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Polonia: scoperto un tesoro di circa 150 monete bratteate
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Scavi in un giardino. Scoperto un tesoretto di circa 150 monete bratteate del Medioevo. Creavano inflazione e tassazione da tutto Nel corso di recenti scavi in un terreno di Szprotawa, in Polonia, un team di archeologi ha fatto una scoperta straordinaria: un tesoro di circa 150 monete bratteate della Slesia, un deposito medievale che getta nuova luce sulla storia e sull’economia della regione. Le monete bratteate sono sbalzate, da un lato, su una sottile lastra di metallo. Il sostantivo brattea indica una foglia, anche nei fiori. Nell’arte antica le brattee erano sottili lamina d’oro, d’argento o di elettro, assottigliate grazie a colpi di a martello e usata per rivestimento di sculture, mobili e stoffe, o per realizzare gioielli. Questa sottile brattea poteva essere messa su un punzone dov’era un’immagine. Comprimendo le due parti si otteneva un altorilievo o un bassorilievo. Il sito degli scavi rivela un burgage, una tipica proprietà cittadina con un edificio che si affacciava su una strada stretta. Era, di fatto, ciò che noi, oggi, definiremmo come casa a schiera di un borgo, costituita una porzione autonoma di edificio e da un giardino lungo e stretto. Durante il Medioevo qualcuno sotterrò una borsa di stoffa – della quale sono rimaste inequivocabili tracce – contenente le monete a brattea, ordinatamente disposte in pile cilindriche. Un esame più dettagliato ha rivelato che le monete sono principalmente bratteate coniate tra il 1250 e il 1300. Queste monete, caratterizzate da una piastra sottile. Le monete provenivano dai laboratori di zecca della Slesia, ma il loro utilizzo era di breve durata, poiché, quasi annualmente, esse erano dichiarate fuori corso. I cittadini dovevano così portare le monete a un punto di raccolta autorizzato dalla zecca di Stato. Per ogni quattro monete vecchie consegnate ne ricevevano, in cambio, 3 nuove, con immagini diverse dalla prima. Ufficialmente si diceva che ciò servisse per pagare il lavoro del maestro della zecca. In realtà era una forma per la diminuzione di valore del denaro, una diffusa tassazione indiretta, pari – quando le monete venivano richiamate – al 25 per cento. Tale è la percentuale di erosione creata dalla consegna di quattro brattee dai cittadini per ottenerne tre di nuove. La quarta moneta, che veniva trattenuta veniva definita “moneta di esercizio”. Lo Stato guadagnava molto, anche grazie alle monete che i cittadini avevano perso o alle monete sepolte come tesoretto e dimenticate – spesso per la morte del proprietario – e comunque o andate fuori corso senza che fossero portate al cambio. Radosław Kuźbik, uno degli esperti coinvolti nella scoperta, riflette sulla possibile provenienza del deposito in contanti, suggerendo che il tesoretto potesse appartenere a una persona piuttosto ricca. Gli archeologi e gli storici si impegnano ora a rispondere a domande fondamentali: chi ha nascosto questo tesoro, quando e per quale motivo? Questa eccezionale scoperta non riguarda soltanto un tesoro numismatico. In quest’area sono stati trovati i resti di un ponte risalente al XV-XVI secolo e delle mura originarie della città costruite nel XIV secolo. Gli archeologi stanno scavando non solo nel terreno, ma anche nella storia di Szprotawa, offrendo uno sguardo senza precedenti sulla vita e sulle transizioni economiche di quell’epoca. Meccanismi che consentono anche di capire il rapporto tra tassazione e inflazione. https://stilearte.it/scavi-in-un-giardino-scoperto-un-tesoretto-di-circa-150-monete-bratteate-del-medioevo-creavano-inflazione-e-tassazione-da-furto/ Treasure hoard of Silesian bracteates found in Szprotawa Image Credit : Lubuski Wojewódzki Konserwator Zabytków Archaeologists conducting excavations in the area of a former burgage plot in Szprotawa, Poland, have uncovered a treasure hoard of around 100 to 150 Silesian bracteate coins. A burgage was a town rental property “burgage tenement”, consisting of a house on a long and narrow plot of land with a narrow street frontage. Excavations unearthed the remains of a textile bag containing neatly arranged coins in cylinder piles. A closer examination has identified that the coins are mainly Silesian bracteates (Latin: “bractea” – plate) minted between 1250 to 1300. The coins are minted on one side from a thin plate on a soft base, which were introduced in Silesia after 1250 and phased out by thicker coins (the quarterly) during the early 14th century. They originate from the mint workshops of Silesia, although their use was relatively short as the coins were usually called back regularly (about once or twice a year) to be exchanged for new coins. Image Credit : Lubuski Wojewódzki Konserwator Zabytków -
Un Cristo di Giovanni Pisano venduto alla Francia
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Riporto una notizia e pregherei di non andare in polemiche (seppur l'articolo lo fa), grazie. La Francia ci "ruba" le opere d'arte: scultura medievale di Giovanni Pisano finisce a Cluny Un'opera in avorio dello scultore Giovanni Pisano (risalente al XIII secolo) ha preso la via della Francia e sarà esposta presso il museo di Cluny. La trattativa privata da oltre 2 milioni di euro si è sbloccata grazie al contributo del Ministero della Cultura francese, che ha coperto il 34% della cifra L'opera di Giovanni Pisano che sarà esposta in Francia Dalla Toscana alla Francia, sotto la regia dello Stato francese che ha contribuito economicamente ad acquistare l'opera d'arte in questione risalente al Medioevo. E adesso che la trattativa privata è andata a buon fine, la scultura è ormai pronta a lasciare l'Italia. Si tratta di un crocifisso in avorio realizzato nel '200 dall'artista Giovanni Pisano, acquistato dal Museo di Cluny a fronte di un esborso di 2.450.000 euro. A darne notizia è lo stesso polo museale d'Oltralpe, in un comunicato pubblicato sul proprio sito internet, specificando come il nuovo acquisto verrà presentato al pubblico in un incontro che si terrà il prossimo 15 giugno. E non nascondendo affatto la soddisfazione per aver comprato ("sottraendola" proprio ai "cugini" italiani) un'opera che risale ad oltre sette secoli fa, realizzata dall'artista nato a Pisa nel 1250 che realizzò opere analoghe custodite nel capoluogo pisano e a Siena. "Un Cristo crocifisso in avorio di Giovanni Pisano, opera riconosciuta di rilevante interesse patrimoniale, è entrato ufficialmente nelle collezioni del museo - si legge sul sito del museo francese - questa acquisizione è un evento poiché si tratta della prima scultura del maestro toscano del XIII secolo a entrare nelle collezioni nazionali francesi". Se è vero che l'operazione è stata portata a termine dalla dirigenza del museo transalpino, va detto che quest'ultima istituzione ha partecipato solo in minima parte alla compravendita. E dietro l'acquisto c'è anche l'impronta dello Stato francese, che tramite il proprio Ministero della Cultura ha coperto il 34% della spesa (stanziando circa 833mila euro). Un'altra percentuale dell'esborso, attestatasi sul 38%, è invece stata coperta da partner e sponsor privati, anche tramite ad una raccolta fondi lanciata dai vertici del museo. "Questo Cristo di Giovanni Pisano testimonia il modo in cui l'arte gotica francese, ben rappresentata nelle collezioni del museo di Cluny, fu accolta dagli artisti toscani e italiani. La preziosa statuetta in avorio (alta 20,5 cm e larga 6,3 cm) rappresenta Cristo morente in croce, con gli occhi ancora aperti sotto l'arcata sopracciliare contratta dalla sofferenza - la conclusione della nota - la sua espressione dolente è accentuata dalla bocca semiaperta che lascia intravedere gli incisivi superiori. In atteggiamento di rassegnazione e abbandono, il capo è inclinato sulla spalla destra. La forza espressiva del volto, la delicatezza della resa anatomica e il trattamento virtuosistico dell'avorio: tutte queste qualità ci invitano a vedere nell'autore di quest'opera uno scultore di primo piano, molto familiare con la ricerca plastica ed estetica del suo tempo. L'aiuto di Stato, attraverso il Fondo Patrimonio, ha permesso di completare il finanziamento". https://www.ilgiornale.it/news/nazionale/francia-ci-ruba-opere-darte-scultura-medievale-finisce-cluny-2126875.html -
Monetina in rame: medioevale???
amoilconio ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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moneta molto strana sapete qualcosa
ASR1927 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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