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Archeologi scoprono una città sepolta nella foresta
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
“Abbiamo trovato l’accesso!”. Archeologi scoprono una città sepolta nella foresta. Naso e Ia. Cosa stanno portando alla luce Archeologi della Repubblica Ceca e dalla Slovacchia hanno annunciato, in queste ore, la straordinaria scoperta di una città Maya risalente a quasi 3.000 anni fa nella foresta tropicale del Guatemala. L’indagine preventiva – svolta sulle carte e sulle proiezioni degli strumenti tecnologici – è stata compiuta dagli archeologi europei, che hanno completato l’operazione con gli scavi, condotti con i colleghi del luogo. La città, denominata Yax Balam, o Primo Giaguaro, ha una rilevanza particolare nel contesto della storia Maya, e la sua scoperta è stata possibile grazie all’uso innovativo di tecnologie avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale. L’entusiasmo per questa scoperta è palpabile, come dichiara Sara Polak, un membro chiave del team di archeologi ceco-slovacchi responsabile della scoperta. La città, che si estende su oltre sette chilometri quadrati, fiorì tra l’850 a.C. e l’anno 150 d.C., durante il periodo preclassico della civiltà Maya. La denominazione “Primo Giaguaro” è un omaggio all’animale sacro che rappresentava il potere e che, nella cultura Maya, era associato al mondo sotterraneo e alla religione. La spedizione, finanziata dalla Neuron Foundation, ha rappresentato un punto di svolta nell’archeologia Maya, integrando l’intelligenza artificiale e la rete neurale artificiale nella ricerca. L’uso di tecnologie all’avanguardia come il telerilevamento laser (LiDAR) ha consentito di penetrare la densa vegetazione della giungla e rivelare dettagli architettonici sepolti sotto la superficie. L’intelligenza artificiale è stata impiegata per analizzare e interpretare i dati digitali provenienti dalle fotografie aeree ottenute attraverso il telerilevamento laser, creando una simulazione 3D del terreno e rivelando la presenza di edifici, palazzi e altri complessi urbani. Sara Polak sottolinea l’importanza di questa scoperta nel contesto della storia Maya e della ricerca archeologica. La città di Yax Balam, essendo sviluppata già nella metà del periodo preclassico, offre un’opportunità unica per comprendere le fasi iniziali e cruciali della storia della civiltà Maya. La presenza di palazzi, piramidi e osservatori astronomici rituali suggerisce una struttura sociale e culturale sofisticata. La spedizione Neuron ha documentato fino a sette distretti architettonici principali all’interno della città di Yax Balam. Oltre a questa scoperta significativa, la spedizione ha mappato altre due città Maya più piccole nella regione della foresta pluviale. Attualmente, gli esperti stanno valutando scientificamente i reperti e elaborando i risultati archeologici in collaborazione con l’Università tecnica ceca di Praga, specializzata nella digitalizzazione del patrimonio culturale. Questa scoperta non solo aggiunge un capitolo importante alla storia Maya, ma dimostra anche che l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo cruciale nell’esplorazione e nella comprensione di antiche civiltà, aprendo nuove prospettive nel campo dell’archeologia. https://stilearte.it/abbiamo-trovato-laccesso-archeologi-scoprono-una-citta-sepolta-nella-foresta-naso-e-ia-coshanno-recuperato/ -
400 città e "autostrade" Maya scoperte nella foresta in Guatemala Una ricostruzione delle nuove città Maya scoperte in Guatemala Quasi mille antichi siti e insediamenti Maya, tra cui 417 città precedentemente sconosciute collegate da quella che appare paragonabile a una rete autostradale, la prima al mondo, sono state scoperte tra le fitte giungle del Guatemala settentrionale e del Messico meridionale. La scoperta è ulteriormente importante perché insediamenti e infrastrutture, risalenti a un periodo che va al 1000 a.C. al 150 d.C., sono costruite cinque secoli prima del picco classico della civiltà Maya, quando decine di grandi centri urbani prosperavano nell'attuale Messico e nell'America centrale. Lo studio realizzato da un'équipe della fondazione di ricerca antropologica guatemalteca FARES e pubblicato online nella rivista Ancient Mesoamerica della Cambridge University Press, è stato condotto attraverso l'esame dei dati rilevati attraverso la tecnologia LiDAR (Light Detection And Ranging), che misura la distanza da un oggetto illuminandolo con una luce laser "sparata" da aerei in volo e che al contempo è in grado di restituire informazioni tridimensionali ad alta risoluzione sull’ambiente circostante.Questo ha consentito ai ricercatori di rimuovere virtualmente la vegetazione e mappare le antiche strutture sottostanti. L'analisi dei dati ha evidenziato quello che per i ricercatori è il primo esteso sistema di "autostrade o superstrade" in pietra del mondo antico. Finora sono state scoperti quasi 180 km di strade spaziose, alcune delle quali misurano circa 40 metri di larghezza e si elevano dal suolo fino a 5 metri. Questa impressionante struttura stradale rispondeva evidentemente a una rete di interazioni sociali, politiche ed economiche. Lo studio interessa l'area del bacino carsico Mirador-Calakmul, che si estende dalla giungla di Peten, nel Guatemala settentrionale, allo stato di Campeche, nel Messico meridionale. In questa zona i ricercatori hanno identificato anche piramidi, campi per il gioco della palla e importanti opere di ingegneria idrica, tra cui serbatoi, dighe e canali di irrigazione. Si ritiene che molti degli insediamenti fossero controllati dalla metropoli oggi nota come El Mirador. "Molti siti a più livelli - spiegano gli autori dell'articolo - risalgono al periodo medio e tardo preclassico, come determinato dai test archeologici e dalla volumetria di architetture costruite e/o occupate contemporaneamente con caratteristiche morfologiche simili. L'architettura monumentale, i formati architettonici coerenti, i confini specifici dei siti, le strutture di gestione/raccolta dell'acqua e i 177 km di strade sopraelevate preclassiche suggeriscono investimenti di lavoro che sfidano le capacità organizzative di polarità minori e potenzialmente ritraggono le strategie di governo del periodo preclassico". https://www.avvenire.it/amp/agora/pagine/archeologia-autostrade-maya-scoperte-in-guatemala Mirador-Calakmul,
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Salve, visto che collezione tra le varie cose anche gli scudi nel formato di quelli dell'unione monetaria latina, ultimamente ho comprato una moneta da un peso del Guatemala del 1896: https://en.numista.com/catalogue/pieces22042.html Ora il dubbio è, dove è stata coniata questa moneta? Non trovo nessuna informazione a riguardo.
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Sol Peruviano marchiato
Enrico Salvati ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Buongiorno a tutti! Alcuni giorni fa girando per gli innumerevoli mercatini di Bangkok ho notato una piccola bancarella che vendeva monete. Premetto che non sono esperto ma, attratto dalla curiosità, ho iniziato a rovistare alla ricerca di qualche moneta datata prima del 1900. Ho trovato questa curiosa moneta peruviana del 1871. In internet sono riuscito a capire che è una moneta che venne marchiata dallo stato del Guatemala. Qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo? Vale la pena farla certificare? Allego le foto Vi ringrazio in anticipo! Enrico
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