Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

La testa barbuta di Marte è ripresa direttamente da emissioni bronzee dei Brettii, copiate anche dai Lucani e da Petelia, ai tempi in cui queste popolazioni appoggiavano Annibale. È interessante notare che dalle emissioni di queste popolazioni è stato ripreso anche il tipo a rovescio del vittoriato e del denario (Campana).

La clamide, portata da Marte, all’epoca era un capo di abbigliamento ellenistico, estraneo alla tradizione romana, adottato solo da soldati e viaggiatori; e per questo se ne servivano, nell’iconografia repubblicana, i rispettivi dei protettori, Marte e Mercurio.

Il tipo dell’aquila su fulmine è ripreso da emissioni tolemaiche (che circolavano anche in Sicilia); in ambiente magno greco e siceliota è sempre abbinato a Zeus (Caccamo Caltabiano). Campana ritiene probabile che l’omaggio alla cultura tolomaica sia una ringraziamento per un aiuto finanziario ricevuto dall’Egitto, di cui tuttavia non è rimasta traccia nelle fonti (che riferiscono unicamente di una posizione di neutralità, nel conflitto tra Roma e Cartagine), forse un’iniziativa di Tolomeo IV per bilanciare il crescente potere di Filippo IV.

I simboli usati sugli aurei marziali sono tutti impiegati anche sui denari e, alcuni, anche sui vittoriani e i bronzi.


Inviato (modificato)

[edit]

Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato (modificato)

Di questa serie (a differenza delle altre serie di "oro marziale") esiste anche una rarissima emissione recante indicazione di valore XXXX (RRC 44/3):

http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A4/2

post-13865-0-12424100-1358427166_thumb.j

Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato (modificato)

Discussioni concernenti il cosidetto oro marziale:

 

 

 

 

 

Modificato da L. Licinio Lucullo

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.