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Inviato

Ciao marmo87, la croce interseca la leggenda (peccato perchè la croce non intersecante è più rara!) dalle foto non si vede, ma con la moneta in mano si nota....Comunque per me è un pezzo importante nonostante la bassa conservazione, per il valore storico. Come sicuramente saprai è una delle due tipologie (assieme alla patacchina) coniate da Guglielmo III di Narbona, l'unico giudice che ha coniato moneta....

Si si è una monetina affascinante in ogni conservazione proprio per la storia che si porta dietro. Ed è pure piuttosto raretta... Peccato speravo che fosse la tipologia più rara ma mi accontento :)


Inviato

Parole sante quanto dice Picchio.

Il migliore augurio a fare ad un collezionista è proprio di avere un caro che possa proseguire il suo lavoro, ma spesso non è così...(almeno per me)

Caro Almineo,

sono passati più di 100 anni dai primi acquisti di "mio zio", papà ha collezionato con gusto e criterio, io colleziono con entusiasmo e da onnivoro: ho avuto molta più fortuna di quanto non fosse lecito chiedere, tre generazioni sono una assoluta anomalia, quando solitamente le collezioni vengono formate ed allienata nel giro di 20/25 anni. Non posso chiedere questo sacrificio alle mie figlie. La numismatica è passione ed una malattia. Le monete sono piccole, non si mostrano ma si godono intimamente. Le non hai il fuoco dentro da subito non ti verrà, ne oggi ne mai.

Credo che tutto abbia un tempo, e la fine di ogni collezione grande o piccola che sia è destinata ad alimentare nuove collezioni, a formare nuovi collezionisti, motivi di studio e di confronto. Vendere non è una tragedia, (chiaro non domani !), ho conosciuto alcuni collezionisti che mai avrei immaginato si separassero dalla loro collezione, eppure in tarda età lo hanno fatto.


Inviato

Caro Almineo,

sono passati più di 100 anni dai primi acquisti di "mio zio", papà ha collezionato con gusto e criterio, io colleziono con entusiasmo e da onnivoro: ho avuto molta più fortuna di quanto non fosse lecito chiedere, tre generazioni sono una assoluta anomalia, quando solitamente le collezioni vengono formate ed allienata nel giro di 20/25 anni. Non posso chiedere questo sacrificio alle mie figlie. La numismatica è passione ed una malattia. Le monete sono piccole, non si mostrano ma si godono intimamente. Le non hai il fuoco dentro da subito non ti verrà, ne oggi ne mai.

Credo che tutto abbia un tempo, e la fine di ogni collezione grande o piccola che sia è destinata ad alimentare nuove collezioni, a formare nuovi collezionisti, motivi di studio e di confronto. Vendere non è una tragedia, (chiaro non domani !), ho conosciuto alcuni collezionisti che mai avrei immaginato si separassero dalla loro collezione, eppure in tarda età lo hanno fatto.

giustissimo e condivido in toto...anche io se non mi nasceranno eredi interessati a proseguire la mia passione venderò la mia collezione...a malincuore ma la venderò...magari facendomi fare un'asta dedicata così terrò come ricordo almeno il catalogo delle "mie" monete...ma questo sarà un giorno ancora fortunatamente lontano...per adesso mi coccolo e mi godo le mia "bambine" :)

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Inviato

giustissimo e condivido in toto...anche io se non mi nasceranno eredi interessati a proseguire la mia passione venderò la mia collezione...a malincuore ma la venderò...magari facendomi fare un'asta dedicata così terrò come ricordo almeno il catalogo delle "mie" monete...ma questo sarà un giorno ancora fortunatamente lontano...per adesso mi coccolo e mi godo le mia "bambine" :)

Glielo auguro di cuore.

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Inviato

Ma invece godersi la propria collezione fino alla fine della vita? Il resto verra come verra!!

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Inviato

Caro Almineo,

sono passati più di 100 anni dai primi acquisti di "mio zio", papà ha collezionato con gusto e criterio, io colleziono con entusiasmo e da onnivoro: ho avuto molta più fortuna di quanto non fosse lecito chiedere, tre generazioni sono una assoluta anomalia, quando solitamente le collezioni vengono formate ed allienata nel giro di 20/25 anni. Non posso chiedere questo sacrificio alle mie figlie. La numismatica è passione ed una malattia. Le monete sono piccole, non si mostrano ma si godono intimamente. Le non hai il fuoco dentro da subito non ti verrà, ne oggi ne mai.

Credo che tutto abbia un tempo, e la fine di ogni collezione grande o piccola che sia è destinata ad alimentare nuove collezioni, a formare nuovi collezionisti, motivi di studio e di confronto. Vendere non è una tragedia, (chiaro non domani !), ho conosciuto alcuni collezionisti che mai avrei immaginato si separassero dalla loro collezione, eppure in tarda età lo hanno fatto.

Mi dispiace Sig. Picchio ma non concordo con questa sua frase, che ho colorato in rosso per comodità, e le spiego perchè, da mia personale esperienza posso dire l'esatto contrario, sarò un'eccezione, ma in me la passione(strapassione direi) è iniziata dopo i 50 anni. Quindi mi sento di dire:

"Mai perdere le speranze".

Con questa ulteriore, in azzurro, sono d'accordo all'80%, perchè, da esperienza recente, mi sento di consigliare tutti i collezionisti in procinto di vendere la propria collezione, perchè convinti che agli eredi non gliene importa un bel niente, di parlare chiaramente prima con loro.

Potrebbero avere delle sorprese. Vi dico questo perchè parlando appunto con "un'erede" mi ha detto di esser rimasto malissimo quando non ha più trovato le monete del padre, soprattutto pensando ai propri figli a cui avrebbe fatto piacere avere un ricordo così particolare del proprio nonno.

Poi se i motivi di tale vendita dovessero essere anche economici penso che nessuno se ne potrebbe dispiacere.

Buona giornata, Giò

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Inviato

Probabilmente è questa la moneta più rara che ho in collezione in quanto non mi risulta mai apparsa in nessuna asta, catalogo, listino ecc.

Anche Il Berman nel tentativo di attribuire un valore di mercato (in $) alla monetazione pontificia con il suo libro "Papal Coins" del 1991 non trovò alcun riferimento.

Spesso ho chiesto e chiedo info in merito ma nessuno ha mai saputo darmi notizie su altri esemplari:

Sede Vacante 1549-50, Giulio, Roma.

Muntoni N° 2.

il C.N.I. erroneamente la attribuisce alla S.V. 1555 indicando che non furono battute a Roma monete della S.V. del 1549-50.

Ci sono due interpretazioni sul significato delle lettere A e S sotto l'impugnatura delle chiavi: le iniziali di Ascanio Sforza o dell' Anno Santo

(oppure di entrambe...............).

DARECTASAPERE

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Inviato (modificato)

La moneta più a me cara in mio possesso ( in stato di conservazione poco decente BB, ma pazienza) è un 10 cent 1862 della zecca di Parigi, moneta particolare perché non possiede marchio di zecca ( parliamo di monete del regno ).

Ci sono affezionato in quanto è un ritrovamento fatto in un mercatino per 1 euro ( prima moneta che ho acquistato), presa da una scatola piena zeppa di monetine assortite, nei primi tempi in cui incominciai a collezionare

Non vale molto ,ma che devo dire , sono un sentimentale

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Modificato da William123000

Inviato

L'ultima che ho postato, appena riesco metto le foto ;)


Inviato (modificato)

Non quoto altrimenti diventa un post chilometrico ma chiaramente mi riferisco al post di @@picchio.

Concordo con l'eventuale "danno" che deriverebbe da una vendita degli eredi in ignoranza di valore.

Per questo ho sempre consigliato ai collezionisti di lasciare notizie dettagliate sulla propria collezione, ma il caso a cui ho fatto riferimento prima è particolare.

L'erede era ben consapevole del valore della collezione e ha dimostrato, parlando con me, una buona conoscenza delle monete che ne facevano parte.

Quello che volevo dire, forse non mi sono spiegata abbastanza, è che prima di vendere la propria collezione, avendo la convinzione che ai "nostri" eredi non importa nulla della stessa, sarebbe meglio parlare chiaramente con loro.

Questo mio amico non l'ha fatto, non aveva bisogno di soldi, ha venduto perchè convinto che le sue monete non interessassero a nessuno, ne avevamo parlato anche diverse volte.

Diceva ai suoi "eredi": " Mi vendo tutto, mi vendo tutto" con aria di scherzo ed invece lo ha fatto davvero, lasciando l'amaro in bocca a chi avrebbe ricevuto con piacere quelle monete...

Chiaramente ognuno di noi agisce a proprio piacimento, non sto di certo costringendo qualcuno ad agire come sto consigliando, però a me questo episodio ha fatto pensare, spesso ci facciamo idee sbagliate...quindi...non è meglio parlarne con sincerità prima di dispiacere un figlio od un nipote?

Forse parlo da mamma "italiana" ma...io ci penserei prima di vender tutto. Ciao, Giò :D

Modificato da giovanna
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Inviato

Buona sera Giovanna,

(Poi ci diamo un taglio altrimenti andiamo OT del tutto).

Credo sia palese a tutti che se solo esiste la possibilità di trasferire la collezione ad un erede numismaticamente interessato o preparato sia la gioia di qualsiasi collezionista che non abbia necessità di realizzo. Ad oggi non ho questa fortuna e sui "nipotini" con tutta onestà non faccio molto affidamento. Parlo da qui alla generazione che potrebbe nascere nel 2020, ed a 20 anni io ne avrò 82 anni sempre che mi sia concesso di vivere tanto. Cerco di essere pratico, stiamo parlando di un mondo che neanche lontanamente possiamo immaginare.

Non conosco le ragioni che hanno portato il padre del suo amico a vendere, e ben me ne guardo da qualsiasi giudizio o commento. Dimostrare interesse nei fatti aiuta sapere cosa succede.


Inviato (modificato)

Il mondo è bello perché vario... si diceva una volta, e le stesse teste cambiano nel tempo. Anni fa consideravo un sacrilegio la vendita di una collezione, a maggior ragione se grande e omogenea... Oggi ho una visione opposta: in mancanza di eredi capaci di apprezzarla (non necessariamente incrementarla, sarebbe già tanto conservarla) direi che la vendita sia la soluzione più razionale: si ottiene un decoroso ritorno economico, si lascia una traccia indelebile (il catalogo o i cataloghi se parliamo di diverse migliaia di monete) e gli eredi saranno felici e contenti (di ricevere un conto in banca a molti zeri). Una piccola raccolta, tutto sommato, può anche correre il rischio di essere venduta per poco, come potrebbe essere meno facilmente preda delle attenzioni di eredi non numismatici... e a distanza di anni potrebbe più facilmente costituire il punto di partenza di qualche nipote o pronipote.

Ci sono poi famiglie benestanti, particolarmente benestanti, che conservano dormienti raccolte numismatiche anche di una certa importanza (ma non troppo estese, diciamo non troppo oltre i mille pezzi) pur se del tutto disinteressate: non hanno alcuna necessità di vendere...

Personalmente non vorrei mai avere figli del genere...

http://www.youtube.com/watch?v=AlJENZFyU_A

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato (modificato)

tra vendere e lasciare agli eredi potrebbe esserci un'alternativa ulteriore... e non sono troppo convinto che sia la peggiore! (L'importante è non farsi scoprire prima del trapasso... :lol: ) http://www.youtube.com/watch?v=gyjkhkxiJ-E (guardate il video dal minuto 2:04)

Modificato da BiondoFlavio82
  • Mi piace 1

  • 2 settimane dopo...
Inviato

tra vendere e lasciare agli eredi potrebbe esserci un'alternativa ulteriore... e non sono troppo convinto che sia la peggiore! (L'importante è non farsi scoprire prima del trapasso... :lol: ) http://www.youtube.com/watch?v=gyjkhkxiJ-E (guardate il video dal minuto 2:04)

:D ;)

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Inviato

La moneta più rara che si può avere in collezione è quella che ti regala un amico.

E'difficile trovare un amico ed è più difficile trovare un amico che ,non essendo appassionato di Numismatica,comprenda la tua passione e ti regali una moneta

ed è molto ,molto difficile trovare un amico non numismatico che ti regali una moneta che a te manca in collezione.

--Salutoni

-odjob

Ringrazio per i like

mi fa piacere,oltretutto,che vi sia qualcuno che si legge tutti i post di questa discussione prima di scrivere un suo post

--Grazie

-odjob


Inviato

Ma invece godersi la propria collezione fino alla fine della vita? Il resto verra come verra!!

forse chi vende compie un ultimo gesto di altruismo nei confronti dei figli, se questi non amano né conoscono le monete, per evitare che accada quello che è stato fantasiosamente rappresentato da Roman Polanski nel film "La nona porta" con Jonny Deep, cioè che gli eredi possano essere raggirati al momento della vendita da parte loro...forse


  • 1 anno dopo...
Inviato

Non è la più rara, non è la più costosa ma è una delle monete cui sono più affezionato.

attachicon.gifZara 4 once aquila grande 2.jpg attachicon.gifZara 4 once aquila grande 1.jpg

Regno d'Italia Napoleone I Assedio Austriaco a Zara (Ottobre - Dicembre 1813)

4 Once 1813 Zara Arg. Grammi 118,915 diametro 53,99 mm

D/ in losanga grande (29,35 mm) ZARA // 1813 ai lati di aquila imperiale coronata a destra con ali spiegate

Rv: nel campo in quadrato (19,43 mm) al centro 4. 0. - ___ - 18.F 40.C, intorno all'incavo della battitura escrescenza circolare, si conosce solo per questo tipo.

Contorno : contromarche in incuso SP MF (capovolto) SB

Moneta splendida e molto rara

Provenienza: ex Notaio Giovanni Battista Bolgeri Milano

ex Asta Santamaria Monete e Medaglie Napoleoniche, Roma 27 maggio 1926; lotto 117 per £. 1.500 (C1)

Pagani 311a, VG 2319b, CNI 2, DP 869, Davenport 47.

note: tondello di forte spessore 5,08mm

E' una storia un pò particolare, intima che condivido volentieri con i miei amici del forum.

Questa moneta fu acquistata dal mio avo; stava già molto male e sarebbe mancato da li a pochi mesi.

Tutti i giorni redigeva un diario della sua malattia (una forma di malaria contratta andando a caccia in Africa) con piccole note - tipico dei notai - e quando riusci ad aggiudicarsi la moneta a £. 1.500 + 10% di diritti, (sapeva che non avrebbe più avuto molto da vivere) scrisse: "oggi sono felice, finalmente" - fece uno schizzo della moneta sul libricino nero della malattia.

"Ravanando" (non credo sia italiano ma dialetto casalingo) nella casa in campagna trovai il diario, lo lessi e quando trovai la nota mi prese una sensazione strana, irripetibile; tra la felicità e lo sconforto.

Pensai ai 40 anni che lo "zio Bista", come lo chiamiamo in casa, dette la caccia a questa moneta ... sempre troppo cara per essere una moneta (così scriveva tutte le volte che non si aggiudicava un lotto !), e solo al tramonto della sua vita si decise a far si che non fosse più troppo cara.

Su questa moneta scrisse un'accorata lettera alla Domenica del Corriere (mai pubblicata) per rivendicare l'italianità della Dalmazia. Scritta assai bene ed, in bella calligrafia ma i contenuti erano probabilmente eccessivi per essere pubblicati.

Per farvela breve, quando 35 anni fa rimisi in ordine la collezione dello "zio Bista" ... fu la prima moneta che vidi e ... (perdonatemi, mi vengono le lacrime agli occhi), e cercai al meglio di meritarmi i libri, gli scritti e le ultime monete scampate alle seconda guerra mondiale.

Un giorno venderò collezione, è inevitabile per un collezionista prima che sia buttata al vento da eredi insapienti, ma non questa, questa no; come dico gli anglosassoni : "everything but ..." questo è il mio but.

Questa è NUMISMATICA ....... poi c'è il collezionismo,le aste,i convegni,i club ecc.ecc.


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La moneta più rara che ho é:

Firenze Piastra Cosimo II 1610 firmata dall incisore Gaspare Mola BB/SPL RRRRR

(mai passata in spl) raffigurazione del Granduca al diritto e del Cristo battezzato genuflesso sul fiume Giordano dal San Giovanni Battista, patrono di Firenze.

R5 ESTREMAMENTE RARA


Inviato

La più rara?

Credo il mezzo reale del 1774 di Vittorio Amedeo III, classificato come R3. Purtroppo è molto consumata e i rilievi si vedono solo in controluce.

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Per il Regno d'Italia direi il 20 centesimi del 1863 con BN rovesciato, R4.


Supporter
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per quanto mi riguarda un obolo della zecca di Savona sconosciuto al Corpus ed al Mir che ho visto solo una volta simile in un'asta.

 

è la monete a cui son più affezionato anche se di di piccolo modulo.

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Io ho un 50 Centesimi 1833 Genova, coniato in 136 esemplari. Credo sia la moneta più rara che possiedo. Almeno da catalogo.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Per quanto mi riguarda se la giocano il 20 lire 1860 di Bologna e il 100 lire 1880 di Umberto I

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