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Inviato

Salve,

in un documento in lingua tedesca (tedesco/latino) datato 1293 riguardo la vendita di una quota di proprietà vengono nominati 50 Pfund veronesi, ti cosa si tratta?

Cercando su internet trovo che Pfund me lo danno come Libbra o sterlina, ma non credo sia il mio caso.

Una traduzione corretta potrebbe essere Denaro o Grosso Tirolino?

Anno: 1293

Zona:Trentino

Oggetto: cessione quota da un dominus ad altro dominus

Ps: non mi chiedete il valore delle proprietà oggetto di cessione in quanto mi è proprio impossibile rispondere.

Io sarei propendo verso il Grosso Tirolino

Grazie in anticipo.

Marco


Inviato

Il pfund era l'unità di peso prima dell'XI secolo, sostituita poi dal mark ( marco) ; 1 pfund = 2 mark, usato anche per metalli preziosi, magari era un pagamento in oro o argento.


Inviato

quindi eventualmente potrebbe trattarsi di 50 pfund di Veronesi (1 pfund =500 gr.)

per cui 25 kg di monete veronesi o di argento che in realtà non sono la stessa cosa


Inviato

Vediamo se riesco ad arrivarci forse, la marca o marco è l'unità di peso diffusa anche in Germania dove fu anche unità monetaria : in italia la marca di Colonia corrispondeva a circa 231 gr.che tradotti poi in denari era uguale a 192 denari .

Questa variava nel peso a seconda delle varie località, di poco, ma variava, tenendo conto poi che 1 pfund = 2 mark, forse qualcosa in più riesci a ricavare.


Inviato

evete un riferimento bibliografico in cui parlano d queste unità di misura?


Inviato (modificato)

Non so se è corretto, ma credo che Pfund vada proprio ad indicare la libbra.

http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I13670.php

Quindi 50 pfund di veronesi sono da intendersi come 50 libbre di veronesi quindi ben 12000 (1 libbra = 20 soldi= 240 denari) pezzi di veronesi.

A quale moneta il "veronese" possa riferirsi lo ignoro sinceramente, ma se non specificato mi verrebbe da pensare più al denaro che al grosso.

Modificato da fedafa

Inviato

Pfund significa libbra, ma il peso della libbra tedesca era uguale a quello di Verona?


Inviato

Io ero partito da qui col 1 Pfund = 2 Mark SRI in nummis glossario.htm , e poi dalla definizione nel glossario della Travaini su marca o marco, utilizzata in Europa , la più diffusa in Italia fu la m. di Colonia ( 231 gr. ), generalmente contenente 8 once di 24 denari ciascuna = 192 denari, variava nel peso da città a città secondo il peso dell'oncia ivi utilizzata, a Milano 235 gr., a Venezia 238 gr.,anche per far capire come ero arrivato,e da dove avevo preso questi dati,


Inviato (modificato)

Sembrerebbe da quello che dice la Travaini che nel medioevo a Venezia 1 Pfund = 480 gr.circa , la libbra peso carolingia era di circa 408 gr.ma non rimase costante ma venne in seguito a differenziarsi con molte variazioni locali , però sentiamo se ci sono altri pareri di esperti in materia, che possano illuminarci meglio....

Modificato da dabbene

Inviato

Onestamente parto come Fedafa ero partito anch'io con la traduzione letterale di pfund = libbra = 240 denari. Se c'è un uso diverso della parola "Pfund" all'epoca mi dichiaro ignorante.

In ogni caso per conto mio si parla di "Berner" = denari piccoli di Verona. Nel 1293 eravamo già in periodo post-scaligero, con Verona sotto il dominio dei Visconti. Sospetto quindi che si parli di denari di conto che potrebbero essere in realtà tirolini oppure moneta veneziana (denari o grossi). I tirolini di Merano sono il candidato principale, siamo in pieno periodo di coniazione di Mainardo II (1271-1295), il valore era di 20 piccoli per tirolino (ref. Perini su Merano)


Inviato

Se, come penso, il documento tedesco viene dal Tirolo, i "veronesi" sono solo una moneta di conto. Nel 1293 i grossi comunali di Verona sono ormai merce rara, i grossi scaligeri sono di là da venire, mentre sono molto diffusi i vecchi aquilini e i nuovi tirolini di Merano. Circolano poi i grossi di Venezia e le imitazioni balcaniche degli stessi.

Queste cose sono spiegate in un articolo di Saccocci: Monete venete in alcuni documenti tedeschi del ‘300, “Quaderni Ticinesi di

Numismatica e Antichità Classiche”, XIX (1990), pp. 321-336 poi divenuto un capitolo del libro Appunti di storia monetaria...

Per chi sa il tedesco va consultato anche il volume I di Rizzolli, Münzgeschichte des alttirolischen Raumes im Mittelalter.

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