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Risultati per Tag 'strada romana'.
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Ingegneria antica: scoperta la più importante via romana in Scozia
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Ingegneria antica: scoperta la più importante via romana in Scozia A 2.000 anni dall'occupazione romana gli archeologi hanno scoperto una meraviglia dell'ingegneria antica: una via romana che attraversa la Scozia. Il Vallo di Adriano in Scozia: una testimonianza dell'abilità ingegneristica dell'Impero romano. Andrea Ors / Shutterstock Nel I secolo d.C., gli eserciti guidati dal generale romano Giulio Agricola penetravano in Caledonia annettendo all'Impero di Roma parte dell'attuale Scozia, all'epoca abitata dalle bellicose tribù dei Pitti. A duemila anni da quegli eventi, gli archeologi hanno riportato alla luce la strada costruita dai legionari, una via romana, considerata una delle più importanti vie di comunicazione della storia scozzese. Via strategica. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di alcuni scavi nel giardino dell'Old Cottage Inn, un'abitazione di campagna del XVII secolo situata pochi km a ovest rispetto al centro dalla cittadina di Stirling, antica capitale della Scozia. Collocata in una zona di grande importanza strategica, in origine l'arteria si sarebbe dovuta collegare a un guado che attraversava il fiume Forth, agevolando così la marcia delle legioni in Caledonia. arteria scozzese. Proprio per la sua posizione, anche nei secoli successivi alle conquiste di Agricola questa via venne sfruttata nuovamente dagli imperatori Antonino Pio e Settimio Severo (II-III secolo d.C.) durante le loro campagne militari in terra scozzese. Nel commentare la scoperta, gli studiosi che hanno condotto i lavori per conto del distretto di Stirling sostengono che il ritrovamento ha una grande rilevanza nella comprensione dell'occupazione romana in Scozia. Fino a oggi, infatti, il percorso della strada non era confermato da evidenze archeologiche. Scoperta straordinaria. Stando ai ricercatori, il ruolo del crocevia in questione fu di fondamentale importanza nella storia scozzese. A sud, la strada si dirigeva verso la cittadina di Falkirk, situata a metà tra Edimburgo e Glasgow, per poi giungere in Inghilterra, mentre a nord si snodava attraverso l'impervio territorio montuoso delle Highlands arrivando a un guado sul fiume Tay, in quella che un tempo era la frontiera settentrionale dell'Impero di Roma. Gli scavi dell'antica della più strada romana scoperta in Scozia (I secolo). © Stirling Council Usata per secoli. Finita l'occupazione dell'Urbe, tra il II e il III secolo, la via di comunicazione ideata dai Romani non smise di essere utilizzata. Anzi, nel corso del Medioevo e del Rinascimento venne solcata da figure chiave della storia britannica: da Guglielmo il Conquistatore e MacBeth di Scozia (XI secolo) a Oliver Cromwell (XVII secolo) ed Enrico VIII (XVI secolo), passando per eroi come William Wallace e Robert The Bruce (XIII-XIV secolo), fu un percorso (quasi) obbligato per tutti i generali e sovrani che decisero di entrare nelle Highlands. All'avanguardia. La via costruita da Agricola nell'estremo nord dei domini imperiali era solo una delle innumerevoli strade create da Roma nell'antichità. L'impianto viario dell'Urbe era infatti simile a un fitto reticolo che percorreva i tre continenti in cui si estendeva la sua influenza politica e militare (Europa, Asia e Africa). Grandi opere. La progettazione di queste meraviglie dell'ingegneria antica era assegnata a specialisti che per delimitarle tracciavano due solchi ai lati, limando perfettamente il terreno e ponendovi poi diversi strati di materiali come argilla, sassi, calce, pietrisco e malta, ricoperti infine da lastroni di pietra levigati. I percorsi delle viae comprendevano ponti, gallerie, marciapiedi, canali di scolo e pietre miliari per determinare le distanze rispetto al punto di partenza e di arrivo. Il tutto, costruito con una perizia tale da farle resistere per molti secoli anche dopo la caduta dell'Impero. -
Sicilia Scoperta a Caltavuturo strada II secolo d.C.
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Scoperta a Caltavuturo strada II secolo d.C. Primo rinvenimento in Sicilia di un'arteria romana A Caltavuturo, in un tratto della via Catina-Thermae, una delle strade più importanti della Sicilia, è stata scoperta una strada romana del II-III secolo dopo Cristo. Il ritrovamento è avvenuto nel corso dei saggi archeologici preventivi richiesti alla Snam Rete Gas dalla Soprintendenza di Palermo durante la fase di progettazione dei lavori di rifacimento del metanodotto Gagliano-Termini Imerese. "L'eccezionalità del rinvenimento - dicono Lina Bellanca, soprintendente dei Beni culturali di Palermo e Rosa Maria Cucco, l'archeologa che ha diretto gli scavi - consiste principalmente nel fatto che siamo di fronte all'unico tratto di strada romana costruita sull'Isola, fino ad oggi attestato. Altro dato straordinario è la coincidenza della strada appena scoperta con la Statale 120 "dell'Etna e delle Madonie"; il tratto stradale romano, di cui si conserva solo la massicciata (statumen) sottostante il basolato, certamente divelto dai secolari lavori agricoli corre, infatti, parallelo alla SS 120 e a una quota di poco inferiore confermando, almeno tra il Km 36 e il Km 37, una corrispondenza tra le due strade prima d'ora solo ipotizzata dagli studiosi di topografia antica". "Siamo ancora una volta davanti a un rinvenimento importantissimo - dice l'assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà - che ci dimostra quanto enorme sia ancora il potenziale inesplorato". A Nord-Ovest dal luogo del rinvenimento archeologico si trova, peraltro, il sito della fattoria romana di Pagliuzza, insediamento che era servito dalla Catina-Thermae e dove, alcuni anni fa, sono stati rinvenuti oltre 500 denari d'argento di età repubblicana, che oggi sono esposti all'interno del Museo Civico di Caltavuturo. (ANSA). https://www.ansa.it/amp/sicilia/notizie/2020/09/15/archeologia-scoperta-a-caltavuturo-strada-ii-secolo-d.c._5a7a79d0-5557-4e83-a01e-a17d88f5e7af.html Archeologia. Torna alla luce l’antica strada romana che collegava Termini Imerese a Catania Nuovi scavi archeologici hanno riportato alla luce una parte della principale e unica strada romana che collegava Termini Imerese e Catania, come attestano fonti itinerarie quali l’Itinerarium Antonini e la Tabula Peutingeriana. Il tratto di strada romana Catina-Thermae è stato scoperto nei pressi di Caltavuturo. Il sensazionale rinvenimento, a cura della Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, è stato casuale ed è avvenuto a seguito della ristrutturazione del metanodotto Gagliano-Termini. La massicciata rinvenuta segue il percorso della strada statale 120 intorno al chilometro 36 nei pressi di un’antica stazione di sosta risalente al II secolo d.C., in prossimità del sito della Fattoria romana di Pagliuzza, luogo di ritrovamento di denari in argento, custoditi oggi al museo di Caltavuturo, a dimostrazione degli antichi collegamenti e attività economiche esistenti nella nostra Isola. La rete viaria si estendeva dall'interno alla costa con diversi collegamenti voluti dai Romani interessati all'economia mediterranea con il trasporto della produzione cerealicola verso i porti e da motivi militari, conferendo alla nostra Terra una funzione strategica. https://www.esperonews.it/2020091612539/categoria-g-z/termini-imerese/archeologia-torna-alla-luce-lantica-strada-romana-che-collegava-termini-imerese-a-catania.html
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