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Risultati per Tag 'victoriae brit'.
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Ciao, ritorno sul tema Britannia ma solo per prenderla a pretesto al fine di segnalare una particolarità che emerge dall’osservazione delle monetazioni severiane collegate al tema britannico. Le considerazioni che esprimo possono però essere valide anche a livello generale riferendosi più che altro all’organizzazione e al lavoro delle zecche. Iniziamo con un rapido riepilogo del quadro storico-numismatico riferito alle vicende britanniche. Settimio Severo, secondo gli storici dell’epoca spinto anche dalla necessità di allontanare i due figli dai lussi i vizi e le mollezze di Roma, decide di intraprendere una campagna militare in Britannia al fine di “pacificare” le popolazioni del Nord che continuano con le loro scorribande a rendere insicuri i confini settentrionali della provincia. Parte alla volta della Britannia tutta la famiglia imperiale, con Caracalla co-Augusto, il minore Geta nelle vesti di Cesare e Iulia Domna imperatrice madre. Questa la tabella cronologica, evitando di entrare approfonditamente nelle cronache belliche della campagna per non dilungarsi troppo: 208: Partenza per la Britannia e insediamento ad Eburacum (York) di Settimio e di Caracalla da dove dirigono le operazioni militari. Geta e la madre si fermano a Londinium. 209: Geta nominato Augusto 210: Vittorie romane in Britannia. In un periodo tra il 209-210 viene emesso il RIC 240 ovvero il primo denario a nome dell’Imperatore con legenda terminale BRIT (abbreviazione del titolo Britannicus Maximus) come II emissione del 210 Nel 210-211 compaiono anche sui bronzi di Settimio Severo legende L SEPT SEVERVS PIVS AVG BRIT e SEVERVS PIVS AVG BRIT, denari per Caracalla denari del tipo BRIT con Vittoria a rovescio e VICTORIAE BRIT come legenda. Successivamente le legende di Caracalla usate del periodo cono appelli alla fedeltà dell’esercito (FIDES EXERCITVS). Nel periodo 210-212 anche Geta si fregia del titolo BRIT nella legenda e vengono emesse alcuni denari simili ai VICTORIAE BRIT di suo padre e suo fratello. Qualcosa comunque cambia all’inizio del 211. 211: Morte di Settimio Severo 4 febbraio quindi abbiamo una trattativa di pace da parte di Caracalla con le popolazioni della Caledonia al fine di rientrare a Roma. Le legende evocano la FORTVANA REDVX (un augurio di felice rientro a Roma dopo gli eventi bellici). Verso maggio Caracalla, Geta e Iulia Domna rientrano nell’Urbe con le ceneri di Settimio Severo. Promuovono delle elargizioni al popolo (LIBERALITAS VI per Caracalla e LIBERALITAS V per Geta). 19 dicembre 211 uccisione Geta 213 fine titolatura BRIT (a nome del solo Caracalla) Ciò che mi interessa analizzare nel dettaglio è la serie di denari VICTORIAE BRIT con Vittoria a rovescio che copre un lasso temporale abbastanza limitato e seppur non puntualmente circostanziato dal punto di vista cronologico almeno grossolanamente noto. Il fatto che siano stati emessi per un determinato periodo a nome di più imperatori (Settimio Severo, Caracalla e in ultimo Geta) ci consente di rilevare alcune considerazioni che vi proporrò in seguito.
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Ciao, di solito cerco di aiutare nelle richieste di pareri per quanto la mia modesta esperienza consenta. Chi mi conosce ben sa che i miei interessi numismatici gravitano verso la Britannia Romana. E mi viene difficile giudicare una moneta con il giusto distacco una moneta che sto inseguendo da un po'. Pertanto chiedo il vostro aiuto, il vostro occhio e un po' del vostro distacco. Per la serie "Britannia Romana" nell'ultimo periodo ho scovato un denario Antonino Pio IMPERATOR II (con la Vittoria al rovescio) emesso per celebrare la campagna britannica. Precedentemente a questo ho recuperato due denari VICTORIAE BRIT di Settimio Severo e di Geta. Manca a questo punto quello di Caracalla. Si tratta di emissioni emesse attorno al 211 prima della morte di Settimio Severo ad Eburacum (York) sia su bronzi che su argenti; questi ultimi hanno due/tre tipologie (genericamente Britannia seduta o Vittoria reggente corona o trofeo volta a destra o sinistra, nell'atto di camminare o stante). Non sono molto rari (maggiormente quelli di Geta) ma sono molto appetiti oltremanica e hanno quotazioni altine. Ma tornando al dunque, oggi ho trovato questo Caracalla: Che dire? Pesa 3 g., misura 18 mm. So, è poco, ma è tutto ciò che riportano. Alcune monete prese a campione pesano 3,23 g, 3,31 g, 3,29 g, 3,4 g Quindi lievemente sotto peso ma il modulo piccolo può spiegarlo. Ci sono le fratture del tondello da battitura, il rovescio sembra un po' stanco mentre il dritto non è malvagio. Mi dà fastidio il ritratto non proprio canonico ma soprattutto quello che mi mette all'erta è quella specie di riga che sembra decorrere nella parte mediana della moneta, visibile nella parte bassa della moneta, presa un po' d'infilata e la macchia marrone in campo destro del rovescio. Quindi voi che ne dite? Ciao e grazie Illyricum :)
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