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Risultati per Tag 'rimini'.
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emilia romagna Grosso col San Gaudenzio
niko ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Vi presento un acquisto recente, un grosso col S. Gaudenzio, risalente al periodo di autonomia di Rimini (1250-1385). CNI vol.X pag. 716-718, ai numeri da 1 a 28 e più in là nella tavola XLVIII. Coniato al tipo di Ancona, condivide le impronte del Santo stante, in piedi, circondato dalla leggenda (o legenda) che si interrompe in corrispondenza della testa e dei piedi. Al D/ nel campo troviamo la croce, all’interno di un cerchio perlinato, tutt’intorno + (stella) DE ARIMINO (stella). La tipologia del grosso agontano (e le impronte) venne imitato da ben più di una territorio nell’area del centro-Italia, lo troviamo in Emilia, in Toscana, nelle stesse Marche, in Abruzzo, nel Lazio, in Umbria... e con un po’ di fantasia anche qualche coniazione di Aquileia potrebbe ricordarlo, seppur parliamo di impronte e di denari. Tornando all’esemplare che vi presento, sembrerebbe una tipologia abbastanza tarda (ho riportato i riferimenti del CNI ma non ce l’ho sottomano per un controllo), con diversi “arricchimenti”, non ultimo quel che sembra una corona sopra la E di GAVDECIVS. Che ne dite? Accetto suggerimenti, critiche ma soprattutto... cerco info, non avendo molto materiale su questa zecca. N. -
Emilia Romagna Grosso agontano di Rimini con corona
aureliotiburzio ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Buonasera, ho questo grosso di Rimini, e un amico mi ha fatto notare che la corona sulla "I" di San Gaudenzio è un poco inusuale... Voi cosa ne pensate? -
In una discussione in piazzetta, chiacchierando di stipi, favisse e depositi votivi di fondazione, é uscito il tema del deposito rinvenuto nelle fondazioni delle mura repubblicane di Rimini nel corso degli scavi del 1987. Tale deposito, traccia giunta fino a noi di un rito sacrificale propiziatorio offerto agli dei all'atto della costruzione delle mura, era costituito da tre monete (due bronzetti coniati della serie Ariminum ed una semuncia della serie di aes grave con la testa di gallo) e lo scheletro di un piccolo cane, probabilmente un volpino. Le monete: ..ed il volpino... :( Per quanto riguarda la giacitura, riporto degli stralci dell'articolo di J. Ortalli apparso sul n. XXVII di Etudes Celtiques (1990): "Nonostante la profonda spoliazione subita dalle strutture antiche, l'esplorazione stratigrafica dei depositi situati all'esterno di tale nuovo rinvenimento ha apportato significative conferme sulla conformazione e la cronologia ad età coloniale delle mura, evidenziando, dal basso: lo strato precedente all'edificazione, tagliato dalla fossa di fondazione, che conteneva materiali frequentemente riscontrati anche in altri contesti di fine IV-inizi III secolo; il riempimento della fossa di fondazione sovrastato da un cumulo alto fino a 70 cm formato da strati semisterili di argilla di riporto e di scarti di lavorazione di arenaria, evidentemente interpretabile come rincalzo della parte bassa delle fondazioni costituito al momento stesso della costruzione utilizzando anche residui di cantiere; svariati depositi corrispondenti alle prime fasi d'uso delle mura, contenenti ceramiche a vernice nera ed altri materiali, con una precisa e consequenziale progressione cronologica dal III al I secolo avanti Cristo." Il deposito si trovava "all'interno del già ricordato rincalzo di fondazione, sigillato tra gli strati argilloso-arenacei di cantiere, esattamente all'angolo tra la linea esterna delle mura e la torre". Le caratteristiche del deposito, legato ad un evento ben preciso, la costruzione delle mura della colonia romana, tenderebbe a testimoniare una circolazione contemporanea dei bronzi coniati Ariminum e dell'aes grave con la testa di gallo al dritto (quanto meno dei nominali più piccoli, come la semuncia). Il fatto che una moneta fusa della serie col gallo sia stata utilizzata in tale occasione tenderebbe inoltre a confermare le ipotesi che la vedono attribuita alla colonia romana di Rimini piuttosto che a genti celtiche quali i Senoni. Di seguito in sintesi alcune delle differenti posizioni interpretative, in termini di datazione ed attribuzione: Cesano, Panvini Rosati: Emissione precoloniale ad opera dei Galli Senoni dopo la battaglia del Sentino (295) e prima della disfatta del 283. Zuffa, Parise, Mansuelli, Hackens: Emissione romana in seguito alla deduzione della colonia (268). Balbi de Caro: Emissioni di popolazioni indigene di stirpe italica (umbri) dopo la battaglia di Sentino (295) e prima della deduzione della colonia (268). Cocchi Ercolani: Emissione romana locale prima della deduzione della colonia (295-268). Quanto all'Ortalli giudica che il ritrovamento di Rimini tenda a confermare l'ipotesi della Cocchi Ercolani. Dichiaro aperta la bagarre.. :D
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