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MG La più antica (?) moneta bronzea di Terina
dracma ha aggiunto un nuovo link in Monete greche: Sicilia e Magna Grecia
Recentemente apparso sul mercato antiquario, questo esemplare in bronzo di Terina (fig. 1) appare di eccezionale interesse in quanto rappresenta un unicum: D/Testa femminile (ninfa?) a d. adorna di orecchino. R/ T a s., E a d. Tre crescenti entro corona d’ulivo. Bordo lineare. AE, mm 19. 1 - Gerhard Hirsch Nachfolger, Auction 343, 26/9/2018, 2021 (“Erworben 2011 in Deutschland”) Come riportato dai compilatori della scheda, il pezzo si confronta sul piano iconografico con il n. 128 (gruppo B) della classificazione Holloway-Jenkins (R/ TE entro corona d’ulivo; fig. 2) genericamente datato al IV-III secolo a.C. e noto agli studiosi in un solo esemplare in collezione privata e privo di dati pondometrici (p. 57, n. 128). Un’ulteriore moneta con la medesima tipologia è attestata tra i materiali della collezione Sallusto (n. 1364) conservata a Salerno e pesa gr. 4,60 (dati tratti da Taliercio Mensitieri 1993, p. 150, nt. 122). 2- Holloway-Jenkins 1983, n. 128 Ai pezzi in esame si collega un esemplare in bronzo (unicum) di Parigi (Garrucci 1885, p. 169, n. 29 = De Luynes, 835; fig. 3) di gr. 8,95 con testa di ninfa a s. entro corona d’olivo/Nike a s. seduta su anfora con corona nella mano d. – ignota agli studiosi della monetazione terinea – che ricalca fedelmente la tipologia di alcuni stateri argentei del gruppo B Holloway-Jenkins (nn. 11-15; fig. 4) datati al 440-425 a.C. (Taliercio Mensitieri 1993, p. 150, nt. 122). 3 - Paris, De Luynes, n. 835 4 - NAC AG, Auction 13, 8/10/1998, 237 (Ex Antikenmuseum Basel und Slg. Ludwig, 237) Holloway-Jenkins 15 Gli esemplari di Parigi (gr. 8,95) e coll. Sallusto (gr. 4,60) presentano affinità iconografiche per la presenza della corona di alloro nonché per il rapporto ponderale (2:1). Potrebbe pertanto trattarsi di un’emissione costituita dal doppio e dalla sua metà. Ad essa potrebbe raccordarsi l’esemplare di Hirsch, del quale tuttavia sarebbe auspicabile conoscere il peso per comprendere l’esatta identificazione del nominale. Per quanto concerne la cronologia, i confronti con il gruppo B Holloway-Jenkins, se pertinenti, riporterebbero alla seconda metà del V secolo a.C. ca. Potrebbe trattarsi di una delle più antiche monete in bronzo - se non la più antica - emessa dalla zecca di Terina? Abbreviazioni: Garrucci 1885 = R. Garrucci, Le monete dell’Italia antica, Roma 1885 Holloway-Jenkins 1983 = R.R. Holloway-G.K. Jenkins, Terina, Bellinzona 1983 Taliercio Mensitieri 1993 = M. Taliercio Mensitieri, Problemi monetari di Hipponion e delle città della Brettia tra IV e III sec. a.C., in A. Mele (cur.), Crotone e la sua storia tra VI e III sec. a.C. (Atti del Seminario di studi - Napoli 1987), Napoli 1993, pp. 131-186.
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