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1 Eurocent con Mole Antonelliana


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Date un'occhiata a questo video, che fa la parodia di un noto teleimbonitore:........ :yahoo::yahoo:

http://www.youtube.com/watch?v=ZXkS-W8bbRg

M.

1 Eurocent Mutandari!

apollonia

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  • 4 anni dopo...
Il ‎09‎/‎06‎/‎2013 alle 20:41, andrea78ts dice:

Qualcuno ha per caso il testo della sentenza del Tribunale di Roma? Sarebbe interessante leggere le motivazioni...

Ciao.

Ebbene si. Ce n'è voluto di tempo, ma finalmente abbiamo la sentenza, che nei giorni scorsi sono riuscito a recuperare in quel di Roma, dopo diversi tentativi delegati a vari soggetti e andati puntualmente "a vuoto" (è proprio vero che chi fa da se, fa per tre...... e talvolta anche per cinque!!).

Preciso che la sentenza non era stata appellata e dunque è passata in giudicato già da molto tempo.

Ho "sbianchettato" i nomi di terzi che non hanno comunque interesse per la questione decisa.

Buona lettura.

M.

Sentenza_centesimo_Mole.pdf

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Non ho parole. Le monete in oggetto furono coniate VOLONTARIAMENTE in una determinata ora di una determinata notte, con un fermo macchina di oltre tre ore sulla produzione. Un'operazione fatta a bella posta. Zero controllo di qualità e quindi intrallazzi vari.

Così si premiano comportamenti pericolosi. Si induce a pensare che in zecca si può coniare ciò che si vuole..basta poi riuscire a portare fuori l'oggetto...

Così ha deciso il Tribunale. 

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20 ore fa, elledi dice:

Non ho parole. Le monete in oggetto furono coniate VOLONTARIAMENTE in una determinata ora di una determinata notte, con un fermo macchina di oltre tre ore sulla produzione. Un'operazione fatta a bella posta. Zero controllo di qualità e quindi intrallazzi vari.

Così si premiano comportamenti pericolosi. Si induce a pensare che in zecca si può coniare ciò che si vuole..basta poi riuscire a portare fuori l'oggetto...

Così ha deciso il Tribunale. 

Chissà come ti senti Domenico,............io ho abbassato le braccia:blush:

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Awards

3 minuti fa, cembruno5500 dice:

Chissà come ti senti Domenico,............io ho abbassato le braccia:blush:

come mi sento? solo delusione...come in certi film dove si capisce che "il crimine paga"...certo, non stiamo parlando di serial killer o omicidi efferati, però la credibilità delle istituzioni statali che figura ci fa? Ma del resto, ormai ho troppa esperienza per stupirmi più di tanto. Ci sono zone d'ombra difficilmente illuminabili. Pazienza. Speriamo che i nostri figli costruiscano un Paese migliore. Senza che ci sia una gestione privata della cosa pubblica.

Una cosa che mi fa sorridere? Certi autori di pregevoli opere numismatiche scrivono nelle prefazioni "un particolare ringraziamento va al Direttore/direttrice del Museo......per aver concesso l'utilizzo di foto..documento ecc."......concesso?? ma perchè, è discrezione del singolo Direttore, a suo capriccio? Credevo che occorresse chiedere autorizzazioni al MIBAC, pagare il dovuto e poi pubblicare secondo particolari modalità. Invece scopro che ancora oggi, che i singoli direttori CONCEDONO...Bontà loro.

Troppa discrezionalità. Ognuno fa dunque come gli pare..tizio ce l'ho antipatico..non gli concedo un bel nulla!  Vero Michele??:D:D

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Diciamo che c'è qualcosa che mi sfugge (non mi riferisco ai fatti ma alla vicenda processuale in genere e alla difesa della zecca in particolare):

1) Il passo motivazionale che rappresenta il nodo centrale della decisione è che la difesa della Zecca ha ammesso (così nella sentenza) che trattavasi di errore di conio (la nozione di errore rimanda implicitamente alla involontarietà dell'accaduto) vincolando  (siamo in ambito civile, dove vige il principio dispositivo) la decisione del giudice sul punto: la Zecca ha escluso che vi sia stata una sostituzione volontaria del conio e il giudice non poteva discostarsi da questa circostanza.

2) Tuttavia,  l' unica ipotesi che avrebbe potuto giustificare lo scambio involontario del conio e, contemporaneamente, il basso numero di monete errate coniate (non mi sembra che ve ne siano in giro altre oltre le sei di cui parla la sentenza) è sì un errore involontario iniziale ma anche l'immediata percezione dell'errore da parte del personale addetto alla coniazione e, quindi, il blocco della coniazione errata: allora le monete (visto che si erano accorti dell'errore) avrebbero dovuto essere  custodite per la distruzione. Errore iniziale o no resta da spiegare, una volta che se ne sono accorti,  come siano uscite le monete dall'officina.

Con questo voglio dire che pur a voler credere in un "errore (involontario)" rimanevano altre ipotesi delittuose sulle quali la difesa della Zecca avrebbe potuto puntare.    

3) Quanto al riferimento che la sentenza fa all'archiviazione (nel penale) per l'esclusione della natura di corpo del reato (la motivazione della sentenza inizia proprio così) si deve ricordare che il giudice civile avrebbe dovuto, invece, valutare nuovamente e liberamente  (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza 14 giugno - 3 agosto 2016, n. 16239  " ... il decreto di archiviazione non può essere equiparato ad una sentenza irrevocabile, perché a differenza di quest’ultima presuppone la mancanza di un processo, non determina preclusioni di nessun genere, né ha gli effetti caratteristici della cosa giudicata (Cass., Sez. 111, 2 luglio 2010, n. 15699; Cass., Sez. III, 19 ottobre 2015, n. 21089)." ) le circostanze diverse dalla coniazione volontaria (in quanto esclusa dalla Zecca), ma tali circostanze avrebbero dovute essere prospettate dalla Zecca (ad esempio: sono uscite dall'officina sei monete che dovevano essere distrutte).

Ma è solo una opinione

Polemarco
 

    

Modificato da Polemarco
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2 ore fa, Polemarco dice:

Diciamo che c'è qualcosa che mi sfugge (non mi riferisco ai fatti ma alla vicenda processuale in genere e alla difesa della zecca in particolare):

1) Il passo motivazionale che rappresenta il nodo centrale della decisione è che la difesa della Zecca ha ammesso (così nella sentenza) che trattavasi di errore di conio (la nozione di errore rimanda implicitamente alla involontarietà dell'accaduto) vincolando  (siamo in ambito civile, dove vige il principio dispositivo) la decisione del giudice sul punto: la Zecca ha escluso che vi sia stata una sostituzione volontaria del conio e il giudice non poteva discostarsi da questa circostanza.

2) Tuttavia,  l' unica ipotesi che avrebbe potuto giustificare lo scambio involontario del conio e, contemporaneamente, il basso numero di monete errate coniate (non mi sembra che ve ne siano in giro altre oltre le sei di cui parla la sentenza) è sì un errore involontario iniziale ma anche l'immediata percezione dell'errore da parte del personale addetto alla coniazione e, quindi, il blocco della coniazione errata: allora le monete (visto che si erano accorti dell'errore) avrebbero dovuto essere  custodite per la distruzione. Errore iniziale o no resta da spiegare, una volta che se ne sono accorti,  come siano uscite le monete dall'officina.

Con questo voglio dire che pur a voler credere in un "errore (involontario)" rimanevano altre ipotesi delittuose sulle quali la difesa della Zecca avrebbe potuto puntare.    

3) Quanto al riferimento che la sentenza fa all'archiviazione (nel penale) per l'esclusione della natura di corpo del reato (la motivazione della sentenza inizia proprio così) si deve ricordare che il giudice civile avrebbe dovuto, invece, valutare nuovamente e liberamente  (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza 14 giugno - 3 agosto 2016, n. 16239  " ... il decreto di archiviazione non può essere equiparato ad una sentenza irrevocabile, perché a differenza di quest’ultima presuppone la mancanza di un processo, non determina preclusioni di nessun genere, né ha gli effetti caratteristici della cosa giudicata (Cass., Sez. 111, 2 luglio 2010, n. 15699; Cass., Sez. III, 19 ottobre 2015, n. 21089)." ) le circostanze diverse dalla coniazione volontaria (in quanto esclusa dalla Zecca), ma tali circostanze avrebbero dovute essere prospettate dalla Zecca (ad esempio: sono uscite dall'officina sei monete che dovevano essere distrutte).

Ma è solo una opinione

Polemarco
 

    

La difesa della Zecca ha ammesso che trattavasi un errore di conio per ovvie ragioni di opportunità. Invece nell'informativa di reato trasmessa al PM all'epoca gli interrogati ammisero esattamente cosa era successo. Nessun errore involontario. Nessun errore di conio. Ma un sabotaggio bello e buono. Però in sede civile la zecca non aveva nessun interesse a mettere in piazza la figura di m. fatta all'epoca

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3 ore fa, Polemarco dice:

Ma è solo una opinione

Ciao.

Opinione del tutto condivisibile ed estremamente competente e argomentata.

3 minuti fa, elledi dice:

La difesa della Zecca ha ammesso che trattavasi un errore di conio per ovvie ragioni di opportunità. Invece nell'informativa di reato trasmessa al PM all'epoca gli interrogati ammisero esattamente cosa era successo. Nessun errore involontario. Nessun errore di conio. Ma un sabotaggio bello e buono. Però in sede civile la zecca non aveva nessun interesse a mettere in piazza la figura di m. fatta all'epoca

Capisco cosa vuoi dire.

Se la difesa della zecca avesse sostenuto che "l'errore" non è tale ma era una deliberata azione compiuta dall'interno e volta a creare delle rarità numismatiche ad hoc, allora si sarebbe evidenziata la responsabilità dell'Istituto e di alcuni suoi operatori.

D'altro canto se invece si afferma, come si è ammesso in causa, che si è trattato di un semplice "errore di conio", come dice Polemarco ci si fa un autogol e si soccombe nella causa civile ma, come dici Tu, si evita di mettere in luce le carenze dell'Istituto.

Aldilà delle ragioni "politiche" suesposte, come si faccia ad ammettere che si sia trattato di un errore di conio, rimane logicamente e tecnicamente inspiegabile (almeno per me). 

Il fatto poi che non sia neppure stato interposto appello (e le argomentazioni critiche di Polemarco avrebbero costituito dei validissimi motivi di appello), la dice lunga.

D'ora in avanti, poiché tutto ciò che è difforme dal prodotto monetale in senso proprio potrà essere qualificato come "errore di conio", potremo aspettarci di trovare di tutto "in circolazione".

E non è tanto il precedente giurisprudenziale ad essere preoccupante....quanto piuttosto la difesa dell'Istituto sull'argomento degli "errori di conio" prodotti in zecca.

M.

 

 

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2 ore fa, bizerba62 dice:

Ciao.

Opinione del tutto condivisibile ed estremamente competente e argomentata.

Capisco cosa vuoi dire.

Se la difesa della zecca avesse sostenuto che "l'errore" non è tale ma era una deliberata azione compiuta dall'interno e volta a creare delle rarità numismatiche ad hoc, allora si sarebbe evidenziata la responsabilità dell'Istituto e di alcuni suoi operatori.

D'altro canto se invece si afferma, come si è ammesso in causa, che si è trattato di un semplice "errore di conio", come dice Polemarco ci si fa un autogol e si soccombe nella causa civile ma, come dici Tu, si evita di mettere in luce le carenze dell'Istituto.

Aldilà delle ragioni "politiche" suesposte, come si faccia ad ammettere che si sia trattato di un errore di conio, rimane logicamente e tecnicamente inspiegabile (almeno per me). 

Il fatto poi che non sia neppure stato interposto appello (e le argomentazioni critiche di Polemarco avrebbero costituito dei validissimi motivi di appello), la dice lunga.

D'ora in avanti, poiché tutto ciò che è difforme dal prodotto monetale in senso proprio potrà essere qualificato come "errore di conio", potremo aspettarci di trovare di tutto "in circolazione".

E non è tanto il precedente giurisprudenziale ad essere preoccupante....quanto piuttosto la difesa dell'Istituto sull'argomento degli "errori di conio" prodotti in zecca.

M.

 

 

Infatti in passato si trovava DI TUTTO in circolazione

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