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Risultati per Tag 'oro'.
Trovato 132 risultati
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The Kimbolton coin hoard: storia e interpretazione delle monete. Molto didattico
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Monete Preromane
Un tesoro di monete celtiche scoperto nel 2010 grazie alla ricerca col metal detector e datato tra il 100 a.C. ed il 40 d.C. nel pieno delle campagne di conquiste romane della Britannia. E' conservato Ed ESPOSTO al St Neots Museum. In questo video la curatrice del museo ci porta alla scoperta della regione ed alla lettura delle raffigurazioni sulle monete che sono, come sempre, frutto della meravigliosa visione ed interpretazione celtoiva della realtà. -
lire 100 Lire d'oro, Vittorio Emanuele II
Bennjbat ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve, volevo chiedere un vostro parere su questa moneta che avevo ritrovato in casa di mio nonno, ho fatto alcune foto stamattina, che vi allego alla fine del messaggio, ma per il peso ed il diametro posso fornirli appena torno a casa, dato che sono fuori. Guardando altre foto sul web però a mio parere penso che la moneta stessa sia falsa per via della perlinatura puntiforme ai bordi e la barba differente dalla originale con cui l'ho comparata. Grazie mille dell'aiuto e buona giornata- 6 commenti
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fino a1º CERROFIL Mostra - mercato collezionistico Numismatica - Filatelia - Cartoline - Stampe e Libri antichi - Storia Postale presso PARCO COMUNALE EX BARATTIERI SAN PIETRO IN CERRO (PIACENZA) SABATO 24 giugno 2023 orario: 09:00-18:30 INGRESSO GRATUITO - ORARIO CONTINUATO Presenza di stand gastronomici. Per ulteriori informazioni: Luca 3490034314 Mauro 3339939922 locandina-cerrofil.pdf
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Nell'album La mia raccolta
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fotografia numismatica Regno delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone: 1831-1859 | Piastra da 120 Grana del 1836, II° tipo
ilnumismatico ha aggiunto un nuovo link in Catalogo Fotografico
Nell'album Scatti d'autore...
D:/ FERDINANDVS II. / DEI GRATIA REX Testa nuda del re a dx; in basso 1836 R:/ REGNI VTR. – SIC. ET HIER. Stemma coronato inquartato e caricato; In basso al centro: G. 120 Peso: 27,43(-0,10)gr ∅: 37,1mm Asse: ↓ Taglio: PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS in incuso seguita da giglio Esemplare di insolita bellezza, per patina e conservazione© www.ilnumismatico.com
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Salve a tutti, sapete dove trovare una quotazione/passaggio in asta per questi gettoni vinti anni fa con la scottex? Qualcuno di voi ne possiede o sa darmi più informazioni su un'ipotetica rarità?
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moneta oro
Lucianungureanu ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Buongiorno, sono un nuovo utente. Nella cantina dei miei genitori ho trovato una medaglia d'oro che rappresenta i 150 anni della (morte) nascita di G. Verdi. A parte il valore intrinseco dell'oro ha altri pregi? Grazie per le eventuali risposte. Ho seguito i consigli e ho creato un post nella sezione apposita dei post. Grazie
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GETTONE ORO NON IDENTIFICATO
Slonecznik ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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20 franchi svizzeri,oro di Gondo
antonio50 ha aggiunto un nuovo link in La piazzetta del numismatico
Salve, per pura curiosità numismatica ,vorrei sapere se esistono fotografie dei rarissimi franchi svisseri "oro di gondo" e ,ovviamente,se è possibile guardaaarle. Grazie e saluti antonio50- 7 commenti
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Moneta Filippo V
Ste_nino ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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100 lire 1903
Attila90 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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- vittorio emanuele
- 100lire
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identificazone e valutazione 10 dollari americani 1897 oro
Attila90 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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The value of Electron in Greece and Asia”, by John R. Melville Jones - sintesi e riflessioni
Emilio Siculo ha aggiunto un nuovo link in Altre monete antiche fino al medioevo
Ciao a tutti, come condiviso con @Matteo91, propongo in questa discussione una mia sintesi dei contenuti dell’articolo “The value of Electron in Greece and Asia”, John R. Melville Jones, contenuto nell’antologia “Studies in Greek Numismatics in Memory of Martin J Price” edited by R. Ashton and S. Hunter, Spink 1998. Spero che queste righe che seguono siano da spunto per una discussione interessante. Il tema è complesso e affascinante, in quanto non solo numismatico in senso stretto, ma anche aperto ad aspetti di storia economica. Il tema del rapporto di valore tra i tre metalli monetati, oro (AU) - elettro (EL) - argento (AR), è discusso nell’articolo sulla base delle ipotesi prevalentemente accettate dagli studiosi, e sembra che non vi siano ancora dei punti fermi assoluti. Aggiungo che, a mio modo di vedere, non è neppure detto che delle certezze assolute possano mai esserci, per tanti motivi accennati nell’articolo: l’EL utilizzato per le monete conteneva % variabili di AU (si stima fino al 50% max) e AR, e spesso anche rame (CU). Va da se’ che ragionare su una lega ternaria pone delle difficoltà per esercizi di gravità specifica che cercano di determinare le composizioni % l’AU e l’EL si trovavano in natura, mentre l’AR andava “estratto” tramite tecnologie che si sono perfezionate nel tempo, con l’effetto che l’AR aveva probabilmente un valore intrinseco maggiore in epoca arcaica, e decrescente nel tempo (oltre che per la tecnologia estrattiva, anche per le importanti miniere del Laurion e di Siphnos sfruttate da un certo punto in avanti) le tecniche di stima della composizione dell’EL degli stateri arcaici di Ionia / Lidia attraverso analisi non distruttive incontrano il limite del c.d. “surface enrichment”, che se ricordo bene riguarda un po’ tutte le leghe di metalli più e meno nobili, e che conosciamo ad esempio nelle monete di AR (e CU in % minore) più volgarmente come cristallizzazione. La superficie della moneta quindi non è rappresentativa per analisi della % composizione sembrerebbe che le città che coniavano moneta in EL tendessero a sopravvalutare, per gli scambi interni, il contenuto di AU delle proprie monete (le autorità monetarie lucravano sulla opacità intrisceca del EL, e in qualche misura, aggiungo io, introducevano una piccola dose di moneta fiduciaria), mentre l’EL di una città era spesso scambiato a sconto rispetto al suo contenuto di fino con AU di altre città. Questo poteva essere permesso dai rischi del trasporto dei metalli in antichità, oltre che dai costi di separazione di AR ed AU dall’EL monetato un ulteriore fattore di complessità è immaginare un rapporto di cambio che possa facilitare le conversioni dei numerosi nominali in EL, basati su sistema duodecimale, dallo statere a 1/96... Insomma, la questione appare complessa, variabile nel tempo e nelle geografie di Asia Minore e Grecia... Ma veniamo ora alle ipotesi sui valori relativi attribuiti ai 3 metalli monetati. Ricordiamo che le prime monete coniate sono plausibilmente gli stateri di elettro attribuiti a Lidia / Ionia nella seconda metà del VII sec a.C., pesanti 14.1 g (il tipo “di Phanes” è famoso). Si suole attribuire a Creso, intorno al 550 a.C., l’introduzione di stateri (con toro Leone di fronte) di AR e AU del peso di 10.9 g. Perché 10.9 g? Tradizionalmente si attribuisce questa scelta ad un rapporto di conversione AU : EL = 4 : 3. Per cui uno statere d’oro da 10.9 g era equivalente ad uno statere arcaico il EL da 14.1 g. Da ciò deriva, come accennato sopra, che con un contenuto di AU nelle monete di EL inferiore al 50% e con un contenuto di CU superiore a quanto normalmente presente nell’EL in natura (sic!), le monete in EL fossero in qualche modo sopravvalutate per gli scambi nella propria area di emissione. Per quanto riguarda la conversione dell’AR, c’è l’ipotesi di un rapporto fisso con gli altri due metalli monetati, ma anche la possibilità che le monete in AR non fossero direttamente convertibili (ipotesi che a me personalmente non convince). Nella prima ipotesi, l’autore presenta due rapporti di conversione successivi cronologicamente: inizialmente AU : AR = 13 : 1 in modo da rendere equivalenti 20 AR siglos da 5,35 g ad 1 AU statere leggero da 8,17 g in una seconda fase, AU : AR = 13 e 1/3 : 1 in modo da rendere equivalenti 20 AR siglos da 5,55 g ad 1 AU statere leggero da 8,40, e che comporta che EL : AR = 10 : 1 In ogni caso, la conversione AU : AR appare non agevole. Un’ulteriore ipotesi discussa è quella presentata da M J Price, che sosteneva come plausibile un rapporto EL : AR = 7 : 1, in ragione dell’elevato valore dell’AR in periodo arcaico, per i costi di estrazione, e che riteneva la riduzione del peso dello statere creseide in AU da 10.9 g a 8.17 g dovuto proprio al decrescente valore del AR. Si giunge pertanto ad una ulteriore proposta ipotetica di rapporti di conversione fra metalli che renderebbe un po’ più facile la conversione dell’AR: inizialmente, fermo restando un rapporto AU : EL = 12 : 9 (ovvero 4 : 3) si ipotizza che AR sia sopravvalutato a EL : AR = 9 : 1 in una seconda fase, sempre fermo il rapporto AU : EL = 4 : 3 si ipotizza che AR si sia assestato a EL : AR = 10 : 1 e che quindi si giunga al rapporto classico AU : AR = 13 e 1/3 : 1 Il rapporto AU : AR = 13 : 1 è peraltro citato da Erodoto, per conversioni all’interno del sistema tributario persiano. In Sicilia, a Siracusa, vigeva indicativamente il AU : AR = 15 : 1, e ad Atene AU : AR = 14 : 1 (poi scende a 13). Un ultimo spunto porta alla considerazione esposta sopra, ovvero che le monete in EL fossero sopravvalutate nella propria area di circolazione rispetto a quanto fossero scambiate al di fuori della stessa. Le monete in EL di Lampsaco e Cizico sembra che fossero scambiate con Atene ad un rapporto AU : EL = 2 : 1, anziché con il rapporto convenzionale creseide AU : EL = 4 : 3 In conclusione, sembra realistico affermare che EL monetato fosse sopravvalutato rispetto al contenuto di fino nelle aree in cui era coniato (Asia Minore e colonie greche del Mar Nero), mentre era valutato meno negli scambi con la Grecia. Un’ulteriore (mia personale, e spero ragionevole) osservazione è relativa al fatto che la nascita della moneta sia stata probabilmente stimolata, fra gli altri fattori, anche dall’opacità del contenuto di AU e AR dell’elettro. Ciò permetteva alle autorità monetarie di lucrare sull’emissione, introducendo nella lega utilizzata, a quanto pare, anche del CU in % superiore a quanto presente nell’EL in natura. Il tasso di conversione AU : EL = 4 : 3, che tendeva a sopravvalutare l’EL, infatti era oggetto di enforcement nell’area sotto il controllo dell'autorità emittente, ma subiva sconto negli scambi con altre aree. ES -
La terra dei sogni scintillanti
simone ha aggiunto un nuovo link in Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali
Salve a tutti, vi annuncio che ho appena pubblicato un nuovo libro: "La terra dei sogni scintillanti. Storia della corsa all'oro in California". In realtà fu già pubblicato nel 2015 da un editore tradizionale (e con un altro titolo); ora l'ho ripubblicato in edizione leggermente ampliata. Lungo 326 pagine, il volume contiene 47 immagini in bianco e nero. Lo si può acquistare su Amazon cliccando qui. Lo segnalo qui perché ho descritto anche le monete d'oro emesse dai privati, nonché la storia della zecca di San Francisco e quella delle national gold banknotes. 24 gennaio 1848, California settentrionale: il carpentiere James Marshall scopre alcune pepite d'oro durante la costruzione di una segheria. Inizia così la più grandiosa epopea della storia americana. In quattro continenti centinaia di migliaia di persone si mettono in viaggio per andare a cercare fortuna in California, una remota regione che gli Stati Uniti hanno appena strappato al Messico e in cui vivono, oltre alle tribù indiane, solo ottomila persone. Arrivati dopo un lungo e difficile viaggio, i pionieri iniziano a scontrarsi con le difficoltà dell'attività estrattiva, a sentire nostalgia di casa e ad assistere a scene di violenza (spesso causata da motivazioni razziali). Ma anche a divertirsi e a vivere una libertà mai conosciuta prima. La corsa all'oro finisce in pochi anni ma lascia dietro di sé notevoli conseguenze: la creazione del nuovo Stato, i problemi ambientali, lo stimolo all'economia mondiale e la nascita del sogno americano. Il titolo del libro è ispirato al passo di una lettera scritta il 9 agosto 1852 dal pioniere Martin Rodney: È vero che la vita in California non è fatta di piaceri, ma al contrario di stanchezza, fatica e privazioni, ma non ho mai rimpianto il momento in cui ho lasciato il Missouri. E se fossi ancora lì non vorrei rimanerci a lungo, ma vorrei lanciare il mio carro verso la terra dei sogni scintillanti. Ecco l'indice dell'opera: INTRODUZIONE L’ALTA CALIFORNIA PRIMA DELLA CORSA ALL’ORO – Le esplorazioni e la colonizzazione (1530-1846) – La conquista statunitense (1846-1848) SUTTER’S MILL: LA SCOPERTA DELL’ORO – 24 gennaio 1848 – La notizia si diffonde IL VIAGGIO VERSO L’ELDORADO – Per mare e per terra – La valle della morte QUELLI DEL ‘49 – I pionieri – Il primo impatto – Gli alloggi: tende, capanne e pensioni – Approvvigionamenti e prezzi – I mercanti – Arricchimenti e fallimenti – Il cibo – Incendi e terremoti – Malattie e solitudine – Religione e svago – Le donne – La violenza LA QUESTIONE ETNICA – Considerazioni generali – I messicani di Sonora – I cileni: la guerra di Calaveras – I cinesi – Gli australiani – I neri – I californios – Le tribù indiane – La comunità italiana – La comunità ticinese – Altri europei TECNICHE MINERARIE – Aspetti geologici – L’estrazione dell’oro – Il diritto minerario – Storie di cercatori fortunati – Le grandi pepite CONSEGUENZE – Il destino dei protagonisti – Città nuove e città fantasma – Il nuovo Stato – I danni ambientali – Monete e banconote – Impatto sull’economia mondiale – Il sogno americano BIBLIOGRAFIA -
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Moneta d'oro Kennedy 1964 - come è possibile??
Eliaval93 ha aggiunto un nuovo link in La piazzetta del numismatico
Ciao a tutti! Un paio di settimane fa con il mio metal detector ho trovato questa moneta d'oro di John Kennedy del 1964 con ciondolo d'oro annesso e fatto su misura. Ho fatto delle ricerca scoprendo che la moneta in questione non venne mai fatta in oro in quel periodo, ma solo in argento. Detto questo volevo chiederne di più anche a voi, magari sapete qualcosa che io non so! Sono sicuro che è oro perchè l'ho fatta testare. Spero che qualcuno sia in grado di aiutarmi! Grazie e buona giornata.- 4 commenti
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2 dollari e mezzo americani del 1861
Mich95 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Buona sera a tutti, voglio mostrarvi questo 10 Dollari Liberty 1894 USA in oro, g.16,7 mm.26,8, mi piacerebbe sapere i vostri pareri sia sulla conservazione sia riguardo la moneta in generale. Grazie Fabio ps:cercherò di fare foto migliori....
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Gli Etruschi furono un popolo italico molto legato economicamente ai metalli , favoriti in questo dalla ricchezza e varieta' di metalli che estraevano principalmente nelle Colline Metallifere della Toscana marittima e dall' isola d' Elba , oltre che da altre localita' minori come ad esempio i Monti della Tolfa nell' alto Lazio dove si trovano Blenda minerale delle Zinco , Galena , Pirite e Cinabro da cui si estrae il Mercurio. I minerali che venivano estratti erano principalmente : Calcopirite un solfuro di Rame e Ferro , Galena un solfuro di Piombo spesso argentifera , Blenda un solfuro di Zinco , Cassiterite un ossido di Stagno utile in lega con il Rame per formare il Bronzo , Ematite , Marcassite , Pirite e Limonite minerali ricchi di Ferro . Il minerale piu' importante era comunque il Ferro elbano , tanto che in parte era venduto o barattato in lingotti con altri popoli del Mediterraneo , le cui scorie di forno per la lavorazione occupavano sulla costa di Populonia di rimpetto all' Elba , fino al periodo anteguerra del 1940 , molti metri di spessore tanto da formare delle colline artificiali che furono ancora sfruttate per ricavarne altro minerale . Completata questa breve carrellata dei minerali industriali toscani ed elbani , sorge ora un problema metallico che fa riferimento al titolo del post : l' Oro , rimane oscuro da dove provenisse o venisse estratto questo prezioso nobile metallo che stando ai numerosi gioielli sopravvissuti alle spoliazioni ed esposti nei Musei italiani ed esteri doveva essere abbondante almeno per le classi agiate etrusche , metallo trasformato principalmente in gioielli ma anche in monete , oggetti esposti che rappresentano certamente una minima parte rispetto a quelli trafugati nelle tombe nel corso dei secoli ; stando alla grande quantita' di gioielli in oro trovati usati per ornamenti personali ma anche per uso domestico come recipienti ,nonche' per monete , si presume che la gran parte dell' Oro doveva essere estratto nel territorio etrusco e una piccola parte provenire dal commercio estero ; personalmente non trovo altra possibilta' per spiegare questa abbondanza di Oro etrusco , mi rimane molto difficile pensare che l' Oro provenisse solo o in gran parte dal commercio con altri popoli del Mediterraneo , metallo troppo raro e troppo prezioso per essere barattato . Ma se l' Oro veniva principalmente estratto sul territorio , dove si poteva trovare ? Quasi tutti i solfuri metallici elencati che si trovano in Toscana contengono piccole percentuali di Oro , specialmente la Calcopirite , Pirite , Marcassite e Rame nativo dell' Impruneta localita' vicino Firenze e della Val di Cecina vicino Pisa , ma gli Etruschi sapevano estrarlo da questi minerali ? Conoscendo le abilita' mineralogiche nell' individuare i giacimenti e lavorative metallurgiche degli Etruschi e' probabile che lo sapessero trovare ed estrarre . Altra localita' etrusca da dove poteva essere estratto l' Oro e' stata recentemente individuata nei Monti Volsinii , colline che si estendono sopra il Lago di Bolsena , esattamente nel Monte Landro , dove le rocce vulcaniche a Leucitite contengono piccole pagliuzze di Oro visibili anche ad occhio ; per coincidenza sulla cima del Monte Landro esisteva un antichissimo Tempio votivo Etrusco le cui fondamenta sono state riportate in luce insieme ad oggetti votivi . http://www.academia.edu/8308651/Loro_degli_Etruschi_volsiniesi Concludendo il problema dell' Oro etrusco e' lecito supporre che l' Oro utilizzato in gran quantita' dagli Etruschi provenisse da giacimenti locali e solo parzialmente da scambi commerciali . In foto : discarica di scorie ferrose di miniera di Ferro presso Serrabottini , scorie ferrose sulla spiaggia di Popolonia , vari oggetti in Oro trovati nelle tombe etrusche tra cui anche un vaso , pagliuzze d' Oro nella Leucitite di Monte Landro , vedute del Lago di Bolsena da Monte Landro , la cima di Monte Landro e il Tempio etrusco di Monte Landro .
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20 lire oro 1905
Barbara v ha aggiunto un nuovo link in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Ciao a tutti, sono nuova, giunta qui per caso dopo aver trovato questa moneta. Vorrei una valutazione perché se falsa la tengo per quello che vale. Grazie a chi vorrà rispondermi. -
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- oro
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Oncia 1751 AU
favaldar ha aggiunto un nuovo link in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Voglio mostrarvi questa Oncia 1751 in alta conservazione,scusate ma come al solito lo scanner fa quel che può ma non è la conservazione quello che più interessa ma due punti al dritto che credo la trasformino in una variante che fin'ora almeno io non ho visto. La D.G. che diventa D.C. e la REX in RE senza la X finale. Già conosciuta?Cosa potete dirmi? Grazie F. ps:questa foto è fatta con il cellulare. -
riconoscimento moneta
patrizia renzetti ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve, sono iscritta da poco, ho trovato insieme alle vecchie monete di mio padre questa strana monetina molto probabilmente d'oro di cui non conosco l'origine, ha un effige di un galeone, provo ad allegarne una foto...ho provato a cercare di risalire alla sua provenienza ma con pessimi risultati..qualcuno può aiutarmi.Grazie mille per la collaborazione.