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Flos Duellatorum di Fiore de' Liberi da Premariacco
Illyricum65 ha aggiunto un nuovo link in Storia ed archeologia
Buongiorno! Oggi ho scoperto una figura storica del Medioevo… il Maestro d’Armi Fiore dei Liberi da Premariacco (1350 circa – ?), un maestro di scherma e schermitore italiano autore di un celebre trattato noto come Flos Duellatorum. Nacque a Premariacco, nei pressi di Cividale del Friuli, gastaldia di Cividale, patriarcato di Aquileia, compreso nel Sacro Romano Impero. Le prime notizie certe su di lui risalgono al 1384 e vengono dal suo testo, dove afferma di “aver iniziato gli studi in età giovanile” e di avere alle spalle “circa 40 anni di studio dell’arte della spada” per cui si ritiene che la data di nascita sia collocabile attorno agli anni immediatamente antecedenti il 1350. La data di morte invece è ignota. Fu rinomato Magistro di Scrima; fin dal Duecento venivano registrati Magistri d’Arme nella zona del Cividalese (1259 Magistro Goffedro scharmidor, 1295 Magistro Arnoldo scharmidor, 1341 Magistro Domenico, triestino domiciliato a Cividale, 1363 Magistro Franceschino (del fu geto di Rodolfo da Lucca – anch’egli residente a Cividale). Da ciò si deduce che Fiore fu solo uno dei vari Maestri d’Arme della zona; si recò presso varie corti nobiliari: Mantova, Padova, Pavia e Ferrara. Sono noti i nomi di alcuni dei suoi allievi. Nella città estense, per ordine del marchese Niccolò II d’Este, scrisse nel 1409 il trattato Flos Duellatorum (l fiore della battaglia). E’ uno dei primi e più famosi scritti dell’epoca nei quali sono insegnati i vari tipi di lotta e di scherma: divenne una pietra miliare nello studio della scherma antica. Sono giunte ad oggi tre copie: due conservate in USA (collezione Morgan e collezione Getty) e una terza in Italia (collezione Pisani-Dossi) di cui esiste solo la versione fac-simile. In realtà, il Flos duellatorum sembra non essere un unico manuale e si presente sotto due forme molto diverse, anche se i contenuti sono fondamentalmente gli stessi: la prima è una redazione in prosa, che appare nei manoscritti custoditi nei musei Getty e Morgan; la seconda è in forma poetica e l’unica copia in nostro possesso si trova nella collezione Pisani-Dossi. La stesura poetica sembra essere stata destinata alla libreria di Niccolò III, mentre quella in prosa, meno stilisticamente curata e molto più tecnica, sembra più appropriata all’insegnamento nelle scuole di scherma. Quest’ultima versione potrebbe essere stata realizzata da un allievo di Fiore sulla base dei manoscritti del maestro.- 1 commento
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