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Risposte migliori

Inviato

Salve.

Ma esattamente secondo falsificando i due euro, con metodi artigianali, alla fine quanto si ci guadagna a pezzo?

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Inviato

la notizia riporta...

"Per facilitare lo spaccio, la zecca coniava monete da 2 euro con la faccia delle Olimpiadi invernali di Torino; quelle da 1 euro con la faccia nazionale francese."

già ce ne sono in giro tante ... ora anche quelle false...

Ad oggi i falsari lavorano solo sui tagli ordinari , speriamo che in futuro

non si dedichino anche alle monete da Collezione ............

se cosi' fosse anche le monete rare dovranno essere "periziate"

soprattutto le monete emesse in cofanetti non sigillati ed emesse in capsula apribile

nelle qualit si puo' sostituire la moneta .

Occhio gente alle furbizie dei commercianti e di chi si approfitta di queste cose

giocando sull'ignoranza dei collezionisti in termini di valutazione della moneta che si sta

acquistando....

Ho già visto parecchie volte che aprono cofanetti o coin card BU e le sostituiscono

con monete da rotolino, ad esempio.....

Occhio !


Inviato

Hanno riportato la notizia anche sui canali mediaset. Vi ricordate quando in diversi post diversi utenti indicavano che avevano avuto di resto delle monete belle e luccicanti delle olimpiadi di Torino........


Inviato

Capisco che queste monete non siano comuni come il 2€ Dante e da una parte può facilitare la messa in circolazione perchè meno conosciute, però forse proprio per questo motivo qualcuno potrebbe osservarle più attentamente visto il disegno diverso..

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Inviato

complimenti ai falsari , non e` una cosa semplice mettere su una zecca clandestina

difatti parlano di 120.000 euro di macchinari sequestrati

non solo ma fare un tondello bimetallico non e` semplice come non lo e` l allestimento dei conii

sul tg3 regionale del lazio (che prendo qui a londra) parlavano di una produzione giornaliera di circa 1000 pezzi che a me sembrano molto pochi

mi piacerebbe sapere di piu` su questo

http://www.articolotre.com/2013/01/roma-zecca-clandestina-produceva-monete-false-a-gallicano-3-arresti/132598


Inviato

complimenti ai falsari , non e` una cosa semplice mettere su una zecca clandestina

difatti parlano di 120.000 euro di macchinari sequestrati

non solo ma fare un tondello bimetallico non e` semplice come non lo e` l allestimento dei conii

sul tg3 regionale del lazio (che prendo qui a londra) parlavano di una produzione giornaliera di circa 1000 pezzi che a me sembrano molto pochi

mi piacerebbe sapere di piu` su questo

http://www.articolotre.com/2013/01/roma-zecca-clandestina-produceva-monete-false-a-gallicano-3-arresti/132598

Mettere su un organizzazione del genere per un guadagno lordo di 2000 € al giorno. Metti il costo dei macchinari ,il materiale, i costi generali (luce, penso il riscaldamento) metti che, se non ho capito male, sono 4 persone, metti poi che probabilmente non li smerciavano loro ma li vendevano a terzi, alla fine quanto sara stato il guadagno? Metti pure che adesso li hanno beccati e devono pure pagare gli avvocati e le spese del processo, ba! sarò io strano ma preferisco lavorare regolarmente

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Inviato

mi piacerebbe sentire Elledi , se magari sa qualche dettaglio in piu`

anche per me 1000 pezzi sono pochissimi

perche` almeno almeno come pressa ne fai 500 all ora se hai il tondello preparato

comunque a 2000 euri al giorno lordi sono 600.000 euri all anno considerando le ferie , non male per un operazione di 4 persone

metti che ogni moneta costi a te 50 cent hai 450.000 di profitto

poi le monete sono anche molto piu` facili da immettere sul mercato che non una banconota da 20 o 50 euro


Inviato

diciamo che facevano 500 mila monete da 2 euro all'anno ...

se era già qualche anno che le producevano direi che hanno alzato di un bel po' il circolante delle monete

2 euro olimpiadi Torino (che la zecca dichiara 40 milioni coniate nel 2006)

nel servizio non ci sono foto di dettaglio delle monete ma ad un occhio non esperto ceramente passano per buone !

La gente controlla di più le banconote (ma anche le banconote hanno quantità enormi false in giro purtroppo...)


Inviato

per me ne potevano fare anche di più (ad occhio io direi anche 2mila al giorno) , pero' non credo 500 all'ora

dalle foto sembra che la pressa non era con alimentazione automatica

mi piacerebbe sentire Elledi , se magari sa qualche dettaglio in piu`

anche per me 1000 pezzi sono pochissimi

perche` almeno almeno come pressa ne fai 500 all ora se hai il tondello preparato

comunque a 2000 euri al giorno lordi sono 600.000 euri all anno considerando le ferie , non male per un operazione di 4 persone

metti che ogni moneta costi a te 50 cent hai 450.000 di profitto

poi le monete sono anche molto piu` facili da immettere sul mercato che non una banconota da 20 o 50 euro


Inviato

secondo me hanno falsificato Torino 2006 per il disegno, meno "netto" del Dante e più confuso


Inviato

ora su wikipedia aumenteranno la tiratura xD già era alta...

una persona "normale" non se ne accorge, dato che gli rifilano come resto pure monete straniere bimettaliche..

ben attrezzati comunque!

falsificavano un pò di GK da vendere a sprovveduti e facevano prima che fare mille monetine

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Inviato

Uno che compra un GK lo osserva attentamente o lo fa periziare, quindi la truffa non reggerebbe.

Comunque anch'io ho trovato molti 2 CC 2006 qFDC, il prossimo che mi capita lo provo nella macchinetta.


Inviato

Visto ieri sera al TG1 il servizio, riguardante la zecca clandestina che falsificava euro CC, dalle immaggini si è potuta vedere l'irruzione delle forze dell'ordine nella "zecca" con il falsario che ancora operava al tornio, dove stava fabbricando i 2 euro CC di Torino del 2006, ma nel servizio è stato detto anche che i falsari avevano approntato anche i coni per falsificare la moneta da 1 euro col facciale della Francia.

Hanno scelto due tipologie di monete molto interessanti per la falsificazione, infatti i due disegni anno molte linee, facili da confondere e molto più difficili ad un occhio meno attento alle monetine a distinguere se tali spiccioli siano veri o falsi, oltretutto bisogna dire che visto che il 2 euro CC Italia 2006 è una moneta prodotta in un numero di pezzi cosi alto (40.000.000) che supera abbondantemente alcune emissioni annuali di euro comuni, che ormai ci si è fatti l'abitudine ad avere in mano e quindi nessuno guarda più tale moneta ormai familiare, mentre l'euro Francese non è cosi comune in Italia ma comunque la gente si è un po abituata ad alcuni disegni presenti sugli euro che sono emessi dalle nazioni più prolifiche come appunto la Francia.

Molto interessante e notare come i falsari a loro modo siano attenti alla numismatica e alle produzioni ufficiali dei vari stati dell'eurozona.


Inviato

il fatto che non abbiano pensato a falsificare questa moneta è perchè la richiesta è molto bassa e quindi non ne vale la pena ,

almeno io credo che questo sia il vero motivo.

non certo' perchè non sia falsificabile , visto che la storia delle monete ci insegna che se una moneta di valore

ha alta richiesta i falsari ci pensano su a falsificarla , anche se ha un disegno complesso.

Per quanto riguarda il GK in particolare , secondo me., alcune zone della moneta sono ostiche da replicare

(cartina dell'europa e capelli di GK)

Il Grace Kelly è solo speculata a basta . Non è di alto valore e non ha alta richiesta quindi gli mancano gli ingredienti

principali per essere appetibile.

Un collezionista medio (come mi reputo io ad esempio ) sui falsi se ben fatti non è in grado

di identificare con certezza il falso , il motivo pruincipale è che serve esperienza.

Serve aver visto decine di monete (autentiche) , averle analizzate di persona , avendo cura di guardare i dettagli ,

il bordo , etccc

Forse è per questo che molte monete è sconsiglibile comprarle non periziate , nel momento in cui si sa che ci sono in giro i falsi .

Uno che compra un GK lo osserva attentamente o lo fa periziare, quindi la truffa non reggerebbe.
Comunque anch'io ho trovato molti 2 CC 2006 qFDC, il prossimo che mi capita lo provo nella macchinetta.


Inviato

Questa notizia mi dà modo di fare alcune riflessioni sulla «falsa monetazione». Si tratta di un reato antico quanto il mondo, e che nei secoli ha visto coinvolti artigiani nel proprio retrobottega, ma molto più zecchieri disinvolti, fin anche Ministri, Principi e Re. Ma questo reato era certamente tale finché la circolazione era metallica e le banconote erano davvero «pagabili a vista al portatore». Se 20 Lire erano 6,41 grammi di oro 900, ed io le coniavo in ottone, allora si poteva parlare di falsificazione, perché con quelle mi portavo a casa un prodotto del valore di 20 lire pagando la lira o due del costo di produzione. Ma dopo la Prima guerra mondiale (sto semplificando) erano gli Stati ad emettere moneta falsa: la Quadriga del 1917 in argento divenne una moneta di nichel e le banconote (sempre più diffuse) nonostante la dicitura impressa fino al 2001 non erano più pagabili a vista. Si introdusse surrettiziamente una convenzione non scritta: in cambio del tuo lavoro e delle tue merci sarai remunerato con pezzi di carta e con monete di metallo vile, che però tutti saranno obbligati ad accettare e che quindi anche tu potrai scambiare con prodotti «reali» (servizi, cibo o qualunque altro oggetto). Questo contratto non scritto regge però finché regge la fiducia nello Stato emittente: venendo a mancare questa, monete e banconote diventano pezzi di ferro e di carta da stimare a peso. E gli esempi storici non mancano (Repubblica di Weimar, Ungheria del secondo dopoguerra, e più recentemente Serbia, Zimbawe e altri).

Attenzione quindi a parlare di «falsi»! Se io in uno scantinato faccio borse di Prada, apparentemente identiche, sto facendo davvero un falso, e sto commettendo un reato in quanto danneggio un'impresa, i suoi lavoratori, il suo centro studi, le sue spese di ricerca e sviluppo, di marketing, ecc. Se poi (come accade quasi sempre) uso anche materiali più scadenti, a tutto questo si aggiunge la frode al consumatore. E questo vale per le borse, come per i Rolex, come per i capi di abbigliamento. Molto simile è il discorso per CD musicali e DVD di film: qua probabilmente potrei anche dare una qualità identica (di suono e di immagini), ma non vi è dubbio che il falso danneggia gli autori, le case di produzione che investono in pubblicità e in generale i lavoratori e le imprese che sono nel ciclo produttivo (legale) di quel bene. Considerare reato questa produzione abusiva è doveroso.

Ma se io in cantina conio monete da 2 euro false, chi è il soggetto danneggiato?

Quando vado dal fornaio e con quel dischetto di metallo vile compro mezzo chilo di pane, non sto cedendogli ottone al posto dell'oro, ma sto proponendogli un baratto tra una cosa che vale 2 euro (il pane) con un'altra che vale pochi centesimi (la moneta) ed il fornaio accetta solo perché sa che altri con cui lui intrattiene rapporti a loro volta valuteranno 2 euro quell'oggetto da pochi centesimi. E se quell'oggetto è uscito dalla zecca di Roma o da un sottoscala di Napoli cosa cambia?

Ci sono investimenti che vanno in fumo? Ci sono posti di lavoro a rischio? Paradossalmente, in un momento come quello odierno dove ci sarebbe bisogno di immettere liquidità sul mercato e siamo frenati dalla BCE (leggi Merkel), la goccia nel mare di una zecca clandestina può dare (a livello microscopico) persino dei benefici!

Questo per dire che il reato di produzione di moneta falsa è un retaggio dei tempi in cui la circolazione era fatta di monete d'oro e d'argento: oggi la moneta falsa è quella coniata e stampata nelle zecche.

Impunità per i produttori quindi? No di certo, perché la tolleranza di un fenomeno innocuo oggi potrebbe portare - con quantitativi significativi - ad un discredito della moneta ufficiale, ma imponendo un tetto severo ai pagamenti in contanti, con accollo da parte dello Stato dei costi (commissioni) sui pagamenti tracciabili, basterebbe a mio avviso il sequestro dei macchinari ed una ammenda per far cessare il fenomeno.


Inviato

@

il tuo discorso è veramente da folli !

il fatto che le zecche di oggi coniano monete in metallo vile , rispetto al passato (lire in argento e marenghi) rende secondo te meno grave il

reato di falsificare le monete ????

chi oggi falsifica monete in cupronickel immettendo monete in cupronickel è da considerare

alla stessa stregua di chi falsificava monete in circolazione in argento con monete in nickel o altri metalli più poveri !

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Inviato

il tuo discorso è veramente da folli !

il fatto che le zecche di oggi coniano monete in metallo vile , rispetto al passato (lire in argento e marenghi) rende secondo te meno grave il

reato di falsificare le monete ????

chi oggi falsifica monete in cupronickel immettendo monete in cupronickel è da considerare

alla stessa stregua di chi falsificava monete in circolazione in argento con monete in nickel o altri metalli più poveri !

Affermazione un po' apodittica e altrettanto povera di motivazioni.

Dov'è il danno? Dov'è il danneggiato?

Se per te cambiare ferro per ferro o spacciare ferro per argento è la stessa cosa, mi arrendo subito!

Se una zecca conia argento e gli ritorna nickel, il danno lo vedo, ma se si ritiene falso un oggetto identico (nella sostanza, e non solo nell'apparenza) a quello che si ritiene genuino, comincio a confondermi. È il termine «falso» che non mi convince. Ti farò un'altro esempio: prendiamo un libro dell'800 (senza alcun valore antiquario): lo scarico da Google Books e lo rifaccio uguale: nessuno vanta dei diritti su quell'opera: sono un falsificatore? E se a qualcuno interessa e glielo vendo a 15 euro (indicando la stampa di questi giorni) sono un truffatore? Falso, come reato da codice penale, deve essere una cosa seria: è un De Chirico o uno Schifani fatto da un Mario Rossi e venduto come autentico, è una Decadramma di Siracusa nata ieri, è uno zircone venduto per diamante, è un Maggiolini fatto da un falegname nel 2005. Ma se cerco un bullone per una Golf e il meccanico me ne trova uno della Bravo che è uguale, non lo denuncio di sicuro!


Inviato

Allora tutti potrebbero farsi ricchi senza lavorare stampando soldi falsi e collasserebbe l'economia. Non importa se il danno è minimo, in ogni caso il reato va perseguito come tale per principio. Anche se rubi una cosa di 50 cent al supermarket è reato pur essendo il danno minimo.


Inviato

@@Viribus Unitis Coniare monete simili in tutto e per tutto a quelle emesse dall'autorità preposta ad emetterle è un reato, lo è sempre stato, sarà sempre così finchè ci sarà denaro contante, e quello ci sarà ancora per molto tempo, credo di intuire il tuo ragionamento, con uno sforzo posso anche pensare di condividerne la teoria ma le cose stanno così e non certo da ieri, non saremo noi a cambiare le cose, sono e resteranno così ancora per un bel pezzo..........

Magari non sarò elastico nel modo di pensare ma sono uno di quelli che si ricordano di quello che era scritto sulle banconote........La legge punisce gli spacciatori.....etc. etc.

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Inviato

dov'e' il danno ,dov'e' il danneggiato?ma scherziamo.tu falsario sapendo che non hai sudato per ottenere il valore di quella moneta ,mi IMBROGLI anche moralmente . questo non lo accetto.i falsari sono tutti uguali sia quelli dell'argento prima della guerra che questi dell'euro,la morale e' la stessa.

marcantonio

  • Mi piace 1

Inviato

Nel mio primo post non negavo l'illiceità di coniare monete abusive (volutamente evito il termine «false»), ma sostenevo che la gravità delle pene aveva un senso un secolo fa, oggi molto meno, auspicando nel contempo una forte tracciabilità dei pagamenti e un divieto dell'uso del contante per cifre appena rilevanti (100/200 euro), che però andrebbe fatto a costo zero per il cittadino e senza extra-profitti per le banche.

Ma già oggi non c'è un motivo lecito per avere un tasca banconote di grosso taglio, se non per fare pagamenti in nero, per fare corruzione o acquistare droga. La banconota potrà anche essere «autentica», ma è al 99% lo strumento per commettere un reato: per me è molto più «sporca» di un 2 euro abusivo, e mi sento molto più «moralmente imbrogliato» ad accettare un 500 euro (autentico) da un corrotto o da un evasore fiscale incallito che non una monetina che, per essere stata prodotta abusivamente, a qualcuno è certamente costata ingegno e fatica.


Inviato

"Moneta fiduciaria" è una cosa ben diversa da "moneta falsa". Le lire in nickel del dopoguerra erano moneta fiduciaria, come lo era la moneta in bronzo della repubblica romana duemila e passa anni prima e come lo sono praticamente tutte le monete in uso adesso: il loro potere di acquisto è superiore al valore di mercato della materia con cui erano fatti, anche al netto delle spese di produzione. Il meccanismo della fiduciarietà è quello descritto sopra: non è una truffa, è una convenzione economica e sociale (tanto quanto lo è il fatto che oro e argento abbiamo un valore intrinseco) e consiste nel riconoscere a una certa autorità il ruolo di garante del fatto che un certo oggetto continuerà ad essere accettato come mezzo di pagamento per un certo valore. Il reato del falsario consiste nel fatto di apporpriarsi, contraffacendo la moneta, di una fiducia che non gli compete: voi accettereste di prestare 10.000 euro a un tizio sconosciuto perché gli fa da garante er Murena de Porta Portese? ;)


Inviato

Affermazione un po' apodittica e altrettanto povera di motivazioni.

Dov'è il danno? Dov'è il danneggiato?

Il danneggiato è chi riceve la moneta falsa, la quale gli verrà ritirata dalle autorità quando scoperto. Se intendevi a livello più teorico, il danneggiato è il sistema in generale. Se tutto potessero autoprodursi monete da 2 euro, la moneta non avrebbe più molto senso.

Il vero problema è che tu non distingui degli oggetti normali (i CD, i libri, etc...) da degli oggetti che invece servono come interscambio (le monete). I primi infatti possono essere copiati, non causando un danno al "sistema" (se ci sono 1000 CD in circolazione, o 1 milione di CD, non cambia nulla) ma creando un danno a chi produce questi prodotti. I secondi invece non creano tanto un danno alla zecca che li produce, ma al sistema che li utilizza, infatti avere in giro 1000 euro o averne 1 milione cambia di molto il potere d'acquisto, l'inflazione e un sacco di cose che evidentemente non ti sembrano importanti, altrimenti non parleresti in questo modo...

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