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Lombardia MILANO, VENEZIA, GENOVA
dabbene ha aggiunto un nuovo link in Monete Medievali di Zecche Italiane
Milano, Venezia,Genova,città che si toccano, si rapportano,commerciano, tante storie,tanto da scrivere. L'opportunità mi viena data dalla lettura del libro "La camera dei mercanti di Milano" di Ettore Verga, una miniera di informazioni per Milano,ma indirettamente anche per le città con le quali aveva rapporti Milano. Parlando anche di Venezia e Genova furbescamente cerco di interessare un bacino di utenti più ampio,inizierei con Venezia, la grande Venezia di quei tempi. Il primo trattato tra le due città è del 10 dicembre 1268 ( Archivio di Stato di Venezia , Libri Pactorum, vol. IV ), Venezia verso la fine del 1200 cerca di accrescere la sua influenza e potenza sulla terraferma : aveva una posizione strategica, abile nell'usare le armi, in più poteva per tenere a bada le altre città usare altri mezzi quali sospendere i commerci o far pagare alti dazi alle merci, argomenti per l'epoca,non irrilevanti. Nelle città vicine, anche per Milano, si usava far eleggere come Podestà uomini loro, esempio PietroTiepolo che poi diventerà Doge in Venezia, oggi diremmo politica lungimirante e scaltra,tra l'altro usata anche oggi in diversi ambiti. Il Trattato del 1268 è un trattato sulla politica terrestre, fu stipulato in Milano tra Galdino Zurla,Procuratore del Podestà e i nobili Giovanni Tiepolo e Giovanni Giuliani, Ambasciatori e Procuratori del Doge Lorenzo Tiepolo. Con questo trattato della durata di tre anni Milano accoglieva tutti i negozianti e i cittadini veneti che andassero tra Venezia e Milano senza sottoporli ad alcun dazio, toloneo o maltolto ( tutte gabelle a volte richieste illegalmente e abusivamente ). Il Comune di Milano si impegnava a tenere sgombre le strade di terra e d'acqua risarcendo i negozianti veneti e i portatori di sale per ruberie e rapine. Una prescrizione importante tra le due città riguardava il sale che era una delle fonti più importanti dei commerci: si fissava a dodici denari grossi veneti la tariffa massima di dazio per ogni moggio per Milano. Venezia in compenso prometteva ai milanesi di vivere e trafficare liberi in laguna ,senza pagare pedaggi, avrebbero solo pagato un pedaggio alla Torre Bobia o Torre Nuova ; si impegnava a dare il sale migliore per sei lire di veneziani piccoli al moggio. Era un prezzo veramente moderato, direi quasi politico, ma questo portava Venezia ad assicurarsi il monopolio del commercio del sale per la Lombardia dove tra l'altro lo stesso sarebbe potuto venire molto più velocemente e facilmente da Genova,ma così facendo la concorrenza di Genova venne abilmente eliminata. Per Venezia il sale era un commercio molto lucroso, attivo, le qualità di sale erano due : quella di Chioggia più pregevole e soggetta a maggiori dazi e il sal da mare che veniva per mare dalle saline veneziane sparse in varie località. Con questo Trattato Venezia si assicurò il monopolio del sale per la Lombardia. Per il momento mi fermo, vengono fuori rapporti importanti tra Milano e Venezia con Venezia abile e forte nei commerci e si intravede solo per il momento Genova,ma di Genova avremo modo di parlare più avanti,se voi vorrete.
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