Cerca nel Forum
Risultati per Tag 'vichinghi'.
Trovato 3 risultati
-
Scoperti misteriosi disegni rupestri in Svezia: forse prime immagini dei vichinghi
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Scoperti misteriosi disegni rupestri in Svezia: forse prime immagini dei vichinghi Team di archeologi svedesi ha trovato circa 40 incisioni di 2.700 anni fa su una parete rocciosa: rappresentano uomini, navi e animali Grandi navi che sembrano evocare la forma tipica delle imbarcazioni vichinghe con la prua allungata e scolpita. Ciurme di uomini al comando e figure stilizzate di animali spettrali. L'ipotesi che sta prendendo piede in queste ore è che possano essere alcune tra le più antiche raffigurazioni del popolo dei vichinghi svedesi. I disegni appaiono tracciati in bianco. Una coreografia di immagini che animano una imponente parete di roccia molto ripida. Quasi fossero murales rupestri eseguiti in modo acrobatico. Mistero nel mistero, dunque. E' la scoperta che sta calamitando l'attenzione del mondo scientifico, avvenuta in una regione della Svezia occidentale, non lontano dal sito di Bohuslän, area molto noto agli archeologi perché aveva già restituito anni fa altre incisioni rupestri (come quelle dell’età del bronzo di Tanum), riconosciuto come patrimonio culturale universale dall’UNESCO. Ora, il tesoro svedese si amplia. I ricercatori hanno riportato alla luce circa 40 "petroglifi", ossia disegni su pietra, raffiguranti navi, persone e figure di animali, risalenti a circa 2700 anni fa. La scoperta è avvenuta per puro caso, come spesso accade in archeologia, dove il fiuto e l'istinto degli esperti si accompagnano ad una buona dose di fortuna. Già perché il team di archeologi svedesi stava perlustrando l'area quando si sono trovati di fronte ad una immensa parete di roccia completamente ricoperta di strati secolari di muschio compatto. Come riporta LiveScience, solo per puro caso hanno un particolare: una linea biancastra. «Sembrava fatta dall'uomo». Troppo precisa e definita per essere naturale. E' bastato rimuovere (a fatica) la superficie muschiosa per rivelando i petroglifi sottostanti. La sorpresa è stata tanta. Ma il mistero che aleggia su questi disegni si infittisce. L'ENIGMA DELLA PARETE A STRAPIOMBO Come sono stati realizzati i disegni? Qui sono entrati in gioco anche i geologi. La parete di granito appare molto ripida. Ma soprattutto, nell'VIII secolo a.C. (ai tempi dell'esecuzione) faceva parte di un'isola. Come ha spiegato Martin Östholm, project manager della Fondazione Bohuslän: «Le maestranze avrebbero dovuto realizzare le incisioni stando in piedi su una barca o su una piattaforma costruita sul ghiaccio». Le persone addette all'opera potrebbero aver sbattuto pietre dure contro la parete rocciosa di granito facendo emergere lo strato bianco sottostante: in questo modo i disegni rupestri apparivano altamente visibili dalle navi di passaggio. Per incutere timore? Per contrassegnare una proprietà? Sono solo alcune ipotesi. Se le inisioni rupestri sono state realizzate in un periodo di tempo relativamente breve, potrebbero raccontare una storia. I disegni raffigurano navi, persone e figure di animali, comprese creature a quattro zampe che potrebbero essere cavalli. Il più grande mostra una nave lunga 4 metri. https://www.ilmessaggero.it/mondo/vichinghi_scoperta_disegni_roccia_mistero_svezia-7442639.html -
La più antica iscrizione riferita ad Odino
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Danimarca: la più antica iscrizione riferita ad Odino scoperta su un disco d’oro Gli scienziati hanno identificato la prima iscrizione conosciuta riferita al dio nordico Odino su parte di un disco d’oro rinvenuto nel tesoro di Vindelev trovato da due archeologi dilettanti nel 2020. Uno dei più grandi tesori scoperti di recente, il tesoro di Vindelev contiene 800 grammi di oro. Trovati da due vecchi amici e archeologi dilettanti in un campo a Jelling, in Danimarca, gli antichi manufatti ora rivelano segreti del passato e riscrivono la storia antica! La scoperta è cruciale perché ora abbiamo prove della mitologia norrena 150 anni di quanto si pensasse e cioè all’inizio del IV secolo. Il tesoro scoperto in Danimarca includeva grandi medaglioni delle dimensioni di piattini e monete romane trasformate in gioielli. È stato portato alla luce nel villaggio di Vindelev, nello Jutland centrale, e soprannominato Vindelev Hoard. Gli esperti ritengono che sia stato sepolto 1.500 anni fa, per proteggerlo dai nemici o per placare gli dei. I motivi scoperti sul disco sono stati prodotti in matrici (timbri) di bronzo. L’iscrizione corre da destra a sinistra ed era originariamente scritta da sinistra a destra nella matrici. Gli studi su due medaglioni d’oro di 1.600 anni che fanno parte del tesoro hanno portato alla scoperta di lunghissime iscrizioni runiche in cui compare il nome del dio supremo degli Aesir, Odino. Un bratteato d’oro, un sottile pendente ornamentale, recava l’iscrizione “Egli è l’uomo di Odino”, con molta probabilità riferito a un sovrano. Sul medaglione d’oro c’è anche il ritratto di un re sconosciuto o di un uomo, che potrebbe aver avuto il (soprannome) nome “Jaga” o “Jagaz”. L’iscrizione corre in circolo attorno al motivo e mostra un volto di re visto di profilo e con una bella acconciatura. Davanti al viso sono una svastica e un semicerchio che forse simboleggiano il sole e la luna. Sotto la sua faccia si trova un animale a quattro zampe, presumibilmente un cavallo, con un’imbracatura marcata e qualcosa che gli esce dalla bocca. L’orecchio del cavallo punta verso la bocca aperta del re. . Questa straordinaria scoperta è stata fatta dal linguista Krister Vasshus del Museo Nazionale in Danimarca e dalla runologa e ricercatrice di sceneggiature Lisbeth Imer. “È una delle iscrizioni runiche meglio eseguite che io abbia mai visto”, ha detto Imer. Le rune sono simboli usati dalle prime tribù nordeuropee per comunicare per iscritto. I manufatti sono esposti al Museo Nazionale di Copenaghen. https://www.scienzenotizie.it/2023/03/09/danimarca-la-piu-antica-iscrizione-riferita-ad-odino-scoperta-su-un-disco-doro-4866918 -
Archeologia, prestigiosa scoperta in Danimarca: una sala vichinga del X secolo Scoperto i resti di una vasta sala vichinga nello Jutland settentrionale, in Danimarca: la struttura risale probabilmente al regno di Harald I Gli archeologi che scavano nel villaggio di Hune, nello Jutland settentrionale, in Danimarca, hanno scoperto i resti di una vasta sala vichinga, definita “il più grande ritrovamento dell’epoca vichinga di questa natura” in oltre un decennio. Con una lunghezza di 39 metri e una larghezza di circa 10 metri, con 10-12 pali di quercia che sostenevano il tetto, l’edificio è stato considerato prestigioso per le sue dimensioni. Probabilmente risale al regno di Harald I, o Harald Blåtand Gormsen, che governò la Danimarca dal 958 al 986 d.C. durante il tardo periodo vichingo. Il disegno dell’edificio è indicativo dell’epoca, in quanto ricorda le strutture dei castelli ad anello come Fyrkat, vicino a Hobro, e Aggersborg, vicino ad Aggersund. Attribuite ad Harald I, queste fortezze circolari erano progettate per ospitare sedici strette costruzioni in legno che variavano di dimensione in base all’importanza dei residenti. Sebbene sia stato scavato solo in parte, il ritrovamento è stato abbastanza notevole. “Non abbiamo mai visto nulla di simile prima d’ora qui nello Jutland settentrionale“, ha dichiarato in un comunicato Thomas Rune Knudsen, l’archeologo del Museo storico dello Jutland settentrionale che ha guidato lo scavo. L’archeologo ha aggiunto che la sala potrebbe aver fatto parte di un appezzamento più grande o di una fattoria. “Abbiamo avuto l’opportunità di scavare solo una parte della sala, ma probabilmente ci sono diverse case nascoste sotto il pacciame a est. Un edificio di questa natura raramente sta in piedi da solo”, ha affermato. Il team ha anche collegato provvisoriamente la struttura, “una casa leggermente più grande della media” secondo Knudsen, a un nobile o leader locale, un certo Runulv den Rådsnilde. Un indizio fondamentale è l’esistenza di una pietra runica, non lontana dal sito di scavo, su cui sono incise le parole: “Hove, Thorkild, Thorbjørn posero la pietra del loro padre Runulv den Rådnilde”. Il monumento, di cui è stata accertata la provenienza dalla zona, risale al 970-1020 d.C.. “È difficile provare che la sala vichinga ritrovata appartenesse alla famiglia di Runulv den Rådsnilde, ma è certamente una possibilità“, ha aggiunto Knudsen. “Se non altro, la pietra runica e la sala rappresentano la stessa classe sociale ed entrambe appartengono all’élite della società”. Essendo un edificio di proprietà di un personaggio di spicco, la sala potrebbe essere servita a scopi quotidiani, oltre a funzionare come sede di grandi riunioni politiche e di gilde vichinghe. Gli archeologi riprenderanno gli scavi nei prossimi mesi con l’intenzione di datare al carbonio la sala per individuare con maggiore precisione le origini della struttura. I risultati della ricerca sono attesi per la fine del 2023. https://www.meteoweb.eu/2023/01/scoperta-danimarca-sala-vichinga/1001187606/?amp=1 Remains of the viking hall excavated by archaeologists from the Historical Museum of Northern Jutland. Photo: Nordjyske Museer. Archaeologists from the Historical Museum of Northern Jutland at the village of Hune. Photo: Nordjyske Museer. The rune stone bearing the name of Runulv den Rådsnilde. Photo: Nordjyske Museer. https://news.artnet.com/art-world/largest-viking-hall-excavated-hune-northern-jutland-denmark-2238738/amp-page
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.