Cerca nel Forum
Risultati per Tag 'semisse'.
Trovato 5 risultati
-
Qualche settimana fa sono riuscito ad accaparrarmi questa moneta stranamente passata un po’ in sordina, per mia fortuna. Si tratta di Nerone (piccolo, appunto, ma pur sempre Nerone): Come detto, la moneta e’ piccola, complessa nel rovescio e non ben centrata; pertanto, mi ha richiesto una lunga ed attenta osservazione per poter cercare di interpretare tutti gli elementi (dalle effigi alle legende) necessari per arrivare ad una identificazione e quindi ad una classificazione le più corrette possibile (si spera), anche perché di questa monetina esistono diverse “varianti”. Ma, come spesso succede con la monetazione romana imperiale, la classificazione non e’ la cosa più importante. O almeno non lo e’ per me e non lo e’ in questo caso. Comunque, dovrebbe trattarsi di un semisse di Nerone in oricalco, il RIC I 233. Diametro massimo: 17,32 mm Peso: 2,82 g Ecco la descrizione (in corsivo) del RIC: NERO CAES AVG IMP: Nero, laur., r. CER QVINQ ROM CO: Table, seen from front and r., bearing urn on l. and wreath on r.; on the front panel, a bas-relief of two sphynxes (or two griphons) confronted; a round shield rests against table-leg. Value-mark S above table to l. S C ex. La moneta in mano e’ assai piacevole, con l’oricalco che occhieggia giallognolo dalle parti più in rilievo. Il ritratto di Nerone e davvero nitido ed espressivo, ben apprezzabile anche nei dettagli del viso (nonostante un piccolo eccesso di metallo adiacente al naso), soprattutto nonostante le dimensioni ridotte della moneta. Il rovescio e’ bellissimo nella sua complessità e i molti elementi rappresentati sono tutti apprezzabili. Che cosa rappresenta? La legenda e’ importante. Sciogliendola diventa: CERTAMEN QVINQVENNALE ROMAE CONSTITVTVM che si potrebbe tradurre come “giochi quinquennali istituiti a Roma”, intendendo quel ROMAE come genitivo locativo con valore di stato in luogo, vista la posizione nella frase. Questa e’ una mia ipotesi, ma il mio latino e’ scarso e vecchio. Magari qualcuno può contribuire con una traduzione più congrua della mia. Comunque, grammatica latina a parte, il senso dovrebbe essere chiaro. A cosa si riferisce, quindi, il rovescio? Nel 60 d.C. Nerone istituì a Roma (secondo il modello greco) il certamen quinquennale, un complesso di giochi (simili ai giochi pitici) cui diede il nome di Neronia. Esso comprendeva tre tipi di gare: ginniche (di atletica), equestri (corse di carri) e musicali (che includevano prove di canto e di recitazione in prosa ed in versi). Ecco cosa dice Svetonio a proposito dei Neronia (De vita Cesarum, Nero) : “Instituit et quinquennale certamen primus omnium Romae more Graeco triplex, musicum gymnicum equestre, quod appellauit Neronia”. “Fu il primo tra tutti ad istituire a Roma un concorso quinquennale secondo l’usanza greca articolato in tre sezioni, musica, esercizi ginnici, corse di cavalli che chiamò Neronia”. E Tacito, Annales, Liber XIV: “Nerone quartum Cornelio Cosso consulibus quinquennale ludicrum Romae institutum est ad morem Graeci certaminis, varia fama, ut cuncta ferme nova.” “Nell’anno del quarto consolato di Nerone e di Cornelio Cosso furono istituiti a Roma i giochi quinquennali sul modello di quelli greci, con reazioni molto diverse, come quasi sempre avviene con le novità.” Dei Neronia parla anche Cassio Dione nella sua Storia Romana (ho trovato la citazione, ma non il passo). Ma vediamo meglio il rovescio, davvero interessante. Forse, quella che si vede e’ una cosiddetta “mensa agonistica” sulla quale si esponevano i doni per i vincitori delle gare atletiche. Ci potrebbe stare visto ciò che si trova sopra, ovvero una corona d’alloro e un’urna che forse, ad onor del vero, sembra più una coppa, simile a quella che viene data oggi in premio ai vincitori delle competizioni. Inoltre, a terra potrebbe esserci uno scudo, ma secondo alcuni addirittura un disco che potrebbe richiamare le gare atletiche. Interessanti anche i grifoni (o sfingi?) affrontati del fondo che potrebbero essere un richiamo ad Apollo ed ai giochi pitici, più simili (rispetto a quelli olimpici) ai Neronia. Il termine quinquennale è stato molto discusso dagli storici anche sulla base delle fonti antiche (soprattutto Svetonio e Tacito). Probabilmente con esso, in realtà, si intendevano i giochi a cadenza “quinquennale”; ogni 4 anni, quindi, dal momento che in antichità nel conteggio venivano compresi il primo e l’ultimo anno dell’intervallo temporale. Ciò sarebbe in sintonia con il fatto che i giochi successivi al 60 si sarebbero dovuti tenere nel 64. E secondo Svetonio, in effetti, si tennero nel 64; invece, secondo Tacito, nel 65. Magari avevano ragione entrambi. Non è escluso che si siano svolti in due parti (nel 64 e nel 65) sia a causa di impegni imprevisti ed intercorrenti di Nerone (viaggio in Egitto e nelle province orientali, poi rimandato all’ultimo), sia soprattutto a causa dell’incendio di Roma. Circa invece l’edizione del 68 non sappiamo nulla. Probabilmente non si fece a causa delle ribellioni di Giulio Vindice, di Clodio Macer e della ascesa della figura di Galba che precedettero di poco la caduta di Nerone (e la sua morte) nella primavera proprio del 68. Nerone aveva forse altro a cui pensare… Dal punto di vista numismatico e’ una moneta che fa parte della III emissione di Roma del 64-65 d.C. caratterizzata dal fatto che, per la prima volta, tutta la serie bronzea (dai sesterzi ai quadranti) veniva coniata in oricalco. Probabilmente, si ipotizza, emessa proprio per la seconda edizione dei giochi. Si tratta di un effetto della riforma monetaria di Nerone (attuata tra il 63 d il 64 d.C.) che riguardò non solo la monetazione nobile di oro e argento, ma anche, per l’appunto, la monetazione enea. Con essa, tutta la monetazione bronzea fu coniata in oricalco e con una riduzione di peso di tutti i nominali. Le motivazioni della scelta di una emissione tutta in oricalco appaiono oscure e si possono solo fare delle ipotesi. L’oricalco, infatti, pur avendo in questo periodo subito una riduzione del tenore di zinco (componente fondamentale della lega) aveva un costo ben più elevato del rame. Quindi, pur se associato ad una riduzione del peso dei nominali, non si capisce bene che vantaggio economico ne avrebbe ricavato l’autorità emittente. Da come ho letto, forse vi era da parte di Nerone la volontà di armonizzare la moneta bronzea nonché il desiderio di migliorarne l’aspetto estetico (cosa cui, come sappiamo, Nerone prestava molta attenzione). Sta comunque di fatto che questa modifica ebbe vita breve. Alla fine, si tornò al sistema augusteo, ma con la testa radiata sui dupondi e con una riduzione della percentuale di zinco nel divisionali in oricalco. Certo che, quante cose ci sono dietro una piccola monetina! Un saluto a tutti da Stilicho
- 15 commenti
-
- 18
-
Semissi non ufficiali coniati in Spagna II-I sec. a. C.
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Monete Preromane
Buongiorno. Oggi Academia.edu mi propone questo interessante contributo: "The Unofficial Roman Republican Semisses Struck in Spain" di Pere Pau Ripollès Alegre contenuto in Studies in Ancient Coinage in Honour of Andrew Burnett, London, 2015. Una trattazione con annesso catalogo dei suddetti "semissi d'imitazione coniati in Spagna". Strumento interessante ed utile per gli interessati alla materia se utilizzato in associazione con l'altro strumento - on line - che avevo citato qualche tempo fa:- 9 commenti
-
- 1
-
Buongiorno, dopo un po’ di tempo (un anno e mezzo, come vola il tempo…) da questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/184210-e-dopo-tanto-tempo-un-quiz/?tab=comments#comment-2054449 ho acquistato dalla vicina Gallia (presso Lutetia Parisiorum) a un buonissimo prezzo (anche questa volta era passata in sordina senza una classificazione certa) un altro esemplare che reputo interessante. La propongo anche per consentire ai neofiti di approfondire il discorso sugli “small changes”(= spiccioli) in epoca Primo Impero. Consideriamo poi che nel tempo queste frazioni spariranno perché “antieconomiche” come produzione (al pari di ciò che sta accadendo agli € cents attuali). Sono in attesa di riceverla, ve la propongo in anteprima anche se per una identificazione precisa dovrò verificare a moneta in mano (le variabili sono la direzione dove è volto il ritratto, le due legende e il prolungamento del collo che identifica [o meno] la zecca di Lugdunum o quella di Roma [in caso di assenza dello stesso). Si tratta comunque di esemplari che hanno un rating tra lo “scarce” e qualche grado di “R”. I dati fisici non son noti eccezion fatta per il diametro che è pari a 22 mm (il peso si colloca attorno ai 5 g). Si tratta di un altro semisse di Nerone. Ci leggo una probabile legenda NERO CLAVD CAESAR AVG GER[MANICVS] ? busto rivolto a destra e a rovescio PONTIF MAX - TR POT IMP P P // S C / Roma, elmata, in abiti militari, seduta verso sinistra su una corazza, reggente corona e parazonium; dietro, varie armi. Qualcosa tipo questa… TIPO, non questo esemplare. https://en.numista.com/catalogue/pieces246637.html Buona serata Illyricum
- 3 commenti
-
- 6
-
- small changes
- semisse
-
(e altri 1 tag)
Taggato come:
-
Semisse di Adriano
Mircodimarta ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 3,36 g Diametro: 22,5 mm Metallo Presunto: Buongiorno, desiderei avere qualche informazione su questo presunto semisse di Adriano, il colore della patina non mi convince molto... D/ Hadrianvs Avgvstvs R/ cos (presumo III, ma non vedo nulla) SC. Ringrazio anticipatamente!- 5 commenti
-
- roma
- moneta romana
-
(e altri 3 tag)
Taggato come:
-
Salve a tutti. Tra le varie monete che ho conservato in una scatola ho trovato la moneta nell'immagine sottostante che fin da subito ho creduto fosse romana. Ho deciso quindi di cercare nel web per avere chiarimenti e sono arrivato alla conclusione che si tratti di un semisse con Saturno da un lato, la prua di una nave con una S sopra dall'altro e che credo sia realizzata in bronzo. Tuttavia confrontandola ho notato che non riporta ne la S anche dal lato di saturno ne la scritta "ROMA"; inoltre ho dei dubbi sulla sua autenticità in quanto secondo un vostro articolo riguardo un'altra moneta il bronzo deve presentare una colorazione verdastra. Dunque le mie domande sono: è autentica? se si, basandosi solo sulle foto è stata realizzata successivamente o appartiene alla sua epoca? Qualsiasi sia la sua origine e giusto a titolo informativo, quanto vale al giorno d'oggi?
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.