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In quella data di trent'anni fa ci fu il primo, storico volo dell'Eurofighter EF-2000 Typhoon (dove Eurofightger è la marca, EF-2000 il nome e Typhoon il soprannome ufficiale), il caccia europeo anglo-italo-tedesco-spagnolo che insieme al Rafale francese e al Gripen svedese è una delle colonne portanti della difesa aerea unionale. A seguire non farò pipponi sulle interessanti caratteristiche del Typhoon (per quello si vedano le spiegazioni dettagliate nel link sopra) ma solo qualche breve e libera considerazione personale. Chi ha seguito il programma di sviluppo di questa macchina sa quante vicissitudini tecniche ma soprattutto politiche ha dovuto superare per vedere la luce, pur con la passata positiva esperienza di collaborazione per il Tornado. E' uno dei tanti casi in cui la comunanza d'intenti e la volontà di procedere uniti, tipica dell'indole europea più sana, ha evitato la dispersione in più rivoli, o direttamente nel nulla, delle risorse e competenze preziose di alcuni per impossibilità economica di procedere. La Francia, inizialmente associata al programma, proseguì da sola creando il Rafale... oggi invece progetta il suo sostituto - denominato NGF, New Generation Fighter - in collaborazione con Germania e Spagna. Cosa sarebbe successo se la Germania si fosse ritirata dal programma EFA (così si chiamava il programma di sviluppo del Typhoon, e provvisoriamente anche l'aereo) come rischiò alla fine della guerra fredda? Se il demenziale ragionamento "cosa ce ne facciamo ora che l'Unione sovietica è crollata" avesse prevalso, forse la Gran Bretagna sarebbe andata avanti da sola, pur a fatica visto l'aumento dei costi, mentre Germania, Italia e Spagna si sarebbero ritrovate a importare da qualcun altro invece di far lavorare i loro ingegneri e le loro industrie, con conseguenze che peserebbero ancora oggi. E invece il Typhoon sopravvisse alla vittoria sull'URSS. Volerà ancora a lungo per proteggere i cieli d'Europa, perchè il ritiro degli ultimi esemplari dalle forze aeree dell'UE avverrà intorno al 2060. Al pari degli altri suoi corrispondenti europei, il Typhoon fu volutamente progettato evitando di spingersi tecnologicamente oltre un certo limite, come invece fecero gli USA con l'F-22, questo non perchè nell'industria europea non ci fossero le competenze necessarie ma per lo stesso motivo che ancora oggi inibisce la libera espressione delle potenzialità europee, in questo come tanti altri campi: la cosiddetta "sovranità nazionale", ovvero quella che a mio avviso è la masochistica e pericolosa tendenza a voler rimanere divisi, deboli, soggetti alle limitazioni politiche, economiche e tecnologiche del singolo. E' proprio dalla necessità superare questa tendenza, per sopravvivere e progredire, che nacque negli anni '60 la collaborazione fra diversi Stati nella progettazione di sistemi d'arma... ma perchè programmi complessi e costosi come questi non sfocino nel caos non si possono riunire più di due o tre partner. Siffatta limitazione nella possibile unità di forze determina la necessità di andare il più possibile con cautela, la paura di spingersi troppo oltre nel rischio tecnologico, la necessità di contenere maggiormente i costi e/o il rischio di dover rivedere i progetti secondo i diversi capricci dei governi. Se la collaborazione ha salvato un bel pezzo di tecnologia, industria e posti di lavoro europei rimane il fatto che da sola non basta, perchè i primi della classe (leggi americani) possono mettere in campo molte più risorse e progredire oltre limiti inarrivabili per gli altri. Ciò non vuol dire che un Typhoon o un Rafale sfigurino di fronte ai corrispondenti USA (o russi), anzi, le versioni più aggiornate e opportunamente armate di questi aerei sono un grosso pericolo per chiunque, anche contando che i più moderni missili aria-aria europei di oggi (l'IRIS-T e il Meteor) sono ben superiori a qualunque loro pariclasse USA o russo. Com'è possibile? Semplicemente perchè quello dei missili per caccia è stato uno dei pochi campi in cui abbiamo avuto la possibilità di concentrare le forze di tutta, o quasi, l'industria europea su un progetto principale invece di procedere ognuno per conto proprio nella sessa cosa, e i risultati si sono visti.
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