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VENEZIA La monetazione veneziana di Cattaro
417sonia ha aggiunto un nuovo link in Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
Prendo spunto da alcune foto che ho postato nella discussione sui leoni dei lamonetiani e che riguardano la città di Cattaro, per parlare della monetazione veneziana coniata in questa città all'epoca del dogato di Francesco Foscari e successivamente, fino alla caduta della repubblica ed al successivo trattato di Campoformido. Cattaro già disponeva del diritto di conio quando, prima della sua integrazione nel dominio veneziano, era suddita del regno di Serbia (Rascia) e dopo la caduta di questa, nel 1389, tale diritto veniva mantenuto dalla città che riusciva a conquistarsi un governo autonomo, pur dovendosi barcamenare tra le mire ungheresi, albanesi, slave e turche. Finalmente, nel 1420, sotto il dogato di Tomaso Mocenigo, Venezia, dopo ben sette reiterate ed altrettante rifiutate richieste di dedizione rivoltegli dai cattarini, accettava l'atto di spontanea sottomissione, con la salvaguardia di tutti i suoi statuti e da subito, la Serenissima, per proteggere quel nuovo territorio, così strategico, ma anche vulnerabile agli attacchi nemici, soprattutto se provenienti da terra, iniziava a costruire la cinta di mura nella quale la città è tuttora racchiusa, con gran profusione di denari. Ancora oggi, a Venezia, per indicare un'amante troppo pretenziosa, si usa dire: “te me costi come i muri de Cattaro”. Oltre alla conferma dei propri statuti, e a deroga della gelosa prerogativa che Venezia aveva mantenuto sempre nei confronti di tutte le città suddite, confermava a Cattaro anche il privilegio di coniare moneta propria con le insegne della Serenissima. Non era, questa, una piccola concessione, anzi, fu una tra le pochissime fatte, se consideriamo che, solo poco tempo dopo, la medesima richiesta veniva negata alla città di Dulcigno. Erano indubbiamente monete che servivano esclusivamente all'uso nel territorio di Cattaro ed a quello limitrofo ed il cui valore corrispondeva ai 2/3 circa delle corrispondenti monete coniate a Venezia Queste monete cominciarono ad essere coniate dal 1433, sotto il dogato di Francesco Foscari e possono essere suddivise in due diverse tipologie: la prima che riguarda le monete che non riportano alcuna sigla del Conte Rettore e Provveditore che amministrava generalmente per 24 mesi la comunità per conto del governo veneziano; la seconda che le riporta, in un primo momento da sole ed in un secondo momento accompagnate dal proprio scudo aradico. Prossimamente posterò anche i tipi, ma se c'è qualche collezionista di queste monete …. ebbene, se lo desidera, può anticiparci qualche immagine e, da appassionato di queste coniazioni, può ben integrare il mio scritto con qualche considerazione. Continua... Saluti luciano- 51 commenti
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