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Ciao, per farmi perdonare :blush: da Flavio del ”doppione” sul Museo del Comacchio ho deciso di postare qualcosa di storico… di casa mia. Si tratta dei resti di uno degli’acquedotti romani dell’antica Tergeste, così ho modo di parlarvi un po’ della Trieste romana. Questa fu colonizzata alla metà del I secolo a.C. in epoca cesariana (Regio X Venetia et Histria), ed è probabile che la fortezza principale fosse situata sulle pendici del colle di San Giusto. E’ probabile che questo colle o quello contiguo (San Vito) fosse già sede di un abitato protostorico su altura (Castelliere) del quale resterebbero scarsissime tracce in seguito ai rimaneggiamenti dovuti alle costruzioni posteriori . I Tergestini sono menzionati nel De bello Gallico di Giulio Cesare, a proposito di una precedente invasione forse di Giapidi: "Chiamò T. Labieno e mandò la legione quindicesima (che aveva svernato con lui) nella Gallia Cisalpina, a tutela delle colonie dei cittadini romani, per evitare che incorressero, per incursioni di barbari, in qualche danno simile a quello che nell'estate precedente era toccato ai Tergestini che, inaspettatamente, avevano subito irruzioni e rapine. (CAES. Gall. 8.24)”. Tergestum fu citata poi da Strabone, geografo attivo in età augustea, che la definì come Phrourion (avamposto militare) con funzioni di difesa e di snodo commerciale. Tergeste si sviluppò e prosperò in epoca imperiale. Il nucleo abitativo nel 33°.C. venne cinto da alte mura (ancora visibile la porta meridionale, il cosiddetto Arco di Riccardo, da Ottaviano Augusto (murum turresque fecit) e venne arricchito da importanti costruzioni quali il Foro ed il Teatro. La cerchia muraria racchiudeva una ristretta area di forma irregolare: la parte alta era occupata dagli edifici pubblici, mentre era ad uso abitativo la zona che scendeva fino alla riva del mare, dove si trovavano le strutture portuali e il teatro. Le modeste dimensioni dell'area urbana racchiusa dalle mura ha indotto a considerare Tergeste come una città di servizi, in cui prevalevano gli edifici di carattere pubblico, punto di aggregazione amministrativo, economico e religioso di una popolazione residente per lo più in villaggi e ville sul territorio. L'assetto urbano conobbe in epoca neroniana-flavia (54-96 d.C.) una ridefinizione unitaria per quanto riguarda il nucleo monumentale composto da Foro, Basilica, Propileo e Arco di Riccardo. In seguito la città venne arricchita dalla risistemazione del Teatro intrapresa all'inizio dell'età traianea (102-106). Nel II secolo poi si ebbero ancora alcuni interventi di ristrutturazione e abbellimento, in particolare nell’epoca di Adriano e di Marco Aurelio, come la ricostruzione della Basilica forense (167-168) e altri edifici dei quali rimangono unicamente le testimonianze epigrafiche.
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