Cerca nel Forum
Risultati per Tag 'moneta iuno memoria mnemosyne'.
Trovato 1 risultato
-
Giunone Moneta e moneta, il tempio della dea ammonitrice e la zecca di Roma. Dedicato da Furio Camillo alle calende del mese di giugno del 345 a.C. e sorto sui resti dell’ormai distrutta dimora di Marco Manlio Capitolino, il tempio di Iuno Moneta, com’è noto, ospitava tra i locali ricavati nel suo podio l’officina della zecca di Roma. E’ altresì risaputo che l’antica pecunia, ovvero il prodotto coniato nei locali annessi all’edificio sacro, finì con l’essere identificata utilizzando proprio il termine Moneta, epiteto specifico della dea titolare del culto su cui, per completezza sia storica che etimologica, è bene soffermarsi. L’ammonimento che diede origine all’epiteto stesso, udito secondo la tradizione nel tempio della divinità, invitava i romani a sacrificare una scrofa pregna a seguito di un terremoto e sempre a guisa di ammonimento pubblico fu edificato il tempio di Giunone Moneta, sorto proprio sul sito ove in passato vi era la casa di colui che osò ambire al titolo di re e per questo gettato dalla rupe Tarpea. Anni prima del voto di Furio Camillo un altro avvertimento dato dalla dea, stavolta per tramite delle sue sacre oche, consentì allo stesso Marco Manlio, allarmato dallo starnazzare degli animali, di respingere un furtivo attacco portato al Campidoglio dai Galli di Brenno, impegnati ad assediare la rocca di Roma. Fatto derivare dagli stessi romani da monere, il termine moneta ha origine, più precisamente, dalla radice indoeuropea man, in latino me/on, la medesima di altre terminologie la cui menzione è degna di considerazione. In indoeuropeo le radici man e mnā avevano il duplice significato di “pensare” e “ricordare” ed il suono prodotto dalla consonante m fu scelto dagli stessi indoeuropei per rappresentare la nozione di tutto ciò che, esistendo, ha un “limite” e una “misura”: mater, madre, colei che si occupa dei limiti naturali della vita umana; mensura, misura, che si rapporta a un limite stabilito; mensis, mese, che possiede una misura legata alla rivoluzione della luna, da cui menstrualis, mensile. Come per moneo-monere, direttamente dalla radice man-me/on: mens-mentis, mente; maneo-manere, soffermarsi a pensare; monitus, avvertimento; monumentum, che fa ricordare (Franco Rendich, Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee, pp.283 e 289). Un indiscutibile legame era presenta tra Moneta e monetae ma, andando oltre la comunemente accettata derivazione che spiega il tutto quale conseguenza di una condivisione dell’edificio, sarebbe forse più utile porsi una differente domanda: perché era stata scelta quell’area, dedicata ad una divinità dai tratti piuttosto accentuati, per installare la zecca ufficiale di Roma? Questo, in sostanza, è quanto si chiedeva il Sabbatucci anni fa (La religione di Roma antica, p.235). Molto recentemente nuovi studi hanno messo ancor più in evidenza le particolari caratteristiche di questa divinità, dando ad essa una particolare identità, non sempre spiegabile quale epiclesi di Giunone. E' altresì interessante notare che, tra le fonti antiche, Livio tende ad utilizzare alternativamente sia la forma Iuno Moneta che solo e semplicemente Moneta, quasi come se questo nome fosse più di un semplice epiteto (Daniele Miano, Monimenta. Aspetti storico-culturali della memoria nella Roma medio-repubblicana, p.72) Questo primo intervento, ove sono inclusi alcuni indizi, è introduttivo e riassume brevemente le principali informazioni riguardanti questa per noi importante figura. Le poche testimonianze numismatiche del periodo repubblicano paiono collimare con alcune conclusioni di questi recenti studi, ma siamo ovviamente nel campo delle ipotesi. Osservando però i ritratti della comunemente nota Giunone Moneta ho fatto caso a un particolare: L. Plaetorius Cestianus ( http://www.acsearch....d.html?id=91015) T. Carisius (http://www.acsearch.....html?id=392647) Ed ecco alcuni dei significativi passi: Tito Livio, Ad Urbe condita VI, 20, 13: adiectae mortuo notae sunt: publica una, quod, cum domus eius fuisset ubi nunc aedes atque officina Monetae est, latum ad populum est ne quis patricius in arce aut Capitolio habitaret VII, 28, 4: Dictator tamen, quia et ultro bellum intulerant et sine detractatione se certamini offerebant, deorum quoque opes adhibendas ratus inter ipsam dimicationem aedem Iunoni Monetae vovit VII, 28, 6: Anno postquam vota erat aedes Monetae dedicatur C. Marcio Rutulo tertium T. Manlio Torquato iterum consulibus Marco Tullio Cicerone, De natura deorum III, 47: Ea si dea est, di omnes illi, qui commemorabantur a te, Honos, Fides, Mens, Concordia, ergo etiam Spes, Moneta omniaque quae cogitatione nobismet ipsis possumus fingere Al dritto di questi due denari qualcuno nota qualche "stranezza"?
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.