Non è una cosa che è successa a me o a uno che conosco, ma mi ponevo questo dubbio: immaginiamo che un esperto di numismatica vada ad un mercatino delle pulci e trovi una moneta rara e\o preziosa venduta ad un prezzo irrisorio alla pari di altre monete comuni poichè il venditore inesperto non l'ha riconosciuta come rara, e l'acquistaa per poco per poi tenerla o rivenderla al vero prezzo di mercato. Oppure che riesca a ottenere una moneta rare e costosa (es. 500£ 57 prova o 5£ 56) scambiandola con una comune (valore pochi € o centesimi) di suo possesso, semplicemente dicendo "valgono tutte lo stesso, prendo quella perchè mi manca quell'anno".
In questi casi il fortunato (o disonesto) collezionista per la legge compie un reato di truffa approffittando dell'ignoranza altrui? Oppure chi possiede un bene è libero di venderlo al prezzo che vuole o scambiarlo con cosa vuole e sta a lui informarsi sul suo reale valore.
Conoscete episodi del genere capitati a voi o altri?