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Le grandi battaglie: Giuliano II e la campagna di Strasburgo
Vel Saties ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
C'è un imperatore romano che è conosciuto negativamente con un appellativo: L'APOSTATA. E visto che le parole sono importanti e che la storia la racconta chi vince ecco che su Flavius Claudius Iulianus, è calato un giudizio negativo che viene tramandato nella "storiella" che viene divulgata nelle scuole e che non invoglia l'approfondimento su questa figura storica sicuramente di spicco. **** PARENTESI SU GIULIANO **** Per un'introduzione wikipediana a Giuliano: https://it.wikipedia.org/wiki/Flavio_Claudio_Giuliano https://www.romanoimpero.com/2009/09/giuliano-lapostata-360-363.html https://www.renovatioimperii.org/giuliano-apostata-custode-mos-maiorum/ Video: https://www.raiplay.it/video/2023/01/Passato-e-Presente---LImperatore-Giuliano---06022023-bcffc037-b61d-4b72-823d-6215789f7fd6.html **** / PARENTESI SU GIULIANO **** La battaglia di Strasburgo, conosciuta anche come battaglia di Argentoratum, fu combattuta nel 357 tra l'esercito tardo romano sotto Giuliano all'epoca Cesare e la confederazione tribale degli Alamanni guidata dal re supremo congiunto Chnodomar. La battaglia ebbe luogo nei pressi di Strasburgo (Alsazia, Francia), chiamata Argentoratum nel racconto di Ammiano Marcellino, Argentorate nella Tabula Peutingeriana. La battaglia fu il culmine delle campagne di Giuliano nel 355-7 per porre un freno al margine di movimento di alcune tribù di barbari nelle Gallie e per tentare di ripristinare la linea difensiva romana dei forti lungo il Reno, che era stata in gran parte distrutta durante la guerra civile romana del 350-3. La guerra civile nell'Impero Romano d'Occidente tra il 350 e il 53 d.C. aveva lasciato le frontiere debolmente difese, e le principali confederazioni tedesche lungo il Reno - i Franchi e gli Alemanni - approfittarono della situazione per attraversare il fiume, distruggere le fortificazioni romane lungo esso e occupare parti della Gallia romana. Nel 355, l'imperatore Costanzo nominò suo cugino Giuliano, 23 anni, suo Cesare nelle province della Gallia con il comando di tutte le truppe nella regione. Dopo aver riconquistato la città di Colonia, Giuliano progettò di intrappolare gli Alemanni con un movimento a tenaglia, ma quando la metà più grande del suo esercito fu costretta a ritirarsi, si trovò di fronte a una forza tedesca molto più grande fuori dalle mura della città di Strasburgo. Sebbene probabilmente in inferiorità numerica con un margine sostanziale, l'esercito di Giuliano ottenne una vittoria completa dopo una dura lotta. Con perdite trascurabili, i romani scacciarono gli Alamanni oltre il fiume Reno, infliggendo pesanti perdite. La forza di Giuliano, l'esercito di scorta imperiale della Gallia, era piccola ma di alta qualità. La battaglia fu vinta grazie all'abilità ed alla tenuta della fanteria romana, ed in seconda battuta con la cavalleria che, inizialmente, si comportò male. Qui un video un po' troppo entusiastico ma ben spiegato e riassunto della campagna del 355-7 Video con ricostruzione grafica animata della della campagna del 355-7 (in inglese) @Maastricht- 7 commenti
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Il mio viaggio negli imperi secessionisti continua. Questo è il mio primo Carausio, non certo un fior di conio ma credo possa (a me certamente) dare ancora tante emozioni. Peso 3.51 gr, diametro 22 mm. L'ho classificato (correggetemi se sbaglio) come: Carausius AE Antoninianus. London mint 287-293 AD. IMP C CARAVSIVS PF AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. PAX AVG, Pax standing left, holding branch and sceptre. F-O across fields. Mintmark ML. RIC V-2, London 98 Anche se il venditore non è d'accordo con me (RIC 101; Cohen 209). E per chi non conoscesse Carausio un piccolo "furto" da Wikipedia. Carausio Marco Aurelio Mauseo Carausio (latino: Marcus Aurelius Maus(aeus?) Carausius; ... – 293 ) è stato un comandante militare romano, nato nella Gallia Belgica, che nel 286 usurpò il potere, proclamandosi imperatore della Britannia e della Gallia settentrionale. Tenne il potere per sette anni, prima di essere assassinato dal suo tesoriere, Allecto, che gli succedette. Carausio era di umili origini e proveniva dalla tribù belgica dei Menapi. Si era distinto durante la campagna militare condotta dall'imperatore Massimiano contro i Bagaudi nel 286. Divenne poi comandante della classis britannica, che pattugliava la Manica, col compito di ripulirla dai pirati franchi e sassoni, che devastavano la costa dell'Armorica e quella della Gallia Belgica. Ma Massimiano, sospettando che Carausio fosse sceso a patti con loro, ordinò la sua eliminazione. Avendo saputo ciò, nel tardo 286 o agli inizi del 287, Carausio si autoproclamò imperatore della Britannia e della Gallia settentrionale. Nel 288 o nel 289, Massimiano preparò un'invasione della Britannia, che però fallì, forse anche in seguito all'invasione dei Franchi Sali del loro re Gennobaude, che impegnò l'Augusto lungo il fronte renano, meritandogli alla fine il titolo di Germanicus maximus insieme a Diocleziano. Carausio iniziò allora a sperare di essere riconosciuto dal potere centrale e cominciò a battere moneta a Londra, a Rouen e, forse, a Colchester. Nelle sue monete egli si attribuisce i titoli di "Restitutor Britanniae" ("Restauratore della Britannia") e di "Genius Britanniae" ("Spirito della Britannia"), a dimostrazione di come egli abbia fatto leva sul risentimento della popolazione nei confronti del governo di Roma. Questo stato di cose continuò fino al 293, quando Costanzo Cloro, divenuto Cesare d'Occidente, marciò in Gallia. Isolò Carausio assediando il porto di Bononia e invadendo la Batavia (delta del Reno), così da assicurarsi le spalle da possibili attacchi degli alleati franchi di Carausio. Ma decise di non tentare una nuova invasione della Britannia, finché non avesse costruito una flotta adeguata. Ma in quello stesso anno, il tesoriere di Carausio, Allecto, assassinò l'usurpatore, prendendone il posto. Dopo tre anni di regno, Allecto fu sconfitto e ucciso per incaprettamento (cioè per strangolamento) da un uomo di Costanzo Cloro, Giulio Asclepiodoto . Ciao! TWF
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...e la mia raccolta di usurpatori gallici si arricchisce di un nuovo protagonista. Onestamente non credevo ne avrei mai avuto uno (dati i prezzi in circolazioni rapportati a conservazioni moooolto scarse) ed invece, come per magia, eccolo tra noi! Peso 2,05 g, diametro 20 mm Tratto da Wikipedia, per chi non lo conoscesse. Marco Aurelio Mario (latino: Marcus Aurelius Marius; ... – 269) fu brevemente imperatore dell'Impero delle Gallie (269). È elencato tra i Trenta Tiranni della Historia Augusta. Secondo una tradizione tarda, era un fabbro che salì nella gerarchia dell'esercito romano sino a divenire un ufficiale. Dopo la morte di Postumo, ottenne il potere, forse per due o tre giorni, prima di essere ucciso da una spada di sua stessa fabbricazione. Questa tradizione è probabilmente scorretta, parzialmente o interamente. In base al numero di monete che coniò, fino a dodici mesi di regno sono più verosimili. Pare che Mario sia stato eletto dai soldati che avevano ucciso il suo predecessore Postumo perché questi non aveva loro permesso di saccheggiare la città di Magontiacum (Magonza) appena conquistata. È stato suggerito che Mario fosse scelto dai soldati in virtù del suo nome augurale, in quanto ricordava l'amato imperatore romano Marco Aurelio. Mario permise loro di fare bottino a Moguntiacum, poi trasferì la capitale ad Augusta Treverorum (Treviri): lo spostamento è testimoniato dalle zecche attive, con quella di Moguntiacum probabilmente spostata a Colonia. Dopo qualche mese di regno venne assassinato, forse per motivi privati. Dimenticavo, delle malachite che ne dite? Sarà possibile rimuoverla? Grazie. TWF
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Questo pomeriggio spese pazze! Volevo farvi conoscere i miei nuovi acquisti che dovrebbero arrivare a breve! Victorinus 269-271 AD Billon Antoninianus Treveri mint 3,13 g // 21 mm Obv: IMP C PIAV VICTORINVS P F AVG - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: PA- X AVG - Pax standing left holding branch and sceptre C 83; AGK 12c; Elmer 649 (Cologne); Cunetio 2517 gVF Variant without field marks Victorinus 269-271 AD Billon Antoninianus Cologne mint 2,21 g // 18 mm Obv: IMP C VICTORINVS° P° F° AVG - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: VIRT- VS AVG - Virtus standing r., holding shield and spear RIC.78; C.131; E.699; Cunetio2550; AGK.23 nXF Victorinus 269-271 AD Billon Antoninianus 3,17g // 19 mm Obv: IMP C VICTORINVS P F AVG - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: PIETAS AVG - Pietas, veiled, standing left, sacrificing over a small altar and holding a box in her left hand AGK 16a; Elmer 741; RIC 57 Tetricus II 271-274 AD Billon Antoninianus Treveri mint 2,89g // 20 mm Obv: C PIV ESV TETRICVS CAES - Radiate, draped and cuirassed bust right Rev: SPES AVGG - Spes advancing l., holding flower and raising hem of skirt RIC 270 nXF E per finire in bellezza 2 belle imitative! AE Barbarous Radiate of Tetricus I 271-274 AD Local mint in Gaul Late 3rd century AD-5th century AD. 18mm // 3,94g Obv: Barbarized, bearded, cuirassed and radiate bust r.; crude leged around Rev: Implements of the pontificate; crude legend around Prototype: RIC V 111 gVF AE Irregular Antoninianus of Tetricus I 271-274 AD Local mint in Gaul Late 3rd century AD-4th century AD 19mm // 4,01g Obv: IVIP C TETRICVS P F AVG (sic!) - Slightly barbarized, draped, cuirassed and radiate bust r. Rev: SPAL AVGG (sic!) - Implements of the pontificate Prototype: RIC V 111 XF
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