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Nuovi scavi archeologici alla villa romana di Bibione
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Ultime scoperte archeologiche al sito della villa romana di Mutteron dei Frati (Valgrande, Bibione), noto dalla metà del Settecento e parzialmente indagato negli anni ’30 e ’90 del Novecento, è testimonianza degli insediamenti che dovevano trovarsi lungo il litorale Alto-Adriatico in epoca romana. Dopo la ripresa delle attività di ricerca, avvenuta lo scorso marzo grazie a un progetto finanziato dalla DFG - Deutsche Forschungsgemeinschaft, ora gli archeologi tornano in campo. La seconda campagna di scavo vedrà nuovamente impegnate le Università di Regensburg (Prof. Dirk Steuernagel, Dott. Alice Vacilotto) e Padova (Prof. Maria Stella Busana), con la supervisione della competente Soprintendenza (Dott. Alessandro Asta) e il sostegno di proprietà e affittuario della valle.-
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Villa romana di Fiumana (Predappio), il progetto del nuovo grande scavo archeologico in anteprima
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
La grande villa romana di Fiumana, nel comune di Predappio (Forlì - Cesena) promette già nel 2023 di essere uni degli scavi più interessanti di archeologia romana per la prossima stagione. Sarà infatti il primo scavo in estensione sul sito della grande villa, paragonabile per estensione a grandi complessi (come Piazza Armerina) I saggi di scavo del 2021 e del 2022 sono serviti per "prendere la mira" per il progetto della indagine sul sito che prenderà il via a luglio 2023 (funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini Romina Pirraglia, il direttore dello scavo è Riccardo Villicich, docente di Metodologia della ricerca archeologica all’Università di Parma, la co-responsabile scientifica Alessia Morigi, docente di Archeologia). Grande l'impegno dell'amministrazione comunale di Predappio, a ricordare che il comune non è solo la città di fondazione voluta da Benito Mussolini e un luogo vocato per il vino, a cominciare dall'ottimo Sangiovese Locale, ma un territorio ricco di storia oltre alle rocche della vallata. Ecco come è descritta sul sito dell'Università di Parma: "Dopo sessant’anni dalle due brevi campagne di scavo condotte da Giovanna Bermond (1960 e 1962), nelle quali furono localizzati i resti di una villa romana, le nuove indagini archeologiche dirette da Riccardo Villicich hanno confermato quanto emerso da quegli scavi e quanto osservato nelle immagini satellitari acquisite nel 2021 e 2022 sull’area a ovest del quartiere artigianale di Fiumana, in località Ca’ di mezzo. Si tratta di un insediamento incentrato sulle vicende di una villa romana caratterizzata da almeno due importanti fasi costruttive: una prima fase alto imperiale (I sec. d.C.) e una di età tardoantica (IV secolo d.C.). Entrambe le ville dovevano essere ricche dimore, contraddistinte da ampi spazi e arredi di prestigio. In particolare l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’aerea sicuramente superiore ai 25.000 metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus, esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livi. Grazie agli scavi del 2022 è stato possibile individuare alcuni ambienti pertinenti a due padiglioni della villa tardoantica, distanti 150 metri uno dall’altro: il primo attribuibile al settore di rappresentanza e il secondo a un impianto termale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente riscaldato. I primi risultati degli scavi erano stati presentati a novembre all’Universidad de Castilla-La Mancha, nel IV Convegno Internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sull’Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo che - CISEM". La villa romana si svela: "Un sito archeologico che può riscrivere la storia. In un padiglione c'erano le terme" A Fiumana c'era una facoltosa villa patrizia, probabilmente di proprietà di qualche notabile romano dell'antica Forum Livii, l'insediamento romano da cui si è sviluppata poi Forlì. E' la conclusione a cui è giunta una campagna di scavi archeologici che hanno approfondito una scoperta già fatta negli anni '60 e su cui ora, ad aoltre cinquant'anni di distanza ci sono più informazioni. Gli scavi conclusi nell’estate 2022, diretti da Riccardo Villicich, sono andati a confermare quanto emerso. La presentazione dei risultati della campagna di scavo è avvenuta sabato 18 febbraio alla Sala Europa, di Via Marconi a Predappio. -> https://www.forlitoday.it/video/villa-fiumana-video-scavi-archeologici.html -> https://storiearcheostorie.com/2023/02/16/archeologia-villa-romana-di-fiumana-gli-esiti-degli-scavi-condotti-a-predappio/ Sabato 18 febbraio verranno presentatati i risultati della prima campagna di scavi realizzati la scorsa estate nella villa romana di Fiumana, curati dall’Università di Parma. Gli scavi di Fiumana hanno riportato alla luce importanti testimonianze della vita quotidiana delle popolazioni antiche che hanno abitato la zona. Tra giugno e luglio prenderà il via la nuova… Redazione Sabato 18 febbraio 2023 alle 10 saranno presentati a Predappio (FC), presso la Sala Europa (via Marconi 17) i risultati della prima campagna di scavo dell’Università di Parma nel sito archeologico di Fiumana, realizzata nel luglio 2022. Interverranno il Sindaco di Predappio Roberto Canali, il Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma Diego Saglia, la Funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini Romina Pirraglia, il direttore dello scavo Riccardo Villicich, docente di Metodologia della ricerca archeologica all’Università di Parma, la co-responsabile scientifica Alessia Morigi, docente di Archeologia, Marco Gregori (Università di Parma) e il consulente di marketing Paolo Poponessi. Dopo sessant’anni dalle due brevi campagne di scavo condotte da Giovanna Bermond (1960 e 1962), nelle quali furono localizzati i resti di una villa romana, le nuove indagini archeologiche dirette da Riccardo Villicich hanno confermato quanto emerso da quegli scavi e quanto osservato nelle immagini satellitari acquisite nel 2021 e 2022 sull’area a ovest del quartiere artigianale di Fiumana, in località Ca’ di mezzo. Si tratta di un insediamento incentrato sulle vicende di una villa romana caratterizzata da almeno due importanti fasi costruttive: una prima fase alto imperiale (I sec. d.C.) e una di età tardoantica (IV secolo d.C.). Entrambe le ville dovevano essere ricche dimore, contraddistinte da ampi spazi e arredi di prestigio. In particolare l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’aerea sicuramente superiore ai 25.000 metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus, esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livi. Grazie agli scavi del 2022 è stato possibile individuare alcuni ambienti pertinenti a due padiglioni della villa tardoantica, distanti 150 metri uno dall’altro: il primo attribuibile al settore di rappresentanza e il secondo a un impianto termale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente riscaldato. I primi risultati degli scavi erano stati presentati a novembre all’Universidad de Castilla-La Mancha, nel IV Convegno Internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sull’Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo che – CISEM. Nel luglio 2023 andrà in scena una seconda campagna di scavo a Fiumana, nella speranza che le scoperte diano parola e nuova vita a un insediamento che i primi indizi sembrano a buon diritto far rientrare fra i siti archeologici di grande interesse scientifico e culturale. Fonte: Università di Parma- 2 commenti
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Molise Basta scavare e trovi sempre qualcosa
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Questa non vuole essere un'istigazione per scavi clandestini o altro, ma solo il resoconto dell'ennesimo ritrovamento fortuito. Venafro. Alla luce villa romana ed un anello del governatore della provincia del Sannio: i ritrovamenti durante i lavori per la nuova rete elettrica. Villa romana riutilizzata in età tardoantica-altomedievale ad uso sepolcrale: scoperta a seguito dei lavori per il rinnovo della rete elettrica Capriati al Volturno – Presenzano. Una importante scoperta archeologica è stata effettuata nella Piana di Venafro: una villa di epoca romana contenente ben quattro sepolture oltre ad un anello sigillo probabilmente appartenuto a uno degli ultimi proprietari, Maecius Felix, patrono della città di Venafro e governatore della provincia del Sannio. Le operazioni si sono rese necessarie a seguito dei lavori pubblici in corso in loco per la costruzione della nuova rete elettrica, scavi archeologici coordinati da Maria Isabella Battiante e condotti sul posto da Luca Coppola, iniziati nel giugno scorso e durati circa 6 mesi sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia del Molise e che si prevede termineranno nel primo semestre 2021. I reperti sono venuti alla luce proprio al di sotto di un palo della elettricità, e gli scavi, pur non danneggiando i preziosi ritrovamenti, continueranno nei prossimi giorni ed la nuova struttura che verrà impiantata non andrà a danneggiare quanto rinvenuto. “I resti sono superficiali e quindi dell’edificio si conserva poco più del livello di fondazione: si tratta di una grande abitazione di campagna, costruita agli inizi del I secolo d.C. e abitata fino in epoca tardo antica. Dopo l’abbandono e il crollo tra le macerie fu sistemato un piccolo nucleo necropolare. Importantissimo il ritrovamento di un anello sigillo probabilmente appartenuto a uno degli ultimi proprietari: Maecius Felix, patrono della città di Venafro, governatore della provincia del Sannio…(tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d. C.): un pezzo grosso insomma”: la nota della Soprintendenza. La scoperta è stata fatta a seguito dell’operazione di archeologia preventiva durante i lavori che la società sta conducendo per la nuova rete elettrica Capriati al Volturno – Presenzano e che interesserà l’area compresa tra i Comuni di Pozzilli, Venafro, Sesto Campano e Presenzano. Per le archeologie si sono rese necessarie accurate indagini stratigrafiche in un’aerea di 900 metri quadri; nella fase destinata a uso funerario sono state recuperate quattro sepolture in corso di approfondimento; al di sotto sono state scoperte strutture riconducibili a più fasi di vita dell’unità abitativa / produttiva, essendo state rilevate diverse risistemazioni edilizie. La costruzione del manufatto è risalente alla fine dell’epoca romana repubblicana e gli inizi dell’età imperiale, villa abitata fino al periodo tardo imperiale. Negli ambienti evidenti delle vasche, magazzini e canalette, una piccola fornace per la produzione di mattoni e tegole, appartenuta verosimilmente a M. Clodio epigraficamente attestato in zona nel corso del I secolo d.C. https://www.matesenews.it/venafro-viene-alla-luce-villa-romana-ed-un-anello-del-governatore-della-provincia-del-sannio-i-ritrovamenti-durante-i-lavori-per-la-nuova-rete-elettrica/
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