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1 Eurocent con Mole Antonelliana


Viribus Unitis

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http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Bolaffi-mette-all-asta-centesimo-Mole/24-01-2013/1-A_004565359.shtml

Definito legittimo il possesso da parte della casa d'aste Bolaffi di un pezzo da 1 centesimo di euro con il rovescio di quello da due. Finirà in una prossima asta.

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Non sono un legale ma credo che questo crei un precedente, mi riferisco in particolare ad altri difetti di conio che non dovrebbero essere in circolazione e che sarebbero sequestrabili in caso di vendita, mi vengono in mente le monete da 1 e 2 euro monometalliche prima di tutte ma anche quelle con la medesima faccia su ambo i lati, non so se possa riguardare anche i famosi 20 cent 1999, vennero se non sbaglio sequestrati proprio a bolaffi, non so se ci sia in corso una causa anche per questi ma immagino di si.

che altro dire ?

Sono passati 11 anni, i tribunali hanno tempi lunghi.........

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa elledi...........

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Awards

sarebbe interessante sapere quanti esemplari possiede.anche per chi e' interessato, poterli valutare al meglio.

Modificato da dux-sab
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In effetti sarebbe interessante leggere la sentenza.

Mi è stato giusto comunicato oggi da elledi che dopo tutti i controlli effettuati, ed anche alla luce di questi fatti, la mia moneta "anomala" da 10 centesimi mi verrà restituita

Modificato da Paolo87
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E' UNA VERGOGNA!!! cio' dimostra cosa e' il vero potere.......questa "cosa" non ha niente a che vedere con la numismatica...e NON PUO' ESSERE UN ERRORE !!!!!

mi meraviglio come ci possa essere una persona o nel caso molte, che corrono dietro a queste cose, che palesemente sono approntate per attirare e spennare chi non riesce e non vuole capire che QUESTE NON SONO MONETE....e non hanno niente a che vedere con la numismatica

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Ciao a tutti.

"Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa elledi........"

La vicenda di questa "moneta" è narrata, con dovizia di particolari, da pag. 570 a pag, 576 nel primo libro di Domenico ("Stato e Collezionismo - Indagine sulla Numismatica", E. Montenegro Editore, 2009).

Peraltro, lo stesso elledi ha avviato una discussione sull'argomento nella omologa sezione "legislazione" di altro Forum numismatico italiano.

Concordo che occorra esaminare le motivazione della sentenza del Tribunale di Roma prima di poter esprimere una valutazione approfondita e ricordo inoltre che la sentenza di primo grado può essere ancora soggetta ad impugnazione dinanzi alla Corte d'appello.

La sntenza d'appello potrà poi essere ancora soggetta a ricorso per Cassazione per i soli vizi di legittimità.

Quindi non è affatto detto che la storia debba finire con questa decisione di primo grado.

Saluti.

Michele

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In effetti sarebbe interessante leggere la sentenza.

Mi è stato giusto comunicato oggi da elledi che dopo tutti i controlli effettuati, ed anche alla luce di questi fatti, la mia moneta "anomala" da 10 centesimi mi verrà restituita

Per curiosità che difetto presenta la tua moneta da 10 cent anomala? L'hai trovata in circiolazione?

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"Le monete da 20 cent del 1999 sono in una situazione analoga ?

nel senso se anche in quel caso bolaffi ha in corso una causa ?"

Non so dire se vi siano cause in corso, nelle quali si rivendichi la proprietà ed il legittimo possesso del 20 cent. 1999.

A giudicare da quanto lessi a suo tempo nel Documento che venne postato da elledi sul Forum:

http://numismativy.free.fr/telechargement/Prove_e_progetti.pdf

(si legga l'ultima pagina, dove viene trattata espressamente la questione dei 20 cent. millesimati 1999)

questo contingente di monete, costituito da 1.179.335 pezzi, venne completamente distrutto mediante deformazione prima che le monete potessero essere inviate alle tesorerie (anche perchè va ricordato che ciò avvenne nel 1999 e quindi ben prima che l'euro entrasse in vigore).

Di tale operazione, il Documento di Domenico riporta che esiste un verbale del Direttore della Zecca e dunque gli esemplari, almeno formalmente, dovrebbero essere andati tutti distrutti.

L'eventuale presenza sul mercato di monete da cent. 20 millesimati 1999 dovrebbe dunque ritenersi del tutto illegittima ed illegale e le valutazioni espresse da elledi nel Suo Documento (sequestro delle monete e denuncia per ricettazione di chi ne fosse in possesso) dovrebbero essere ancora attuali.

Per rorey36.

Sul piano puramente giuridico (non su quello collezionistico) non riterrei equiparabili il caso delle monete da 1 eurocent della "Mole" con quello filatelico del "Gronchi rosa".

Nel caso del francobollo, l'emissione fu assolutamente regolare ma, per motivi di opportunità politica, si ritenne di ritirarlo dopo qualche ora dalla sua iniziale distribuzione (che permise comunque alle Poste di distribuirne più di 70.000 esemplari), a seguito delle proteste avanzate dell'Ambasciata del Perù in Italia, che aveva notato come il francobollo riportasse un errore neil'indicazione dei confini di quello Stato.

http://it.wikipedia.org/wiki/Gronchi_rosa


Nel caso invece dell'eurocent della "Mole", parliamo di una moneta di assoluta fantasia, non contemplata dai provvedimenti di emissione, prodotta deliberatamente e non già per una casualità operativa.

I documenti pubblicati sul Libro di domenico dimostrano come le procedure ed i macchinari della Zecca non potessero portare ad un'emissione casuale di tali esemplari e come vi fossero precise responsabilità di singoli operartori (che fra l'altro le indagini condotte permisero anche di identificare nominativamente), nella produzione di tali "aborti" monetali.

E' probabile (ma questa è solo una mia ipotesi) che chi ha voluto dimostrare la legittima proprietà di tali "monete", abbia sostenuto la tesi che esse, trovandosi anche all'interno degli "starter kits", dovessero per ciò stesso considerarsi monete legittimamente poste in circolazione.

Tuttavia, mi sembra che anche ragionando da "uomo della strada", non ci voglia molto a capire che i deliberati artifici, le volute omissioni documentali e la precisa volontà di produrre tali tondelli per creare ad hoc la rarità numismatica, per giunta acclarati da chi ha svolto le indagini a carico di taluni operatori della zecca, siano altrettante argomentazioni che, almeno dal mio punto di vista, dovrebbero togliere qualunque legittimità circolatoria alle suddette "pseudo-monete" e minano alla base la tesi dell'errore di conio o della casuale ed inconsapevole produzione, che potrebbe forse giustificare (ma non ne sono affatto sicuro) che il privato possa rivendicare la proprietà di un simile tondello.

Aspettiamo tuttavia di leggere la sentenza.

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
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Solo per aggiungere qualche notazione sull'emissione del Gronchi Rosa.

Il corso legale del francobollo era il 6 aprile 1961, ma le poste cominciarono la distribuzione il 3 aprile (Lunedì dell'Angelo). Non so se in passato questa fosse una prassi consolidata, oggi non lo è sicuramente.

Accortisi dell'errore, in questi tre giorni dichiararono, lo stesso 6 aprile, il valore fuori corso.

Quindi de facto - ma anche de iure direi - il francobollo non è stato mai emesso e non ha mai avuto corso legale.

Fra l'altro, raccontano le cronache, molti commercianti rimasero fuori perchè appunto il Lunedì dell'Angelo le banche erano chiuse e nessuno aveva giacenze di cassa tali (dopo la Pasqua) per effettuare gli acquisti.

La moneta elettronica non esisteva :) e le poste non accettano assegni.

D'altronde, il corso legale sarebbe avvenuto il 6 aprile con contestuale annullamento delle buste primo giorno - molto di moda in quel periodo - perchè affrettarsi?

Nonostante questo, oggi il Gronchi Rosa lo hanno tutti i commercianti, diverse famiglie italiane inc..hiappettate tempo fa con esborsi milionari e si trova sempre nelle aste.

Oggi è un francobollo comune che hanno quasi tutti i collezionisti e che si trova facilmente sui 600-700 euro se non meno.

Io personalmente non ce l'ho perchè non lo considero un francobollo, non essendo stato mai emesso.

Alcuni hanno vociferato che ne furono "distribuiti" in maniera poco "ortodossa" circa un milione di esemplari - oltre i 70.000 dichiarati dalle Poste -, per lo più in mano a grossi commercianti, alla cui testa non è molto difficile immaginare chi ci fosse...

Modificato da heineken79
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Io all'epoca collezionavo francobolli e quel lunedì mi misi in coda alla posta centrale di TO.

Quando avevo davanti ancora una mezza dozzina di persone lo sportello fu chiuso. Dissero che c'era stato un errore e che la vendita era sospesa.

Mugugni e commenti sarcastici che vi lascio immaginare.

Mi allontanai e girai l'angolo su via Arsenale e da un cancello che era un ingresso di servizio della posta vidi uscire un tale con una valigia che caricò in macchina.

Era sicuramente una persona che magari aveva finito il lavoro e stava tornandosene a casa portando nella valigia la tuta da lavare alla moglie ......................................................................

Da allora ho smesso di collezionare francobolli.

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Ciao Andrea.

"Io personalmente non ce l'ho perchè non lo considero un francobollo, non essendo stato mai emesso."

Qui non sono d'accordo.

Il francobollo esiste, è stato emesso ed ha anche svolto, seppure per qualche sporadico invio, la sua funzione.

Se non fosse stato emesso, come Tu scrivi, non sarebbe dovuto andare in distribuzione nè avrebbe dovuto essere venduto per assolvere alla sua funzione.

Cosa che invece è avvenuta.

A questo link:

http://archivio.siciliainformazioni.com/filatelia-collezionismo/gronchi-rosa-il-lato-oscuro-il-bollettino-ministeriale-fantasma/

ho trovato una precisa cronologia degli eventi che mi sembra dimostrare ciò che ho scritto.

Che poi, collezionisticamente parlando, sia una "sola".....qui siamo pienamente d'accordo.

Per rorey36:

"Era sicuramente una persona che magari aveva finito il lavoro e stava tornandosene a casa portando nella valigia la tuta da lavare alla moglie".

Già. Anch'io, se l'avessi visto, avrei pensato la stessa cosa........ :yahoo:

Piccola riflessione O.T.: ma all'epoca le Poste lavoravano anche il giorno di Pasquetta?????? :pardon:

M.

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Piccola riflessione O.T.: ma all'epoca le Poste lavoravano anche il giorno di Pasquetta?????? :pardon:

Quel giorno avevano aperto proprio per l'emissione dei francobolli. Altrimenti non ci sarei potuto andare, causa lavoro.

Come se non mi fosse bastata l'arrabbiatura , un collega al quale avevo promesso di comprare una serie, il giorno dopo in ufficio mi accusò di avere comprato i francobolli e di essermeli tenuti, vista la situazione.

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Ciao Michele.

Il francobollo non ha mai avuto validita' postale, come fra l'altro precisato nell'articolo. Fu semplicemente distribuito tre giorni prima ma non era spendibile.

Un po' come successo agli euro estoni che vennero distribuiti un mese prima ma non erano spendibili fino al 1^ gennaio.

"La serie venne distribuita tre giorni prima della data ufficiale di emissione e di validità postale, al fine di permettere la preparazione degli aerogrammi che sarebbero stati poi convogliati a Roma, per essere imbarcati sullaereo presidenziale. La distribuzione anticipata fu limitata agli uffici principali, ovvero sostanzialmente alle Direzioni postali site nei 96 Capoluoghi di Provincia allepoca esistenti."

Il gronchi rosa non e' mai stato utilizzato per affrancare, si trova su qualche busta sia da solo (ma e' un falso, lui o l'annullo) oppure si trova sovrapposto dalla versione grigia - poi annullata - che e' l'unica che e' stata postalmente valida.

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"Il gronchi rosa non e' mai stato utilizzato per affrancare, si trova su qualche busta sia da solo (ma e' un falso, lui o l'annullo) oppure si trova sovrapposto dalla versione grigia - poi annullata - che e' l'unica che e' stata postalmente valida."

Beh, nell'articolo di cui al link postato sopra leggo:

"Il Gronchi rosa esiste anche annullato su un certo numero di buste “primo giorno” e di corrispondenze interne: infatti pur essendo il 3 aprile un giorno festivo, alcuni accaniti e fortunati filatelisti si recarono ugualmente alle poste per fare timbrare la serie con la data del primo giorno di emissione."

Quindi, seppure limitatamente alle "buste primo giorno" ed alle corrispondenze interne, il francobollo venne venduto, annullato ed utilizzato.

Ho trovato un articolo su La Stampa di Torino del 5.4.1961 che riportava la vicenda (non si parlava ancora di "Gronchi rosa":

M.


Gronchirosa.pdf

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