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Risultati per Tag 'nerone'.
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Scoperto a Roma il teatro di Nerone dopo due anni di ricerche e di scavi. L’antica struttura sotto il cortile di Palazzo della Rovere FOTOGRAFIE di FABIO CARICCHIA per la SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA Roma, Palazzo della Rovere. Dopo oltre due anni di indagini archeologiche tornano alla luce i resti degli Horti di Agrippina, tra cui strutture identificabili con il Teatro di Nerone. La ricerca sul campo condotta dalla Soprintendenza Speciale di Roma ha restituito una articolata stratigrafia, che dalla tarda età repubblicana arriva fino al XV secolo. «Si tratta di una scoperta di eccezionale importanza – spiega Daniela Porro Soprintendente Speciale di Roma – che testimonierebbe uno straordinario edificio di età giulio claudia, il teatrodove Nerone provava le sue esibizioni poetiche e canore, noto dalle fonti antiche ma mairitrovato. Di grande interesse anche i rinvenimenti medioevali e moderni, che arricchiscono le conoscenze storiche e topografiche sulla evoluzione di una importante area della città. Ottimi risultati scientifici conseguiti grazie alla proficua collaborazione con l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme». Lo scavo si è svolto inizialmente sotto la direzione scientifica di Renato Sebastiani e poi di Alessio De Cristofaro, archeologi ed è stato condotto sul campo dall’archeologa Marzia Di Mento https://www.stilearte.it/trovato-a-roma-il-teatro-di-nerone-dopo-tre-anni-di-ricerche-e-di-scavi-lantica-struttura-sotto-il-cortile-di-palazzo-della-rovere/
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Qualche settimana fa sono riuscito ad accaparrarmi questa moneta stranamente passata un po’ in sordina, per mia fortuna. Si tratta di Nerone (piccolo, appunto, ma pur sempre Nerone): Come detto, la moneta e’ piccola, complessa nel rovescio e non ben centrata; pertanto, mi ha richiesto una lunga ed attenta osservazione per poter cercare di interpretare tutti gli elementi (dalle effigi alle legende) necessari per arrivare ad una identificazione e quindi ad una classificazione le più corrette possibile (si spera), anche perché di questa monetina esistono diverse “varianti”. Ma, come spesso succede con la monetazione romana imperiale, la classificazione non e’ la cosa più importante. O almeno non lo e’ per me e non lo e’ in questo caso. Comunque, dovrebbe trattarsi di un semisse di Nerone in oricalco, il RIC I 233. Diametro massimo: 17,32 mm Peso: 2,82 g Ecco la descrizione (in corsivo) del RIC: NERO CAES AVG IMP: Nero, laur., r. CER QVINQ ROM CO: Table, seen from front and r., bearing urn on l. and wreath on r.; on the front panel, a bas-relief of two sphynxes (or two griphons) confronted; a round shield rests against table-leg. Value-mark S above table to l. S C ex. La moneta in mano e’ assai piacevole, con l’oricalco che occhieggia giallognolo dalle parti più in rilievo. Il ritratto di Nerone e davvero nitido ed espressivo, ben apprezzabile anche nei dettagli del viso (nonostante un piccolo eccesso di metallo adiacente al naso), soprattutto nonostante le dimensioni ridotte della moneta. Il rovescio e’ bellissimo nella sua complessità e i molti elementi rappresentati sono tutti apprezzabili. Che cosa rappresenta? La legenda e’ importante. Sciogliendola diventa: CERTAMEN QVINQVENNALE ROMAE CONSTITVTVM che si potrebbe tradurre come “giochi quinquennali istituiti a Roma”, intendendo quel ROMAE come genitivo locativo con valore di stato in luogo, vista la posizione nella frase. Questa e’ una mia ipotesi, ma il mio latino e’ scarso e vecchio. Magari qualcuno può contribuire con una traduzione più congrua della mia. Comunque, grammatica latina a parte, il senso dovrebbe essere chiaro. A cosa si riferisce, quindi, il rovescio? Nel 60 d.C. Nerone istituì a Roma (secondo il modello greco) il certamen quinquennale, un complesso di giochi (simili ai giochi pitici) cui diede il nome di Neronia. Esso comprendeva tre tipi di gare: ginniche (di atletica), equestri (corse di carri) e musicali (che includevano prove di canto e di recitazione in prosa ed in versi). Ecco cosa dice Svetonio a proposito dei Neronia (De vita Cesarum, Nero) : “Instituit et quinquennale certamen primus omnium Romae more Graeco triplex, musicum gymnicum equestre, quod appellauit Neronia”. “Fu il primo tra tutti ad istituire a Roma un concorso quinquennale secondo l’usanza greca articolato in tre sezioni, musica, esercizi ginnici, corse di cavalli che chiamò Neronia”. E Tacito, Annales, Liber XIV: “Nerone quartum Cornelio Cosso consulibus quinquennale ludicrum Romae institutum est ad morem Graeci certaminis, varia fama, ut cuncta ferme nova.” “Nell’anno del quarto consolato di Nerone e di Cornelio Cosso furono istituiti a Roma i giochi quinquennali sul modello di quelli greci, con reazioni molto diverse, come quasi sempre avviene con le novità.” Dei Neronia parla anche Cassio Dione nella sua Storia Romana (ho trovato la citazione, ma non il passo). Ma vediamo meglio il rovescio, davvero interessante. Forse, quella che si vede e’ una cosiddetta “mensa agonistica” sulla quale si esponevano i doni per i vincitori delle gare atletiche. Ci potrebbe stare visto ciò che si trova sopra, ovvero una corona d’alloro e un’urna che forse, ad onor del vero, sembra più una coppa, simile a quella che viene data oggi in premio ai vincitori delle competizioni. Inoltre, a terra potrebbe esserci uno scudo, ma secondo alcuni addirittura un disco che potrebbe richiamare le gare atletiche. Interessanti anche i grifoni (o sfingi?) affrontati del fondo che potrebbero essere un richiamo ad Apollo ed ai giochi pitici, più simili (rispetto a quelli olimpici) ai Neronia. Il termine quinquennale è stato molto discusso dagli storici anche sulla base delle fonti antiche (soprattutto Svetonio e Tacito). Probabilmente con esso, in realtà, si intendevano i giochi a cadenza “quinquennale”; ogni 4 anni, quindi, dal momento che in antichità nel conteggio venivano compresi il primo e l’ultimo anno dell’intervallo temporale. Ciò sarebbe in sintonia con il fatto che i giochi successivi al 60 si sarebbero dovuti tenere nel 64. E secondo Svetonio, in effetti, si tennero nel 64; invece, secondo Tacito, nel 65. Magari avevano ragione entrambi. Non è escluso che si siano svolti in due parti (nel 64 e nel 65) sia a causa di impegni imprevisti ed intercorrenti di Nerone (viaggio in Egitto e nelle province orientali, poi rimandato all’ultimo), sia soprattutto a causa dell’incendio di Roma. Circa invece l’edizione del 68 non sappiamo nulla. Probabilmente non si fece a causa delle ribellioni di Giulio Vindice, di Clodio Macer e della ascesa della figura di Galba che precedettero di poco la caduta di Nerone (e la sua morte) nella primavera proprio del 68. Nerone aveva forse altro a cui pensare… Dal punto di vista numismatico e’ una moneta che fa parte della III emissione di Roma del 64-65 d.C. caratterizzata dal fatto che, per la prima volta, tutta la serie bronzea (dai sesterzi ai quadranti) veniva coniata in oricalco. Probabilmente, si ipotizza, emessa proprio per la seconda edizione dei giochi. Si tratta di un effetto della riforma monetaria di Nerone (attuata tra il 63 d il 64 d.C.) che riguardò non solo la monetazione nobile di oro e argento, ma anche, per l’appunto, la monetazione enea. Con essa, tutta la monetazione bronzea fu coniata in oricalco e con una riduzione di peso di tutti i nominali. Le motivazioni della scelta di una emissione tutta in oricalco appaiono oscure e si possono solo fare delle ipotesi. L’oricalco, infatti, pur avendo in questo periodo subito una riduzione del tenore di zinco (componente fondamentale della lega) aveva un costo ben più elevato del rame. Quindi, pur se associato ad una riduzione del peso dei nominali, non si capisce bene che vantaggio economico ne avrebbe ricavato l’autorità emittente. Da come ho letto, forse vi era da parte di Nerone la volontà di armonizzare la moneta bronzea nonché il desiderio di migliorarne l’aspetto estetico (cosa cui, come sappiamo, Nerone prestava molta attenzione). Sta comunque di fatto che questa modifica ebbe vita breve. Alla fine, si tornò al sistema augusteo, ma con la testa radiata sui dupondi e con una riduzione della percentuale di zinco nel divisionali in oricalco. Certo che, quante cose ci sono dietro una piccola monetina! Un saluto a tutti da Stilicho
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Buongiorno, dopo un po’ di tempo (un anno e mezzo, come vola il tempo…) da questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/184210-e-dopo-tanto-tempo-un-quiz/?tab=comments#comment-2054449 ho acquistato dalla vicina Gallia (presso Lutetia Parisiorum) a un buonissimo prezzo (anche questa volta era passata in sordina senza una classificazione certa) un altro esemplare che reputo interessante. La propongo anche per consentire ai neofiti di approfondire il discorso sugli “small changes”(= spiccioli) in epoca Primo Impero. Consideriamo poi che nel tempo queste frazioni spariranno perché “antieconomiche” come produzione (al pari di ciò che sta accadendo agli € cents attuali). Sono in attesa di riceverla, ve la propongo in anteprima anche se per una identificazione precisa dovrò verificare a moneta in mano (le variabili sono la direzione dove è volto il ritratto, le due legende e il prolungamento del collo che identifica [o meno] la zecca di Lugdunum o quella di Roma [in caso di assenza dello stesso). Si tratta comunque di esemplari che hanno un rating tra lo “scarce” e qualche grado di “R”. I dati fisici non son noti eccezion fatta per il diametro che è pari a 22 mm (il peso si colloca attorno ai 5 g). Si tratta di un altro semisse di Nerone. Ci leggo una probabile legenda NERO CLAVD CAESAR AVG GER[MANICVS] ? busto rivolto a destra e a rovescio PONTIF MAX - TR POT IMP P P // S C / Roma, elmata, in abiti militari, seduta verso sinistra su una corazza, reggente corona e parazonium; dietro, varie armi. Qualcosa tipo questa… TIPO, non questo esemplare. https://en.numista.com/catalogue/pieces246637.html Buona serata Illyricum
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- small changes
- semisse
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Vorrei avere un vostro parere su conservazione storia e valore anche di questa. Attendo vostri commenti. Grazie! Questo il retro
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Ciao a tutti, sto pensando di fare una offerta per questa monera in un'asta che di svolgerà fra qualche giorno. Mi piace molto il ritratto di Nerone. Attualmente per la moneta c'è un'offerta di €260. Secondo voi è una quotazione corretta? Inoltre la moneta pesa 3 grammi e mi sembra leggermente poco sottopeso rispetto ad un valore medio del periodo neroniano per cui mi era venuto qualche dubbio sulla autenticità della stessa. Grazie a tutti coloro che vorranno darmi una mano per capire se vale la pena di gettarsi nell'impresa Grazie
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"Decursio motifs on the reverse of Nero's sestertii (rivisiting an old issue)." - M.Vojvoda, S. Redzic
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"Decursio motifs on the reverse of Nero's sestertii (rivisiting an old issue)." - M.Vojvoda, S. Redzic View File Analisi del rovescio del sesterzio neroniano DECVRSIO. (da pagina 62 a 71 del volume) Submitter Illyricum65 Submitted 07/05/2020 Categoria Monete Antiche -
"La riforma monetaria di Nerone l'evidenza dei ripostigli." - E. Lo Cascio
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"La riforma monetaria di Nerone l'evidenza dei ripostigli." - E. Lo Cascio View File Analisi dei ripostigli monetali di epoca neroniana. Submitter Illyricum65 Submitted 26/04/2020 Categoria Monete Antiche-
- riforma monetale
- nerone
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"Le monete di Nerone." - R. Diegi
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"Le monete di Nerone." - R. Diegi View File Articolo sulla produzione monetale neroniana. Submitter Illyricum65 Submitted 24/04/2020 Categoria Monete Antiche -
Chemical Compositions of Copper-Based Roman Coins v. imitations of Caligula, Claudius and Nero." - Carter, Kimiatek, Klupacs, Giard.e View File Analisi delle monete romane bronze dei giulio-claudii e le loro imitazioni. Submitter Illyricum65 Submitted 22/04/2020 Categoria Monete Antiche
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- analisi
- monete bronzee
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Buongiorno, un tesoro di 293 denari d'argento in ottime condizioni è stato rinvenuto vicino a Pratteln, nella Svizzera nord-occidentale. Non è stato ritrovato alcun contenitore, le monete infatti sono state trovate in una piccola buca, sepolte insieme per qualche ragione. Il denario più antico del tesoro fu coniato sotto il regno dell'Imperatore Nerone, il più recente sotto Commodo nel 181/182 d.C. Le date delle monete più recenti suggeriscono che il tesoro fu nascosto alla fine del II secolo. Il valore totale delle monete sepolte doveva essere significativo, infatti quasi 300 denari d'argento erano l'equivalente della metà dello stipendio annuale di un legionario. A Pratteln esistono vestigia di insediamenti romani, ma chi fosse il proprietario del tesoro rimane un mistero. Le monete verranno ora restaurate, catalogate ed esposte al Museo di Liestal. Ciao Illyricum
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AUTENTICA?
mascherato ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Ho un dubbio mi si dice zecca di Lione diametro 33mm peso 27,83gr ma confrontando il sesterzio con quest'altro del Ric non mi pare siano uguali il retro che cos'e' allora mi si dice anche dell'anno 65 allora non e' Lione grazie a chi interviene. NERO. 54-68 AD. Æ Sestertius (24.64 gm). Lugdunum (Lyon) mint. Struck circa 65 AD. NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, laureate head right, globe at point of bust / PACE P R TERRA MARIQ PARTA IANVM CLVSIT, S C across field, temple of Janus with garlanded and closed doors right. RIC I 438; WCN 419; BMCRE 319; cf. BN 131 (IMP NERO); Cohen 146. (Image courtesy CNG)
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Autentica?
mascherato ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Identificazione Moneta dinastia Claudia
Jusephus Lucanus ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Cari Lettori del Forum, mi sono appena iscritto, e confesso che nell'era dei social era da lungo tempo che non mi capitava di frequentare i forum. Sono molto lieto di aver trovato questa comunità. Ho fatto per caso il mio primo acquisto di alcune monete romane per fare un regalo. Mi è nata una piccola passione che vorrei cercare di coltivare. Volevo gentilmente sottoporvi qualche consulenza. Ho acquistato alcune monete, ve ne sottopongo due. Purtroppo devo dire si presentano, credo, pesantemente rimaneggiate/ lucidate. Tanto che talvolta mi vien da pensare che siano delle riproduzioni. Non riesco a capire nemmeno di che materiale sono... hanno alcune sfumature color rame, ma poi sono argentate perlopiù! Posso chiedere la vostra in merito, anche relativamente alla loro precisa identificazione e ad un loro approssimativo valore? Non è mia intenzione venderle, è per sapere cosa possiedo. Una è sicuramente di Traiano, sull'altra leggo Cluadius... quindi la dinastia almeno si sa. Vi ringrazio in anticipo -
Ciao a tutti, ho trovato questo articolo molto interessante: https://ilfattostorico.com/2016/09/23/scoperta-una-rara-moneta-doro-romana-con-limmagine-di-nerone/
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Ciao, un annetto fa avevo postato un sesterzio neroniano DECVRSIO di provenienza inglese descritto nella seguente discussione: http://www.lamoneta.it/topic/138564-nuovo-arrivo-dalla-britannia/?hl=decursio#entry1584590 Allora avevo “favoleggiato” sulla vicenda del militare romano che la aveva smarrita e quanto emerso su base stilistica, ovvero una probabile provenienza dall’area balcanica (mesiaco-tracica), mi fece supporre nel mio inconfessato delirio fantastico (che non espressi per iscritto) testimoniasse il trasferimento della sua Legio/vexillatio da quest’area a quella britannica. Fatti naturalmente verosimili su base storica ma assolutamente non comprovabili con certezza. Ma talvolta è bello lasciare sfogo alla fantasia… pensare al trasferimento del suo possessore fatto di marce forzate, di attraversamenti di fiumi e del Canale della Manica o del Mare del Nord (se proveniente dal Reno). Magari, nel suo viaggiare, lasciare lungo suo passaggio, come un novello Pollicino, tracce materiali costituite dalle monete spese nei passaggi nelle varie città e villaggi incontrati lungo il percorso… oppure immaginarlo a immettere monete nel borsello come resto di transazioni economiche e da lui stesso veicolate alla sua destinazione finale. Oppure anche no… magari una moneta faceva parte del suo stipendium ed erogata anche, semplicemente, dallo stesso Stato. Questo fantasioso prologo mi è utile per presentare il nuovo esemplare che custodisco nel mio “deposito monetale” personale … un nuovo DECVRSIO. Stesso venditore UK, un anno dopo. Peso 26.3 g, diametro 35 mm. Esemplare a mio avviso assolutamente autentico e di fattura ufficiale. Presenta superfici color bruno scuro soggette a qualche traccia di lieve corrosione e solo in alcuni settori (legenda del diritto) sembra presentare un residuo di patina (e dovendo trovare un difetto all’esemplare questo è quello che reputo maggiore). Sui rilievi è visibile l’oricalco e questi presentano usura da circolazione, maggiore al diritto. Mi pare di identificare il “rectius” (globo) al prolungamento del collo del ritratto per cui la zecca emittente dovrebbe essere Lugdunum. Io lo catalogherei come il RIC I 396 Lyon contraddistinto da legenda NERO. CLAVD. CAESAR. AVG. GER. P. M TR P IMP P P. , “rectius” di dimensioni ridotte e al rovescio SC nei campi. Vi prego di aiutarmi e confermarmi l’attribuzione (fermo sestando che il globo è piccolo ma presente e quindi riconducibile a Lugdunum) che gli ho assegnato. Ciao Illyricum ;)
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Ciao, dopo il regalo di Babbo Natale in questi giorni ho ricevuto quello della Befana. E dal momento che sono … tanto buono, mi ha regalato due monete provenienti dal rivenditore inglese che mi aveva venduto il Nerone DECVRSIO di cui alla discussione http://www.lamoneta.it/topic/138564-nuovo-arrivo-dalla-britannia/?hl=decursio#entry1584590 La prima è un dupondio di Nerone SECVRITAS AVGVSTI. L’avrei classificato nel RIC 597 che risulta emesso a Lugdunum nel 67 d.C. Nero. AD 54-68. Æ Dupondius. Lugdunum (Lyon) mint. Struck circa AD 67. IMP NERO CAESAR AVG P MAX TR P P P, Laureate head left, globe at point of neck / SECVRITAS AVGVSTI Securitas seated right, resting arm against back of throne, holding sceptre; before, lighted and garlanded altar, against which lighted torch leans. RIC I 597. Pesa 13.6 g per un diametro di 29,5 mm. Discreta patina verde scura, aspetto migliorabile con un delicato intervento minore di rimozione di alcune concrezioni terrigene presenti. Come si nota risente di un colpo subito sul rovescio che ha parzialmente compromesso la figura di Securitas ed ha “appiattito” il ritratto di Nerone danneggiando la parte centrale della patina. In assenza di questo difetto sarebbe veramente un gran bell’esemplare… ma per contenere le spese bisogna scendere a qualche compromesso. Nell’insieme sono soddisfatto di lui, specie in considerazione del rapporto qualità/prezzo e della sua pressochè certa genuinità.
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Ciao, in questi giorni stavo contrattando con un venditore inglese di fiducia l’acquisto di un follis emesso da Londinium per la mia collezione tematica che, piano piano, aumenta. Tranquilli, non lo propongo qua, il follis andrà ad ampliare la discussione specifica su queste monete provenienti dalla zecca londinese. Ma chiacchierando con il commerciante questo mi ha proposto l’acquisto di una moneta a mio avviso molto interessante. Non proviene da Londinium come emissione ma dalla Provincia Britannia questo sì. Ma andiamo per gradi… Mi piacciono i sesterzi, il peso di una 20 e più grammi di lega bronzea, soppesarli nel palmo della mano e pensare a quante mani hanno eseguito quel gesto in antico. Con un sesterzio ci comperavi già qualcosa, non tanto ma aveva già un suo potere di acquisto… Insomma il commerciante mi propone un sesterzio di 29 g per 36 mm … un bel peso e un bel modulo senza alcun dubbio! Purtroppo non dispongo di immagini splendide (sono un po’ scure) ma comunque quelle che mi sono state inviate sono comunque abbastanza leggibili. Eccole. Un sesterzio DECVRSIO di Nerone. Originale, con patina autentica su buon modulo e con altrettanto buon dato ponderale. D’accordo, circolato e con qualche margine di miglioramento come pulizia delle concrezioni superficiali. Qualche distacco di patina marginale. Ma signori, è un Nerone intonso. Non manipolato o alterato, non ripatinato. D’accordo, non raggiunge le vette di quell’esemplare di @@cliff che ho ancora negli occhi da quando l’ho visto in una discussione di qualche tempo fa... ma certamente è un suo fratello minore! Per ora non l’ho classificato in quanto devo leggere la legenda al dritto e verificare a moneta in mano se vi sia o meno traccia del “famoso” pallino al prolungamento del collo. Proviene dal Norfolk il che per me le dà ancora più valore almeno sul piano storico: la sua presenza non si ricollega alla rivolta di Boudicca (60-61) bensì essendo un'emissione degli anni attorno al 65-67 d.C. ben più logicamente (anche se non provabile materialmente) si potrebbe ricollegare alla campagna di Quinto Petillio Ceriale (Quintus Petilius Cerialis) nei primi anni 70 (71-74?) contro Venuzio, ex marito della regina dei Briganti Cartimandua. Impresa che portò alla conquista di quei territori e probabilmente alla creazione di un avamposto militare (se è vero che vi son stati rinvenuti scarsi frammenti ceramici di età neroniana) nell’attuale Vale of York… il nucleo di quella Eburacum (York)per un periodo capitale al Nord dell’Impero, dove morirono Settimio Severo e Costanzo I e da dove iniziò l’ascesa di suo figlio Costantino. York … Jorvik vichinga… una città così importante per la Britannia antica a medioevale se è vero che nel 1664 i coloni inglesi diedero il nome ad una città fondata dagli olandesi oltre l’oceano… New York! Ma tornando a parlar di monete… a voi la parola! Ciao Illyricum :D PS: l'unico punto che devo analizzare con attenzione è quella macchia bianca sulla zampa posteriore del cavallo in corripondenza della "V" di DECVRSIO ... ;) Ossido di piombo? Concrezione calcarea superficiale?
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Che ne pensate di questo raro sesterzio del giovane Nerone? Pesa 26,44 gr. Oltre alla patinatura artificiale, credo certa, avete altre perplessità ?
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Vi invito a guardare questo interessantissimo e recentissimo video del CNRS sulla ricostruzione di un edificio pertinente alla Domus Aurea neroniana scoperto nel 2009 e scavato dagli archeologi francesi. Il video é in francese, ma le immagini già da sole parlano anche a coloro che non conoscono questa lingua. Vi assicuro che ne vale la pena. http://api.dmcloud.net/player/pubpage/52fa37cd06361d50925d46bb/547469b394a6f61f69cff529/19a616eb1a754193abff14f644dafd9d?wmode=direct&chromeless=0&autoplay=1
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Ciao ragazzi, spulciando la nuova asta 11 ArtCoinsRoma ho trovato un interessante Aureo di Nerone, ma ha me sembra come se sia stato incastonato in un ciondolo in passato? Che ne pensate? http://www.artcoinsroma.it/auction/view/167/388
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Salve...volevo un vostro parere su questo porto di Ostia dell'ultima asta Goldberg, Lotto 4421 (ha fatto 3200$). La tipologia corrisponde alla RIC 513, CLM 241 L'unica sostanziale differenza è la legenda retrograda al rovescio...il PORT AVG è alla rovescia. Fonte Cataloghi Online A parte la pulizia efferata al Rovescio, a differenza della moneta qua sopra, proveniente da CNG, ha una barca in meno sulla destra, cosa comunque di poco conto visto le numerose varianti. La provenienza è piuttosto d'impatto. Provenance: The Hunter Collection.
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Ebbene sì, anche gli imperatori invecchiavano. Noi li vediamo sempre lì, impressi in quelle monete, immobili da 2000 anni, eppure, anche loro, così come la Monna Lisa o la Dama con l'Ermellino, invecchiavano. Si potrebbe quasi dire, però, che la tendenza in auge fosse quella della giovinezza eterna, un ritratto che ti portava nell'aldilà nel migliore dei modi, così come per gli egizi, anche per i romani, prima che subentrasse il realismo esasperato nella statuaria, la tendenza era quella di rimanere giovani per sempre. Facciamo qualche piccolo esempio: Augusto Questa è una persona di 90 anni? :) Oh poffarbacco come li portava bene... :D Il suo ritratto è rimasto sostanzialmente invariato nei 41 anni di regno. Claudio Dite che lui possa dimostrare 51 anni? E ho preso uno dei ritratti migliori. Così fu sostanzialmente per tutto l'Alto Impero...ma c'è stata una pecora nera, una di quelle personalità che si è voluta distinguere a tutti i costi, una persona per molto tempo tacciata (dannata), sì, un po' pazzoide, ma chi non lo è? Questa persona è Nerone e riguardo ai suoi 14 anni di Regno possiamo vantare di una discreta gamma di "cambiamenti" fisici, comprensivi anche della maturazione e dell'adolescenza; non dimentichiamo che è morto a soli 31 anni... Ma divertiamoci un po' in questa scorribanda di ritratti. Immortalato per la prima volta sotto Claudio, si può supporre che egli avesse dai 13 ai 16 anni (53 d.C.) La successiva "fotografia", invece, avvenne non appena salì al potere a 17 anni (54 d.C.). Eccolo nei suoi splendidi 18 anni, pronto a prendere la patente!! :good: Intanto le guanciotte si facevano sempre più rotonde... (55 d.C.). L'anno dopo decise di mettersi a dieta e questo portò nel suo aspetto uno sguardo più maturo, sotto quel toro sopra orbitale si nascondono gli occhi che saranno caratteristici del ritratto più conosciuto di Nerone (56 d.C.) I 22-23 anni li passa abbastanza bene. I tratti si aggravano e si nota una maturità nel suo aspetto...sta diventando uomo (59-60 d.C.) Dai 24 ai 25 lo diventa a tutti gli effetti. Naso ben formato, tratti mascellari definiti (61-62 d.C.).
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Nerone...forse...
angelo73 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve, oggi la facciamo difficile ;) In questa moneta ormai ci sono solo pochi rilievi evidenti: Però mi ha dato subito l'impressione di essere una moneta di Nerone. Quel collo taurino e quelle proporzioni della testa mi ricordano il famoso imperatore. Sul retro poi l'immagine assomiglia alla vittoria alata che regge uno scudo...si vero ci vuole molta fantasia per vederla... Voi che ne pensate? Grazie ah! dimenticavo: peso 5gr Diametro 22x23