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Risultati per Tag 'stella dopo la data'.
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Genova 1814 ...pubblicità comparativa
dizzeta ha aggiunto un nuovo link in Monetazione degli Stati Preunitari (1800-1860)
Avrei voluto essere a Verona per …controllare … le monete del 1814 di Genova … ma tant’è ….. Allora vi faccio parte delle mie considerazioni. Ho confrontato la moneta di @@oento (che ho preso dalla discussione http://www.lamoneta.it/topic/55182-variante-con-stella-dopo-la-data-1796/ ) con la mia “new entry” in quanto hanno la stessa frattura di conio che parte dalle scudo e arriva vicino alla D di DUX, la stessa frattura è anche in altre due nel nostro catalogo ma in particolare queste due hanno delle strane righe al centro della moneta all’altezza dei fianchi di San Giovanni, peraltro con andamento diverso, come ho evidenziato nelle due foto piccole. Mi sono quindi chiesto perché? Sono forse un ritocco eseguito in zecca in quanto le monete erano uscite con una evidente debolezza nella zona centrale della moneta? …(debolezza che vedo più o meno anche in altri esemplari)… Sappiamo che nel 1814 ripresero i vecchi conii rimettendo in funzione i macchinari che erano inoperosi da tempo, pare, anche, che il vero motivo sia stato che non c’erano incisori capaci di approntare in tempi brevi materiale “degno” e quindi con poche modifiche (la stella dopo la data) riutilizzarono il materiale esistente. Sappiamo inoltre che sulle monete in oro da 96 e 48 lire, anch’esse eseguite con i conii riciclati con l’aggiunta della stella dopo la data, Torino e Milano, dopo aver fatto gli opportuni controlli, denunciarono il peso calante. A questa accusa il referente genovese si giustificò affermando “che tale calo era favorito da un’incisione troppo forte e rilevata delle impronte ma, ancora di più, dai rilievi cordonati del bordo appositamente modificati per ostacolare le operazioni illecite di tosatura. A causa della duttilità del metallo le parti più in rilievo erano soggette ad un maggiore consumo che si traduceva in un calo del peso.” Pertanto visto che io non ho riscontrato questo denunciato “calo”, in circa venti monete delle quali ho verificato il peso, mi domando se avessero ritirato quei pezzi per riconiarli con il peso canonico. Infine penso che la maggior parte di queste monete abbiano poco e niente circolato perché furono battute in notevole quantità per “dare un aiutino alla banca” e tentare di rimettere in funzione il Banco San Giorgio soprattutto per interesse dei Savoia, è quindi probabilmente pagare con moneta sonante Vittorio Emanuele I ( il Congresso di Vienna il 26 dicembre 1814 aveva annesso la Repubblica di Genova al Regno di Sardegna) che accettò di buon grado un’impronta senza la citazione delle sue prerogative, evidentemente più interessato al metallo che al suo diritto di Regnante, infatti queste monete furono battute dal 1814 al 1824 (quando a Genova iniziarono le coniazioni di Carlo Felice). (...continua)
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