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Risultati per Tag 'ripostigli'.
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E' da un po' di tempo che non vi parlavo di qualche ripostiglio inglese ed era anche un bel po' di tempo che non mi imbattevo in qualche pezzo da acquistare che provenisse da un ripostiglio che ancora mi mancasse... il caso ha voluto che alcuni giorni fa abbia avuto la possibilità di inserire in collezione un piccolo e modestissimo nummetto in bassissimo stato di conservazione, ma con il quid per me estremamente interessante della sua provenienza. Le immagini, cartellino compreso, parlano da sé: si tratta di una moneta commemorativa della città di Costantinopoli emessa da Costantino e appartenente al ripostiglio di Cridling Stubbs, rinvenuto nel lontano 1967. Riguardo questo importante ritrovamento, ci viene in soccorso come spesso accade il libro della Robertson che censisce con minuziosità tutti i ritrovamenti avvenuti in UK (fino alla fine degli anni '90 circa) e in particolare l'autrice riporta quanto segue: Il ripostiglio si trova citato in letteratura anche come "Womersley Hoard" o "Womersley I" (per distinguerlo da un successivo ritrovamento sempre nella medesima zona). All'epoca del ritrovamento non era stata ancora emanata la legge del Treasure Act e il ripostiglio non fu quindi dichiarato come "tesoro". Prima di essere completamente disperso nel mercato numismatico, una parte di 445 monete comprensiva del contenitore ceramico venne acquistata dal museo di Leeds per la considerevole (all'epoca) somma di 300£. Della restante parte del ripostiglio, degli altri piccoli lotti finirono comunque in altri musei dello Yorkshire, mentre di quelli dispersi tra i privati se né ovviamente persa traccia salve qualche sporadica riapparizione in qualche asta o vendita, come nel mio caso. La maggior parte del tesoro è costituito da monete datate tra il 300 e il 346 d.C. Queste includono emissioni speciali in onore di Roma e Costantinopoli, e per Costantino il Grande e i Cesari, imperatori di Roma. La collezione comprende anche monete coniate in memoria di Elena, madre di Costantino il Grande, e di Teodora, sua matrigna. Le monete furono meticolosamente registrate nel 1967 da Elizabeth Pirie, allora curatrice del dipartimento di archeologia dei musei di Leeds, e furono oggetto di una esposizione minuziosa nel 2018 dove vennero vennero valorizzate assieme alle pagine del catalogo, alle fotografie e ai disegni dell'archivio del museo... e proprio questo interessante particolare mi ha spinto a contattare il museo di Leeds per vedere se in qualche modo c'è la possibilità di avere copia di questa documentazione, vi terrò aggiornati. Il numero esatto di monete dovrebbe essere di 3247 come riportato nel sito del PAS al seguente link: https://finds.org.uk/database/hoards/record/id/2406 e la cosa interessante (e relativamente frequente nei ripostigli risalenti a questo periodo) è che non sono tutti nummi: nel ripostiglio infatti vi è pure un antoniniano di Tetrico I! La cosa non deve sorprendere, anzi... con buona probabilità, in ambito rurale, nei territori britannici e in generale della gallia, gli antoniniani e in genere anche i cosiddetti "aureliani" circolavano ancora saltuariamente assieme ai nummi costantiniani in quanto dimensionalmente simili. Un esempio lo si può apprezzare anche nel tesoretto di Chitry in cui assieme ai nummi costantiniani sono stati tesaurizzati alcuni antoniniani, anche imitativi, dei Tetrici, di Claudio II e di Aureliano, vedi link:
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Stranamente su questo ripostiglio non era mai stata aperta una discussione ad hoc sebbene fosse stato inserito in una lista di famosi ripostigli britannici fatta a suo tempo da @Illyricum65 e consultabile tutt'ora al seguente link: Si tratta di uno dei ripostigli inglesi più famosi per dimensione e spettacolarità d'insieme. Il deposito venne scoperto casualmente l'11 maggio del 1936 a Dorchester, nel Dorset, durante i lavori di ristrutturazione dell'edificio destinato a ospitare per molti anni il supermercato della nota catena britannica Marks and Spencer. L'edificio ha mantenuto la sua destinazione d'uso di supermercato fino al 2020: Poi, causa la crisi e la pandemia, a febbraio 2020 ha chiuso i battenti ed è rimasto in stato di abbandono fino a giugno di quest'anno quando è stato riaperto con una nuova destinazione d'uso: una sala di assistenza per i cittadini bisognosi locali. Ma torniamo al nostro ripostiglio che agli occhi dei lavoratori impiegati nell'area nel '36 si presentò in questa spettacolare forma: un insieme di ben 22.121 monete suddivise in tre differenti contenitori: - una brocca in bronzo a un solo manico - un ampio catino di bronzo - forziere di legno, conservato solo in parte, con delle borchie e lastre bronzee di chiusura Purtroppo nel breve periodo intercorso tra il rinvenimento e la comunicazione alle autorità della scoperta, un cospicuo gruzzolo di monete scomparvero molto probabilmente per mano degli operai presenti nel cantiere che le dispersero immediatamente nel mercato. Al British Museum per lo studio, la pulizia e l'identificazione arrivarono infatti 20.748 esemplari suddivisi in 16 denari e 20.732 antoniniani. Le monete contenute nel deposito sono state emesse in un periodo relativamente limitato di tempo compreso tra il 215 e il 257 d.C. (data di coniazione della più antica e più recente moneta) a nome di questi imperatori: Il termine ultimo del 257 non corrisponde ovviamente alla data esatta di chiusura del deposito che va spostata in avanti ragionevolmente di un paio d'anni. Una particolarità che emerge a una prima occhiata è la presenza di ben 25 denari "overstrikes" ovvero riutilizzati per battere antoniniani, il tutto con conii ufficiali (conferma derivata dalla presenza di die links) e quindi in ambito di operazioni ufficiali all'interno della zecca. L'insieme presenta relativamente poche rarità, da sottolineare due esemplari di Tranquillina e due di Cornelia Supera di cui il presente pezzo è oggi conservato al British: Dallo studio del ripostiglio fatto da Mattingly e pubblicato su Numismatic Chronicle qualche tempo dopo la scoperta, emerge una notevole presenza di die links (legami di conio) tra gli esemplari rinvenuti che, accompagnata a una generale alta conservazione di tutto l'insieme e in particolar modo anche degli esemplari più "antichi", fa pensare non tanto a un deposito costituito sottraendo negli anni esemplari dal flusso circolante, quanto piuttosto a un deposito formato dall'accantonamento di grossi blocchi di monete tenuti da parte subito dopo (o comunque relativamente poco tempo dopo) esser state coniate. E' singolare inoltre come gli esemplari di Gordiano III, Filippo I e Traiano Decio siano stati accantonati in quantitativi ingenti in tempi relativamente brevi: - 8.892 esemplari per Gordiano III in poco meno di 6 anni - 6990 esemplari per Filippo I in circa 5 anni e mezzo - 2300 esemplari per Traiano Decio in poco meno di 2 anni Mentre gli esemplari attribuiti a Valeriano e Gallieno (che sostanzialmente rappresentano il periodo di chiusura del ripostiglio) siano stati messi da parte in misura nettamente inferiore: solamente 858 esemplari che coprono un arco temporale di quasi 4 anni. Dall'analisi di tutti questi dati Mattingly afferma che questo ripostiglio non ha le caratteristiche di un deposito privato di accantonamento di risparmi perché troppo ingente né ha una destinazione d'uso di natura militare (ad es. pagamento delle truppe) perché nella zona della città romana di Dorchester non sono noti fortilizi o stanziamenti militari di una certa importanza negli anni di formazione del deposito. L'elevata qualità dei pezzi, la presenza massiva di legami di conio e una marcata preferenza per una moneta con un maggior contenuto di fino rispetto agli ultimi antoniniani di Valeriano e Gallieno, fanno propendere Mattingly a ritenere l'accantonamento opera di qualche banchiere locale o conduttore di istituzione analoga, a cui a un certo punto è successo qualcosa che gli ha impedito il recupero dell'ingente gruzzolo di monete. Chissà se è questa la vera origine del deposito, resta il fatto che si tratta di uno dei più noti e importanti ripostigli inglesi e gode anche oggi, nonostante la scoperta negli anni successivi dei depositi di Cunetio e Normanby, di grande fama e fascino. Nel corso degli anni sono riuscito a inserire in collezione tre pezzi da questo ripostiglio che ora vi presento: 1) GORDIANO III - Fortuna Redvx Antoniniano, zecca di Roma D\ IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG R\ FORTVNA REDVX RIC IV 144 Ex M. Wallser (cartellino originale); Ex Dorchester Hoard 1936 D 2) GORDIANO III - Virtvti Avgvsti Antoniniano, zecca di Roma D\ IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG R\ VIRTVTI AVGVSTI RIC IV 95 Ex Gert Boersema; Ex CNG Keystone Auction n. 6/2022; Ex KEn Bressett Collection; Ex Joe Powers 1950; Ex Dorchester Hoard 1936 3) TRAIANO DECIO - Abundantia Antoniniano, zecca di Roma D\ IMP C M Q TRAIANVS DECIVS AVG R\ ABVNDANTIA AVG RIC IV 10b Ex Andie Paul, Ex Old English collection '60-'80 (cartellino originale), Ex Dorchester Hoard 1936 Termina qui questo mia breve discussione su questo importante ripostiglio, per chi volesse approfondire: Mattingly, Harold. “THE GREAT DORCHESTER HOARD OF 1936.” The Numismatic Chronicle and Journal of the Royal Numismatic Society, vol. 19, no. 73, 1939, pp. 21–61. JSTOR, http://www.jstor.org/stable/42663394.
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"La riforma monetaria di Nerone l'evidenza dei ripostigli." - E. Lo Cascio
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in La più grande community di numismatica
"La riforma monetaria di Nerone l'evidenza dei ripostigli." - E. Lo Cascio View File Analisi dei ripostigli monetali di epoca neroniana. Submitter Illyricum65 Submitted 26/04/2020 Categoria Monete Antiche-
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Come da titolo, vi volevo lasciare il link di un sito (progetto promosso dall'Università di Oxford e dall'Ashmolean Museum) davvero interessante e assai utile che è ancora in fase di implementazione, ma già così inizia a essere di grande interesse: http://chre.ashmus.ox.ac.uk/ Io l'ho già testato, la maschera per la ricerca è davvero versatile, i filtri che si possono applicare sono molteplici e utili per indirizzare al meglio le proprie ricerche. Mancano ancora molti ripostigli, di sicuro alcuni tra i più recenti, ma davvero un grande applauso a chi ha intrapreso questo ambizioso progetto (guarda caso a muoversi fattivamente e positivamente è ancora una volta il mondo anglosassone... perché noi non ci riusciamo?!?).
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Salve a tutti Insieme ad alcuni loschi figuri ben noti su questo forum :) stiamo elaborando un paio di modesti contributi numismatici da sottoporre a riviste specializzate (non scientifiche), contributi che ovviamente a tempo opportuno saranno resi disponibili su questo forum e di cui sarete ampiamente informati. I lavori sono sostanzialmente in dirittura d'arrivo; per completarli abbiamo solo ancora bisogno di verificare alcune informazioni pubbblicate su libri e riviste specializzate. Visto che abitiamo tutti in gambagna o comunque in luoghi dove le biblioteche non sono proprio a portata di mano, prima di iniziare il pellegrinaggio vorremmo rivolgerci ai potenti mezzi del forum per vedere se almeno alcuni di questi lavori possono essere reperiti brevi manu. Qualunque informazione sarà gradita, anche in privato. Ecco la lista dei lavori che stiamo cercando, ordinata per provenienza (sempre legittima ;)) Ripostiglio di Borgo S. Lorenzo (1931), Rassegna Numismatica XXXI (1934) C. Serafini, Appendice numismatica, in B. M. Apollonj Ghetti et al., “Esplorazioni sotto la Confessione di S. Pietro in Vaticano”, I-II, Città del Vaticano 1951 F. Panvini Rosati, Ripostiglio di monete papali da Vignanello, Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica III (1957) N. Scerni, Nuovi documenti di archivio sulle monete decimali di Pio IX (1866-1870), Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini LXXIV (1972), pp. 219-240 M. Traina, I 4 soldi in argento e in rame battuti da Pio IX nel 1866 e nel 1868, Quaderni Ticinesi VIII (1979) A collection of coins from the Centre of Rome, Papers of the British School at Rome 50 (1982) L. Travaini, Sito numismatico B. Monete dallo scavo di Lungotevere Testaccio (anni 1979-1983), Bollettino di Numismatica 5 (1985), pp. 71-126 D. Candilio, Roma. Monete dallo scavo della palestra nord-occidentale delle Terme di Diocleziano, Bollettino di Numismatica 10 (1988), pp. 225-229 Tesoretto dell’Oratorio di S. Martino (Fara Sabina), Bollettino di Numismatica 18-19 (1992) pp. 236-238 Monete del sarcofago di Catervio (Tolentino), Bollettino di Numismatica 26-27 (1996) pp. 100-105 F. Boanelli, Le Monete, in “Formello (Roma): un centro minore dell’Etruria meridionale alla luce delle nuove indagini archeologiche (secc. IX-XVI)”, Archeologia Medievale XXIV (1997) pp. 269-282 A. Rovelli, Reperti numismatici dal sottoscala XXXVI, in R. Rea (a cura di), “Rota Colisei”, 2002 L. Travaini, Arco di Malborghetto: le monete, in F. Bosman et al., “L’arco di Malborghetto nel medioevo, nuove indagini storico archeologiche”, Quaderni dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Siena, anno? Quelli ancora da reperire sono quelli non cancellati. Grazie anticipatamente a quanti daranno una mano :)
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