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Assi, semissi e quadranti, pesanti da 1 a 23 g, per lo più coniati (ma anche alcuni fusi), furono emessi in Italia centrale, Gallia e Hispania (questi ultimi con uno stile specifico) per mancanza di numerario e, forse, per guadagno, sino alla riforma monetaria augustea. Talvolta è difficile distinguerli; in altri casi hanno stile più scadente, peso inferiore, grafia retrograda di tutte o parte delle lettere di ROMA, simboli sconosciuti (bandiera, due delfini, uno strano piede, etc.) e tipi originali (Marte, cornucopia, ROMA a tutto campo, etc.) anche al D/. Molto frequenti le prore a sinistra.

Il principale riferimento è Crawford, Unofficial imitations and small change under the Roma Republic, in "Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica", 1982, che cataloga 128 tipi.

Altre monete sono recensite in Die Münzen der Römischen Republik im Kestner-Museum, Hannover.


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