAMBARI FILIPPO MARIA, Soprintendente per i beni archeologici dell'Emilia Romagna

Il dott. Gambari ci ha parlato del Medagliere di Parma dove sono contenute, oltre a monete della collezione Strozzi, molte monete provenienti da sequestri e da ritrovamenti nel territorio. Ha sottolineato inoltre che un vanto del Medagliere è l'alta qualità delle monete contenute, purtroppo essendo il Medagliere chiuso al pubblico le stesse non sono visitabili, per rimediare a questo stato di cose ci ha assicurato che stanno lavorando alacremente per riaprirlo al più presto e renderlo fruibile anche on-line, a questo proposito si sta provvedendo ad una schedatura dettagliata.

Intervento del dott. PESSINA ANDREA, Soprintendente per i beni archeologici della Toscana

Il dott. Pessina ha esposto il Progetto sulla pubblicazione on-line del Medagliere di Firenze, ringraziando il dott. Catalli ed i suoi collaboratori volontari per l'ottima riuscita del Progetto sottolineandolo come esempio da seguire.

Ha citato inoltre le molte pubblicazioni fatte sul Medagliere stesso dal dott. Catalli in collaborazione con privati.

Visto che ufficialmente è la prima volta che viene riconosciuto ed apprezzato il valore di questo Progetto, anche se LaMoneta.it non è stata esplicitamente citata, credo di raccogliere il pensiero di noi tutti, specialmente dei Lamonetiani che hanno partecipato al Progetto “Lorenzo il Magnifico”, ringraziando il dott. Pessina per l'apprezzamento dato allo stesso ed inviando i nostri più sentiti complimenti al dott. Catalli per la meritata soddisfazione.

Dopo di che il dott. Pessina ci ha “raccontato” la storia del Medagliere illustrandoci la provenienza delle monete iniziando da Cosimo de Medici, che fu il maggior collezionista della famosa famiglia e lasciò circa 100.000 pezzi tra monete, gemme e cammei, fino ad arrivare ai giorni odierni passando anche attraverso la raccolta di monete Etrusche pervenute da scavi archeologici.

Si è rammaricato inoltre per la chiusura al pubblico del Monetiere , speriamo che questo ne favorisca l'apertura, ne saremmo tutti felicissimi.

Intervento della d.ssa PARIS RITA, (AL POSTO D.SSA BARBERA MARIAROSARIA), Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma

La d.ssa Paris ha illustrato alcuni progetti riguardanti il Museo Nazionale Romano, dove ha potuto costatare la mortificazione delle monete esposte, ricordando inoltre che nel caveau del Palazzo risiedono tuttora la maggior parte delle monete della Collezione Reale.

Ha ricordato le tante pubblicazioni fatte ed il Progetto Juno Moneta. Come innovazione ha esposto un Progetto di informazione e presentazione delle monete con schede da caricare sugli I-PAD, (spero non solo su quelli visto che non credo ne comprerò mai uno... :) )

Intervento del dott. LA ROCCA LUIGI, Soprintendente per i beni archeologici della Puglia

Il dott. La Rocca ha parlato dell'attività dei tombaroli in Puglia e della lotta contro di essa da parte delle Forze dell'Ordine ed anche del Tesoretto del Viola composto da monete greco-romane.

Ha esposto la struttura del Museo di Taranto dove la sezione numismatica è stata inserita nel contesto della “Produzione”.

Attraverso slide ha illustrato la sistemazione delle monete in cassetti, con vassoi appositi, contenuti in armadi blindati.

Inoltre ha presentato il restauro di alcune monete, che erano in cattive condizioni e che sono state riportate ad essere perfettamente leggibili.

Intervento della d.ssa CINQUANTAQUATTRO TERESA ELENA , Soprintendente Speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei

La d.ssa Cinquantaquattro ha parlato del Museo Archeologico di Napoli esponendo l'importante collezione monetale greco-romana e medievale ivi contenuta, in tutto circa 150.000 pezzi.

Il Monetiere comprende donazioni avute dalle collezioni delle famiglie Farnese e Borgia e monete provenienti dai ritrovamenti degli scavi archeologici di Pompei e della zona Vesuviana in generale.

Ha ricordato la pubblicazione, importantissima, di 5 cataloghi da parte dello studioso Fiorelli pubblicati alla fine del 1800 ed il riordino della collezione avvenuta nel dopoguerra.

Espone inoltre l'organizzazione del Gabinetto Numismatico all'interno del quale si possono visitare 5 sale ordinate cronologicamente.

Purtroppo il Gabinetto non è sempre visitabile per mancanza di personale.

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PARTE IV – Fruizione e progetti di ricerca. Il contributo delle Università allo studio dei medaglieri italiani

Intervento del dott. Isman Fabio, giornalista del Messaggero

Il dott. Isman ha parlato del ruolo delle Università nel panorama culturale Italiano illustrando anche le difficoltà ed il malfunzionamento dei Musei.

Intervento del dott. SICILIANO ALDO, Università degli Studi del Salento, Presidente dell'Istituto per la Storia e l'Archeologia della Magna Grecia, Il ruolo dell'Università tra ricerca e tutela

Il dott. Siciliano ha parlato di un programma di indagine atto ad analizzare una moneta con sistemi non invasivi.

A questo proposito ha illustrato lo studio di vari ripostigli, come quello di Saturo nei pressi di Taranto, le cui monete sono ora presso il Museo Tarantino, ed anche il Ripostiglio di Arpi, che è stato assorbito dal Museo Criminale di Roma.

Ha accennato anche ad una collaborazione con le Forze dell'Ordine circa alcuni sequestri di monete false.

Inoltre ha esposto un Progetto per un portale dove inserire schede di monete rubate.

Intervento della d.ssa CACCAMO CALTABIANO MARIA, Università degli Studi di Messina, Presidente del Comitato Scientifico del XV Convegno Internazionale di Numismatica: “Taormina 2015, Il ruolo dell'Università tra ricerca e comunicazione

La d.ssa Caccamo Cantalbiano ha esposto gli obbiettivi preposti per il XV Convegno Internazionale di Numismatica che si terranno a Taormina nel 2015.

Ha parlato della presentazione delle collezioni siciliane e del Progetto “Dracma” che si sta portando avanti in collaborazione con la Grecia ed altre Università italiane.

Ha esposto uno studio sull'iconografia monetale che mette a confronto i temi delle stesse con le decorazioni usuali riportate sui vasi.

Ha illustrato in particolare una serie di monete riportanti il kantharos ed altri tipi di vasi, parlando della simbologia che acquistano riportati sulle monete.

In chiusura del suo intervento ha indirizzato un bellissimo e caloroso ringraziamento ai “privati appassionati” che collaborano alla diffusione della Numismatica.

Mi sento di ringraziare caldamente la dott. Caccamo Cantalbiano, per questo suo pensiero nei riguardi degli appassionati numismatici, e le invio i miei più sentiti complimenti per la veemenza e la passione con cui ha eseguito il suo trascinante ed interessantissimo intervento.

Con questa parte si chiude la programmazione svoltasi nella Sala dello Stenditoio, relazionerò la parte finale della giornata, seguita nella Sala degli Arazzi, forse domani o al massimo dopodomani.

Buona serata a tutti e grazie per l'attenzione. Giò

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Gio' grazie molto per questa dettagliatissima relazione (vera prova di generosità nei confronti del forum e di quanti si interessano a queste tematiche e avevano a cuore quanto fosse stato detto in occasione di questo incontro).

Hai per caso assistito anche all'intervento della D.ssa Bufalini (previsto credo nel pomeriggio) ed eventualmente ci potrai relazionare in merito ?

Grazie anticipatamente.

Riguardo a quanto si è discusso (un po' animatamente ) sopra ritengo che abbiamo l'occasione, attratverso l'apertura che il MIBAC sta dimostrando organizzando questi incontri tra specialisti o altre iniziative di divulgazione , di poter stimolare l'ente pubblico a fare di piu' e meglio sia per la salvaguardia che per la tutela del patrimonio numismatico nazionale. Oggi il web consente una velocissima (istantanea) trasmissione di informazioni (impensabile fino all'avvento di internet) e al tempo stesso la possibilità di un confronto (sempre grazie allo sharing di informazioni) con altre isituzioni. Questi due elementi fanno si che se un tempo un'istituzione potesse dormire il sonno del giusto, oggi è quantomeno sottoposta se non a pressioni (di tipo mediatico intendo) almeno non si puo' sottrarre a confronti e giudizi/critiche da coloro che conoscono realtà estere che possono vantare ben altra efficienza.

Sono certo che questi confronti e le pressioni/critiche da piu' parti (non ultima certo quella dei dibattiti piu' volte sviscerati qui sul Forum sopratutto quando le critiche erano costruttive , e non semplicemente distruttive) hanno certamente innalzato la sensibilità del MIBAC verso questi temi e l'abbiano anche spinto ad una maggiore apertura ed un maggiore attivismo.

Altre pressioni sono poi venute anche dall'interno del sistema numismatico italiano ove persone con varie influenze hanno lavorato su questo obiettivo.

Quello che conta è che è nell'interesse di tutti, sia del^'ente pubblico sia dei fruitori privati che la situazione di fruibilità, valorizzazione e tutela del notro patrimonio migliori. Molti si stanno impegnando per questo obiettivo, anche il Forum puo', anzi deve a mio avviso - visto che è una delle voci del panorama numismatico italiano - fare la sua parte continuando , a portare avanti in modo costruttivo il dibattito su questi temi e a "prestare" una mano quando o qualora ve ne fosse bisogno.

L'importante è non perdere mai di vista che una migliore valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio significa anche la garanzia per la sua migliore tutela !

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Concordo pienamente con quanto scritto da numa numa. Aggiungo solo che ho avvertito nettamente, nelle discussioni a latere delle relazioni, come tutti gli "addetti ai lavori" avessero nei confronti del forum reazioni di simpatia o di rifiuto, ma mai di indifferenza e tanto meno del tipo "e che roba è?". Quindi è bene che ci rendiamo conto del fatto che nel panorama numismatico italiano il forum Lamoneta è (ri)conosciuto, ha un ruolo da svolgere, potenzialmente può fare molto per gli obiettivi che numa numa ha bene identificato, ed è opportuno che cerchi di essere all'altezza del compito. Mai come ora il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto: possiamo limitarci a continuare a sparare ad alzo zero sulle cose che non vanno (che sono ancora innumerevoli) oppure possiamo, senza comunque abbassare la guardia su scandali e malcostume, contribuire a sostenere quella parte delle istituzioni culturali che lavora per il rinnovamento, l'efficienza, l'apertura e la cooperazione. Io sono per la seconda opzione :)

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Ben detto Paleologo.

Credo che il punto sia proprio questo: lamentarsi, in maniera generalizzata e senza fare nulla per migliorare la situazione (purtroppo da questo punto di vista come popolo siamo degli specialisti), oppure cercare di dare una mano, ben discernendo le situazioni virtuose da quelle che in fondo non rappresentano altro che la faccetta "numismatica", o "archeologica" dei vizi che purtroppo caratterizzano il Belpaese in tutti i suoi settori (non necessariamente pubblici), facendo qualcosa di concreto.

Credo che l'esperienza del lavoro sul medagliere di Firenze reppresenti una tappa emblematica da questo punto di vista.

C'é una massa critica che puo' essere utilizzata ai fini dello sviluppo e della conservazione del patrimonio culturale collettivo. Cerchiamo di fare in maniera tale che lo sia.

Modificato da g.aulisio
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Gio' grazie molto per questa dettagliatissima relazione (vera prova di generosità nei confronti del forum e di quanti si interessano a queste tematiche e avevano a cuore quanto fosse stato detto in occasione di questo incontro).

Hai per caso assistito anche all'intervento della D.ssa Bufalini (previsto credo nel pomeriggio) ed eventualmente ci potrai relazionare in merito ?

Grazie anticipatamente.

Ciao Numa Numa, sono rimasta fino alla fine dei lavori ed ho preso anche altri appunti, ma qualcosa di sicuro mi è sfuggito perchè nella Sala degli Arazzi dove eravamo nel pomeriggio c'era una confusione assurda che ha disturbato la maggior parte dei Relatori.

In fondo alla Sala c'erano molte persone che visionavano i video e non lo facevano sicuramente in silenzio...ero tentata di alzarmi e gridare un bel :"Zitti 'n po'..." alla Verdone :rofl: ma come puoi ben capire non era il caso... :lol: , però si faceva veramente fatica a seguire.

Domani o dopo cercherò di riordinare le idee in modo da soddisfare la tua curiosità. Ciao, Giò :)

Modificato da giovanna
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Verissimo... la tentazione dev'essere venuta a molti:


Mi chiedo perché non abbiano fatto tutto nella sala dello stenditoio: bella grande, in silenzio e con proiezione gigante (invece del monitor da computer, che chi era seduto nella fila di destra non avrà praticamente visto)... Modificato da BiondoFlavio82
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:rofl: Esattamente...

Penso che volessero rendere più "raccolta" quella che mi è sembrata una presentazione dei lavori fatti durante l'anno. Forse pensavano ad una presenza minore in sala, dei soli addetti, e non si aspettavano invece di riempirla, la prossima volta si regoleranno meglio e spero che divideranno le due sezioni.

Giò

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Al momento posso solo aggiungere che la parte meglio organizzata, quella del mattino, si era svolta nela grande e bella sala dello "Stenditoio", ma quella seguiva un programma (in buona parte rispettato anche se con soliti sforamenti di orario).

Più caotica e improvvisata era la parte del pomeriggio e sicuramente i motivi vanno attribuiti a una certa inesperienza e alla cattiva logistica (la saletta non era adeguatamente attrezzata e dall'altra parte c'erano altri tavoli con vari curatori che dovevano illustrare personalmente le loro iniziative). Quindio si sentiva male e non si riusciva a seguire nè il dibattito nè i colloqui.

A Numa Numa anticipo che la Bufalini (curatrice del Museo Nazionale Romano) non ha fatto nessun intervento, ma si è solamente messa a disposizione per chiarimenti sulle attività del Museo. Ho avuto un lungo e gentile colloquio con lei. E' stata molto disponibile (bontà sua mi conosceva di nome) e non ha preclusioni verso studiosi privati, purchè veramente specializzati (non ha avuto parole tenere verso i cosiddetti numismatici "tuttologi", come lei ha definito). Resta però piuttosto difficile l'accesso al medagliere e si può contattarla per avere le foto (ma poche per volta e su precisa richiesta e comunque previo pagamento per i diritti di riproduzione, anche se per scopi scientifici). A Roma c'è ancora molto da fare....

Ottima impressione mi ha dato il dr. Marco Podini, giovane curatore del medagliere di Parma, il quale ha completato le foto e catalogazione di tutte le monete antiche ivi custodite ed è una persona molto disponibile (non ci sono problemi a chiedergli la presenza e le foto di determinate zecche, purchè ovviamente per seri scopi scientifici). Non entro nel merito del vecchio furto commesso in quel Museo, non conoscendo gli esiti giudiziari, ma resta il fatto che si sta provvedendo finalmente alla completa catalogazione elettronica, che resta il migliore sistema di difesa.

Grande soddisfazione si espresse allora il comando dei Carabinieri della TPA alla notizia della catalogazione e soprattutto fotografatura di tutto il contenuto del Medagliere di Firenze: ricordo le parole del Comandante "finalmente abbiamo in mano ottime immagini delle monete del Museo. Se dovesse sparire qualcuna, sapremo come è fatta e monitorare attentamente il mercato....." E' un pò la storia dei quadri noti, che magari vengono rubati su commissione, ma che col tempo in genere vengono a galla e recuperati.

Aspettiamo la conclusione della relazione di Giovanna.

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Ciao.

E' una mia svista oppure mancavano completamente interventi di rappresentati delle Soprintendenze "nordiche"?

Mi sembra di capire che non si è andati oltre Parma..... :pardon:

Un caso "fortuito"?

M

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Ciao.

E' una mia svista oppure mancavano completamente interventi di rappresentati delle Soprintendenze "nordiche"?

Mi sembra di capire che non si è andati oltre Parma..... :pardon:

Un caso "fortuito"?

M

In effetti hanno partecipato poche Soprintendenze, rispetto alle esistenti.

Non so il motivo, sebbene l'abbia chiesto ad alcuni astanti.

Erano presenti da nord a sud:

Soprintendenza Archeologica Emilia Romagna;

Soprintendenza Archeologica Toscana;

Soprintendenza Speciale Beni Archeologici Roma;

Soprintendenza Archeologica Abruzzo;

Soprintendenza Archeologica Napoli e Pompei;

Soprintendenza Archeologica Puglia.

Era attesa la Soprintendenza Archeologica della Calabria, di fatto non pervenuta.

Mi domando l'assenza di alcune Soprintendenze molto produttive dal punto di vista numismatico come il Veneto e la Sicilia,rappresentata, tuttavia, dagli accademici.

Particolarmente gravosa l'assenza di una Regione numismaticamente ricca come la Basilicata.

Nessuna notizia da parte di Molise(altra assenza pesante), Marche, Lombardia, Trentino, Friuli, Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta e Sardegna.

Saluti.

Modificato da Vincenzo
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ma forse "non" doveva essere necessariamente un incontro di Soprintendenze ? !

Mi spiego meglio, la giornata era incentrata sulla valorizzazione e insieme la tutela del patrimonio numismatico nazionale. Già questi due obiettivi promettevano di "sforare" l'agenda costretta nell'ambito di una giornata (o forse anche meno se togliamo il taglio "workshop").

Come si puo' pretendere che tutte le soprentendenze fossero presenti o addirittura testimoniassero la loro esperienza.

Meglio sarebbe per tale obiettivo prevedere una "due-giorni" loro dedicata per evitare affastellamenti poco produttivi o eccessivamente onerosi per l'audience. Non si tratta infatti di fare passerelle, bensi un discorso organico asservito all'obiettivo dichiarato. Fosse stato per me avrei addirittura èreferito parlare solo di valorizzazione o "solo" di tutela, proprio per concentrare l'interesse su un solo , importante, obiettivo e non disperdere le forze..

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Infatti lo scopo non era di fare una inutile passerella di tutte le Soprintendenze. Infatti tutti i Soprintendenti presenti, a partire dal direttore dr. Malnati, sono poi andati via a conclusione dei loro interventi.

Il vero scopo era di mostrare la nuova veste del portale del Bollettino Numismatico dello Stato e darsi una prima smossa, con nuovi programmi, dopo i sonnecchianti anni della prof.ssa Balbi di Caro....

E' anche una questione generazionale.

Bisogna dare atto alla dr.ssa Pennestrì, l'attuale vera curatrice del Portale e artefice dell'incontro, di essersi esposta a una prima timida apertura.

Ovviamente non conosco i vari retroscena e se ci sono magari nascoste difficoltà e "gelosie" fra i vari addetti ai lavori.

E' già tanto che iniziamo a vedere non solo i nomi ma anche le facce dei vari responsabili.....

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E infatti nessuno ha parlato di passerella.

Si è parlato di adesione a un progetto che è quello del Portale Numismatico dello Stato.

Alcune Soprintendenze hanno prontamente aderito, altre lo faranno successivamente, qualcuna non lo farà mai.

La presenza degli assenti non era richiesta e legata a esigenze di "moda", cioè il farsi vedere, ma a fornirci elementi utili sui medaglieri, sulla loro valorizzazione e sulla loro fruizione, presenti sotto la loro giurisdizione e come intendono rapportarsi alla novità portale.

Quindi era gradita la presenza di ognuna di loro per fare uno status quo complessivo della situazione medaglieri in Italia.

Quanto ai tempi necessari(due/tre giornate) e all'organizzazione logistica, se ne può discutere.

Modificato da Vincenzo
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..

E' già tanto che iniziamo a vedere non solo i nomi ma anche le facce dei vari responsabili.....

Direi che è proprio questa la vera e importante novità rispetto al passato ove venivano organizzati incontri ad appannaggio di pochi selezionati addetti ai lavori (meglio ancora se "interni" alle istituzioni) mettendosi il piu' possibile al riparo da osservazioni, critiche o anche semplici interventi esterni al sistema.

Con questi incontri (quello del 30 gennaio molti non lo sanno ma era già il terzo organizzato dal MIBAC su questi temi) si è invece voluto procedere ad un'apertura del dialogo, ad una diversa impostazione del rapporto con gli altri soggetti del panorama numismatico, illustrando e mettendo a disposizione (e in questo modo offrendosi anche alle inevitabili critiche ovviamente) quanto si sta concependo, organizzando, realizzando con i vari progetti e iniziative intraprese.

Trovo questo nuovo modo di dialogare e comunicare, del quale la D.ssa Pennestri' è sicuramente una delle artefici, anche se non l'unica naturalmente, molto positivo e soprattutto un deciso cambiamento rispetto alla torre d'avorio (che poi come possiamo vedere magari fosse stat d'avorio :)) precedente ove non vi era quasi possibilità di dialogo.

Torno a ribadire che tale cambiamento è dovuto sia alle idee ed atteggiamenti di apertura nuovi dei funzionari attuali sia in parte indotto dalla maggiore apertura e pressione esercitata dai mezzi di comunicazione del web la cui influenza non puo' essere sottovalutata.

Vedremo, nel prosieguo, naturalemente l'efficiacia delle iniziative e dei progetti intrapresi. Infatti non dimentichiamoci che questa nuova era di maggiore comunicazione deve avere alla base comunque la realizzazione di iniziative concrete per il miglioramento della fruizione delle risorse numismatiche, oltre alla loro tutela, veri obiettivi perseguiti dalle istituzioni promotrici di questi incontri.

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Il buon amico Numa ha pienamente centrato l'aspetto principale di questa iniziativa avviata dal MiBAC.

L'importante è creare le premesse per una rete di contatti che poi assumerà sempre più vita propria, fino a condizionare i nostri comportamenti e probabilmente anche a travolgere quelli che cercheranno di opporsi in nome dei propri privilegi personali.

Basta pensare alle enormi potenzialità della rete web e a tale proposito mi permetto di prendermi una piccola divagazione sulle recenti prese di posizione del famoso matematico ungherese Barabàsi (del quale Numa mi aveva accennato in via privata).

Posto un link per meditare sulle sue affermazioni, contenute in un bel libro di recentissima pubblicazione, presso Einaudi e intitolato "Lampi".

http://blog.ilmanifesto.it/blog/category/cultura-di-rete/

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