Ciao a tutti,
un mio amico interessato all´acquisto di un immobile vincolato, mi ha chiesto se per fare i lavori di ristrutturazione interna bisogna chiedere alla sovrintendenza.
Io, addirittura, ho visto questo (fonte internet):
Svantaggi. Riguardano essenzialmente le opere di manutenzione e ristrutturazione. In certi casi, perfino semplici lavori di manutenzione ordinaria possono essere resi difficili: è il caso di un mutamento del colore interno di un intonaco, o dell'obbligo di ripristinare un'antica tappezzeria.
Per le opere resta necessario l’assenso della Soprintendenza ai monumenti, perfino in caso di Dia (dichiarazione di inizio attività), che per gli altri immobili è una procedura senza bisogno di pareri prima dell’inizio lavori. La buona conservazione dell’edificio non è una semplice scelta, è un obbligo di legge. Infine, in caso di vendita, c’è l'obbligo, da parte del proprietario e del notaio incaricato, di comunicare al ministero dei Beni culturali l'avvenuta vendita e il prezzo. Il ministero, la regione o altro ente pubblico territoriale interessato hanno 60 giorni di tempo per decidere se acquistare loro l'immobile (al prezzo dichiarato) oppure lasciarlo comprare ad altri
Ma vi sembra possibile? Dopo che si e´comprato l´immobile e pagato il notaio, il ministero , la regione o il comune potrebbe decidere di comprarlo? Quindi un "nuovo" proprietario rischierebbe di rimanere tale solo per 60 giorni?
Grazie a chi ha esperienze in merito
Se il caso spostate su piazzetta, discussione legale ma no prettamente numismatica
Grazie